Posts Tagged ‘Viaggi’

Mi folgoro troppo spesso, dovrei anestetizzarmi alla bellezza, soprattutto femminile, me la godrei di più, ah ah


29 May
SPACE COWBOYS, Clint Eastwood, 2000

SPACE COWBOYS, Clint Eastwood, 2000

Ecco, il titolo è quello che si dice una frase contradditoria, ossimorica, accostamento di concetti lontani anni luce. Come infatti si può godere se uno si anestetizza al piacere? Ce l’ho sulla punta della lingua, ci dev’essere un altro termine oltre a ossimorica per definire una frase, anche una mia fase, di questo tipo. Ma probabilmente è solo “fame”. Sì, di qualcosa di buono, come il voglino di quella donna capricciosa della celeberrima pubblicità del Ferrero Rocher.

In verità era un languorino… Ah, eccome se languo, languidissimamente. Mi prostro a una condizione quasi penosa di desideri vogliosi, eppur giammai mi prostituisco al primo lavoro del “cazzo” né mi abbandono alle prostitute, per un’astinenza che mi par stia durando un po’ troppo. Sì, pura resilienza sessuale dovuta a circostanze castranti, indubbiamente sfiancanti. Eppur come fiancheggerei quei tuoi fianchi e ben me ne affrancherei, rimanendo giacente in zona a noi franca e forse facendo la fine di James Franco, perché so che per le mie avance troppo piccanti, tu, donna doppiogiochista, potresti arrivarmi a denunciarmi. Lascia invece che mi enunci e a te non rinunci, e giochiamo di scopa di tue coppe e del mio bastone che come “oro colato” trionferà ficcante da re di “spada”. Ti farò vedere la Luna!

Sì, noi uomini ci straziamo, soffriamo, ci affatichiamo e invece le donne stanno belle ferme e lasciano a noi la fica, volevo dire la fatica. Questo non mi sembra giusto, dall’uomo si pretende che sgobbi, che porti a casa la pagnotta, che sia colto, intelligente, sexy e ricco, e che non si stanchi mai. Adesso capisco perché Elvis Presley, dopo aver tanto scopato, è scoppiato. L’avete spremuto come un limone. Dico? Son limonate che si fanno? Ed Elvis per un paio di “pompelmi” di troppo non cantò più Love Me Tender.

Vabbe’, vado a farmi una spremuta. E voi spremetevi le meningi.

Sì, state pretendendo troppo, donne. Non posso accontentarvi tutte, anzi, dirò di più, non posso accontentare nessuna. Io son uomo spesso scontento e, si sa, voi cercate un uomo sempre felice che vi faccia ridere e vi “solletichi”. Questo non posso esserlo. Son uomo che conosce le sue lune di traverso e spesso mi giran troppo i coglioni per mantenere una “rettitudine” piacente. Voi invece abbisognate di coglioni veri, da comandare a bacchetta. Io non sono lo sguattero di nessuno, perché sgombrate ogni mia dignità affinché non sia troppo ingombrante? Sì, io ingombro e nessuna compro. E voi invece volete un uomo leggero da trattare come cazzo vi pare e piace. Eccome se vi piace.

Per queste e altre motivazioni, come il saggio Pai Mei di Kill Bill, mi ritiro sulla montagna. Comunque sia, se ci sono fra voi delle Uma Thurman o delle Daryl Hannah potrei dar loro “ripetizioni”.

Non avvelenatemi, andate semmai ad avvelenare il vostro compagno, così dopo non potrà picchiarmi.

Sì, dobbiamo sbarazzarci di quel rompiballe, senza aspettare un attimo di più.

È solo una mezzasega, una bega. Che poi io non ho mai capito le donne e gli uomini sposati. Per tutta la vita stanno assieme alla solita persona, ai soliti suoi ballerini umori, alle sue noie, alle sue frustrazioni, alle sue rabbie, ai suoi odori e sudori. Alle solite bollette da pagare, spesso al solito lavoro, nella solita casa, coi soliti figli scassa-maroni.

È una vita di merda.

 

Facciamoci un viaggio, dai dai.

 

 

di Stefano Falotico

Genius-Pop

Just another WordPress site (il mio sito cinematograficamente geniale)