“Zebrato”, forse il solito bianco & nero senza “sfumature”
Ultimi rintocchi “balistici” del solito campionato, tra una folla urlante, incitata ad animaleschi tifi “maschi”, una cafonissima scaramuccia fra un portiere senza saudade, uno “zingaro” stizzito ma “intirizzito”, un Milan intristito, un Moratti “tristarello” nonostante la quaterna, uno Stramaccioni che si “straccia” di gioia, una Juventus imbattuta per un olè tricolore che si farà, ancor, beffe della “OLA” (“rifondazione” sudista-ambientalista di gente mai ambientatasi al Nord, “lucana-amara”), per Agnelli “leone” con classe “parrucchina” da Conte…
Sì, lo scudetto è andato alla Juve, tutta Torino esulta, dopo anni di predominio “milanese” che “la” impanò come la cotoletta, blandendo il blason bianconerissimo come dei deformi del Cottolengo (non son denigratorio nei confronti dei “poveri” offesi e saccheggiati, affatto…, non “distorcetemi”), e, alla corte “nepostista”, “dispotica” del patron della Fiat, tutti s’assiepano “in preghiera” euforica, elettrizzati in una magica Notte di festeggiamenti e “bagordi”.
Sì, il “grande” Júlio César Soares Espíndola fa la linguaccia a Ibra(himovic) prima del rigore della “speranza”, Ibra ammicca “affettuoso”, insacca senza batter ciglio ma, poi, infantile, si volta verso il suo provocatore “sboccato” e “gesticola”, “labi(a)lmente”, una sfottitura parimenti cretina.
A dimostrazione, “insigne”, che il Mondo non cambierà mai.
Sempre (ig)nobilissimo…
La gente, osanna “smutandati” ricconi sguaiati che giocan “di palle”, che “attributi”, davvero, complimenti, inveisce sulle lauree “rubate” ma poi frega il vicino di casa “strofinandogli” la dignità nei litigi condominiali, ove asserirà che l’amministratore è “lui”, e ha diritto, di vita e di morte, non solo sulla topa della moglie dell’operaio ma anche sulle topaie della cantina.
Ove, brinda di vino, “avvinazzato” nella sua “birraiola” contentezza.
Allegria!
Benvenuti in Italia, inarrestabile “stivalone” di mediocrità, ove tutti si spaccian per profeti, e, poi, se rinfacci la verità, li “infastidisci” e ti spiaccicano.
Sì, come dice Beppe Bergomi…, spaccan in due la difesa (immunitaria).
E, allora, gli psichiatri vanno a ruba, sedazioni e diagnosi, disoccupati (mal)trattati da “matti” perché ebbero il coraggio, vero, di “sbatterlo” tutto.
Non si arrenderanno a quattro figli di quello sciroccato, impotente di Freud.
Promozioni regalate agli ebetucci “adatti” ove gli insegnanti “impartiscon” novelle imboccate, ma “boccian” e temon il ragazzo “boccaccesco” che ha vivacità e gioia ero(t)ica.
E, non è, facilmente, “ammaestrabile” all’andazzo della retorica.
Sì, “lo” tagliano e gli recidon la gola, e, Lui, già “ingoia” pastiglie da con un po(r)co di zucchero…
Ne ho viste di schifezze, già prima d’essere Kurtz, la gente ride quando “si para”, e poi straparla, e il “parà”, in caduta libera, si ferma, si dà delle arie, e “sparò”.
A volte, gli amici mi chiedono perché sia così arrabbiato, pur consacrando che ho ragione da vendere, che fu mai ve(n)duta. E mai, “lo” sarà.
E, io, in tutta calma: – Perchè sono il Papa, finché tutti gli altarini non “salteranno”, nessuno, nessuno m’impedirà di “predicare” sull’altare.
Ove Dio, offrì il suo corpo in sacrificio.
Per “loro”.
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