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Zack Snyder dice addio al Cavaliere oscuro di Arthur Fleck/Joker: «Sei stato il miglior Batman di sempre»


18 Feb

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Ciao,
amici.

È Arthur Fleck/Joaquin Phoenix, alias JOKER… Marino, invero Stefano Falotico, che vuole confidarsi con voi e farvi leggere questa mia lettera commossa in risposta a quella, altrettanto commovente, del mio amico Zack Snyder. Regista che devo ringraziare perché mi ha fatto capire davvero che Clint Eastwood è un genio e, quando girerà un film come Batman v Superman: Dawn of Justice, sì, Clint forse sarà davvero morto.

Rendo grazie al suo Cinema perché, guardando i film di questo carissimo amico, inseparabile compagno di merende quando ero talmente depresso che mi ero tanto rimbambito da perdere la testa per Kate Beckinsale di Pearl Harbor e stavo impazzendo di Amore estremo per Jennifer Lopez, ho capito cosa mi piace davvero nella vita.

Sì, qualsiasi maschio normodotato, eterosessuale di sana e robusta costituzione, credo che per la Beckinsale o per il culo di J. Lo, soprattutto, possa davvero non solo perdere la testa ma i testicoli.

Ma, finita la scopata storica con queste due gnocche micidiali, che cosa ti rimane? È capace poi che chiedono di sposarti e ce l’hai i soldi per regalare loro una vita spensierata da To the Wonder? Sì, una vita meravigliosa, idilliaca, ove fai l’amore da mattina a sera e non sei invece Al vertice della tensione perché devi pagare troppe bollette di “Paycheck?”.

No, queste sono patonze che esigono una vita lussuosa, stracolma di felicità e belle cose.

È capace che se poi le trascuri, ecco, ti scappano di casa come quell’altra super figa ciclopica di Rosamund Pike de L’amore bugiardo – Gone Girl. 

Sì, la tua donna è impazzita perché non te ne sei preso sufficiente cura. Eri ridotto talmente sul lastrico che ti sei dato, pur di sbarcare il lunario, a una vita da The Town.

È colpa di questo sistema marcio da State of Play se sognavi di essere Superman in una Hollywoodland e invece hai scoperto che sei stato solo preso per il culo come nel Joker di Todd Phillips. Appunto.

Sei stato troppo fuori dalla realtà comune di tutti i giorni per poter ripartire daccapo con entusiasmo. Ora, dopo tutte queste vere o presunte Ipotesi di reato, è davvero dura, amici cari.

Una resilienza enorme. E con immane forza cerco, sì, di resistere giorno dopo giorno. A volte buttandola a ridere per non pensarci, a volte praticando meditazione trascendentale per non trascendere e dar di matto sul serio.

Difficile rivederla con occhi giusti dopo tanto buio, sì, funambolico, estroso e geniale come Daredevil…, ma anche tanto cupo e sofferente.

Adesso sono arrivato a quasi 200 Cigarettes al giorno. Non va bene per il portafogli e nemmeno per la salute, cazzo.

Non voglio dire che molta gente sia stata più fortunata di me e che la loro fortuna sia Piovuta dal cielo, ma è inutile piangere sul latte versato, su tanti equivoci evitabili che hanno fatto sì che non potessi Vivere fino in fondo.

Devo esservi sincero, non posso più tergiversare e girarci attorno. Mi aspetta soltanto un Armageddon – Giudizio finale. 

La vita è un Dogma, non esistono alibi o scappatoie da Runner Runner.

I critici letterari sostengono che i miei libri siano bellissimi, molto romantici in stile Shakespeare in Love ma Gwyneth Paltrow non verrà mai con me. E ci sta. Sarei pazzo a credere il contrario.

Per lo stesso discorso fattovi all’inizio. Gwyneth è una riccona viziatissima. Che se ne fa di uno scrittore squattrinato?

Non le posso garantire nessun futuro. Non sono uno stronzo da 1 km da Wall Street.

E non sono neppure Matt Damon ma rimango pur sempre anch’io un Will Hunting – Genio ribelle.

Nonostante tutto, non mi sono mai arreso.

Mi conoscete.

Sono spiritoso, totoiano, ho secondo molti un talento smisurato nella scrittura. Come vi ho detto.

E le donne dicono che abbia perfino un gigantesco pipistrello. 

A differenza di Michael Keaton del Batman di Tim Burton, no, credo che non scoperò però nessuna Kim Basinger.

Ma non mi suiciderò neppure come in Birdman.

« […] Le cose sulla terra cadono. E quel che cade… è caduto. Nel sogno, questo mi ha portato alla luce. Una meravigliosa bugia… Il miglior Batman di sempre. Grazie amico mio per avermi fatto dono di quel momento fottutamente glorioso e di un cuore così stupefacente».

 

Sì, la gente è pazza e demente. Non voglio vantarmi, non spetta a me giudicare il mio talento, dovessi mai averlo o meno, ma la gente aveva di fronte una persona diversa senza il chiodo fisso delle passerine e ambizioni cretine come quella di far soldi, fregando gli altri in squallide competizioni da bambini e asilo nido.

Ma secondo questi qua tal persona doveva “normalizzarsi” e diventare un troione qualsiasi. Che va a vedere Checco Zalone, ha un lavoretto in cui legge Il Corriere dello Sport, torna a casa e si organizza per portarsi a letto qualche sciocchina. Ballando con le stelle!

Cosicché, anziché dar manforte a un cuore selvaggio, preferì e preferisce credere ancora e ancora e ancora che io sia un supereroe fanatico dei personaggi televisivi come un vecchio rimbambito.

Ebbene, a qualsiasi villain figlio di troia che abbia voluto sfidarmi, sono qui.

Sono più veloce di te, più intelligente, bello come Ben Affleck e ora preparati davvero.

Alla prossima mossa falsa, idiota, ti sbatto in manicomio.

– Chi, tu? Povero fantozziano schizofrenico, paranoico maniaco-compulsivo cacasotto di merda?

– Tu sei convinto davvero che dall’altra parte della barricata, fenomeno, ci sia la persona che pensi ci sia?

 

Sto scherzando? Certamente. Ma non fate più le merde.

 

di Stefano Falotico

Back to the Future: non tutti possono essere tre personaggi incredibili, Superman, Fonzie e il Joker, io sì, e non avete incastrato nessun Roger Rabbit


04 Jan

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Sì, diciamocelo, senza peli sulla lingua. Vero, signora? Lei che, come sosteneva Andrea Roncato, di “peluche” se ne intende. E tutto, fra i suoi eccitati tendini, dietro le tendine, lo (s)tende. Sì, lo so, lei è una donna a luci rosse, una lucciola insomma. E, quando la luce di una vita armoniosamente romantica scende, allora la signora diventa una lupa mannara e inserisce annunci per cuori solitari come Ellen Barkin di Seduzione pericolosa. E, nella sua periferia degradata, sgattaiola dall’uscio di casa e sui viali lascia entrare uomini rabbiosi a sfogarsi in lei in ardimentosi amplessi schifosi per l’apoteosi di una vita andata a puttane e oramai logorata. Ché, il mattino dopo, si consola con le canzoncine alla radio, scopando a terra e stirando i panni sporchi. Tirandosela dopo averne tirati!

Ah, via da me, donna di malaffare.

Lo so, sono un uomo molto invidiato perché, da tempo immemorabile, vivo per i cazzi miei, solleticando il giorno con leggerezza inaudita, sorseggiando caffè macchiati caldi mentre molti di voi si affannano dietro una vita freneticamente spregevole. Dannandovi come dei maiali scannati a inseguire donne e sogni, io vi dico, frutto soltanto delle vostre fantasie da frustrati.

Sì, nella mia vita ho incontrato molti grilli parlanti ma del grilletto femminile io son maestro e perché accontentarmi solamente di Jessica, sciupata, corrosa adesso da troppi cinici, villani corteggiatori animaleschi che hanno corrotto la sua pura beltà adamantina, quando posso darmi anche a Jennifer?

Sì, chi si accontenta gode? Così così… cantava il Liga, uomo più bovaro di Russell Crowe ma che indubbiamente in questo pezzo, e non solo di (s)figa, aveva visto giusto.

Come d’altronde il Falotico, uomo nottambulo e insonne che s’incunea vigoroso in tante sode grazie armoniche, cantando loro quest’album di Bruce Springsteen fra un “tunnel” e l’altro.

Il Falotico, soltanto aggrottando la fronte con accigliato sex appeal imbattibile e sfrontato, penetra in tutte le grotte più arroventate e la notte si fa così… bollente in queste soddisfatte donne che, al risveglio, risplendono di vivaci, rosee gote floride e ancor di me frementi e brucianti.

Il Falotico riempie i buchi… delle vostre esistenze, nuotando sott’acqua con far ardente. Se n’addentra e lo addentano ma deve star comunque attento, nonostante in mezzo alle gambe stia sempre sull’attenti.

Le donne mi cercano, mi bramano, io riscuoto i loro favori grazie alla mia indubbia, invincibile, tenace intelligenza vorace.

I giudici sospettosi come quello di Mio cugino Vincenzo tentano, disperatamente, di carpire il segreto del mio aver successo, mi mettono perennemente il bastone tra le ruote, eppure le mie Marisa Tomei infil(z)ano il mio bastoncino da qualche altra parte, roteando in amplessi ginnici e poi ridendo di tanto sapore fottuto a lor mio (lor)dato godimento come Mona Lisa…, donna ridente, enorme passera stupefacente che però, nel vestire, è di dubbio gusto da tamarra leggermente, volgarmente troppo urlante. Eppure le sono ululante, ugualmente.

Sì, Mona Lisa Vito, la mia Marisa, con me s’avvitò in giochi spassosi e quindi, stappato che ebbe, eccome se crebbe e schizzò, il mio spumante, brindò alla vita! Entusiasta e sfavillante!

Sì, io sono come Superman/Christopher Reeve. Quando tutti gli idioti pensano di avermi superato con le loro menti da macchine luccicanti, io son già arrivato e li saluto con strafottenza bestiale e sorriso smagliante.

Non ho mai avuto bisogno d’istituzionalizzare il mio sapere perché, come Vincenzo e come Arthur Fonzarelli, il mio carisma è tutto farina del mio sacco… non ho molti liquidi in tasca ma insaccherò e inzacchererò a iosa tante rose perché, dalla scrotale sacca, densamente liquido è eccitante, fuoriuscente in brividi orgasmici altisonanti e di enorme tatto piccante so il fallo mio in altri diletti piluccanti.

E, allo spuntar del sole nel calar sempre più triste delle vostre insopprimibili tenebre, io ancor più m’indurisco quando serve e le donne me lo inteneriscono quando, colante e giammai calante, giustamente s’ammoscia esausto per poi ripartire in quinta di altro essere magnificamente “brillante”. Mi dispiace per Biff Tannen, io coi miei libri volto alto come Marty McFly e lui al solito ha rimediato una figura da demente. Roba che nemmeno Forrest Gump.

Ammazza che deficiente.

Questa è la mia vita.

E che sia, come dico io, sc(r)osciante.

Insomma, Falotico è scrittore, poeta e strepitoso amante e, se qualcuno è geloso perché, a differenza di me deve spaccarsi la schiena e ne inventa di cotte e di crude sul mio conto per demoralizzarmi, lo prenderà in culo.

Ancora, ancora e ancora. In modo esponenzialmente meraviglioso!

Che idolo! A suo dire vedeva sempre oltre.

Abbiamo visto. Ah ah.

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di Stefano Falotico

Non si fa altro che parlare del Joker con Phoenix: io ho una teoria dei supereroi alla David Carradine di Kill Bill e anche alla Rupert Pupkin


25 Sep

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Sì, secondo me Tarantino ha scoperto l’acqua calda in Kill Bill con quella sua stronzata su Superman. Kill Bill che, detta fra noi, è il suo peggior film assieme a The Hateful Eight. Sì, Tarantino è un geniaccio, ma questi succitati film li ha cagati male. Ha messo troppa carne al fuoco. Sì, The Hateful Eight, certo, capisco, è tecnicamente magistrale, ma indubbiamente è anche di una noia mortale. Basta! È così!

E la dovreste smettere di affermare che ogni film di un maestro è un capolavoro solo perché porta la firma appunto di un maestro. Ad esempio, l’altro giorno mi ha davvero inorgoglito un mio lettore. No, non ho molti lettori ma me la cavicchio. È stato il primo in assoluto a comprarsi il mio libro su Carpenter. Gli è piaciuto da morire. E, in privato, su WhatsApp, mi ha fatto i complimenti. E siamo stati a parlare tutta la serata attraverso messaggi vocali magnifici.

Ha mosso solo due critiche al mio libro. Innanzitutto, non ha amato molto la rilegatura, che per lui non è un granché. Può essere… ma la copertina rigida e un altro tipo di formato avrebbero fatto lievitare il prezzo di stampa, dunque del libro stesso. Così, invece, il cartaceo a 11 Euro è convenientissimo. Poi, su IBS.it è pure scontato. Secondo lui, avrei dovuto soffermarmi di più su Halloween, in particolar modo su Michael Myers. E ha osservato che non parlo molto della regia del suddetto film, a parte la doverosa citazione dello storico piano-sequenza iniziale. Be’, dovete sapere questo. La copertina era già pronta, concordata e limata in ogni intarsio. Stavo per dare il visto si stampi, al che, son stato colto da un dubbio mostruoso. Sì, fra le immagini disegnate a mano, mancava Michael Myers. Dunque ho ricontattato la grafica e le ho detto:

– Ci siamo scordati di Michael. È imprescindibile la sua presenza. Altrimenti, verrà sotto casa mia a sgozzarmi.

 

E l’aggiustamento ci fu. Dopo questa parentesi pubblicitaria, ah ah, che ci sta, passiamo alla mia teoria sul Joker. Anzi no. Solo un altro attimo di pausa promozionale. Permettetemelo. Questo ragazzo, col quale siamo diventati amici, mi ha anche detto che ho avuto enorme coraggio ad allestire una monografia non agiografica. E ad aver stroncato parzialmente Christine. Come dire… Non è che Carpenter, solo per il fatto di essere Carpenter, ha girato soltanto capolavori. Ha girato anche film, non certo brutti, ma decisamente meno riusciti e, che vi piaccia o meno, minori. Ecco, ora possiamo andare avanti.

Che il Joker sia uno psicopatico lo sanno anche le pietre. Non molti invece sanno che pure Batman lo è. Sì, Bruce Wayne non è affatto solo un signore affettato, raffinato e dai modi garbati, un playboy incallito e irresistibile. Che si fotte Kim Basinger, Michelle Pfeiffer e Anne Hathaway nelle varie versioni… cinematografiche. Sì, se le fotte eccome. Da vero “pipistrellone”. Nei film non si capisce chiaramente, ciò non viene del tutto esplicitato, ma è palese che Batman sia uno “sventra passere” mai visto. È anche uno schizofrenico. Sì, Batman è il re dei dissociati. Di notte indossa il mantello del cazzo, di giorno legge il quotidiano come un impiegato comunale, col maggiordomo che gli taglia le unghie. E guarda le partite della Juventus sul divano, con le gambe accavallate. Sì, state attenti ai vari Batman in giro per strada.

Questa è la mia teoria. Sì, io sono un uomo che nella teoria è perfetto, impeccabile, immenso. In pratica, insomma… cioè, in teoria sono uno dei più grandi trombatori del mondo, in pratica lo prendo spesso in culo. Ma fa parte del personaggio. Sì, il supereroe che più mi assomiglia è Flash Gordon. Adesso, dopo questa puttanata micidiale, prendo la mia macchina Punto, ben diversa dalla Batmobile, e la porto dal meccanico. Ieri pomeriggio, uno che si credeva il Joker l’ha sfasciata perché gli tirava il culo. Adesso pare che costui sia stato ingaggiato da Todd Phillips che aveva bisogno, nel suo film, di un totale malato di mente. Per rendere la pellicola più realistica.

 

 

di Stefano Falotico

Tutti, in questa società, vogliono essere Superman, ma Superman è schizofrenico e soffre come un cane, lasciate perdere


21 Jul

 

Reeve Superman

Sì, impazza l’edonismo e chiunque vuole essere sommerso di complimenti anche laddove è palese che non se li merita. Perché mai, ad esempio, io mi dovrei complimentare con borghesi pasciuti e arroganti che sputano sentenze dall’alto di una prosopopea mendace e falsa? Chi sono costoro per meritarsi la mia stima e la mia simpatia? Degli arricchiti che hanno campato e campano tutt’ora su credenziali “autorevoli” attraverso cui ricattano il prossimo, schiacciandolo coi loro abusi di potere e le loro oscene falsità.

No, da me avranno solo un pugno in faccia, se ancor si azzarderanno ad avanzare squallide, bigotte ipotesi sul valore della mia persona, sulla base di diagnostiche superficialità figlie della loro bacata mentalità distorta. Sì, costoro si sono insuperbiti in anni e anni di affinata stronzaggine. E dovremmo anche ammirarli? E innalzare delle statue in loro onore, a elogio del loro puttanesimo? Ma per l’amor di Dio!

Una frase celebre or vi cito, che voi certamente non conoscerete perché siete ignoranti più della capra della buonanima di mio nonno Pietro, coltivatore diretto e allevatore di polli, deceduto a settant’anni perché mal lo curarono dal cancro. E liquidarono la faccenda facendo spallucce con lacrime da coccodrillo. Addussero che morì per indigestione di pomodori.

Quando ti viene voglia di criticare qualcuno, ricordati che non tutti a questo mondo hanno avuto i vantaggi che hai avuto tu.

Tratta da Il grande Gatsby del fantastico Francis Scott Fitzgerald.

Uno di quei classici che danno obbligatoriamente da studiare ai collegiali americani, loro lo imparano a memoria ma non capiscono un cazzo, troppo presi a pensare come pomiciarsi una squinzia alla Baywatch durante lo spring breaker delle merde che sono. I futuri Tom Cruise. Bellissimi, bravi, diligenti, in una parola deficienti.

Io invece cito ciò che so, il libro da me citato l’ho letto, e non solo una volta, e quindi posso permettermi il lusso di estrapolare questa frase a tal proposito. Mentre voi, pescate dal net le frasi da baci Perugina e, a seconda dei vostri umori, le citate appunto a sproposito. Decontestualizzandole.

Ora, breve parentesi. Non associate il capolavoro di Fitzgerald al film con DiCaprio. Perché, pur lodando le abilità post-modernistiche di Luhrmann, il film è una mezza stronzata. E non me ne voglia il signorin DiCaprio che sfigura eccome dinanzi al ben più pertinente e titanico Robert Redford.

Ce la possiamo dire schiettamente, senza peli sulla lingua? Sì, DiCaprio non è un grande attore. Che bestemmia sana! Sì, non lo è.

Non sarà mai Redford perché è troppo furbetto e ammiccante, con un viso da perenne adolescente cresciuto a zoccolette e modelle da Victora’s Secret. E sebbene abbia lavorato in cinquemila, forse solo cinque film di Scorsese, nonostante ghigni e provi a essere sardonico, non sarà mai carismaticamente “figlio di puttana” come il mitico Bob De Niro. Perché Bob De Niro profuma d’uomo, sexy o non sexy che sia, con tutto il suo birignao e le sue smorfie da irlandese-italiano che sa cos’è la puzza di strada.

Mentre DiCaprio si vede lontano un miglio che fa il “gangster” con la faccia di uno che aspetta di farsi spompinare da una bella fringuella col cervello di una gallina. Un mezzo fake, insomma.

Sì, ci sono attori che, visto che non abbiamo di meglio, scambiamo per grandi attori. Girano tremila film l’anno e, alla fin fine, stringi stringi, come si suol dire, non è che le loro interpretazioni rimangano tanto impresse. Prendete Michael Shannon, nei panni del villain sciroccato è fenomenale. Ma non me lo vedo caratterizzare un personaggio diverso dalla sua consuetudine. Per non parlare di quell’altro… Benedict Cumberbatch. Oramai è dappertutto e mi chiedo come abbia fatto ancora a non impazzire. Ha il tempo per sedersi sul water e farsi una cagata rilassante? Comunque, di cagate ne ha girate parecchie.

Liam Neeson, sì, mi piace. Neeson è Neeson, un pezzo d’omone granitico di enorme charme, che sa il fallo, no, fatto suo senza essere fastidioso o esibizionista.

Roba che Vera Farmiga, quando ha girato L’uomo sul treno, ha dovuto interrompere le riprese dieci volte perché, ogni volta che lo fissava, si squagliava. E non si ricordava più le battute. Da qui il fallo, no, fatto che Neeson, nelle scene con lei, pare che la prenda platealmente lì. Lei ne era fottutamente presa.

Alla fine del film, Vera, donna verissima, eh sì, ha dovuto cambiare tutte le sue mutandine del guardaroba perché le aveva totalmente prosciugate…

Sì, Neeson è quello che si dice un uomo che ti brucia in men che non si di(c)a.

Ma, collegandomi al titolo di questo scritto, sì, io non vorrei mai essere come Superman. Per me, Superman è Christopher Reeve, lui è Superman. Altro che questo Cavill del cazzo.

Reeve aveva un fisicone, era massiccio eppure sembrava un uomo buonissimo e recitava la parte di Fantozzi, nei panni del suo alter ego Clark Kent, per non destare invidie. Lui salvava il mondo ma nessuno salvava lui… La gente era troppo occupata a pagar le bollette per potersi occupare di un salvatore elevato.

Poveretto… che vita di merda che deve avere un superuomo.

Meglio se andava in palestra e poi si postava su Instagram. Sai quante troie l’avrebbero corteggiato? E lui, non avendo nessuna sensibilità, ma essendo un pornoattore e un porcone, di nessuna di queste si sarebbe innamorato. E avrebbe vissuto “a culo”.

Vuoi mettere?

Invece, prendeva un libro in mano, gli altri erano ancora a riga tre e lui aveva intanto già finito altri tre libri.

Ma che se ne faceva della sua grandezza? Nel mondo di oggi, cinico e abietto, sarebbe stato solo un coglione…

Per non apparire scemo, si sarebbe adeguato all’andazzo. Avrebbe contattato una donna e le avrebbe detto… uè, bella gnocca, quando mi fai una pompa? Semmai avrebbe incontrato pure una ipocrita che si masturbava da mattina a sera e pensava sempre a quello, ma voleva offrire di sé l’immagine della donna di “classe”, che gli avrebbe risposto:

sei un morto di figa.

 

Sì, sapete, nella vita di tutti i giorni devo fare la parte del demente. Così nessuno si spaventa, le donne non ti saltano addosso e ti lasciano in pace, e gli amici ti rispettano perché sei un cretino come loro.

Sì, altrimenti mi chiederebbero di fare il Presidente della Repubblica e io non voglio troppe responsabilità.

Adesso, scusate, vado a farmi un giro. Ficcando nell’autoradio la musica di John Williams.

Sì, l’espressione va un po’ migliorata, così sembra quella di un mezzo matto un po’ rintronato.

 

 

di Stefano Falotico

Il vuoto da (super)eroe, nessuna immagine, tutta immaginazione


25 May

I film di supereroi per cui capii di essere “sbagliato” per questo mondo orco, e sbadigliai con loro, quindi c’offrimmo del tè, godendoci sul (di)vano… di seren(at)e sere, senza “seghe”

Sono in un bel guaio. Ho la certezza matematica, oltreché empirica, che l’umanità è immutabile, e non credo nell’empireo dei falsi dei che idolatrate, comincia a starmi antipatico anche Bruce Willis.

Sì, un tempo, quand’ero adolescente, quel pelato mi sapeva di uomo “salato”, anzi, forte di sale in zucca su robusta camminata a papera da duro un po’ cazzone. La giusta miscela dell’uomo che non deve chiedere mai… al prossimo perché ottiene più ruoli di Stallone, fisicamente molto più dotato ma ai grandi registi più sui coglioni. Bruce dava l’idea che, nonostante la panzetta, avesse più presa sullo spettatore, sì, emanava fascino alopecico da uno con “le palle”, stando anche in pantofole su battutina beffarda. Adesso, ché son adulto e vaccinato, semi-sverginato, possibilmente annacquato, spesso ubriaco, quasi sempre infantile con tendenza a non essere omosessuale e credo però asessuato nel farmi solo i miei, comprendo che quell’uomo ha avuto solo del culo sfondato. Ma d’altronde ve lo siete meritato. Bruce? No, il brucior di stomaco da cui appunto Bruce che qualche pelo ce l’ha, anche sotto lo stomaco. Pigliandovi tutti per il culo.

A molti risulto stomachevole perché sono disinibito e dico ciò che la gente “perbenista” ipocritamente tace. Ad altri appaio stucchevole perché, indubbiamente, quando rivelo di essere innamorato, sto mentendo spudoratamente, forse anche da disperato. Ma sono onesto.

Credo in questo. Viviamo in un paese ove ci saran sempre segaioli su qualche velina calcistica e darete la ricchezza a chi v’ha costretto a stare, disoccupati, altro che adorar le vostre star, con “le mani in mano”, andando nel pallone non solo la domenica ma da lavoratori “balistici” sempre a farvele… girare. Insaccati! Mah, comunque avete la salsiccia! Bona!

Gira che ti rigira, l’Italia è questa. Una pizza in compagnia e un balletto con la cretina scosciata, allupandovi nella “capricciosa”.

Ma non datevi pena. È il mondo che è sempre stato un porcile.

Di mio, mi dichiarai morto a sedici anni.

Da allora, ho fatto molti passi in avanti. Prendendo cosc(i)e(nza) che non potevo cambiare un cazzo del vostro nulla, mi diedi al darvelo nel didietro, con l’inconveniente che non venivo neppure su quelle di buon paravento. Di tette?

No, grazie, preferisco un tetto senza plurale al femminile. In quanto troppo oltre… infatti vivo da barboso barbone e mi riparo sottoterra.

Meglio il solitario e sotterrato dei vermi striscianti.

– Mi sembri rassegnato, sai?

– Ah, mi conforta. Pensavo di non sembrare e basta. Di mio sono il malessere, toglimi il mal e saremo essenza del tutto.

– Non l’ho capita.

– Sì, infatti vivi e mangia.

– Eh, ma devi fare ancora un sacco di cos(c)e.

– Di mio, credo che mai un cazzo feci ed ebbi ragione. Basta vedere come si son ridotte le donne a forza di farseli. E non sono misogino.

– Ah no? Più misogino di così, si muore.

– No, basta conoscere la propria radicata misantropia e starsene al tropico, beati gli scemi, che siete voi, ed evviva la mia superbia.
Sì, sono al top(o).
E me ne vanto di mant(ell)o.

 
Ora, quali sono questi film sui supereroi?

Tutti. A parte quelli di merda. E anche in questo caso lo sono tutti.

Batman vs Superman


29 Jul

Ma quale Wolverine! Meglio il volenteroso che spacca lombrosiano fra bambocci a lui irosi. Li fa rossi! E se la fa viola!

Il cinecomic(o) vi salverà da Superman vs Batman, miei disumani ominidi con le maschere nere. Io sono l’eroe cazzuto che si spezza con una grissina bona

Come diventare un eroe in un Mondo di merde

Sono un bugiardo. Latente, e pretendo il latte. In cui m’immergo, macchiandolo della mia “S” tatuata in pieno petto. Tuffandomi nelle stantuffate con donne lisce, armoniche alla S appunto di “Serpente”.
Fra i vermi solitari, ribaldo rifulgo in auge, sul “logo” imbattibile. Su mantello rosso, altro che quel Lego di Tiziano Ferro col suo relativo, ritardo l’orgasmo in eiaculazione del mio che “svolazza” pimpante e al “formaggio” Belgioioso nella mia disillusion alla Badly Drawn Boy.
Fottendomene in scoparmela di brutto. Oggi, van di moda espressioni come “Me lo sparo a bestia”. Di mio, ripeto con ripetizione, ti caccio un peto e la trombo nell’animalesco a sen(s)o antropomorfo del “morphing” erettile.
Sì, questa biscia che, spasmodica e stimolata in punti “crescenti”, sviluppa il muscolo, dilatandolo a propagazione nell’action di vasi comunicanti col Braccio di Ferro che spacca il culo.
Sì, è un periodo esuberante, anche regredendo nel puberale, meglio se indurendoleo in tanti pubi, piombando addosso sulla Donna da salvare e marchiare.
Così, d’avventura notturna in altra camuffa, spingo brutalmente, picchio Bruto l’ammuffito e ficco Wilde Olivia nel Sesso coi fiocchi senza confettini, inseminando col pene, nel panico generale dei caporali a fettuccine.

Sì, nerd alla Peter Parker, ancora a cantare gli 883  ma non sapete dove “sbatterla”. Se a Nord, Sud, Ovest, o a Este, vicino Padova. Porky’s!
Prevedo molte cagate da piccione solitario e, piccioncini, sarete scovati dal mio “piccone”. Sì, riparo le tragedie italiane nel riso amaro alla Mi manda Picone.
Con voce roca da Giannini nel profumo di Pacino. Persi il treno? Meglio che essere un trans come te, a cui lo infilo di traverso, piazzandolo nei tuoi peli sotto l’incrocio.
T’impalo, poi cavalco da (fur)fante per la contrada “Tradimento”, ubicata a Siena nel tuo Palio da pallino demente. La folla esulta, la cavallina rompe i timpani e io la “tampono” nel tagliar il traguardo.
Quanti gua(d)i.

Di Notte, afferro il canino e lo porto a spasso. Le passere gli pisciano in testa, ma almeno posso dichiararmi un Uomo che non va a puttane.
Sono l’antieroe figlio dei Settanta, (ah ,che an-n-i) indosso il giubbotto di pelle anche fra la people del village, mentre lo scappello assieme al Cappellaio Matto per farci due alici in padella.
Sono lo scoiattolo che brinda con l’alce, io Rocky e lui Bullwinkle, tu bulletto a cui frego la bella e noi beliamo da pecore.
Meglio un Giorno da pecorina che una leonessa. Quella indossa il leopardato, te lo rapisce e il tuo cazzo non capisce. Allisciatelo, ruffiano. Sai che riffa.
Insomma, più che un’evacuazione, una cagata a pois, ti credevi zebra e invece sei solo uno juventino fra gli agnelli…
Da cui il film Lions for Lambs, film pseudo-impegnato ove Robert Redford è più bello d’un Tom Cruise che fa il bellimbusto.
Tom lo vedrei bene a belare nel film che dirigerò, Jerry va con Tommaso e il naso del Santo t’annusa la gatta. Film per cui s’è candidato nel ruolo della c(i)uccia. L’espressione legnosa c’è, cammina rigido, con un po’ di Valium otterrà la statuetta…
Sì, altro che Bale, Cavill e supereroi della minchia. Alla Warner Bros ho proposto una collaborazione con Nolan. La sceneggiatura è “inesistente”. Ridotta all’osso ma fa il suo “effetto rinculo”.
Un Uomo, vestito in calzamaglia, viene inquadrato tipo pittura vivente nel motion del Pictureinpicture. Poi, si abbassa i pantaloni e ce l’ha grosso.

I nemici urlano: “Ora, sono cazzi!”.

Il supereroe li tranquillizza: “No, è solo uno, puttanieri. Ma è entrato in tutte le vostre mogli. Per due ore, nel fermo-immagine lo diceva tutto. E loro sono state catturate dallo sguardo penetrante, che buca lo schermo”.

 

Epilogo che ti mette in buco…


Finiamo così, in “Bellezza”… dialogo fra un genio che sono io e un pallemosce che ne beccherà tante a breve, uncoming soon presto trasmesso sulle migliori reti della sua faccia da storpio nazional-popolare:

– Queste sono idiozie di uno che non si gode la vita!
– Infatti.
– Cioè? Mi provochi?
– No, me ne fotto.
– Non capisco. Non capisco.

Five minutes later gli disintegro il cranio, non con un raggio laser ma con un’ascia alla Machete. Insomma, potevo usare l’arma della società che agisce in modo “invisibile”, invece son sempre stato senza maschere a costo che mi sbattano in carcere.
Almeno, non dovrò render conto al mio compagno di cella con delle recensioni per farmi leccare il culo.

Secondo me, a parte Reeves Christopher, tutti gli altri attori dei “fumetti” posson finire fra le sbarre. E ricordate: meglio una barra di cioccolato se volete dolcificarvi con chili di melassa. Ammazza la massa!
Almeno, la lingua sogna davvero, e par che il cacao lo alzi più di cocc(i)o.
Insomma, pigliarla in volo è meglio che prenderle da me. Non fa rima, ma non sono fanatico di Nietzsche. Preferisco tante anche e dei sodi fianchi a un ebetuccio.
Compresi i tuoi da levigar a sangue.
Si chiama assonanza, anche “assonnato” stronzo.

Sì, a sonagli ti ficco il sonnifero e son ferocia.
Quando dormi, la paura ti fa cagar nelle mutande?

La primaria regola per tagliarsi le barboncine

Prefazione con “Fuck you” incorporato:un mezzo pseudo scrittore giudica le mie opere, dall’alto “dotto-erudito” delle sue raccomandazioni del cazzo e io gli scrivo questo: un parere spassionato sul suo libro, lo vuole?
Trattasi di una leccata di culo buonista come va di moda oggi.
Questa è la verità. E va sbattuta in faccia agli stronzi arroganti che sfruttano il solipsismo di studentelli schizofrenici, caro professore del licealotto “Uccelletti” da comandar a bacchetta. Poi, usufruendone per i propri successi “letterari”. Ecco il mio cazzone, cazzaro che si spaccia per geniaccio. Da me solo che cagnacci scatenati.

Contatta la polizia. Gli spedisco la polizza dei miei pugni in faccia su foto 32 denti come Zanna Bianca.
Sono Hemingway: se uno fa il grosso, gli mostro il mio uccello tosto. E gliele tasto.

Sì, fuori come un balcone, meglio di quelli di rovo.
Molte donne ascoltano i consigli degli usignoli.
Meglio il coniglio Lucignolo.
Più da conigliette con le lucciole.
Egli è il mandorlato Balocco!

Ho detto tutto.

Anzi no. Anni fa, un idiota volle rovinarmi. A tutt’oggi è schiavo della madre che lo usa come “videocamera” da posizionare sui suoi amanti raccattati fra altre zoccole della “buona” borghesia guardona.
E da me solo che schiaffi ad accecarli.

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. Wolverine – L’immortale (2013)
    Preferisco la vulva pelosa.
  2. L’uomo d’acciaio (2013)
    Meglio il mio duro.
  3. Iron Man (2008)
    Meglio le women calde a ferro.

 

Superman di Zack


30 May

Morando Morandini contro Kevin Costner


13 May

Morando Morandini la smetta di stroncarmi Costner Kevin: a nobilitarlo, basterebbero le sue calzature “Valleverde” da bell’uomo nel “Cantico” alle creature bionde su speroni del “Western” in borghese, mio Morando di lagrime!

Morandini ha sempre nutrito poca simpatia per il grande Kevin.

Più “in là”, sfoglierò per voi alcune sue critiche, anzi una, da poche stellette per lo sceriffo.

Ma, nel frattempo, voglio ringalluzzire i vostri ormoni, cinefili e “incalliti” nel “callo” dei tacchi d’una Donna per la quale spenderei parole e anche il mio “armamentario” di “grilletto” facile.
Codesta si chiama Elvia Giancaterino, giornalista di “Abruzzo nel Mondo”, Lei, “Portale” dal portamento a porgertela con così fantasiosa freschezza oratoria, ah, “orale” nel camminar già arrostita sul mio “abbrustolire”, aizzato come quaglia rosolata d’olio nel massaggiarla “fucilante”.

Recatevi su “YouTube” e digitate la sua nomea, una pantera del Centro-Sud a “orientartelo” nel sapor caraibico, da “carabina”, mediorientale per una Nannini d’occhi neri e “impossibili” come i saraceni.

Donna acida che mi “uccide” nel desiderio per cui la mia “verga” è Giovanni giovanissima.

Malavoglia!”. Maiala a farmi male.

Raramente veste in minigonna,  però di pere attillata in capezzoli prorompenti, mi ruppe anch’ieri nell’autoerotismo “di mani(era)”. Strappai più e più canottiere, dinanzi al suo corpo vigoroso da fiera.

E fu una “cannonata”.

Mentre la notturna Bologna fu invasa da saette con tanto di rane alla Magnolia, io abbaiai da cane per miagolarle il “lamento piovigginoso”:

Elvira, essenza femminea che io venero, adorazione che non attenuo ma me ne invaghisco di erotiche libagioni alla mia carne distrutta, arsa come candelabri nel seno di floridissimo esserne amore assatanato, come spargerle cenere e incendiarla di calore, come voluttà di tutti, eh eh, e il vederla nuda, amata, soggiogandola in gambe melodiche, a collo di sangue da invischiarla in tumescenze articolate, slacciarle ogni orlo e imprimerla ove illimpidisca Lei come la ricordo.

Crollai, a pezzi, precoce d’eiaculazione, soffiandomi un cappuccino della Mezzanotte inoltrata e ancor di Lei “scremata”.  E del mio “mezzo”… “cremoso” non dolce di cioccolata… “calda”.

Ma, dopo esser (s)venuto, mi venne alla mente l’uomo adatto a una così gatta “schiumosa”: Costner Kevin.

Morandini fu un porco a rovinargli la carriera, stigmatizzandolo in recensioni “nostrane” da Pater Noster poco parchi al suo “archetto”.

Sì, se il film non è un melodramma alla Amedeo Nazzari, Morando s’inalbera.

E dire che Kevin ispirò Ligabue di Fandango.

Morando, invece, lo copre di merda e fanghi.

Kevin t’incito alla Revenge! Fai capire al vecchiaccio come si ruba una Stowe Madeleine nel fruscio di gambe orgasmiche da balla coi lupi. Intingi Madeleine sul tuo mohicano di lave “vulcaniche”, suonando la cavalleria pesante di “trombe”.

Open Range, aprila per un fuoco duellante fra le sue cosce “saloon”. Spara più “colpi”, e inarcala come il tuo “dardo” sfrecciante da Robin Hood.
Tu sei un intoccabile, Kevin, ma Lei vuole il “ritocco”. Non sei solo chiacchiere e distintivo, Madeleine lo sa: dietro il doppiopetto, c’è un “indiano” di “reggimenti” per “scalpo” al suo “ardimento” peloso e da “tendine”.

“Sganasciala” in Toro Seduto, è solo una bagascia, attricetta che fece… perché “fotogenica” di figa per “carte igieniche”.
Sì, recita da far… cagare ma, se stimola la diuresi, pur d’espressione immobile è d’ammobiliare di tosto e “legnoso” Kevin “duro”. Little Big Man.

Morando che ne sai della Stowe, tu che stronchi e non lo rendi un “tronchetto?”.

C’è una prateria su cui “affumicarla” e tenderlo, non tenero, per stenderla.

Pigli la “sella” di Kevin cavalcante, e citi altri critici per “smontarlo”.

Ficcati questo Postman in culo:

questo western postatomico, scritto da Eric Roth e Brian Helgeland, è stato un disastro totale per incassi e accoglienze critiche. Insensato ibrido tra Mad Max di Miller e Alba rossa di Milius, seminato di metafore e impregnato di patriottismo, mal recitato (specialmente da K. Costner) e diretto ancor peggio, ha persino un messaggio incorporato: la circolazione delle notizie è alla base dell’idea stessa di democrazia.

Almeno, Kevin ha le “pallottole” per dedicarti le parole che non t’ha detto:

Ti dimenticherai presto di me, vero?
Ogni giorno
.
Morando, lascia stare Kevin, ricordati che è Mr. Brooks.

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. Superman: L’uomo d’acciaio (2013)
  2. Silverado (1985)
  3. L’uomo del giorno dopo (1997)

“Man of Steel”, new official Poster


02 May

Superman is Genius


27 Apr

Sì, s’attorcigliassero. Da Man of Steel riceveranno inculate d’acciaio, molto “friabili” ai culetti lor ancor più balbuzienti (sono dei petomaniaci afasici di afe e se le fanno lì), come la serpe velenosa, infida e calunniatrice che,  in naftalina, verrà proprio “eretta”, “in pectore” del mio ispettore a ogni zona “buia” delle sue male… fatt(on)e.

Eh sì, è un malfattore, infatti è figlio di un fabbricante di violenze, il padre, un patito di Marlon Brando che però ha avuto una vita peggio di Fronte del porto

Direi di curare la “prefazione”, alludendo a un altro (im)potente di orge e festini

Prefazione a sputtanarlo! E che mi fa? Mi brucia la casa?

Tutte le donne delle notti “in bianco” di Silvio. Chi è Silvio? Il caimano dalle mani “morte”, “morbido” per la concupita concubina nel cubitale “culo” immolato a suo capitalismo anale.
Le cubiste! L’affarismo dell’“affarino”

Costui, imprenditore di cui non riveleremo il nome, in quanto famosissimo di “Ministro” del Consiglio dei corrotti minestroni, scalò ogni “scaletta”, saltando di palo in “frasche”, dette anche cespugli ove si può “abusare” di “potere” in lei sottomessa al modo (molo e ed emulazioni bagnasciuga in mula ammogliata non tanto) subdolo-subliminale fra “succhiotti” e “doli” in un’indole marpiona da “succinta” con profilassi per non metterla incinta ma sottomessa, ecco… tale esemplare “fattosi” da sé, in tal fattoria di “animali”, arrecò tanti mali sociali quante puttanelle a “lui” solidali ma “pene”… volenti o nolenti a “It” bisogna “dare” se vuoi “sfondare”.

Non ci sono puntini che tengano, ma “trapunte” ove “tenere” in “auge” il puttaniere mascarato!

Una delle sue prime conquiste “extramatrimoniali” fu Marta Flavi, che scippò da Costanzo Maurizio “riempiendola” nei “buchi” della sua agenzia con le agendine “uterine” d’agente patogeno per “incanalarla” a una carriera “bruciante” quanto una relazione losca di corna al Costanzo dipendente dal padrone jus primae noctis.

Silvio scopava la “pargolina”, mentre Costanzo era al Parioli.

Se Mike Bongiorno salutava la mediocrità italica al motto “Allegria!” con tanto di rimbombo da Eco… (Umberto), Silvio girò nell’oca di Messaggio Susanna, per una “Ruota della fortuna” d’amplessi bang con “Bingo” sottobanco.

Susanna, da allora, si laureò in psicopedagogia ma, chi s’accontenta, gode?
No, Susanna no. Infatti, ottenne un’altra laurea per “bona” condotta, affine ad “affilare” quello… di Silvio, che la rese “matura” e “indurì” il suo portamento ancor grezzo finché lei “venisse” nella copertina di Capital. Silvio “imboccò” Susanna per farla… crescere rispettosa dei suoi studi da “educatrice” ligia al “dovere”. Che “dirigenza”, che Susanna diligente!

Eh sì, la legge darwiniana della sopravvivenza. Se vuoi far… carriera, e superare così una condizione di anonimato in cui sarai giudicata solo un’analfabeta scosciata per le letterine di Bongiorno, devi “allattare” il Premier a “premio” d’una cover molto “scoperta”, insomma fra le coperte.

E devi “prenderlo” alla lettera!

Fra altre sue conquiste, Sabina Began, celebre meretrice del tutto “meritevole” d’un Silvio ancor marito eppur amandola d’armatore.

Costei si denudò su “Boss”, regalando la sua coniglietta al Silvione capo dei capi di colluttazioni con la mafia, previo “prediche” di Di Pietro e un Travaglio Marco che impedì a Sabina di partorire il Rosemary’s baby, figlio abortito dell’accoppiamento (gioco delle coppie e delle coppe?) travagliato e osteggiato dai “benpensanti” che non videro di buon grado un “Presidente” far l’amore con una gradevolissima però senza “gradi” militari, come esige, dunque “erge” la Fiamma “patriottica” del carabiniere sodomizzato dalle regole caudine d’educazione “cattolica” su “manganelli” d’una società ipocrita nostrana ove si mostra solo la Patria, appunto (storia di appuntati e appuntamenti di “pedinamenti” al buio…), ma non le vere patte-patatine degli altarini, in quanto tutti omertosi nella “bontà” dei falsi Patti Lateranensi.

Fascisti ancor al grido del Duce Mussolini, eppur tutti a muso chiuso quando c’è da tirar fuori davvero le “palle”.

Il Papa sapeva, il Papa era forse un pedofilo?

Cioè, per farla breve, anche se la “fece” molte (gira)volte nell’allungar il brodo della gallinella, Sabina pretendeva il riconoscimento dei suoi “valori”, ma Silvio le donò solo dei “gioiellini” di Famiglia da Padrino e da Dad in lei che dava, chiedendo soldi da assoldata.  Eh sì, vecchia gallina da Dado Starlette? No, una giovane “bambina” dai dardi (ri)tratti per un ritratto oramai incancellabile di “Gioconda” sul “condimento” del Silvio “tirato” (lifting o ce l’ha senza rughe?) tutto tutto dentro. Inculata a sangue, figa ancora o a livello “figurina” della figuraccia in “seno” poco figurato?

Figuratevi se a Silvio importa.

Pare che rubò Campbell Naomi a Briatore Flavio durante una Domenica nella quale Flavio cambiò le “ruote” della bombastica modella per annerire già Gregoraci Elisabetta, “curve” al silicone da scambisti del “futurismo” ideologico d’aperture mentali, soprattutto di troie “apertissime” ai cambiamenti di prospettiva e di “posizioni” con sgommate di bianchetto e colla saldatrice al materassino.

Poi, lo scandalo “Noemi”.

Sì, Silvio sostituisce una “vocale” di “A” con la “E” dell’onomatopeico orgasmo da balli “latini” del suo “biscione” da Bestia con tante belle che per lui belano come pecorine.

Chi sarà la prossima pecorella? Una della Sardegna o una da cotoletta milanese?

Silvio è l’uomo da battere. Poiché a tutte le “donne” l’ha “sbattuto”.

Silvio non morirà mai, ché è il cazzo che avete “eletto” voi da “eretti” italianoni!

Poiché, come Silvio, anche voi siete dei “tromboni!”.

Ho detto tutto, mentre Silvio lo dà, appunto, a tutte.

Colui che è

Come sapete ho pubblicato, su lulu.com, “Cento e una notte, bizzarri pensieri cinematografici”.

Quando c’è da “ballare”, sono come Mohammad Ali, il più grande.

E volo alto.

Non ci sono Cavill(i) che possan reggere.

Come una famiglia d’idioti tentò di ledere il Principe ma il Principe divenne Re, pulendosi con i pezzi di carta (da parati o da stracci-ati) delle loro “ambizioni altolocate”, in quanto si pulisce dalle merde con la “Carta Regina”

Molti m’accusano d’ossessione nei riguardi di tal nucleo.

Sì, ne soffro, in quanto responsabili di spergiuri e varie “amenità” di sorca, la madre, nei confronti del mio puro “frontespizio” spiccato, poiché da sempre invidiosi del mio stile raffinato e non “affine” al loro olfatto da bestioline.

Dopo tante cattiverie, mi ribellai “pericolosamente”, ma insisto sulla loro linea di sangue perché, quando si “praticano” violenze, gli unici riconoscimenti, che da me otterranno, saran dei frontali

Capoverso di lor riversare “impalliditi”, in quanto estratti dai globuli rossi in “trasfusione” alla mensa dei barboni, ove stan elemosinando la carità del loro poco esser stati caritatevoli con un “caro” bambino ino a lor “porcellino” molto più adulto dei loro cervellini.

Tutto partì dall’odio esecrabile del signor Giacomo. Il cognome lo sapete, “gestisce” altri loschi affari “gemellati” eterozigoti col fratello che sorride oggi con una mignottina di gotine, pescata alla sagra del suo “cascarle a fagiolo” simil soliti ignoti,  in quanto già giace (il grande freddo del fesso con la fessacchiotta in calore…) da “ani” immemori con il suo “spogliatoio” da demente, qual pari fratello di stesso “sesso” eminente.

Sì, malati sempre di sesso sboccato, “sbocciato” davvero con indubbia “protervia” (forse anche di protesi con la “pompa” dell’idraulico in caso lei non si “bagni” del riscaldamento al termosifone in tal cafoni e annessa-immessa “fidanzata” casalingua), appresero i “duri” insegnamenti dello Jor-El, il pater familias del loro Pianeta Krypton, soprattutto poco amante dei poeti criptici ma da stupri domestici “psicologi” degni davvero di “minzione” fra pugni, pugnette di “scambi” di “palle” che se le (s)passavan annoiate, nodi in gola, s-tiramenti slogati, mascelle deragliate e piatti fra tovaglie insudiciate con la moglie a tradimento e a tener “cassa” degli scontrini “fiscali” del marito in libera “uscita” (o entrata…?) con tutte le peggiori prostitute di via Stalingrado.

Facciam spalluccia?

Quelle migliori eran “pene” per i denti da coniglio del bugiardissimo figlioletto dai “filetti” lunghissimi (il naso adunco adduce che è ora “dottore” d’altro “lasciapassare” nelle passerine più al suo pisellino con le cravatte del “fiocchettino”, che “fiorellone” all’occhiello… il nasino asinone) da epilettico sulla fissa dei “letti”, essendone il prediletto. Da affissione!

Per “migliori” intendiamo, aprite le orecchie (lui aprirà altre bagasce…, forse una le ammazzerà con l’ascia, “sganasciando” nello “sgusciar-l-e”), quelle di offerta più conveniente.

Scontate a basso prezzo per la nomea “altissima” del nostro apparentato, come da paragrafo di “figacce” soprastante (a lui sottostanti), puttaniere di gran “cerbottana”.

Eh sì, le “bottane” voglion un “uomo” di botte… “piena”.

Insomma, fa pena e “lavora” di facciata per il pan da forno su fornicare nel suo “tor(ni)o” a topa di formaggino in lui tornita di torride schifezze.

Provò a mettersi contro di me, Superman.

E urlò “Lo voglio vedere morto! Deve urlare e farsi il culo, come tutti i normali comuni!”.

Infatti il padre, non contempleremo le sue comunelle di “Comunione” anche alle suorine molto suine di tal prosciutto “cotto” e “sentimentale” al crudo finto chiesa, non ha mai fatto un cazzo in vita sua. Ma lo usò, senza usurai.

Si spacciò per giornalista ma era solo un (mal)messo che “guadagnò” un appartamento comunale “grazie” alla “graziosa” moglie, la qual si “chinò” alla “varichina” del Sindaco per quattro spiccioli e un orgasmo “spicciolo” per salvare capra, cavoli, burattini, merende e lo stipendio al “mutuo” da sodomizzata “mulatta”.

Da tale “Genesi” molto molto costruttiv(ist)a, il figlio s’accanì contro Superman, in quanto menefreghista.

Ma a ogni attacco riceve nell’ano, annualmente, un mio dorato capolavoro letterario.

E più passan i giorni e più assume dei ricostituenti perché non trova mai il coraggio di costituirsi.

Soprattutto cerca il “suo” ma lo piglia dietro.

Oggi, il mentecatto, per raggranellar du’ soldi di “pubblicità”, previo qualche altro pube suo infantile, s’è creato in falli e farfalline un blog, ove già incensa il film di Zack, asserendo che lo ha “gasato a bestia”.

Ecco, su tale “espressione” vi chiedo di meditare.

Un maiale un po’ “montato?”.

Sì, la risposta è giusta.

A “lui” molto supposta nel post… eriore  e anche portiera incastrata a sua faccia maciullata.

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. Superman: L’uomo d’acciaio (2013)
  2. Superman (1978)
  3. Iron Man 3 (2013)

Genius-Pop

Just another WordPress site (il mio sito cinematograficamente geniale)