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Antò… fa caldo! Ce l’avete (de) Curtis? Luisa Ranieri – Personal Memories & Portrait of a Beauty insormontabile, d’una popolana da THE HAND…


14 Mar

Per caso, ho detto caso, Gael Garcia Bernal fu Che Guevara ne I diari della motocicletta di Walter Salles? Eh già.

This is the Hand, my only friend, no, this is the end o(r) reminiscenza di puro stream of consciousness mischiato ad adamantini atti impuri che furono.

Tutto partì con Il principe & il pirata di Pieraccioni, cari bambinoni e ipocriti tromboni…

E ora spero di allietarvi con questa faloticata memore del tempo che fu e forse non so se sarà, ah ah.

Improvvisazione netta senza fronzoli che andrà drittissima al sodo, probabilmente scultoreo come le forme dure… o burrose d’una donna che stimolò la fuoriuscita di qualcosa di liquidamente granuloso e morbido come un babà succoso.

Scorreranno immagini liete, erotiche nel “frastuono” lessicale di un Falotico anale, no, giammai banale, forse reminiscente la sua banana dirimpetto alla Luisa nazionale. Scusatemi se, spesso, come si suol dire, mi lascerò andare e prendere la mano… Se ciò accadrà, prendetemi per l’appunto per mano e non per il popò, ohibò.

 

di Stefano Falotico

 

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Intervista a Giulia Di Quilio, stupenda rossa di fuoco


07 Oct

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Ebbene, oggi intervistiamo una stupenda rossa di fuoco, Giulia Di Quilio, bravissima attrice di Teatro e Cinema, tra le principali interpreti del film Non è vero ma ci credo di Stefano Anselmi, dal 4 Ottobre su tutti i grandi schermi.

Non è vero ma ci credo è l’esilarante storia di due amici per la pelle, Nunzio e Paolo, eterni soci in affari. Ma il loro sodalizio, nel corso degli anni, ha portato soltanto a fallimenti catastrofici e ora le loro mogli, frustrate dai loro continui, imperterriti insuccessi, hanno deciso di sbatterli fuori di casa. Così, Nunzio e Paolo, costretti a reinventarsi, aprono un ristorante vegetariano ma saranno preda di un critico culinario, del quale sono succubi e da cui dipende il loro destino, e giocoforza vengono pressoché obbligati a modificare radicalmente la loro cucina e a trasformare il locale in una “bisteccheria”. Il tutto avrà esiti tragicomici ed esilaranti.

Giulia Di Quilio è nata a Chieti il 14 Novembre del 1980. Dotata innatamente di una forte propensione artistica per la recitazione, decide non ancora maggiorenne di trasferirsi nella Capitale, iscrivendosi al prestigioso laboratorio teatrale Ribalte del maestro Enzo Garinei. Esordendo quindi al Cinema in Le ferie di Licu di Vittorio Moroni. Immediatamente, Giulia si mette in mostra, oltre che per la sua sconfinata bellezza e per la sua indubbia, carismatica sensualità, per il suo spiccato, versatile talento. Lavora ne La sconosciuta di Giuseppe Tornatore, con Federico Moccia per Amore 14 e partecipa al film premio Oscar La grande bellezza di Paolo Sorrentino. Al contempo, prosegue brillantemente la sua carriera in Teatro, cimentandosi fra l’altro, per la regia di Antonello Avallone, alla fortunata trasposizione de La dea dellamore di Woody Allen.

Nel 2011, inoltre, scopre la sua enorme passione per il burlesque, diventando una delle finaliste dello show di Sky Uno Lady Burlesque.

Quest’anno è stata anche fra le interpreti di Un posto al sole nel ruolo del Pubblico Ministero, Clara Fiorito.

È lei che troneggia con fotogenica grinta nell’incipit del trailer di Non è vero ma ci credo della Notorious Pictures.

Perché, appunto, nel film di Stefano Anselmi recita il ruolo centrale di Maria Chiara.

1) Buongiorno, Giulia. Ci può parlare, brevemente, del suo personaggio nel film?

– Ciao a tutti, e grazie anche per le belle parole sopra citate! Nel film interpreto Maria Chiara, la moglie di Nunzio, una donna di successo, stilista di una propria linea di gioielli (Gioielli Gioiosi), che si ritrova a finanziare l’ennesima impresa fallimentare del marito, che sembra non trovare mai un lavoro serio, e dal quale si sente davvero esasperata. O almeno questo sembra essere l’incipit….

2) Non è vero ma ci credo è, se non sbaglio, la sua prima, vera e propria commedia cinematografica. È stato difficile per lei avventurarsi in quest’improvviso cambio di registro recitativo? O l’è venuto naturale sperimentare qualcosa di estremamente nuovo? L’ha trovato stimolante?

– Sì, è vero, è la prima volta che portavo un ruolo brillante al Cinema, mentre in passato ho interpretato diversi ruoli di commedia in teatro, e più recentemente anche in un progetto Lux: ovvero una puntata pilota per una serie che purtroppo non ha mai visto la luce. Trovo la commedia un genere che mi corrisponde parecchio, per il non prendersi mai troppo sul serio, e per il gusto di sentir ridere la gente, che sia in sala o dal vivo in un teatro. Lo trovo anche un modo per parlare, paradossalmente, di argomenti seri, il mio maestro di recitazione ripeteva sempre che “per far ridere bisogna essere serissimi”.

3) Che cosa l’ha attratta dalla sceneggiatura? I possibili risvolti da rocambolesca commedia degli equivoci? Come sappiamo, Nunzio Fabrizio Rotondo e Paolo Vita, oltre che essere gli omonimi protagonisti del film, assieme ad Andrea Lolli sono anche gli autori dello script.

– Mi ha colpito subito il registro grottesco e sopra le righe: per un attore le estremizzazioni sono sempre divertenti, e il ruolo di una cattiva, (che poi tanto cattiva non è), mi attraeva molto. Ci siamo divertiti a caratterizzare il mio personaggio con look colorati e modaioli, e con occhiali abbinati a ogni abito e a ogni stato d’animo. Insomma, non potevo chiedere di meglio! Inoltre, particolare non trascurabile, Maria Chiara è una patita degli oroscopi, come lo sono anche io!

4) Lei ha lavorato con maestri come Tornatore e Sorrentino. Quali sono, secondo lei, le loro differenze registiche? Rispettivamente, che tipo di approccio utilizzano coi loro attori? Che tipi sono?

– Sono state due esperienze diverse, ma entrambe molto speciali nel mio percorso di attrice. Giuseppe (Tornatore) mi ha insegnato a “giocare” al mestiere dell’attore, è stato molto protettivo nell’approccio, e con Paolo (Sorrentino) condivide l’attenzione per i dettagli, entrambi attenti a ogni minimo particolare sulla scena. De La Grande Bellezza poi ho ricordi incredibili, come quello della scena di una festa caotica, girata però alle 5 del mattino, quindi senza audio reale, non c’era la musica, e tutto era svolto sottovoce, e risultava davvero surreale vedere un “trenino” di gente scatenata nel silenzio più totale!

5) Dopo Non è vero ma ci credo ha già altri progetti attoriali a cui si sta dedicando? Vuole gentilmente svelarceli o preferisce che rimangano top secret?

– Sono felice di condividere con voi i miei prossimi impegni, che mi vedono ancora coinvolta nella serie Un posto al Sole, e inoltre anche in teatro con lo spettacolo The Secret Show con la regia di Francesco Branchetti, il 12 e 13 Dicembre prossimi, al Teatro Tor Bella Monaca di Roma, e poi in tournée in tutta Italia.

Grazie infinitamente, Giulia, per quest’intervista.

E in bocca al lupo.

Grazie a voi!

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di Stefano Falotico

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