Di nuovo, hai fatto flop? E dire che tua moglie era una prof. Ma allora sei propria un puffo, davvero buffo. Ti dissi che ti avrei fatto molto male, evocandoti spiacevoli, purtroppo per te, indelebili eventi dolo(ro)si, ma sei masochista. Bravo.
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Balanzone è Fr(i)a(r) Tuck di ROBIN HOOD – Prince of Thieves, il Falò è JOHN WICK e/o TYLER RAKE?
Racconto di Natale da Paul Auster, da Dead Poets Society o da Smoke: Keanu Reeves è da venerare come la Madonna, mitico in Constantine e in John Wick, io mi propongo per la parte dell’Uomo Tigre
Be’, chi non conosce il Tigre? Chi, Vittorio Gassman?
In effetti, ne I soliti ignoti, Vittorio fu un pugile un po’ suonato, anche semi-analfabeta. Forse handicappato, ritardato, disoccupato? E Totò lo apostrofò e redarguì con la leggendaria, super epica:
– Sei stato in Cina?
A essere sinceri, Totò è un grande. Sì, uso il tempo presente poiché de Curtis è immortale. Fucimin? Ah ah. Era molto colto, malgrado le origini umili e nonostante, a prescindere… da ciò, si auto-denominasse Principe.
Be’, sicuramente fu Dante Cruciani nel capolavoro succitato di Mario Monicelli, probabilmente però non fu erudito come Dante Alighieri…
A proposito, si può dire ma però? Certo, è rafforzativo. Anche se… senza se e senza ma forse sei un vorrei ma non posso? Ti caghi addosso o è la solita storia della volpe e l’uva?
I ragazzi timidi sono paragonabili agli struzzi? Mentre i bulli agli stronzi?
Si può dire invece a me mi piace? No, ma Gigi Proietti disse: sì, non si può dire ma a me mi piace…
Sì, una calligrafia da uomo, diciamo, non molto acculturato, quella di Gassman/Giuseppe Baiocchi, detto Er Pantera.
Insomma, questo Vittorio fu un mattatore, fu il tigre e pure una pantera?
Molte donne sono oche, altre solo sciocche. Quasi tutti gli uomini sono degli animali. Di mio, adoro ancora la serie tv Manimal…
Di mio, me medesimo di persona, inoltre credo di scrivere bene quando m’impegno, quando non leggo Diario di una schiappa per (non) prendermi per il culo da solo e quando so di essere più intelligente del furbo Marcello D’Orta che “scrisse” Io speriamo che me la cavo.
Pearl Harbor, no, peraltro non voglio scendere a una prosa gergale da ragazzini che, alla mia epoca, giocavano agli “sparatutto”. Roba come Duke Nukem 3D, Doom e altri videogames per pc, forse per piccini. Sì, anch’io ne fui patito. Poi patii e basta. Il mio cervello, comunque, non è ancora partito. Neanche qualcos’altro.
Mi spararono addosso, fortunatamente a salve. Salve, buondì, buonanotte! Anche se impiegai vent’anni abbondanti per ricucirmi le ferite. Rambo non fu un impiegato comunale ma impiegò assai meno tempo per fare il bracciante? No, per cucirsi il braccio. Dovetti abbisognare di molte letture di filosofia orientale per sublimare il patimento abissale e carnale scagliatomi contro, per curarmi da un mio evidente, incontrovertibile disagio sociale abbastanza inspiegabile e madornale. Guardate, fu un calvario approfondire tutti i libri concettualmente ascetici di Banana Yoshimoto, non farmi fregare dalle carinerie di Osho, continuare a reputare Kundun di Martin Scorsese una pellicola sbagliata, amando invece Mishima, soprattutto quello delle sceneggiatore di Taxi Driver.
Sì, malavitosi e nerd odiosi, villani adulti bavosi ed attentatori ignominiosi, affamati a morte della mia anima più pura e intonsa della neve a Natale, eh già, provarono a sporcarmi in maniera vergognosa. Accusandomi addirittura di essere la protagonista di Hardcore. Roba da mattti. Mi beccai pure la patente di disadattato quando in verità fui amante solo del libro De måske egnede.
Uhm, film sopravvalutato anche First Reformed sempre di Paul Schrader. Meglio Il ladro di bambini di Gianni Amelio. Meglio Lamerica o Così ridevano? Anche Il ladro di orchidee di Spike Jonze.
Se Dio esiste, deve sostituire suo figlio, che siede alla sua destra, con Spike. Her è un film paradisiaco.
Spike stette con Sofia Coppola. Il giardino delle vergini suicide è un bel film, Kirsten Dunst è da suicidio, anzi da infarto ma credo che sia più bella la pellicola La vergine dei sicari di Barbet Schroeder.
È anche più bello Mickey Rourke di Barfly, malgrado sia appesantito, rispetto a quello di The Wrestler in cui è palestrato ma pure invecchiato. O no? Ah ah.
Detto questo, guardi questo filmone di Aronosfky ed è meglio, fidatevi, del virtual sex sparato sopra… un vecchio dvd con Jill Kelly.
Jill era magnifica. Non solo nei porno. He Got Game docet.
Comunque, non può piovere per sempre disse Brandon Lee ne Il corvo. Ora, Jill ha la sua età e usa non solo l’ombrello, utilizza le mutandone da tardona. Cioè, non è più una milf. Ah ah.
A James Deen di The Canyons, continuo a preferire James Dean di Gioventù bruciata.
Invece, a Liz Taylor de Il gigante, preferisco Kendra Lust.
Ultimamente, direi che mi sono riallenato parecchio. Possiedo infatti un cuore zen, pugnace, inarrendevole, combattivo e al contempo riflessivo, dotato innatamente di una ferrea disciplina auto-regolatrice delle mie emozioni spesso rabbiose. Seppi soffrire infatti con zelante “abnegazione”, tenendo tutto dentro a mo’ di Rocky Balboa, giudicato troppo presto un cocone così come Tommy Morrison nel quinto capitolo dedicato al marito di Adriana/Talia Shire. Però, a forza di contemplare l’apollinea perfezione del mio essermi reincarnato… in Keanu Reeves, omone forse bisex di sicuro con grossi ormoni, uomo scultoreo il cui carisma fa rima con perdizione, no, perfezione, persi di vista Charlize Theron de L’avvocato del diavolo. E saltai pure la colazione…
Per di più m’inflissi pene… corporali non certamente eccitanti alla pari della Theron nel vecchio spot del Martini, veramente tanta roba… storica.
Sì, Charlize è sudafricana. Insomma, una terrona. E io, ammirando la sua bellezza da extraterrestre, no, forse mirandogliela da Incontri ravvicinati della terza t… pa, non poco in passato, avendo origini meridionali, vissi all’equatore anche quando, nella mia città, la temperatura scese di tantissimi gradi. Persi quasi la vista e ora mi manca mezzo grado all’occhio sinistro.
Comunque, non date retta agli oculisti. Aveva ragione Checco Zalone… io ci vedo (quasi) perfettamente.
So inquadrare la vita, non solo questa, da cecchino infallibile. In quei momenti tostissimi come l’attività dei fachiri più stacanovisti, no, facchini, fui molto provato e feci la figura del tacchino. Il giorno del Ringraziamento! Sì, provai molto calore ma persi qualche caloria. Insomma, mi diedi da fare. Un lavoro durissimo, sapete. Bisogna esperirlo da uomini che non devono chiedere mai al fine di poter un giorno esseri orgogliosi davanti allo specchio dopo una rasatura con le lamette della Gillette. Massimo Giletti non mi è mai stato simpatico e non vado matto per il gilet.
Vogliamo dircela tutta? Senza balle? Ero un cesso o solo sul divano me la tiravo di brutto? Non lo so. Fatto, sì, ho detto fatto… sta che i genitori hanno un’unica fissa. Desiderano per i figli una sana occupazione, ovvero il posto fisso. Non vi fissate, andate crocifissi. Di mio, posso dirvi che non ero sistemato ma per le feste combinato. Ripeto, mi facevo il culo, anche solo onanisticamente, e vi garantisco che era un lavoro stabile e duraturo…
Rimasi spesso (s)teso ma ugualmente ebbi molto freddo, quasi morendo morto di quella… o solo assiderato, oserei dire allupato. Non molto, di spirito vitale, slanciato. Rasato, sì, depilato metaforicamente più della piattezza degli 0° Fahrenheit. Temperatura allineabile, non so se a livello del mare o del male, alla mia autostima raffreddatasi più di colui che, nell’incipit di Basic Instinct, viene morto ammazzato e assai trucidato di tritaghiaccio dopo essere stato da Stone Sharon (?) cavalcato.
Vissi in modo stoico da vero eroe. Più che altro di autoerotismo veramente sfigato…
Che poi anche questa panzana degli sfigati e dei dogmi inerenti l’essere tali, ecco, appartengono alla “cultura” adolescenziale. L’adolescente medio ragiona così, essendo malato di mente. Sì, nel cervello, non solo…
se uno vuole apparire figo è uno sfigato.
Ecco, in Constantine, Keanu Reeves è fighissimo. Anche in John Wick. Avreste il coraggio di dirgli in faccia che non vale una beneamata min… ia? Non credo, eh. In John Wick, Keanu viene definito Baba Jaga. Ha una forza incredibile, specialmente interiore. Mah, forse praticò molto yoga oppure meditazione trascendentale. Piccolo Buddha docet.
Constantine assomiglia molto a Dylan Dog. Mentre Rupert Everett, in Dellamorte Dellamore di Michele Soavi e non di Tiziano Sclavi, non sembrò tanto “gaio” con Anna Falchi. O no? Sì, dovrei indagare sull’effettiva omosessualità di Everett a mo’ del suo inquisitore Bernardo Gui nella versione televisiva firmata da Giacomo Battiato ne Il nome della rosa.
Sì, sono un indagatore dell’incubo. Anche dell’intimo. Ma non sono un babau come Freddy Krueger di Nightmare.
Ragazzi, fidatevi, furono attimi davvero duri in cui mi diedi alla contemplazione e dunque nutrii una spiccata propensione verso l’elevazione. Non so se solo spirituale…
Ora, oggi come oggi vanno di moda i cinecomic.
Praticamente, per il piccolo o grande schermo, hanno trasposto i maggiori supereroi di sempre.
Ne manca però uno alla cappella, no, all’appello. Appello, ho detto appello. Cioè il protagonista di questa sigla indimenticabile:
Solitamente, sotto Natale mi auto-regalavo un Pandoro.
Quest’anno, ho regalato alla mia lei un anello di Pandora.
Sì, per tutta la vita mi presi la patente di Fantozzi.
La mia lei mi vide e mi chiese senza peli sulla lingua:
– Ne sei sicuro?
Voi, adesso, ne siete sicuri? Ah sì? Siete scuri o sbiancati? Allora vi meritate i falsi buonismi di John Lennon. Comunque, John Lennon era un genio. Anche Ken il guerriero. Pure Tyler Rake. O no?
Diciamo che più che assomigliare a Keanu Reeves, sono Al Pacino de L’avvocato del diavolo. Forse.
Dunque, a ogni ieratico, no, esaltato dico questo:
devi mantenere un profilo basso, innocuo, sembrare insignificante, uno stronzetto, emarginato, costantemente nella merda…
di Stefano Falotico
Una settimana da Tyler Rake e di Sgarbi da Joker
No, non è male questo Tyler Rake. Gran bel film. Insomma, in quanto a sceneggiatura, siamo dalle parti della terza elementare. Diciamo un film di abbecedario piuttosto scarno senza deliri da Pi Greco e da teorema di Pitagora.
Mah, di mio posso dire che la gente va spesso in paranoia. Mi piacerebbe invece che andasse spesso in manicomio. Per molti anni, fui scambiato per un ragazzo da I pugni in tasca di Marco Bellocchio.
Di mio, so solo che quando vidi il film, me ne sparai un paio su Pitagora, sì, Paola. Poiché, come insegna non Il teorema del delirio di Aronosfky e neppure quello dell’ipotenusa, neanche quello di Bukowski, non vi può essere una donna come Jennifer Connelly da Requiem for a Dream se ancora ti piacciono film come L’ora di religione.
Chiariamoci molto bene, figliuoli. La Connelly, nel succitato film, è peraltro più impasticcata di voi. I quali, alla vostra età, ancora s’identificano con Frank Whaley di Tutto può accadere.
Se posso esservi sincero come Ving Rhames/Marsellus Wallace, siete solo Frank Whaley di Pulp Fiction.
Insomma, non vi vedo benissimo. Di mio, qualche anno fa, nonostante la mia produzione letteraria ipertrofica da massimalista di mille idee al minuto scaricate sulla tastiera alla velocità della luce, rischiai di suicidarmi come David Foster Wallace.
Sì, non sussistettero particolari ragioni psichiatriche all’origine di quello che fu, inizialmente, il mio azzardato gesto poi fortunatamente da me eluso. Sì, rinunziai ad impiccarmi e/o darmi fuoco poiché specchiandomi integralmente ignudo, eh sì, compresi di essere the luckiest man in the world.
Quando si dice un uomo nudo e crudo a cui non manca un cazzo. Tranne forse i soldi. Ma quelli si possono fare, oggigiorno, iscrivendosi a Pornhub e inviando mie “incazzature” che potrebbero farmi girare i coglioni e diventare l’uomo più duro del mondo. Ma ho una dignità da non sputtanare per i guardoni.
Sì, non posso oramai nascondervelo più. Ah ah, mi contraddico. La mia attuale lei n’è perfettamente consapevole. Credo di essere molto dotato, senz’ombra di dubbio. Ma questo lo compresi dopo la mia prima volta avvenuta, come vi dissi, nell’oramai lontano 2003. La ragazza dell’epoca che ebbe il privilegio di sverginarmi, eh già, credo che da allora sia rimasta illibata. Oltre che, dopo averlo gustato tutto, molto allibita.
Dovetti essere io a quello “svezzato”, invece, dopo che le entrò tutto rizzato e imbizzarrito, lei capì in un attimo che non avrebbe trovato mai più un cazzone come me neppure se fosse andata a raccattarlo al mercato ortofrutticolo ove i neri odiati da Salvini (c’è un perché, quelli fanno razzia di tutte le bianche ed è per questo che Matteo è razzista) offrono a poco prezzo delle banane più lunghe del suo naso.
Guardate, fra lui e la Meloni, non scelgo neppure un Conte, bensì un cocomero.
Io non amo molto le pere delle donne e i fisici a pera dei maschi che pensano solo a mangiare la mela.
Sono dei trogloditi e delle scimmie. Di mio, mangio soltanto gli arachidi, ah ah.
Villanamente e vilmente, eh sì, impunemente vengo ancora anonimamente attaccato da gente invidiosa che vorrebbe impalarmi semplicemente perché, obiettivamente, non muoio mai come Tyler Rake.
Per anni, da questi bigotti fui scambiato per Freddy Krueger di Nightmare.
La verità è che sono un bastardo senza gloria da Diane Kruger. Non sono bello come Brad Pitt, però. Infatti, lo sono di più.
Purtroppo, tutto ciò che dico, sebbene lo romanzi, è atrocemente vero.
E quando incontri uno così, il quale oramai fa bene a fregarsene di qualsiasi morale, toccati le palle in maniera verticale perché tanto non crepa neanche se gliene dai tante.
Anzi, ritorna e ti suona gran patate, no, palate, teste di cazzo sesquipedali.
Il Joker non ha più paura dei bruti, fa lui paura perché manda in quel posto ogni maestrina col suo carisma strafottente e la sua lingua tagliente.
Quando pensi che sia morto, pensa già al sequel. E ora è davvero dura per i cretini e gli idioti fargli il culo poiché non possono fargli, in realtà, una beneamata minchia.
Il Joker è stato dimesso oramai da tempo immemorabile da ogni ingiusta cura, ha abbattuto i tonti da curia e cammina sempre più con aria sia scura che sicura. Di sera, fra l’altro, mangia anche ottime torte oltre al tonno di Pinocchio, miei uomini che guardate le persone troppo sbrigativamente e le liquidate come Mangiaf(u)oco in quattro e quattr’otto.
La mia lei ha invece occhi solo per me. Sono due, due e basta. Mi pare una donna normale.
Oh, miei nani, mi sa che avete preso proprio una gran fregatura. Se volete, però, il Joker può spalmarvi teneramente un pochino di confettura.
E ben sta a chi, nel frattempo, ha deriso e angariato i diversi, non capendo nulla della vita. Pier Paolo Pasolini è morto a 53 anni, Giordano Bruno a 52. Io, forse, morii dalla nascita. Non mi sono mai drogato né sono andato con una prostituta. Sì, sono il più grande coglione della storia, non lo sapevate?
Comunque, non mi posso lamentare. Nella vita vi è il Cinema, la Musica, la grande Arte, ci sono i miei libri che leggono solo le donne che vorrebbero portarmi a letto, leccandomi il culo, non solo quello. Peccato che siano libri metafisici.
Però, Clint Eastwood compirà novanta primavere il 31 Maggio e non so se riuscirà a girare un altro film. Per via della sua età e della quarantena. Al che, dichiaro platealmente il mio suicidio. Intervengono i 4999 amici falsi su Facebook, visto che dal 2009, amico più amico meno, mi cagarono tutti solo per qualche favore dato loro gratuitamente. Ma, al di là di un paio di uscite, nessuno volle conoscermi davvero. Quindi, in punto di morte, si lavarono la coscienza. Bravi.
Riflettendo bene, debbo ammettere che potrei vivere sino a 90 anni. Forse, anche oltre. Sì, vi metto la firma, subito. Prima però devo riuscire a sopravvivere a una mostruosa diagnosi psichiatrica devastante, resistendo a 12 anni in cui mi massacrarono la vita soltanto perché fui un genio ascetico che diede fastidio ai maiali e alla gente che volle punirmi in maniera scriteriata. Capito? Dovevo lavorare come pizzaiolo, non rompere i coglioni, aspettare il sabato sera per rimorchiare e trombare come tutti gli animali. I geni, per la gente comune, sono porci. I porci, cioè la gente comune, sono brave persone. Sì, direi che posso firmare subito il documento. Nel frattempo, gli psichiatri insabbiarono la vicenda, dimettendomi e augurandomi buona esistenza. Sì, arriverò a 90 anni, guardando i cazzi e le fighe degli altri.
Se mi ribello, mi daranno altri dieci anni. Se non dico niente, sono simpatico. Se mi lamento, sono patetico. Se mi ammazzo, sono un codardo. Se qualcuno ammazzo, non finisco in manicomio, bensì in carcere.
Sì, opto invece per uno scandalo nazionale. Poiché, come Walt Kowalski, ho le palle per fare una cosa del genere.
Una settimana intensa: Van Damme, Celentano e la vendemmia, Conte e il Covid-19, la Meloni e Voci.fm, un altro libro, amore immenso, rapimenti, ostaggi, detenzioni, divieti, proibizioni e L’Impero della mente!
Oddio, non si capisce più nulla.
La gente fu colta… dal panico più totale. Anche le persone più colte, coloro che presupponemmo, ah sì, che fossero più preparate ad affrontare il Coronavirus schiacciante, mortale, inarrestabile e deprimente, furono assalite da crisi simili a quelle patite da Paul Vitti/Bob De Niro di Un boss sotto stress.
Le persone anziane passarono dall’Aerosol e dall’essere sempre più sole, eh sì, a non poter andare neppure al circolo Arci per poter giocare a briscola o a scopa.
I giovani, castrati e castigati, in casa segregati come animali, asfissiando fra tenebrose pareti domestiche angustianti e, per l’appunto, soffocanti, dopo aver creduto erroneamente, soprattutto gli studenti, di aver anticipato le vacanze, furono sottoposti a nevrosi peggiori di quelle che accadono, per la tremarella, prima dell’esame di Maturità. Vai di sciolte, di diarree e di grida incontinenti, no, di estenuanti deliri incontenibili, paragonabili alla nenia più insopportabile di Roberto Saviano. Autore di Gomorra, sempre sotto scorta ma, da circa vent’anni a questa parte, più ripetitivo di Conte. Il quale, con aplomb imperturbabile e calma olimpica, va detto, assai invidiabile o solamente inconsapevole dei danni, non tanto economici, bensì emotivi, la prende con filosofia, incitando la gente a rimboccarsi le maniche. Che stile!
Promettendo che dal 1 Giugno riapriranno i barbieri ma intanto avremo perso tutti i capelli. Persino un tronista della De Filippi, con tanto di toupet de no’ altri, malgrado il suo robusto, pilifero impianto, comincia adesso ad avere dei devastanti rimpianti. Poiché la sua bellezza da modello per parrucchiere, eh sì, non può essere accarezzata da Rosanna, ragazza un po’ troppo da rosario, eh sì, immancabile frequentatrice della parrocchia, essendo parruccona bigotta con bigodini e tanti psicologici nodini, sì, doppie punte da sciogliere col balsamo, a cui però piace lui, sì. Che di nome di battesimo fa Salame. Presto lui e lei si sarebbero dovuti sposare di Grande amore da Il volo. Lei, sconfiggendo con la sua purezza acqua e sapone tutte le altre pretendenti strafighe e forse sciampiste, probabilmente solo sciapite, gli chiese la mano ma ora è chiusa pure la chiesa.
Ah ah.
Una prova nella prova, una signora riguardò annoiatamente una vecchia puntata de La piovra.
La gente perse la speranza. Quella che giammai smarrì Rutger Hauer in Ladyhawke. La gente non crede oramai più che rivedrà la luce di giornate solari. Cosicché, dandosi alla cinefilia un po’ complottistica o forse tragicamente realistica, riguarda sino allo sfinimento, assai sfinita, La città verrà distrutta dall’alba o E Venne il giorno.
Un mio amico mi consigliò di guardare il misconosciuto, premonitore, seguente film.
Giorgia Meloni approfittò della situazione per fare campagna elettorale, strumentalizzando non poco l’immane disagio creato dal Covid-19 per un populismo peggiore del Movimento 5 Stelle da Cetto La Qualunque.
Salvini non dà più la colpa ad Albanese, no, agli albanesi. Mentre Sabrina Ferilli, oggi come oggi, si sognerebbe di reclamizzare Poltronesofà.
Chi si fa ‘sto sofa? Scritto in francese senza accento da salottiera burina.
I ristoranti quando serviranno a Verdone Carlo un po’ di bucatini? E, coi suoi amici, Carletto pagherà alla romana? O, al posto suo, lo farà Alvaro Vitali/Pierino che la butterà in vacca dinanzi a non aver fatto bene con l’oste il conto?
Ah ah.
Eh sì, forse Conte fece male i conti… Ma Sergio Leone fu amico di Verdone anche se Carlo e Sergio si conobbero dopo Per qualche dollaro in più…
Intanto, Sara di Antonello Venditti non può incontrare nemmeno Jep Gambardella de La grande bellezza.
Mentre Ferrari Isabella non può andare in giro per la Capitale con la sua Mercedes.
Un sacco bello, un cazzo! Mah, mangiamo un Saccottino e non crediamo più alle famiglie perfette da Mulino Bianco. Meglio la trattoria vicino casa mia, Il Mulino Bruciato.
La mia prima ragazza fu di Trieste e conobbi anche due tizi di Este. Questa ragazza non fu giammai una mula, come si suol dire da quelle parti, ma bruciò solo con me, forse un po’ asino o stallone più dotato di un mulatto. Per quanto riguarda i miei due ex… compagni di Este, secondo me uno dei due si sverginò con una dell’Est.
Ah ah, oddio, fermatemi. Le sparo grosse. Ma che dico? Grossissime! Non potete spezzarle/mi con un grissino torinese!
Di mio, conservo un certo fascino cazzuto e un po’ cazzone alla Jean-Claude Van Damme recuperato o forse da bisbetico domato à la Celentano Adriano. Che, a mio avviso, eccome se andrebbe rivalutato.
In questa settimana, finii un libro totalmente alla mia amata dedicato.
Che mi crediate o no, a parte gli scherzi, è un capolavoro romanticamente infuocato da erudito, imbattibile letterato.
Pre-acquistai anche il Blu-ray in Limited Edition di Inland Empire, dunque per il mio cortile camminai con aria allampanata dopo una vita strampalata a guardare solo la tv come chi segue i conigli… del Presidente del Consiglio.
Tempo fa, Voci.fm propose ai suoi iscritti, per l’appunto, di dare il buon esempio e ottimi consigli.
Improvvisai, pensando che non sarei stato selezionato. Parlai di rime baciate ma, al solito, gigioneggiai un po’.
Tyler Rake è un bel film. Poi, sapete che vi dico?
Ben Affleck, in Tornare a vincere, è inaspettatamente da premio Oscar.
Sì, sono un po’ melodrammatico ma fa parte di me.
La dovremmo anche finire con post che oramai fanno ridere solo i polli.
In effetti, molta gente non sa usare i congiuntivi, altri hanno la congiuntivite, alcuni pure la meningite ma perché si scrive con l’accento così… Vi pare una domanda retorica?
Quindi, vedete di non rompere i coglioni, altrimenti potrei diventare uno strano incrocio fra Rambo, John Wick e Chris Hemsworth. Ora, se è vero il detto… fra due litiganti, il terzo gode, di mio me ne fotto. Mi trastullo, recito la parte del grullo, non do retta né a Beppe Grillo né a quello parlante di Pinocchio.
Se volete due sberle, ve ne posso dare una e basta. La sberla migliore la prendo io.
di Stefano Falotico