Introduzione, sperando d’introdurlo in Monica
Sì, si nota che son dimagrito? Sì, il mio corpo, compresso da pasticche antidepressive sfiancanti, si era un po’ ingrossato, e io ero notevolmente ingrassato, acquisendo una fisionomia da tarchiato.
Ma la fiera abnegazione della mia volontà ginnica mi ha permesso, in un batter d’occhio, di perdere i chili in eccesso, ritornando quasi al mio peso forma.
Sì, sono stato invaso da molte malignità, tese a disfarmi. Molte donne, già sfatte, deluse dalla vita, hanno attentato alla mia purezza, negli ultimi tempi, proponendomi scopate alquanto squallide. Ho lasciato che rimanessero a mangiare l’insalata con l’aceto e il loro contorno insipido di frustrazioni giornaliere. Sì, andassero a raccattare qualche sguattero e guitto giù in instrada ché m’instrado io ove meglio il mio cuore vuole. E per queste non mi duolo, ché si può dire anche dolgo.
Ah, tutte queste lucciole non mi avranno mai. Prima dovranno ritornare alle loro perdute verginità e virtuosità e, solo quando avranno restaurato il lor lindore corrotto, potranno ambire alla pulizia del mio profumo orgasmico. Sì, queste son donne sporcamente vaginali, emanano cattivi odori e invece la mia anima è impregnata di “biancheria”. Ah ah. Son uomo intimista, come un film indie, e non ho da socializzare con le loro lerce intimità. Comunque, se la modella dell’Intimissimo volesse farmi “sbiancare”, togliendosi anche quel poco che indossa, denudandosi davanti a me, porgendosi delicatamente ignuda, potrei fare uno strappo… alla regola.
Ecco, io adoro le camere d’albergo. Ove, sapete bene, i camionisti bisunti s’accoppiano con puttane di bassa lega. Sì, quei motel in cui instancabilmente ogni autotrasportatore va orgoglioso del suo tir(o).
No, io amo le camere d’albergo per una ragione molto più igienica e meno sifilitica. Perché hanno la doccia. Sì, in casa mia ho sempre avuto una vasca. È scomodissima. Innanzitutto, prima d’immergermi, la pulisco col Vim Clorex, perché ancora contiene i batteri degli altri abitanti della mia casa che ne hanno usufruito. La sciacquo, strofino le sue pareti così come Ralph Macchio di The Karate Kid dà la cera e toglie la cera…, immaginando che sia il seno di Monica Bellucci.
Dunque la riempio… Chi? La Bellucci? Magari. No, la vasca. Attento a miscelare la giusta temperatura, azionando caldo e freddo così come quando vedi sempre la Bellucci del vecchio calendario Max e devi mescidare gli ormoni prima che tu possa schizzare fuori dal “recipiente”.
Comunque, sì, la vasca da bagnata, no, da bagno, è una gran rottura di coglioni. Innanzitutto, spendi un sacco d’acqua e poi ti arrivano bollette della Madonna, poi, se non sei magro e hai ottimi riflessi, potresti scivolare e prendere delle capocciate tremende. La classica “sbandata”… e perdi la testa.
Invece, la doccia è bellissima. Uno, dopo una giornata di sudori, si spoglia alla stessa velocità con la quale un uomo eterosessuale si spoglierebbe se la Bellucci ti facesse capire che vuole il tuo sudore, e si lascia riscaldare. No, rinfrescare. Soprattutto in queste giornate estive bollenti…
Sì, dovete sapere che l’altro giorno si è bruciata… Chi? La Bellucci? No, la scheda madre del mio PC del cazzo. La temperatura troppo alta, nonostante il condizionatore, ha fuso tutto. Fortunatamente non il processore e neppure il disco dati.
E dunque ho portato il computer, o meglio la CPU, al negozio di assistenza. Ogni volta, dimagrisco cinque chili. Perché mi piglia il patema d’animo che il computer, nel tragitto in macchina, possa subire degli scossoni e che io possa fare un incidente. Capito? Non me ne sbatte che si spacchi la macchina e neppure che io mi rompa in mille pezzi, mi frega del computer, oggetto col quale lavoro prodigamente e coccolo come un figlio.
Non deve subire rotture!
Il tecnico del negozio è un uomo gentilissimo ma un po’ debosciato. Mangia le crescentine e poi ficca le sue dita negli apparecchi elettronici. Ma comunque sa riparare come Dio comanda, come ben insegnavano Lucio Battisti e Mogol:
quel gran genio del mio amico. Lui saprebbe cosa fare. Lui saprebbe come aggiustare. Con un cacciavite in mano fa miracoli. Ti regolerebbe il minimo, alzandolo un po’.
Fatto sta che il computer è a posto.
Siete voi che non siete a posto.
E io vi sposto nel cestino. Non vi cancello però. Posso recuperarvi se volete.
Basta che non vogliate più sporcarmi con sozze illazioni.
Se invece voleste sporcarmi con la Bellucci, vi regalerò un PC nuovo di zecca.
Personalissima classifica delle super donne da infarto per voi, vecchietti bavosi, da mia crema spalmata sulla masseuse
La mia top ten delle massime tope, dalla decima alla prima, forse meglio dalla terza in poi, basta che non porti la settima perché non mi piacciono le maggiorate:
10) Shannon Tweed, moglie di Gene Simmons. Adesso è vecchiotta, ed è sempre stata rifatta. Immagino quante volte se la sia fatta Gene ai tempi di Body Chemistry 4: Full Exposure.
Nei panni della “dottoressa” Claire Archer, sì, quel suo seno sarà stato anche bombastico ma abbisognava subito del “mastice”. Qualcosa di sensazionale che neanche la Venere di Botticelli.
9) Julianne Moore. È migliorata col tempo. In America oggi esibiva il suo primo nudo integrale, ma era sinceramente un po’ bruttina. L’altro giorno, l’ho vista nel trailer di Bel Canto e “qualcosa” ha subito intonato da tenore un gemito in do minore.
8) Roberta de Matthaeis, speaker radiofonica ed ex “conduttrice” televisiva. Osservate questa posa e il modo con cui ammicca con la cannuccia… bisogna aggiungere altro?
7) Tiziana Panella, giornalista e conduttrice del programma pomeridiano de La7, Tagadà. Una voce da cornacchia paurosa, una stronza clamorosa, una da Festa dell’Unità sebbene lecchi il culo a Salvini. Ma, quando accavalla le gambe, ti dimentichi di essere comunista. E vorresti con lei soltanto far comunella.
6) Alessia Pavese, bergamasca, Adidas athlete. Un corpo perfetto da fondista, un corpo su cui fiondarsi e in cui fondersi. Una ragazza che ti confonde, ti rende un Föhn. Sì, da definizione di Wikipedia, il favonio, più comunemente chiamato asciugacapelli, è un vento caldo e secco che può presentarsi, in differenti configurazioni bariche, su entrambi i lati della catena alpina e di quella appenninica.
Sì, ad Alessia soffierei tutto il mio calore da orogenesi! Una donna dolcissima più della foto di un bambino sui cartoni del latte della Granarolo. Con l’unica differenza che i bambini non vanno toccati, a lei succhieresti tutto, per un’ottima crème au caramel.
5) Sabrina Salerno. Donna che ha compiuto, a Marzo scorso, la bellezza di cinquant’anni. Ecco, secondo voi questa è una cinquantenne normale? Foto datata 20 Agosto 2018.
4) Una pornostar di cui non rivelerò il nome. Lussuria pura. Da non vedere mai “in azione” se il giorno dopo dovete sostenere un esame di matematica. Scombussola, diciamo così, perderete parecchio in lucidità e potreste dare i numeri.
3) Sylvester Stallone, sì, a settantadue anni, fa ancora la bella figa su Instagram.
2) Robert De Niro. Nel giorno del suo settantacinquesimo compleanno, è stato fotografato al mare col panzone debordante e flaccido. Ma il suo carisma è qualcosa che non scambierei neppure con un harem.
1) Monica Bellucci è un po’ invecchiata. Guardate che non è più bella delle altre, fisicamente parlando. Ci sono donne al mondo molto più formose. Ma ha uno sguardo che ti annienta.
Ci mancava anche il “caga-cazzo” con la sua moralistica paternale
Sì, qualche volta, come chiunque, mi masturbo. Ma due mattine fa mi è venuto invece lo sturbo. Ero lì che controllavo le notifiche di Facebook quando, di punto in bianco, vengo assalito in chat da un napoletano cinquantenne, probabilmente in ferie, che ha pensato “bene” di rompere le palle a uno sconosciuto molto più giovane e figo di lui. Così, perché gli tirava…
Un uomo che ha messo la sua faccia da culo dappertutto, e si dichiara laureato in Relazioni internazionali col Master ma non credo sia specializzato in quelle interpersonali. E che, col prossimo suo, ha un tatto “finissimo” che neanche fosse una trebbiatrice. Sì, questo qui doveva laurearsi in Agraria. Per arare i campi della sua nullità. Un uomo sfiorito.
Dice anche che, come lavoro, si occupa di recupero crediti. Sì, un esattore. Annamo bene…
Questa la conversazione fra me e tale porcellino:
– Stefano, da un po’ ti seguo. Anch’io sono appassionato di Cinema. Ma toglimi una curiosità. Anzi, due. Tu quanto guadagni? È un guadagno che ti permette una piena autonomia economica? E poi da quant’è che non scopi?
– Mi arrangio come meglio posso. Per quanto riguarda la mia ultima volta, non sono cazzi che ti riguardano.
– Ho il sospetto che la tua ultima volta risalga a parecchio tempo fa. Puoi dimostrarmi il contrario? Non è che ti fai le seghe? Bisogna farsi il culo!
Bannato.
E voi vorreste venirmi a dire che non ho fascino? Sì, lo ammetto, sono basso, 1 e 68. Ma anche Tom Cruise è uno e sessantotto. Lui dice un metro e settantacinque. Sì, coi tacchi…
Ma mi trovate un altro che sa essere sensuale, strafottente in senso lato anche B, e che ha appena pubblicato su Kindle-Amazon una monografia su John Carpenter?
Se me ne trovate un altro, vi scopo.
di Stefano Falotico