Non vi preoccupate quando do di matto e mi assalgono i 5 min da fuori di testa, perdonatemi, mi succede quando non scopo, cioè praticamente ogni secondo, ah ah
Sì, a volte ricasco nei soliti vizietti ed ecco che spunta la mia indole inguaribile da Frank Castle/The Punisher.
Cosicché, assediato da una vita che mi sta stretta, rivendico le mie ragioni e punto il dito, sfracellando le palle a chi non è colpevole delle mie sfighe. Invero lo è, siamo tutti colpevoli. Ma in fondo non lo è. Non è colpa degli altri se in passato fui mangiato vivo da fortissime crisi depressive e mi tirava poco l’uccello. Mica i miei amici, o pseudo tali, potevano darmi il loro cazzo in cambio della mia benevolenza. Eh no, non funziona così. Ognuno ha problemi grossi e deve star dietro ai cazzi suoi. E, se questa vita non tira, devi tirartela. Non puoi sperare che qualcuno reciti per te la parte di DiCaprio e si possa sostituire alla tua testa di minchia.
No, no, no. Anche perché io son fiero della mia testa e non voglio quella di DiCaprio. L’ho scritto, recentemente, DiCaprio è un testone. Sì, il suo cranio pesa almeno trenta chili. È abnorme, sproporzionato e, secondo la matematica delle proporzioni, la sua gigantesca testa sarà inversamente più grande del suo piccolo uccello.
Vi ricordate la pubblicità dei pennelli Cinghiale? Per dipingere una parete grande non ci vuole un pennello grande ma un grande pennello.
Sì, DiCaprio non ha un grande uccello ma un uccello grande perché il suo conto in banca, nonostante le proporzioni da poco dotato, lo rende appetibile a tutte le modelle più in gamba…
A queste modelle non interessa tanto la lunghezza e potenza del suo pene, bensì la grandezza del suo portafogli. Anche perché, essendo modelle, avranno certamente uno con un pennello più grande che dipingerà a piacimento i loro schizzi… ma questi sono cazzi loro, non me ne fotte!
Non fa una piega, ma biancheria sporca.
Sveglia!
Ma come dico io: meglio accanirsi sul capro espiatorio che illudersi di essere DiCaprio, anche se io sono molto più bravo e bello di Leo, mi pare ovvio, ah ah.
Credo che l’Italia sia afflitta da un problema grosso. Anzi, da un grosso problema.
Siamo tutti finiti nella merda ma la colpa non è del sistema, non è colpa del nostro amico che ci ha tradito, non è colpa neppure delle nostre scelte sbagliate, la colpa è della vita tragicomica…
I grillini sono il male e pensano che lo Stato delle cos(c)e, come dico io, voglia infinocchiarli
I grillini sono persone spesso disperate. Tutti siamo disperati se dotati di coscienza pensante. È la condizione umana. Ma certa gente che pensa che, con le chiacchiere e gli slogan, possa risolvere le cose in maniera utopistica e rivoluzionaria, mi fa indubbiamente ridere. Parlano di massimi sistemi che non posso capire io, e lo ammetto, figurarsi gente che ha aperto due libri in vita sua e crede che il cambiamento possa nascere con i discorsi da bar. La realtà è una e trina, immutabile, non si scappa mai dalla realtà con le bugie, le scorciatoie, le stronzate. Sono persone assolutamente ridicole. Prima di gridare e sbraitare, dovrebbero sinceramente guardarsi allo specchio. Io lo faccio ogni mattina, sapendo che soffrirò molto e sforzandomi minuto dopo minuto. Non si va in giro ad accusare delle nostre sfighe questo o quello, dicendo che fa tutto schifo e che ci sarà la “guerra civile”. Ma per piacere. Se le cose non vanno bene, i grillini sono esattamente coloro che hanno permesso che l’Italia sia diventata questa. Sono il prodotto dell’Italia che hanno costruito con le loro sciocchezze, le loro vigliaccherie e le loro piccinerie, con le loro oscene urla da ossessi, da mercato ortofrutticolo.
Ho sentito da gente “grillina” cose immonde e assurde. Che il problema dell’Italia sarebbe addirittura la lingua italiana. Colpevole, a loro avviso, di essere distorsiva e creata apposta, coi suoi doppi sensi ambigui, a fregare la gente. Ma roba da matti. L’italiano è una delle lingue migliori del mondo, se non la migliore. Possediamo una gamma espressiva sconfinata. Da qui l’idea del deficiente grillino secondo cui la vastità nostra linguistica è a suo avviso un altro complotto studiato ad hoc dallo “Stato” che dalla nascita ci avrebbe corrotto con le sue ambiguità lessicali. AH AH AH. Oddio, sto morendo.
– Be’, amico, non pensare male. Nessuno vuole infinocchiarti.
– Ecco. No, no, dico. Hai detto proprio infinocchiarti. Ti rendi conto della macchina sodomizzatrice della Lingua? Infinocchiarti! Cristo santissimo! Che significa? No, no, dimmi che significa?
– Significa fregarti.
– No, no, manco per il cazzo. Infinocchiarti significa che qualcuno ti vuole rendere finocchio. E fotterti!
– Mi pare la stessa cosa.
– E allora perché non dire fregarti ma infinocchiarti? Vedi, la gente è brava con le parole a incularti!
Ah ah.
In realtà, sono già morto o altrove, come un santo che combatte
Non so se avete notato. Adesso, molti trailer, compreso l’ultimo, Gloria Bell con Julianne Moore, nei canali ufficiali YouTube sono stati bloccati per il nostro Paese.
Stessa sorte è capitata a The Night Of. La HBO ha bloccato i suoi video per l’Italia.
E perché avviene questo? Ve lo siete chiesti? Perché l’Italia non accetta certe storie, potrebbero turbare le coscienze collettive di massa. Storie libertine o storie troppo vere che il grande pubblico catto-borghese nostrano le respingerebbe. E griderebbe allo scandalo.
Io ho lasciato i link sui miei siti. Apposta. Anche se i filmati sono oscurati.
Film o serie televisive che comunque tutti possono guardare. O comprare in dvd. Ma dev’essere uno ben informato…
Uno che vuole vederci chiaro e non venir ingannato dalla RAI o dai canali di regime che diffondono la “cultura” come pare e piace a loro.
Così come potrebbe essere un libro di Storia delle superiori, scritto evidentemente da uno con idee politiche chiarissime, che vuole raccontarla a modo suo.
Sì, poi ognuno può farsi la sua idea, maturare le sue convinzioni ma meglio, pensano questi qua, “educare” in modo che attecchisca alla base un certo pensiero comune. Ché in seguito è difficilmente estirpabile.
Ed è per questo che a catechismo t’insegnano a scindere subito il bene dal male. E ti costringono a credere che, se avrai una brutta vita, piena di sfortune o disgrazie, patimenti e strazi, Dio ti accoglierà a braccia aperte lassù, per ricompensarti di tutti i torti o le ingiustizie subite. E per l’eternità te la godrai sin alla notte dei tempi e oltre.
Non è così.
Torniamo a The Night Of. È magnifica questa serie televisiva.
Perché? Perché la vita è precisamente questa…
Questo ragazzo, un po’ ingenuo, immaturo, con tanti sogni nel cassetto, incontra per caso una ragazza. Si piacciono all’istante. Fanno sesso. Lui si addormenta e, al risveglio, scopre che lei è stata massacrata.
Al che inizia il suo calvario.
Dapprincipio è solo un indiziato, quindi un colpevole di stupro e omicidio colposo, dopo di che viene processato e, nell’attesa che il processo finisca, viene sbattuto in custodia cautelare all’inferno, in un carcere durissimo ove gli omoni si fanno spompinare dai ragazzini e dove i detenuti bruciano vivo chi sta a loro antipatico.
Il ragazzo viene dunque giudicato innocente.
Ma la sua vita è rovinata per sempre.
Non si torna più innocenti nell’anima dopo l’orrore…
Una serie televisiva potentissima, cattiva, brutale, spietata. Come lo è la vita.
Può darsi che tu sia un genio, una brava persona ma basta una fatalità, un evento imprevisto del destino, uno scivolone, una cazzata, un equivoco, un disguido, un brutto alterco con qualcuno, basta mezzo litro di birra in più o venti chilometri oltre il limite di velocità, metti per sbaglio sotto un passante, perdi la testa, commetti un’ingenuità “imperdonabile”.
Ed è la fine.
O forse solo l’inizio.
A quel punto, la vita ti appare nella sua nudità. E non hai più paura di nessuno.
Ma solo dei tuoi fantasmi.
Noi tutti abbiamo fantasmi e demoni. Che ci perseguiteranno per tutta la vita.
Sono i nostri spettri, non quelli degli altri.
Quindi, se lo so io, dovreste sapere anche voi come si sta al mondo.
Domani o solo fra un secondo potremmo tutti morire.
Noi siamo già tutti morti, noi siamo vivi.
Non esistono altre balle. Non esiste il Paradiso. Non esiste il diavolo.
Esiste la verità.
Ed è questa.
Tempo fa, uno psichiatra m’indusse a scrivere la mia storia. E mi disse:
– A libro completato, ci confronteremo e vedremo se la versione da lei realizzata è quella attendibile, quella insomma reale. Oppure, se ha adottato un punto di vista, delirante, soggettivo, come in una delle storie di Rashomon, o una versione da apostolo del Vangelo, o se invece quello che ha scritto corrisponde per filo e per segno a ciò che è successo davvero.
Lo psichiatra ha letto il mio libro. E si è messo a ridere amaro.
Perché la mia versione è quella vera.
È stata la versione di tutti gli altri quella delirante.
Compresa la sua.
Avete mai visto, certo che sì, Senza esclusione di colpi?
Chong Li/Bolo Yeung sa che Frank Dux/Van Damme è molto più forte di lui. L’ha sempre saputo dall’inizio.
Allora gli dà “fumo negli occhi”. Per annebbiargli la vista. E rincoglionirlo.
Ma Dux ci vede meglio di prima.
Ora, la storia va avanti? Che cosa accadrà?
Non succederà niente. Come nel finale The Night Of.
Questo è quanto.
Good night and good luck…
di Stefano Falotico