Sì, l’umorismo glaciale alla Clint si sta impossessando di me.
E, con aria sciolta, cammino fra le luccicanti tenebre del mio cinismo romantico con sguardo opacamente lindo e poi variopinto, chiudendomi nell’ermetismo quando non voglio dare spiegazioni riguardo il mio essere spesso fancazzista distinto, odiando il puttanesimo di questa società barbarica e incivile, rendendomi misogino quando lo sono, cioè sempre, replicando alle offese che ricevo con altrettanta strafottenza ignobile da uomo che non sa che farsene degli attacchi pretestuosi, recludendomi nell’eremitico dadaismo quando, estraendomi astratto da un mondo di uomini volgari afflitti da aerofagia e meteorismo, osservo le stelle comete del bel cielo limpido, disegnando voli pindarici remotamente distanti dalle vostre rabbie malate di solipsismo in quanto son uomo di risma e anche di carisma, misantropo pressoché sino alla morte, revenant che spunta al solstizio e, dinanzi a chi di fronte a me si stizza, s’intirizzisce e con una sberla lo zittisce.
Ora, la società è peggiorata parecchio. Ciò è indubbio. Forse sarebbe meglio andare ad abitare a Gubbio, cittadina limitrofa a quella natia di San Francesco d’Assisi, città umbra ove un uomo ombroso come me potrà trovare la pace liturgica lontano dagli uomini metallurgici, dai metallari che sono sposati a una di cognome Murgia, dai rockettari che fanno solo casino nel loro cervello musicato di neuroni rumorosi, lontano soprattutto dagli youtuber sapientoni.
Ecco allora che rispunta WesaChannel, quest’uomo bolognese fintamente educato e politically correct che nelle sue prolisse, logorroiche disamine non sta zitto un momento e ribadisce ovvietà come un pedagogo di quart’ordine, come un maieutico ecumenico che vorrebbe elargirci istruzioni per l’uso riguardo la vita e la politica, il Cinema e forse pure l’astronomia.
Insomma, il tuttologo della mutua che disserta con fine oratoria composta su ogni argomento ma non discende alle motivazioni che devono averlo indotto a credersi Gandhi che gira video nella stanzetta addobbata con degli orsacchiotti.
Se fossi in lui, mi porrei questo quesito e inserirei un punto di domanda in grassetto a intestazione del suo prossimo, auto-biografico titolo:
Wesa, Joker sono io?
Sottotitolo: graditi commenti da gente che non la pensa come me. Ah ah.
Ieri sera, sulla mia bacheca Facebook scrissi che non mi sta molto simpatico il gentil sesso poiché le donne sono prevedibili.
Infatti, di lì a poco fui sommerso da offese femministe.
Una, particolarmente infervorata, mi contattò in chat:
– Ciao, davvero pensi questo delle donne?
– Sì, anzi no. Penso che sarebbe meglio se non parlassero. Ma comunque, se non vuoi più parlarmi, possiamo fare qualcos’altro.
– Guarda bello, non abbiamo niente da dirci.
– Sì, non abbiamo neanche molto da darci.
– Sei solo un maschilista merdoso! Brutto come la fame!
– Sì, è vero. Tu però sei anoressica. Adesso, scusa, vado a infilare le patate nel forno.
Sì sono piuttosto devastante nelle risposte.
In puro stile eastwoodiano.
Invece, un omosessuale m’ha scritto:
– Secondo te, sono un bel ragazzo?
– Non sono gay. Chiedilo agli uomini.
– Ma non hai detto che sei misogino? Quindi, la tua opinione da uomo è importante, Stefano.
– Sì, infatti lo è. Però tu non sei la mia donna.
– Ma che risposta folle è?
Un’altra invece m’ha scritto:
– Stefano, ti stai inaridendo. Se continui così, la tua vita sarà molto amara.
– Può essere. Basta comunque usare sempre lo zucchero nel caffè. Invece tu, anche se infili lo zucchero, sei incurabilmente frigida.
Ieri sera sono stato in un locale. Al bancone, al mio fianco, si sono avvicinate tre stangone.
Mi hanno guardato e si sono messe a ridere.
Di mio, ho preso a pugni i loro fidanzati.
Alla fine, l’unico rimasto a ridere sono stato io.
Avevate dei dubbi?
Morale immorale: siamo attorniati da idioti, da minorate e da merde. Qui è giusto sputtanare.
di Stefano Falotico