Bando alle ciance, apriamo questo post cinematografico-calcistico con un’ovvietà ch’eppur (non) lo è.
In esultante maschilismo amaro, “mesto” in cappuccini appunto miscelati “sobri”, in una pesantezza di stomaco ch’eppur dimagrir mi fa, “alzo” quest’aforisma “lungo” e “duro” in memoria di voi, io Ulisse in mezzo ai porci, no ai froci, no ai porci.
In verità vi dico che, dopo mille (ri)flessioni, giungo sempre alla conclusione che molte donne, senza giustificazioni di sorta e sorca, zoccole sono. E sempre lo saranno.
Così sia scritto e così vengan… (s)fatte.
Ora, prendetele a Calci(o).
Sì, non solo William Hill sa che il Calcio sconfigge ogni barriera sessuale, razzista, omofoba, xenofoba che è la stessa cos(ci)a, e nazista-fascista. Lui è il Calcio! E, scommettendo, perderete anche la faccia, oltre ad aver smarrito la f(at)ica in quel “corner”. Una punizione di “calibrata balistica”, di sfortunata cabala, di presa per il popò di una (con)sorte fedifraga, appunto cornificante mentre alla mattina, con l’amante, mangia il cornetto nel vostro uomo ammorbidito come un “cremoso” croissant.
Sì, io sono un eremita che, nel suo “seminterrato” d’angosce, conosce le cosce meglio di chi ne “fruisce”, perché egli non sa che il frutto “prelibato” della “mora” è la morte sua. Questa dicasi stronza(ta).
– Ciao, sono Stefano. Come va, Eleonora? Ah, capisco. Stai sempre in quel “marcamento a zona”.
– Come ti permetti?
– Io mi permetto questo ed “alt(r)o”. Ti espello anche dopo averti pelato di “pressing”.
– Sei tu che stai diventando pelato. Calvo!
– Evvica il Ca(l)cio sui maccheroni. Forza Italia! Vaffanculo.
Abbasso la cornetta e lei ancora mi fa cornuto.
Ma passiamo a cos(c)e serie.
Ventura è il nuovo allenatore della “Nazionale”, a Mourinho offrono 15 milioni di Euro all’ano sfondato suo, “grande” special one del cazzo, e Rafa Benitez, dopo aver mandato a culo un’altra squadra, “annota” sul tacc(uin)o un ben farcito tacchino con contorno di maiale alla trattoria “Furbi alla faccia di chi ci dà i soldi per mangiare”.
Sempre più “magro”, di mio deglutisco “carne fresca”.
di Stefano Falotico