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Edward Norton, un attore che mi assomiglia molto


25 Mar

tutti dicono i love you

Amici, fratelli della congrega cinti in raccoglimento, giungono notizie confortanti in merito al coronavirus.

Noi comunque, lupi della notte, abituati a stati perfino bradi di solitudine e alienazione devastante, anche se i divieti saranno prorogati, già auto-limitammo le nostre libertà, complicandoci la vita da soli. In ogni senso.

Uomini spesso, infatti, fummo senza molti soli. Giornate trascorremmo senza sole. A dirla tutta, senza molti soldi.

Ma resistemmo e ci arrangiammo. Fra collaborazioni giornalistiche di ampio raggio e qualche tocco geniale che giammai guastò. Quando si dice, sbarcammo il lunario. Armstrong sbarcò sulla luna, incassando miliardi. Va be’…

La notte s’illuminò.

Ma non perdiamoci in amene discussioni sterili più di una pianta che, deprivata dei solari raggi, lentamente appassisce e, atrofizzata nella sua linfa vita, senza clorofilla, perde il suo smalto botanico.

Possiamo al momento, uomini e donne, soltanto coltivare il nostro orto.

Dunque, quale occasione migliore di parlarvi di un grande attore che precocemente germogliò, quindi s’eclissò, un po’ se la russò e con un grande film, in modo raggiante, risorse e ritornò?

Sì, vi parlo stasera di Edward Norton, ohibò. Un uomo che, in queste notti nostre cupe e scure, è come un falò…

Famoso per le sue relazioni con Salma Hayek e Courtney Love, da cui il film Tutti dicono I love you e non solo Kurt Cobain, ah ah, e qui sono Woody Allen, negli anni novanta parve destinato a un futuro, per l’appunto, radioso. Collezionando candidature agli Oscar a raffica.

Matt Damon, in Rounders, lui salvò. No, fu il contrario. E Teddy KGB in quel posto lo pigliò.

Si redense in American History X ma non riuscì a salvare suo fratello omonimo, interpretato da Furlong Edward.

Uno che, in Terminator 2, combatté la resistenza, essendo il mitico John Connor ma che, nella vita reale, non so quanto ancora camperà, a giudicarlo dal suo stato di salute piuttosto precario. Dovuto non al coronavirus, bensì ai suoi vizi smodatamente trasgressivi e anomali…

Ogni uomo, seppellitosi vivo come Michael Keaton di Birdman, necessita di un partner che gli regga il gioco.

Anche se il Norton di Birdman prima se la fece con Naomi Watts e poi pure con Emma Stone.

Ah, bell’amico…

In passato, devo esservi onesto, patii molte sindromi psicologiche. A un certo punto, tutto credettero che addirittura fossi morto. Cioè divenni la Sacra Sindone.

Invece resuscitai. Non al terzo giorno ma dopo molte notti insonni.

E questo è quanto.

Sparatevi il video e riapritevi al mondo quando finirà questo calvario.

 

di Stefano Falotico

 

edward norton rounders

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