Come no?
Non mi credete?
L’ho visto oggi pomeriggio. No, non era al Murray Franklin Show, bensì dalla regina dei piagnistei in diretta. Ovvero la Barbarona nazionale. Donna che non vede l’ora che qualcuno perda tutto e diventi barbone per aumentare l’audience, fingendo compassione catodica.
Con tutti i maschi italici che, dopo aver ammirato, bavosi, le cosce di Tiziana Panella su Tagadà, si redimono, cambiando canale e sintonizzandosi su Canale 5.
Non ci sarebbe niente di male. Tiziana è bella, ha una voce sgraziata ma per il resto può passare in seconda serata dopo un film alla “volemose bene” di Giovanni Veronesi.
Sì, Tiziana la vedrei bene in un soft–core trasmesso da qualche locale emittente televisiva. Insomma, la Shannon milf Tweed italiana.
Però io sono perdonabile, non sono sposato. Molti di voi, invece, portano l’anello sull’anulare.
Quindi, miei guardoni, non fate poi del voyeurismo moralistico, recitando la parte dei preti nel simpatizzare per i poveri derelitti e reietti, freak e sfigati vari, per i patetici, speciali casi umani e penosi, per gli involontari protagonisti di storie più inquietanti del film capolavoro di Todd Phillips, che sfilano (certamente non in passerella da Festival di Venezia) nella galleria di mostruosità che la vostra società edonistica, a causa delle immani, ingiuste iniquità socio-economiche, ha partorito.
Sì, gli ipocriti non li sopporto. Sono le classiche cosiddette brave personcine che ogni domenica intingono la manina nell’acqua benedetta e, il mattino dopo, si credono maledetti solo perché amano Joker col conto in banca di Maurizio Costanzo.
Si capisce, basta indossare la maschera e il trucco è rifilato di fregatura ficcatavi. Pensate alla salute!
Una volta, Corrado presentava Il pranzo è servito, poi avete regalato pure i funerali di Stato a mr. Allegria, Mike Bongiorno.
Quando è morto Gianni Boncompagni, tutta la Roma “bene” s’è mobilitata con tanto di sua ex storica, bellissima fiamma, oserei dire, tricolore, Isabella Ferrari.
D’altronde, chi non vuole nella vita avere un’Isabella, ascoltare Drake ed essere il commendatore di Maranello, miei cicciobelli? Ah ah.
La grande bellezza!
Ora, anni fa è morto Lucio Dalla, idolo dei bolognesi. A Bologna dicono che sia stato un grande poeta, cantore-cantante degli ultimi, dei deboli e degli indifesi.
Sì, però ogni domenica pomeriggio, quando il Bologna Football Club giocava in casa, era in tribuna allo stadio Renato Dall’Ara. Con tanto di abbonamento prepagato dal sindaco in pectore!
E, se il Bologna perdeva, assieme a Ron gridava: ride bene chi ride ultimo!
Ah ah.
Ah, adesso abbiamo Vincenzo Merola, sempre meglio di Mario Merola, comunque un uomo vero. Anzi verace.
Comunque, non molti lo sanno ma io sì… Scott Silver e Phillips, sceneggiatori e regista di Joker, per allestire lo script dell’appena suddetta e sudata loro pellicola, non si sono ispirati soltanto a Taxi Driver e Re per una notte.
Hanno chiesto perfino i diritti della hit di Dalla, Attenti al lupo, per trasporre il testo di questa canzonetta celeberrima in ambiti metaforicamente cinematografici.
Da cui il detto lupus in fabula. Ah ah.
Eh sì, miei lupetti, pupacchiotti, pupacchione (termine dialettale per indicare una fanciulla bona), volponi, fringuelli, marmotte e uomini in cerca sempre di ricotta, mentre voi siete oramai cotti, io faccio il tragicomico e mi faccio pure pagare a cottimo.
Cioè, non guadagno quasi un cazzo. Poiché la gente mi chiede di scrivere come un matto ma mi paga assai meno di un’ospite della d’Urso. A proposito, alcuni siti mettono la d minuscola, altri la D di Domodossola. Ah ah.
Il quale, pur di avere i suoi 15 minutes di celebrità alla Andy Warhol, pur passando per disgraziato storico, dunque uomo assai stoico ma inevitabilmente stolto, va da Barbara a raccontare che, da quando è stato lasciato da sua moglie e ha perso il lavoro, è diventato Max Cady di Cape Fear.
Era troppo ingenuo e ha reagito all’ingiustizia in modo aggressivo e violento. Non sapeva esprimersi e, quando è stato indagato, sì, in effetti ha commesso il fatto, dunque il “fallo”, ma non aveva gli strumenti intellettivi per autodeterminarsi e adeguatamente difendersi.
Così, dopo aver perduto tutto, s’è truccato per non perdere almeno la faccia.
Insomma, un genio assoluto.
Vi saluto, dementi.
Anzi no.
Vasco Rossi è appena uscito con Se ti potessi dire.
Se potessi raccontarti per davvero le abitudini di cui non vado fiero,
le malinconie, le nostalgie perfino dei rimpianti per le cose che se avessi adesso ancora
qui davanti,
le rifarei.
Eh certo, come dico io, grazie al cazzo. Tanto se Vasco piglia una denuncia, gli basta un concerto per pagare tutti gli avvocati del mondo.
Se invece a un comune mortale, come si suol dire, parte la brocca e si mette nei guai, ha due possibilità: va ospite da Barbara, così coi soldi dell’ospitata può pagare un avvocaticchio, con la clausola però che rimarrà stigmatizzato a vita, oppure per consolarsi, eh già, canterà distrutto… io sono ancora qua!
Morale: si è trattato di uno scherzo di cattivo gusto? Di sarcasmo un po’ esagerato? No, si è trattato di criminali mascherati da gente in gamba ed è stata dunque istigazione al suicidio, quindi omicidio.
Una delle più grandi tragedie che l’umanità potrà ricordare. Ecco, la notte, prima di andare a dormire sogni tranquilli, immaginando già le altre porcate dei loro impuniti e irredenti sabati sera, perché questa gente non va in cucina e apre il gas?
di Stefano Falotico