Credo che parecchi turbamenti nella mia vita nacquero, sorsero, “sgorgarono” quando vidi i primi minuti di un film intitolato Il caso Martello. L’attrice Valeria Cavalli accoglie il marito a casa dopo una giornata di duro lavoro, lui è un po’ indurito dallo stress, lei pensa già a indurirglielo, poi gli dice che vuole invitare degli amici a cena e che vorrebbe i tartufi, e il marito risponde che costano un occhio della testa. Lei, in accappatoio, si smalta le unghie, lo bacia voracemente e non aveva fatto neanche in tempo a pulirsi di bagnetto che si “bagna” di linguetta, quindi dissolvenza incrociata col marito che “spinge” fra le sue cosce ardenti, e lei che lo intima a essere più delicato, perché sente male… Infine, nella scena successiva, il marito a torso nudo, con la moglie che dorme, guarda dalla finestra una prostituta che viene avvicinata da un cliente, mentre la notte sprofonda nello squallore più assoluto.
Non so, tutto ciò è qualcosa che mi ha sempre messo di malumore. E ancor, alle volte, mi sveglio nel cuor della Luna più buia con in mente quell’amplesso violento quanto tristissimo. E vado poi in cucina a prepararmi un caffè.
Insomma, fin da quando ero poco più che puberale, pensai che mai avrei voluto diventare come quella coppia finto felice. Due borghesi sciupati da una quotidianità grigia e impiegatizia, con lei probabilmente casalinga, che si “rallegrano” in qualche “bottarella” audace per sfogarsi dalle noie di un’esistenza poco rapace. Sì, quella scena è uno dei motivi principali che mi ha “spinto” a sentimenti anti-borghesi.
Con questo che voglio dire?
Che il mio anno, sebbene poco entusiasmante, di libri si è corroborato e di feroce fantasia il mio animo prelibato, spesso illibato, ho invaso. Non sono un invasato sebbene rimanga a molti inviso.
E oggi ho coniato una frase storica degna della testa di cazzo che sono: nella fragilità delle mie intemperie, mi tempro, le matite tempero e soffro di mal di tempie, ah, che brutto tempo!
Alla Coop, ho comprato un ottimo cotechino, ma forse alla vigilia di Capodanno mangerò/berrò un brodino. Stappandomi un Crodino. Sono un uomo “crudino”, ma resto un bel volpino…
D’altronde, l’uomo più ricco in Italia è Ferrero. Lui non ha mai lavorato in vita sua e guadagna miliardi grazie a noi che mangiamo il cioccolato. Ho detto tutto…
di Stefano Falotico