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Due giorni a Natale!


23 Dec

23 Dicembre col Morandini 2013

Ricordate di festeggiare il Cristo, altrimenti v’indementirà, donatevi un regalo e uno scambio di “Pace”. Il mio video d’auguri.

Mentitori della demenza, ecco a voi sua Eminenza

Eminente d’alito alla menta e metano con qualche “gas” alla fine dell’ann… o.
Sì, talvolta borbotto, mugugno e vado a far visita al mugnaio. Egli sa come strizzare per bere il latte, e non s’arrabbia contro i mulini a vento. Egli è solo Don Chisciotte con la “botte piena” della “mula”.
Con cui, nella stalla, ferocemente “stalloneggia” di “purosangue”.

Amatevi e invogliatele tutte, non violentatevi. Perché potreste, da una vita rosata di vino sul divano di pelliccia, tramutar repellenti in violette vane. Evvivala vanità!

Perché accanirsi contro il buonismo? Perché far del danno a un daino come me che ha il volto da Gioconda alla Paul Dano?
Talora, quando ispirato da mattine ebbre di me nel labbro che soffia all’ebbrezza, divento ebraico, recitando il Verbo di mie parole sfilate su baffetto canagliesco.

Così, gustatevi questo video che, all’inizio, omaggia proprio Christoph Waltz “parzialmente scremato”, poi s’offusca da “Sindone” sorridente e quindi “farnetica” di faloticissimo stilema su mie “stigmate” cerebrali. Ineludibili e incancellabili, nonostante l’erosione del Tempo si concretizzò in questo 2012, ove ho compiuto proprio 33 anni. Ma non son morto, in quanto incarnato da Profeta per benedirvi affinché tutti, inchinati, non siate più manichini.

Ora, per la “lauta” occasione (previsto che ingrasserò circa dieci chili salvo opportunamente smagrirli di flessioni su qualche Donna “addominalmente” dominatrice per previste lavatrici al mio Gulliver), ho già scartato un presente.
Ah, tu sei assente? Come mai? Giustificato?
Ah, capisco. Solo… senza figa.

Può succedere se, all’alba, il “gallo” non canta e si spenna d’alopecia orripilante su “cresta” d’uno specchio in cui non t’innalzi più. L’orgoglio tuo si smarrì, travolto da catastrofi “ambientali” del tuo fegato. Organo che s’afflosciò e, bucherellato da troppi bocconi amari, ti sta inghiottendo nell’evacuarti.
Allora, aggiustati il bavero, e abbeverati ancora alla vita.
Fuori, c’è Un Mondo che attende, “con ansia” (come no…), il tuo “ritto ciuffettino”. A petto in fuori. Espettora e vomita!
Come primo “Condon(o)” all’edilizia mia un po’ pericolante, ecco l’inutile ma dilettevole “Dizionario 2013 Morandini”.
Un decano quasi centenario che, aiutato dalle cotante figlie, ha imbastito anche in questo fatidico 2012 un tomo ben augurante, appunto, per i 365 giorni a venire.

Fra le sue critiche migliori, quasi tutte (in)eccepibili, estraiamone qualche “tratto”.
Concordate col Morando?

1) Cosmopolis, “Uno spettro si aggira per l’Europa” scrisse nell’800 Karl Marx, parlando del comunismo. Qui lo spettro è quello del capitalismo. Convinto che si possa comprare tutto, Packer è consapevole della propria fine, ma non ha previsto l’incontro con Benno Levin (un memorabile Giamatti) che occupa gli ultimi 20 minuti di dialogo puro. Con finale a sorpresa, il grido “Devi salvarmi!”. Voto: 4.

2) Millennium…, gli americani hanno fatto un remake meno nordico e forse più chiaro in alcuni passaggi, ma certamente meno politico e più thriller. Per chi non avesse visto l’altro, può anche andare bene, come cinema di evasione. Ma per chi invece ha goduto fino in fondo i 3 episodi precedenti (in particolare il 1°), il confronto è inevitabile ed è tutto a svantaggio di questo, soprattutto perché Fincher non ha Noomi Rapace: mai personaggio di un libro fu reso con tanta perfezione. Sui titoli di testa, un’emozionante fusione fra musica e immagini, sulle note di “Immigrant Song” dei Led Zeppelin arrangiata da Trent Reznor e Atticus Ross, con la voce di Karen O. Voto: 2,5.

3) Safe House, come gli capita con i personaggi “cattivi”, Washington, anche coproduttore, si diverte assai, e molto diverte mentre Reynolds, da lui aiutato, gli fa da spalla con un’interpretazione che lo aiuterà a fare carriera. Voto: 3,5.

4) To Rome with Love, la bizzarra trovata del cantante sotto la doccia, comunque, rimarrà nella memoria. Voto: 3,5.

Ora, ci sarebbe molto da sindacare, figlioli.
Ma vi lascio con un dubbio ancor più atroce: ecco De Niro e Diane Keaton fotografati assieme a un party. Invero, De Niro sta pubblicizzando la sua interpretazione per guadagnarsi una tanto sospirata candidatura agli Oscar, la Keaton ha da poco lavorato con Lui in The Big Wedding.
Ma non è questo il punto. Il punto interrogativo è: Vito Corleone vuole scoparsela come Al Pacino?
No, Diane sa che il Bob è sposato a una nera, e sarebbero “cazzi”.
Quindi, non ci prova. Eppure, in quest’immagine pare Lei il maschiaccio.
Cravatta e vinello su camaleontismo alla David Bowie.
Sì, con la vecchiaia, Diane è uguale a Bowie.

Già, posso asserire che “inserisco” se m’è (con)geniale ma, genitalmente, preferisco Clint Eastwood.
Più coriaceo e con più Cuore rispetto a questi cuoricini. D’adolescente le mandai tutte a “prenderselo”, adoravano i cantantucoli. Col Tempo, l’Italia è peggiorata. Avevamo Gaber e oggi la cover di Mengoni, uno che vedrei bene con Tiziano Ferro a consolarlo col “fazzoletto”.
Avevamo la coppia Gigi e Andrea, che già faceva pena a Bologna, e adesso abbiamo il nuovo Andreotti col pene nella vagina, Carfagna Mara, una “mutante” dopo tante sue pazze mutande. Si è “androginizzata”, rizzando tutto il Parlamento. Quell’altro… come si chiama pure. Berlusconi? Sì, si ripresenterà e io sarò sfacciato di “Madonnina”.

Molti mi respingono perché non ho la spinta. Di mio, m’occupo delle spine. Ne accumulo tante di scosse appena mi catapulto nella cosiddetta realtà, ove scioccano i “cosiddetti”.
Realtà per me uguale dolore.
I terminali vivi di Battisti.
Più scopi e più pretendono che lavori “di fino”.  Più hai Cultura e più t’imbrigliano nelle reti sociali per sfondare il culo a tutti.
Per non parlar delle donne. Le più amano la busta del “pagone”, spipacchiando il pupetto ma sposandosi col dottor di pipa. Son tutte “emancipate”. E ci tengono a “evidenziarlo”, con tanto di foto del loro “ganzo” su Facebook, ben sottolineato di commento “Me lo bonifico io questo qui”.
Meglio Pippo, che “gagliofeggia” e se ne frega delle tragedie giornaliere. Sì, aprendo il giornale, t’accorgi che sei l’unico sano di mente. Oggi, un quarantaduenne ha sparato a dei bambini solo perché indebitato con la fidanzata. Domani, la fidanzata si “sparerà” uno strozzino, andando poi a ballare di cremino alla “pasticceria” cinese “Il rustico giapponesino del limone arrosto”.
Strozzata di dolce affogato.

Per quanto mi concerne, ho l’abbonamento a un sito porno ove posso ammirare me stesso che fa l’amore con le mie tante personalità. Ho già scaricato tutto l’archivio personale, di cui elencherei i primi film:
1) Stefano fa sesso con Stefanel.
2) Stefano si fa.
3) Stefano se l’attacca là.

Sì, sono autoerotistico-autolesionista da unico eroe in tante “palle”. Nessun altro protagonista.
Nessun antagonista.
Solo io in tanti miei (mal)esseri. Come me lo (s)passo io senza passerine, neanche San Francesco con gli uccelli.

Ronaldo Cristiano non è cristologico con Minetti “a manetta” Nicole.
E l’altro “fenomeno” ha la pancia.

In radio, Luisa Ranieri ha letto il romanzo scandalo che tutti avete comprato.
L’unica scandalosa è la sua dizione.
Quanto si ha un seno così, è concesso “spacc(i)arsela” da “signora” e “attrice”.

Zingaretti lo sa, e ogni Notte “la” istruisce con lo “Zingarelli” per educarla a scandire meglio di lingue e spagnola.

Ho detto tutto.

Montalbano sono!

Abbiamo Irene Bignardi, “critica”.

Ascoltate questa puttanata storica: “Tarantino è un babbeo”.

Fra l’altro, “YouTube” di Rai News sbaglia pure la e accentata.

Impariamo da tal babbuina che “babbeo” è un termine “desueto”.

Ah, buzzicona!

Per non finire su Flavia Cercato con la Gialappa…

Intervistarono Filippo Timi e si stava bagnando.

Ora, Filippo è più brutto e meno bravo di me.
Ma Flavia andasse a cagare.
Come tutto il resto.

Sono sia Ombra sia Sutherland.

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. A Christmas Carol (2009)
  2. Rocky Balboa (2006)
  3. Jack Reacher: La prova decisiva (2012)
  4. Miseria e nobiltà (1954)
  5. Fuoco assassino (1991)
  6. Totò a colori (1952)
  7. Totòtarzan (1950)

Buon Natale, Santa Claus


23 Dec

Se non l’avete visto, ecco ve lo sfodero ancora.

Brillantemente tutto mio, tutto per voi.

Beccatevelo!

Il “blues” dei “brothers” – Falotico e Marzani nelle rispettive vesti di Dan Aykroyd e John Belushi, parte prima


29 Sep

 

Salve, siamo due (e)vasi da “Notte“, meglio degli evasori e della Montessori

Sogno eroticus

Il Mondo è pieno di folli, e Jamie Lee Curtis aveva un seno da “morire”, sì,  l’avrei slinguazzato “potentissimo”, d'”immersione” sin al soffocamento: una poltrona per due? No, true lie. Sono un bugiardo “equino” di razza superiore, e le sue gambe, “attorcigliate” nei collants, limpide come cataclisma apocalittico da “figa” del Mondo, quei suoi spogliaretti “calzati” nelle mie vene “nascoste” al “buio”, rassodano ancora le notti in cui la realtà si “sfaldava” nelle mie mani col “mouse” a cliccare e “zompar'” di zoom sulle sue parti più “inquadrabili” d’ingrandimento per immaginazioni da “galoppar'” e di “zuppa” inondar’. Fermo-“immobile”, con la scrivania che oscillava mentre “tutto” (e)saltava in “padella”, per una brace che voleva cingerla d'”abbracci”.

Sì, da oggi inaugureremo questo ciclo di play coi nostri “occhiali”: Stefano Falotico e Marzani Gianluca nel “nero” da imbiancar contro le miopie dei “benpensanti”, irriverenti sin all’osso dei midolli spinali, dolendosi nel ridondar’ e nell’ondeggiare di fantasie sessuali alla faccia di chi vorrebbe reciderci il mignolo per “sminuircelo”.

Il tramonto è già calato, la scienza è in me infusa, e il fusibile della macchina s’è rotto. Interviene John Belushi a “oliare” il motore e mi trascina al suo vecchio asilo nido, ancora gestito da una suora d’espressione “suina” con “bacchettona” da “reprimende-Alt-rendetemelo!”.

– Aquilotta (nome all’anagrafe della tardona della parrocchietta), sa che a John piace Charlize Theron?
– E chi è costei?
– Una bonazza da “dissanguare”.
– Lurido maialino d’un Gianlucone. Non sei cambiato neppure un po’. Già allora alzavi le sottane di Teresa (la “madre” del convento “Calcutta ama la cicuta, i figli arrivan dalla cicogna ma il prete agogna dallo spioncino, fra i suoi pulcini e un inconfessato confessionale ove gatta ci cova”). Guarda il crocifisso. Ti sta dicendo “Creperai col Diavolo nell’eternità!”.

Al che, per risolvere l'”assalto” agli ormoni vilipesi, intervengo Io:
– Aquilotta, “lo” vedi questo?
– Oddio, che schifo. Rimettilo dentro.
– Ah, non vedo l’ora.

Applauso!

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. L’avvocato del diavolo (1997)
  2. The Blues Brothers (1980)
  3. Perfect (1985)
  4. Un turco napoletano (1953)

     

Se tu non balli più perché ti sei impigrito, io, nel pigiama party, Ballarò!


28 Jul

 

Tutto ciò, senza gli ex “Cioè” delle ragazzine “Toccando va inumidendola”, che avreste voluto “salare” ma, nell’Italia moralista e fascista, nessuno v’ha mai picchiato in testa, perché “contenuto” dalle forze dell’ordine “zuccheranti” che “lo” orinarono, “disordinandoglielo” al fin che non s'”impepasse” e non “lo” inzuppasse nello spupazzarsele

Sì, Giovanni Floris non ha una faccia molto florida. Intervista i sindaci e i sindacalisti, ma nessuna Donna “lo” induce all'”indaco”. Il “colorante” che, a differenza degli altri “vegetali”, assume un “colorito” azzurro brillante e non ingrigisce, poiché la tua concubina ti “smalta”, peperin, il “pancino” per orgasmi “celestiali”.

Nella sua trasmissione s’avvicendano politici corrotti, Jack Nicholson di The Departed, sotto le mentite spoglie di Ignazio La Russa, Emilio Fede che sugge il “labbrin” di Gabriele Paolini, ammiccando alla “videocamera” di Simona Ventura, e qualche scosciatrice più cozza di Crozza.

Non mi sono mai interessato alle “votazioni”, solo ad “affibbiar” voti popolari, di referendum, a quelle che vorrei nel mio “seggio”.

Sì, nella mia “democrazia diretta“, è tutto eretto!

Quando, da bambino, emulavo Maurizio Nichetti nel volere volare, già di manubrio, in bretelle, “guidavo” in “automatico” su Floriana Bertelli, giornalista di seno “pompato” per la mia mano “pneumatica”. Col Tempo è appassita, ma ogni volta che ancor “la” vedo, viaggio…

Molti mi scambiano per il figlio di Berlusconi a Milanello, bello come il calciator amico del Pinturicchio, Alessio Tacchinardi, dell’altra “sponda”.
Certo, infatti prossimamente sarò “deferito” dalla mia “Juventus” con lo sfratto da “Conte“. Max…, forse Tacchia, forse “bidello”.

Il prossimo mese uscirò col mio nuovo libro, “libbra” di muscoli neuronali a differenza dei pugili “forti” dal naso rotto.

Il mio nasin nasone è Pinocchio “puro”.
Un po’ “la” annusa, un po’ “strabuzza”, un po’ olfatto e un po’ tasto.

Applauso!

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. Il conte Tacchia (1982)
  2. Il conte Max (1957)
  3.  Miseria e nobiltà (1954)
  4.  The Untouchables – Gli intoccabili (1987)
  5.  Volere volare (1991)
  6.  Il fiore del mio segreto (1995)
  7.  Tutto quello che avreste voluto sapere sul sesso ma non avete mai osato chiedere (1972)

Genius-Pop

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