Posts Tagged ‘The Master’

“The Master”, il Trailer ufficiale italiano


13 Dec

 

Eccolo qui.   

Stefano Falotico ha pubblicato “Noir Nightmare – L’ombra blu del fantasma”


27 Sep

 

Lo straordinario esistenzialismo di un Uomo leggendario

Ventricoli alla “rinfusa” di fuse accorate a un ventre che s’obnubilò, di boati “lagrimò”, intrecciato a una mistica incendiara d’imbruniti riflessi e arcane libagioni, soffuse nei teneri liquori di “spigliata” oscurità, buio inacchetabile, assetato di Luce nelle profonde maree di Lune oscillanti, pagliaccesche di beffardo Cuore alla Georges Méliès.
Quando un razzo scheggerà anche le vostre anime, illuminandole di magia e lindi ardori nelle iridi che s’appannarono di troppe palpebre assonnate, “appartate” nelle prigioni dei sensi.

Passeggerei nudo per strada, e m’addobbo solo per non incupirmi nello “spogliarello” d’una massa “farfallona” d’impiegatizio incravattar il “sospiro” della gola.
Soffocati dentro, “appariscenti” di soliti rituali per ingraziarsi facili applausi retorici, “telecomandati”, sospettabili di falsità e e mendacissimo buonismo sdolcinato.

“Svenevolezze” e la solita smorfia di smanceria. “Macerati” soltanto, solitari in una foll(i)a che li corteggia e li carezza di lusinghe ipocrite. Ma paion “appaiarsi felici”, e appagarsi di tal “letizie feline”. E tutto (s)corre, maratoneti della superficialissima corrività. Manichei col coltello dalla par(e)te del manico “(s)par(l)ato”.

No, le mie scelte di vita han gioito di notti bislacchissime e adamantine senza prostituirmi mai nello schiavismo da facili lacchè. Quelli che son contenti… “a conti fatti”. Quanta insoddisfazione. Ammettelo, disfatevene. Non sbuffate e non “stufatevi”.

Tanto non cambierete mai. Arrivisti per amarezze ipocondriache, malati immaginari, “saggi” dell’ultima ora della “scatologia” triviale di battutina volgare, appunto, “cotta” di “ricotte” per “stemperare” l’idiozia di fondo che “raschia i barili” della bile soprattutto, della carne in scatola “cranica” di teste appallottolate nel “mito” delle “palle”.

Oh, ma che “attributi”,  io vi tributo sempre un “No” perentorio e ingrato, “sgradito” che scardina e scoordina le vostre certezze aggrappate sempre a manuali di psicologia spicciola(ta) di “cioccolate” e forme fisiche esteticamente “attraenti” quanto repellenti. Pelli, sì, (s)tirate “a lucido”, nel “look” che strizza l’occhio per piacere a uno più brutto di voi. Nel dentro che avete ucciso da tantissimo Tempo.

Lotte intestine, politicanti corrotti, “cerotti”, cerume, già.
E il solito balletto ove si sfoggiano inamidate facce d’emozioni bugiarde.

In questo posto, deputato all’isteria collettiva, dunque deturpato, sommerso in modo “sommesso” nel chiasso, “innalzato” alle tribali maldicenze e al luogo comune delle immonde dicerie, un Uomo è venuto a voi in segno di Pace.

Dilaniando le bugie, da Joker che brinda sotto i ponti.
Egli è favola sua eccelsa e cosmica cometa che vi libererà dal dolore e da ogni trauma.

Lo chiamano “Il più grande di tutti”.
Poiché lo è.
Eternamente…

NOIR

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1.  Taxi Driver (1976)
  2. Il Cavaliere Oscuro – Il ritorno (2012)
  3. Apocalypse Now (1979)
  4. The Master (2012)

Il mistero di Batman è nella sua lampadina, poiché Aladino suona il “campanellin'”


23 Sep

 

L’emento incondivisibile è la “scissione” nella realtà, perdizione totale delle proprie morali e dell’amor che serbi nel “sebo” più androgenetico agli ormoni

Da che ho memoria, sono amnesia, per volontà incoercibile di ammanettarmi a una società che ripudio, in quanto vivo sul podio, lastricata-mente di polluzioni “rosa” su scroscio di applausi che mi porgo in segno di totale menefreghismo.
Mentre i miei coetanei, in quell’epoca adolescenziale di “pompini” e cannette, si “baloccavan” festaioli, saltando di orgia in foglie di “fighe” ipocrite, con i loro genitori a regger le anoressie della loro scheletrica amante nell’armadio, da celar a sguardi “indiscreti” per giudizi che sarebbero stati lapidari e poco “incensanti”, io non cessai un istante d’esser me stesso, viaggiando a tutta velocità spesso stiracchiato a letto col bacio mansueto del mio “cane” immaginario, mentre i pedofili s’accanivan in esegesi “cinefile” sullo zucchero filato di qualche “lupa” mocciosa che potesse rizzar il loro pelo moscio.

Sì, in un Mondo ove le macchine han sostituito i cervelli più coscienziosi, asfaltandoli nell’indole cronenberghiana più incarnatamente malata, ove lo status symbol è sinonimo di telefonino per le “mele” e non solo (BigApple, di mia carta di credito screditerò tutte le vigliaccherie, strozzando come un’anaconda chi, falsamente “giocondo”, se “lo” racconta.

E poi, di montaggi per accordare le scene più “fastidiose”, incenerirò i fotogrammi più “mielosi”, “incattivendoli” per una sana esibizione anche “onanista” del fuori orario “sgradevole”.
(Parola dell’Uomo che sostituì Cristo).

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. Il Cavaliere Oscuro – Il ritorno (2012)
  2. The Master (2012)
  3. Iron Man (2008)
  4. Cosmopolis (2012)

“The Master”, il Trailer definitivo


08 Sep

 

Inizierà domani il Festival di Venezia (quando è stato “concepito” questo post era… così) e noi cinefili ci stiam già “imbarcando”. Alcuni, i più “frettolosi” e impazienti, son già al Lido, ove però tutti quanti potremo ammirare, in anteprima mondiale, quello che è forse il film più atteso dell’anno, che mi par noioso scrivere “per titolo”.

 

Oggi, è uscito il trailer “finale”.

 

 

(Stefano Falotico)

Non tollero chi non si adatta a me, essendo mille anni Luce(nte) oltre la superbia delle sciocchezze, di nascita cosmogonico e non inglobabile


18 Aug

Uno scemo vuole sapere come ho conquistato una Donna di tre chilometri di gambe, standomene “fermo” in pantofole.

 

La ragione è presto spiegata, tale missiva, un missile potentissimo allo scioglimento dei suoi nervi “saldi”, accaldati d’un “motivetto” latino accoppiato al mio “abbaiabile”:

Mi lasci esterrefatto ogni volta che poso il mio Sguardo sulle tue foto. Incanti d’una Bellezza stordente, che spoglia via macchie ipocrite per cui la gente ogni Giorno vive e s’azzanna in lotte fameliche divorandosi a vicenda, “urlando” in silenzio e nutrendo odi reciproci a base di cattiverie, pettegolezzi meschini, inezie con cui s’abbigliano, “mostruofic(c)candosi” a vicenda, dilaniando le viscere in fetidi pudori che (s)confessan in bagni smacchiatori di “cenacoli” orgiastici a divinità di plastica compiacente la loro pelle già “cremata” e incenerita su soffici manti “cheti” quanto “generosissimi” di slabbrate reciproche a bruciar ogni odor di sé, lì a guaire, a miagolar “carezzevoli” di canini che accontentan quanto lo scontento che azzuffa, “mise il dito” omettendo il piedino, “spalanca” ma lascia a bocca aperta di denti gialli, fritti d’una padella mai sazia d’“olio”, in cene viziose di carnalità “fruttuose” mascherate dietro “lavori” che ne co(m)pran il porcile da sfruttatori.

Se leggerai queste parole, sarai mia in men che non si “tiri”.

Firmato il Conte Dracula, uno che “lo” racconta prima che tu possa “ve(n)derlo”. Un Uomo “al sangue”, che vive sul monte ove piglia a schiaffi il 90 per cento dell’umanità quando scende in città a dar “manforte” ai colli per cui gocciolar d’“amore”.

Come ti amerò Io, neppure l’idraulico d’ogni fantasia femminile.

Sì, la mia strategia è imbattibile. C’è chi ripara le tubature, fra un rubinetto che perde e il rossetto di lei sbavato, e c’è chi spinge su “YouTube” con la bava del mio occhio sinistro, già lì in te di mellifluo rizzarlo.
Su quel “portale”, potrai ammirarlo in tutta la sua grandezza
.


Risposta: – Sei un provocatore, le mie foto non erano così provocanti.
Controreplica “supposta”, già “piazzato bene”: – Sì, ma non possiamo fare troppo tardi, stanotte. Ci sono i soliti “scassaminchia” a cui pisciar in testa, come da pipistrello per cui nacqui. Attenta a non spomparmi, altrimenti poi non farà il suo “dovere”.

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. I mercenari 2 (2012)
  2. Bullet to the Head (2012)
  3. Il Cavaliere Oscuro – Il ritorno (2012)
  4. The Master (2012)

Joaquin Phoenix, anche il fratello di “River” è un grande come “Bruce Springsteen”


11 Aug

 

Sì, amo il Boss, Lui è l’Uomo paradisiaco che non guarda in faccia Patti Scialfa quando “la” sublima, e non teme le Montagne Rocciose quando, nel freddo malinconico del “Nebraska“, ascolta il dolore dei figli innocenti di “Philadelphia

Tutto ciò, a preambolo “digressivo” del nostro “Ritratto d’attore”.
Stavolta, in vista della sua “doppiona”, parleremo di Joaquin Phoenix. Sbruffone, “labbroso”, a molti antipatico, dunque “lebbroso”.

Sì, prendo carta e penna (indiana) e risalgo alle sue origini selvagge.
Classe 28 Ottobre del 1974, cinque anni dunque più vecchio di me, sebbene se “li” porti male (non “usa” però ancora il riporto, i capelli son brizzolati un po’, ma molti, li perderà quasi tutti stando a quel che intuisco dalla sua virilità ormonale), può annoverare vari capolavori all’attivo.

Innanzitutto, facciam subito chiarezza con chi, di Cinema, ne capisce quanto il fruttivendolo del rione “Gli aironi rossi del cocomero stimolano i sogni perduti dell’aeroplano”.

Sì, una ragazza, oca più delle papere che galleggiano nel laghetto “La stronzetta in cerca del galletto per il suo volatile”, mi si avvicina, con far “felpato”, e mi disturba alquanto:
– Carino codesto, come me lo…
– Senti, vai a lavare i piatti. Tu assomigli a tuo fratello.
– Che vorresti dire?
– Dai, lo sanno tutti. L’altra sera ha visto Phoenix – Delitto di polizia di Danny Cannon, e si è sparato un cannone credendosi Ray Liotta di Goodfellas.
La sua innocenza fu infranta a 8 anni, quando vide vostro padre mungere più del dovuto una vacca. Da allora, è un lattaio.
Prendi questo fazzoletto, e vedi di smammare.

Parlo con donne che meritano la mia bocca. Dunque, stai zitta e non cercar di “rizzar” quel che, da me, non avrai.
Mai! Neppure “in ginocchio”.

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. Da morire (1995)
    Nicole Kidman è una to die for.
    Joaquin lo sapeva, e sbirciava le sue “mutandine” (?), gettando il “pennarello” sotto il tavolo, per il “vestito niente“.

    Comunque, se la scopò.

  2. Innocenza infranta (1997)
    Appunto. Quando tuo fratello è uno che si fotte Jennifer Connelly nello “scantinato”, nel ballonzolar delle tette che furon prima della sua anoressia, si perde la purezza, “masturbandosi”.
  3. Il gladiatore (2000)
    Qui, l’idiota c’è tutto.
    Mai mettersi contro Russell Crowe, soprattutto se eri ancora un attore “alle prime armi”.
  4. I padroni della notte (2007)
    Datemi un’Eva Mendes, e il frutto del Peccato combinerà dei “casini”, distruggendo un’intera famiglia.
  5. Two Lovers (2008)
    Ah, che “sfigato”, eh?
    Non sa se scegliere fra Gwyneth Paltrow o Vinessa Shaw, per la cronaca la “nudista” di Eyes Wide Shut.
    Parafrasando Al Pacino: “Joaquin, nel dubbio, fottitele nel triangolo”.
  6. The Master (2012)
    Dopo un ritiro (in)giustificato, un ruolo sto(r)ico.
    Infatti, dal suo volto scarnito, comprendiamo quanto lo stress sopportato durante le riprese, l’abbia “incarnato” in un’interpretazione “sentita”.
  7. Quando l’amore brucia l’anima (2005)
    Ecco, appunto.

Sono John Rambo, ma anche Carlo Rambaldi, che è morto oggi nel mio E.T. alla King Kong, alla faccia dei cretini a cui suono il gong…


11 Aug

 

Sì, credo che The Master “scientologyzzato” di Paul Thomas Anderson “phoenixato” su Amy Adams scollacciata, sia una delle ragioni per cui io vivo, poiché disdegno gli indignitosi uomini semplici senza fantasia, e soprattutto quelle “facili” che te “lo” falciano

Sì, io sono come Daniel Day-Lewis di suo “oro nero” un tanto ogni cinque anni, dunque come Joaquin che si “ritira” e poi gli tira ancora, senza il doppio mento per cui esordì in zona “bruttino ma sbarbato”, ma di deniriani strilli con pausa metafisica sulla nave delle burrasche, con del burro talvolta, “placido” e poi “arrestato”, di cravatta solitaria fra una barca ove andrà e una che ti “tocca” aizzando quel che va “alzato”  lontano dagli sguardi indiscreti. Sì, crepo e poi rinasco, qualche volta casco, qualche volta incasso, spesso spacco.

Nella mia vita, ho mandato quasi tutti a cagare, me ne pento, salvo poi ricredermi perché rivaluto solo me stesso, salendo sempre su e buttandoli con lo “sciacquone”.
Sì, la mia faccia “al sapone”, dolce e aggressiva di occhio “leporino” e labbra da leprotto, ama il “galoppo” e il grande Cinema.
Tu, “datti” all’ippica e alle filippiche che mi sputi addosso, sperando di “sbavarmi”.
Per cortesia, fotografatelo nudo in vasca e “idromassaggiatelo” di “paparazzo” che lo sputtanerà del tutto.

Io sono fuori dalle righe e perdo i gangheri, perché tanto prenderanno solo un granchio. Tu, non sei del mio rango. E se rompi diverrò Rambo.
Sì, arranca.

Da piccolo, assieme a una famigliola “rinomata” di Bologna, tanto amica fraterna che mi accusò di pazzia con tanto di cause an(n)ali protrattesi oltre le “prescrizioni” (il)lecite, tanto per buttar entrambe dei soldi al vento, mi recai in quel di Ferrara.
C’era una mostra su Carlo Rambaldi, il padre degli effetti speciali, oggi morto “ottuagenario”.
Ecco, io sono la creatura che racchiude tutte quelle che Lui ha inventato.

Sono l’extraterrestre che non ti aspetti si spupazzerebbe tua sorella quando è finita la Nutella, e incula tuo fratello denunciandolo al fin che si trovi un lavoro migliore di quello che, i suoi genitori, degli ottusi “duri”, gli piazzarono nelle mutande.

Applauso!

E ricordate: se una bionda come Jessica Lange indossa i pants, il “bestione” la vede colorata, dunque al “paint“.
E i pantaloni non stanno più nei “maroni” della giungla.

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. The Master (2012)
  2. E.T. L’extraterrestre (1982)
  3. Alien (1979)
  4. King Kong (1976)
  5. Il petroliere (2007)

“The Master”, il Trailer


26 Jul

 

Sorpresona. Rivelato il full trailer per The Master.

 

(Stefano Falotico)

“The Master”, nuova clip “inquisitoria”


19 Jun

 

A scadenza calcolatissima, la Weinstein Company continua a distillarci nuove clip, sempre più misteriose, di The Master, capolavoro annunciato di Paul Thomas Anderson.

Finalmente, possiamo ammirare Philip Seymour Hoffman, inquietantissimo, “in azione”.

 

(Stefano Falotico)

 

 

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