Joe Pesci nella parte di Silvione Berluscao
Salve, sono il Cavaliere. Nella mia vita del cazzo ho rubato un fottio di soldi, e son corrotto sin all’osso, ma posso giurarvi sulla testa di vostra sorella, la quale me lo ciucciò di striscio, che non ho mai tradito gli italiani. Diciamo soltanto che li ho fottuti in modo “legale”, ficcandoli con sane inchiappettate dal profumo fucking della mia “Forza Italia” centrifuga. Non possono accusarmi d’un bel cazzo di niente questi fottuti di Sinistra.
Se sperano d’incularmi con questi mezzucci, han sbagliato di grosso. Io ce l’ho secco e frusciante di carta “bianca”. Le banche son dalla mia parte, le vacche anche. E si sa che vince chi ha, non solo le migliori mignotte, ma il carrozzone della mandria più di zoccolone toste, tenere e fresche di carne alla brace.
Se vuoi fregare come si deve, devi agire dal “basso”, salendo poi lungo l’addome, tanto da poterlo rifilare… alla domestica di Voghera e poter anche addomesticare i musi lunghi di Ginevra, dove tengono quasi sempre quel cazzo di G8 di rincoglioniti del cazzo. Me ne fotto, fuck! Anche in bocca chiusa!
Per tagliarmi le palle, han trovato la scusa degli scandali sessuali. E io, in merito, in quanto orgoglioso merlo, non ho da celare neppure una “cerniera”.
Sono un uomo vero, erotico, e ne vado fiero. Anzi, a mia “discolpa”, vi elencherò, per filo, per segno e “mille e una notte”, tutte le bagasce con cui trascorsi ore impagabili, sebbene le pagassi, di divine scopate. Roba, cazzo, che potevi seppellirti, stronzone, nel deserto vicino Las Vegas da quanto me lo resuscitarono. Grandi troie bastarde.
Sì, il mio fu un casino che non avrebbe potuto gestire neanche Sam Rothstein di Casinò.
Sam è sempre stato uno sciocco figlio di puttanazza, mica come Fede Emilio, uno di tutt’altre “mani in pasta(sciutte)”, cari mangiaspaghetti.
A Mediaset, in quel di Cologno Monzese, prima che Moretti mi scassasse già la minchia col suo Caimano del cazzo, cazzo d’una minchia quel Nanni…, tutte le ballerine mi “strusciavano” i loro sodi fondoschiena e io regalavo loro, oltre a collane sapor “Perlana”, anche dei primi piani “puliti” in trasmissioni di merda.
Furono delle belle annate, anali. Me ne ingroppavo un fottio. Mia moglie sapeva tutto ma bastava che le donassi milioni di lire e andava a nozze. Si fotta.
Ultimamente, han chiamato in appello la mia cappella del cazzo, per colpa di quella minorenne “bunga bunga”.
Cazzo, non dovevo aiutare quella lurida troietta fottuta.
Ha rischiato di farmi fare il botto, comunque le diedi un paio di notevoli botte…
Roba di (Ar)core, cazzo, stavo davvero finalmente pensando di amare qualcuna…
Io sono l’ultimo d’una tribù oggi estinta dal buonismo della minchia.
Spadolini, lo sapevano tutti, si fotteva nei fine settimana Cicciolina e Craxi andava con la Pozzi.
Tutto questo rumore per nulla.
Da noi…, le cos(c)e son sempre andate così.
Questo Paese è formato da polli e pollastre. Noi, figli di zoccola, ve lo sbatteremo sempre nel culo.
Non pensate di sbatterci in carcere.
Delle vostre accuse, io me ne faccio… ancora un fottio.
Fuck! Motherfucker.