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Marlowe alla James Caan, eh già, dovrebbe indagare su questo qua, un quaquaraquà! Ah ah


23 Apr

Leggete sotto che razza di commento inserito da tal abietto anonimo, per modo di dire.  Scrive anche in perfetto italiano, niente da aggiungere, eh eh, sue testuali parole: i molti più sicuri spasmi in solitaria.

Che già scrivere i molto più sicuri non sarebbe, anzi, togliamo il condizionale (per lui vi sarà la custodia cautelare con le varie condizionali? Uh uh), non è un grande italiano.

Insomma, no comment, un personaggio che parla da solo, vive in totale solitudine e, come si suol dire, si commenta da SOLO. Poveretto. La sua rabbia è spropositata, sono davvero spaventato.

Marlowe Poodle Springs poster James Caancomfortably numb frusciante

Non ci arrendiamo dinanzi ai criminosi stalker, il JOKER a Venezia!


25 Jul

Forza, amici!joker


Il JOKER in Concorso a Venezia e io giro per i corsi, senza seguire più nessun altro vostro maieutico, maialesco discorso!

Esseri nietzschiani che indossano la giacca di Ryan Gosling di Drive per un affronto da uno contro tutti epocale

Sì, invigorirsi e seguire le lunatiche trascendenze, senza più farsi schiacciare dalla cattiva influenza di compagnie sbagliate, senza più deprimersi e immalinconirsi per colpa di maligni ascendenti, senz’arrendersi dinanzi all’ignoranza, agli uomini di panza, opponendosi fortissimamente per innalzare in gloria il vessillo della propria unicità, issandosi nella monumentale resilienza leggendaria, epicamente combattiva d’una personalità che vili impostori cercarono di demolire con la capziosa, esecrabile, riprovevole, ripugnante arma dei ricatti ipocriti, dell’arroganza a plebiscito delle loro cafone mentalità figlie d’una putrescenza esistenziale tramandata di generazione in (de)generazione.

Debosciati dell’anima, ostinati e facinorosi che insistono voracemente, offensivamente a volerti distruggere per inghiottire lo splendore immacolato del tuo cuore ribaldo affinché deperisca e nella desolazione si strugga, intaccato, violato, abusivamente (s)truccato dalla loro codarda visione vetusta, tocca e ingiusta della vita, per far sì che nell’opacità dei loro livori s’offuschi, s’affossi a cagione dei loro maleodoranti, cattivi gusti adattatisi al porcile fetente ché, profanatori di sé stessi, offendono acrimoniosamente le dignità altrui al fine di soggiogarle al materialismo e all’edonismo d’una società consumistica soprattutto dei loro candori rinnegati a favore dello spogliatoio, denudatosi d’ogni nitore, d’una grandguignolesca, tetra e terrificante strafottenza ingeneratasi per infettare il fradiciume e la marcescenza sempre di loro stessi già traviatisi e stesi nell’aderire, farisei, a regole malate di mente. Fottetevi! Voi e il vostro senso demente della dignità, voi e le vostre oscene regole d’onore. Siete dei mafiosi!

Sì, come i mafiosi. I quali, dopo una settimana di porcate, vanno dal prete confessore a recitare un fintissimo Mea Culpa nell’Atto di dolore di sconsiderati peccati che prima obliano nell’abluzione della benedetta acqua e poi reiterano appena rimettono piede fuori dalle chiese dei loro disonori.

Sì, super panegirico, barocchismo letterario odiosissimo, sofistica mia presa di posizione gotica, falotica a slancio tonitruante di me stesso oramai lanciatosi a muso duro contro gli inarrendevoli beoti di questo vigliacco branco stolto, di tal rango di tonti. Non sono Rambo ma voi avete finito, comunque, di sentenziare da sceriffi lerci.

Poiché son uomo lanceolato per anni da costoro massacrato, macellato, sbudellato, ricattato, bistrattato, maltrattato, angariato ma non ancora affatto sfiancato. Né svilito. No, non sono finito.

Anzi, tutt’altro che infante e infranto, invero orgogliosamente incazzato, giammai frantumato, fervidamente schierato in battaglia dirimpetto a tali fradici criminali assai smodati e sfrontati.

Sì, son bellimbusto che spavaldamente cammina a testa al(a)ta, rafforzatosi oramai in maniera irreversibile, induritosi come l’amianto in quanto non abdicherò né abiurerò dinanzi alle vostre ideologie villane che vorrebbero recludermi nel pianto per oscurare ogni mio passionale vanto. Canto nel vento! E quindi?

Vanitosamente, i vostri insulti non mi fanno più niente, né caldo né freddo. Indosso oggi infatti l’impermeabile, domani il montone e vi (s)monto, ieri forse la giacchetta della vostra lurida pelle.

Che palle!

Siete degli zappaterra che si celano dietro apparenze fighe, siete meschinamente, viscidamente ossessionati dal sesso più laido, lurido, tribale, barbarico, animale, schifosamente anale. Protervi, irredenti e impunitamente fieri, fiera-mente, cioè da uomini con menti belluine e bellicose da rancorose fiere, perseverano nel ricusare la patologia della propria limitatezza, nello sconfessare di bugie e frittate rigirate l’altrui individualità da voi/loro calpestata immondamente nel disconoscere perfino le vostre conoscenze ristrette da scimmie astiose e violente.

Insomma, dei deficienti. Esaltati, in padella vi esalo. Vi salo e addosso vi salgo. Basta coi vostri assalti, mi avete fatto girare le palle e ora saranno palate. Anche alle vostre donne, quelle frigide patate!

Sì, andassero a cucinare le vostre salsicce. Ah, cicce. Evviva Franco e Ciccio!

Sì, costoro vogliono angustiarmi, ustionarmi, coglionarmi, far sì che m’inferocisca, m’inacidisca e come loro m’imputridisca. Cosicché, spezzato nell’amor proprio, m’infuochi bestialmente, imputtanito. Sì, il verbo imputtanire esiste, lo dice anche la Crusca ma io non apparterrò mai alla vostra zucca. Al vostro rusco. A Bologna significa immondizia, miei loschi.

Siete il trash, siete da zoo, siete primitivi Neanderthal e invece io oggi voglio essere Pentothal, mi avete fatto perdere anche Andrea Pazienza.

Sì, non pot(r)ete più continuare ad affibbiarmi puttanescamente etichettature distorsive nel sigillarmi in stigmatizzazioni figlie delle vostre aberrazioni corrosive.

Sì, io vado avanti, senza tregua. Lottando e sbracciando perché voglio vivere come cazzo la mia anima vuole in quanto tale è la mia indole, riflessiva, ascetica, distante remotamente da ogni presunzione di tali vostri impostori che non siete altro, siete solo (s)fatti di pessimo, disgustoso alito, siete senza core, allineati al vociferante, diffamatorio coro caotico più squallidamente demagogico e retorico. Zotici! Siete spaventosamente ingrigiti nel gregge in quanto grezzi o solo greggi. Vi purifico, vi spurgo, son io ora che vi deturpo, vi turberò sempre poiché ho or acceso il turbo e avete finito di moralizzarmi, nessuno mi demolirà né demoralizzerà, miei furbi.

Ah ah.

Dunque, ribadisco:

siete merde grigie, pseudo-uomini rigidi, ipocritamente acco(r)dati ai doveri più falsamente ligi, improntati alla più bieca, caudina, spietata legge di coloro che avranno pur letto qualcosa ma non sanno le altrui anime leggere, anzi, indiscriminatamente, arbitrariamente, criminosamente ne vogliono legiferare le scelte e ferirle. No, la vostra mostruosità scagliatomi addosso non più regge.

E ora vi sputtano come non ho mai fatto, ho sempre sognato e adesso in faccia vi sbatto. Senza se e senza ma eppure con vaffanculo a mammata.

Basta coi Pater Noster, basta con queste vecchie generazioni di troioni, di tromboni, di puttanoni.

Ecco il coglione mio offertovi in san(t)ità poiché desideraste stuprarmi nell’anima affinché mi castigassi nelle vostre visioni coi paraocchi, miei figli de’ ndrocchi(a), miei figli di troia, miei figli di zoccola, miei figli du’ cazz’.

Ma che volete incastrarmi? Non imprigionerete più la mia anima, non mi griderete di castrarmi, basta con le vostre castronerie. Io sono la buffoneria, la malinconia fattasi carne per sfasciarvi, fascisti, incarno infatti la beffarda vostra cretineria spiattellatavi nel deretano e ficcata a sangue con leggiadria ira e poi come più mi tira.

Me ne tiraste tante. Ma ancora me la tiro. Se mi va, me ne tirerò tantissime. Che cazzo me ne fotte, cazzoni?

Avete esagerato. Siete andati troppo oltre.

Avete presente quando Charlie Brigante, ovvero Al Pacino di Carlito’s Way, vede ammazzare il suo caro nel bar dei malfattori? Si chiude in bagno, carica la pistola e minaccia gli omicidi, gli assassini.

No, state tranquilli. Non vi sarà nessuna sparatoria ma una potentissima, legale inquisitoria, una nuova requisitoria devastante, statene certi.

Avete fatto la guerra alla persona sbagliata.

Quella vecchia matta andasse nella scuola superiore della sua inferiore. Che suora.

Dunque, ammetta i suoi desideri davvero ecumenici. Voleva sbattersi John Lennon poiché lo eccitava a morte quest’uomo cazzuto che cantava Imagine… all the people.

Adesso, dopo aver sposato un alcolista da lei salvato dietro la concessione cattolico-apostolica della sua figa sconsacrata, si ubriaca di Alleluia, dispensando consigli maieutici ai suoi scolari per renderli supini alla somara assai suina della sua mentitrice volpina.


stalker vodani 10

Pasquetta è sempre meglio di Pasqualina: Freddy Krueger mi ha salvato da ogni scottatura, gelando le distorsioni ardenti dei social, i nuovi forni crematori dei bambini


22 Apr

Ciao!

TV Teletodo 27 09 2016 Imagen de Son Robert Englund

Ah ah. Sì, io ho appurato con mano.

Pasquetta non è solo il giorno susseguente quello della resurrezione del Cristo il salvatore.

È una donna molto sexy. Sì, Pasquetta Ombretta.

La conobbi tre notti fa, anzi, quattro notti orsono. In una notte da polare orso. Avevo freddo e lei, più del buco dell’ozono, scaldò la mia calotta, rendendomi un Tarzan delle zone pluviali accaloratamente equatoriali.

Questa sorta di abbronzatura di sue ultraviolette radiazioni altamente termiche, senza crema protettiva ma con molta cremosità pari alla fermentazione del latte miscelato che produce lo yogurt, avvenne durante il Venerdì Santo. Giorno nel quale non si dovrebbe mangiare la carne.

Dio Cristo!

Santo mica tanto, a dire il Verbo, volevo dire il vero.

Sì, venerdì scorso crollai dopo una giornata assai pensante. Sostanzialmente pesante. Il mio cervello, squagliatosi a causa di troppi angoscianti pensieri perturbanti, infatti, per cui riflettei su un’umanità senza spina dorsale, collassò, si spezzò più della colonna vertebrale di un distrofico muscolare e di un paraplegico. E, barcollante, sognai una donna piccante con la quale, in pura fase REM molto più impuramente schietta di Losing My Religion, fui molto indubbiamente a lei incollato e poi eiaculato tutto colante.

E sapete bene che, quando questo accade, si vien colti dalla botta… sì, quella di sonno.

Cosicché, senza neppure indossare il mio pigiama comodo ed elegante, precipitai fra le braccia di Morfeo, dio mitologico secondo me solo allobiologico. Sì, questo se ne sta nello spazio extraterrestre fra le stelle e, non potendo quindi essere umano e giocar di conseguenza i numeri cabalistici del Lotto, penetra nei nostri inconsci dormienti per angosciarti in modo farlocco. Praticamente, una versione da Star Wars di Freddy Krueger. Sì, il povero Freddie Mercury morì di AIDS, per molto tempo lo discriminarono, considerandolo pervertito solo perché appartenente all’altra sponda, il Krueger era invece un emarginato. Prima fu sbattuto in una zona di confino, dunque lo combinarono pure per le feste. Voleva solo andare a una festa!

Lo bruciarono vivo. Ma, secondo me, entrambi avrebbero risolto tutto se avessero scopato Diane Kruger.

Sì, la gente normale, eterosessuale e pen-pensante, volevo dire benpensante, se un uomo si scopa Diane, stai tranquillo che sta tranquilla e non rompe ciò che sapete benissimo, essendo voi uomini fatti e tosti.

Se invece sei come Mercury, ti fanno ammalare. No, non dell’HIV, di paranoie. Per colpa dei deficienti, vieni colto da immunodeficienza. Sì, questi malati nel cervello ti fanno credere di essere un mostro e tu allora cominci a delirare, ad andare in ebollizione febbricitante come il termometro con tanto di mercurio che sale di Saturno contro. I più deboli si riducono pure a leggere l’oroscopo.

A proposito, Paolo Fox è stato davvero una volpe di (cog)nome e di fatto. Avendo capito che era la versione di Luca Laurenti meno simpatica, non avendo però alcun talento, nemmeno musicale, ha guadagnato miliardi, scrivendo stronzate settimanali.

Toro: dopo tante batoste, non sarai più incornato. Sfonderai. Nuove porte si apriranno dinanzi a te e tu, con forza ed energie belluine insospettabili, entrerai in un castello dorato grazie a una donna Ariete che romperà e sfracellerà ogni tua timidezza. Sì, ti ha rivelato di soffrire di Cancro e che per molto tempo hai dormito, non pigliando Pesci. Hai rivisto adesso ove pende l’ago della Bilancia, sei anche dimagrito, hai compreso che devi vivere l’ultimo tuo giorno da Leone prima che la tua malattia ti avvinghi mortalmente come uno Scorpione.

Sì, Paolo Fox ha le corna in testa, è del segno zodiacale del Capricorno?

Ma voi davvero credete che Neil Armstrong sia stato sulla Luna? La bufala è spiegata nel film Capricorn One, film complottistico che le spara grosse più di Fox. Non Paolo in questo caso, bensì Chris Walken di New Rose Hotel.

Sì, questo Chris e Paolo sono dei ciarlatani galattici. Incarnazione disumana di Balle spaziali.

Anche Asia Argento comunque la vedo, da parecchio tempo a questa parte, fra le nuvole e partita. Sì, non le nuvole del nostro emisfero, bensì quelle dei fumati con cui ha vaporizzato ogni residua ambizione d’attrice seria. Perdendo pure i cerebrali emisferi.

Tornando agli sfigati Mercury e Krueger, se scopi una venere come la Kruger, nessun nazista ti fa più il culo. O forse te lo fa ugualmente. Da cui il film Bastardi senza gloria.

Il Krueger di Nightmare, al plenilunio, quando le streghe vengono con le scarpe tutte rotte, cioè sempre Asia Argento, me lo sognavo di brutto. Ah, più brutto di lui, non so chi possa esserci. Forse Dario Argento.

Regista meraviglioso ma uomo che, se lo vedeva George Romero, l’avrebbe preso subito come protagonista.

Sì, Romero conosceva benissimo Argento. Lo stimava molto. Anzi, lo invidiava se volete sapere proprio la verità.

È per questo che per i suoi zombi scelse delle brutte copie di Dario. Per non gratificarlo.

Ah ah.

Anche Mick Jagger non scherza, eh. L’ho visto alla tv l’altra sera. Non ha una gran cera, siamo sinceri.

Mi spaventava a morte il Freddy. Sì, sì, sì.

Tanto che scrissi, tempo fa, una lettera a Robert Englund per ringraziarlo della sua interpretazione:

Signor Robert,

vorrei chiarire innanzitutto sentitamente che lei viene dopo Robert De Niro in ordine gradimento. Non so in quale posizione potrei classificarla. Non se la prenda.

Mi perdoni se non è il mio Robert numero uno. Detto ciò, devo però, dal profondo della notte, no, del mio cuore, ringraziarla perché grazie a lei capii precocemente che le bambine della mia età avrebbero voluto dalla vita adulta solo essere delle Barbie. Delle marce edoniste stupidamente palestrate. Queste sono graffianti più dei suoi artigli. Oppure sarebbero diventate come Asia Argento.

Lei mi aprì gli occhi. Guardando la sua mimesi in Freddy, le confido che rabbrividii. Lei squarciò le viscere di quei poveri adolescenti sognatori. E sviscerò ogni mio timore da infante, ogni mia fobia infranse.

Lei, sì, col suo terribile ma sincero, ghignante babau allucinante, mi fece già capire che il mondo altri non è che un sanguinolento, violento horror ed è meglio, dunque, un incubo immaginario piuttosto del carnaio d’una realtà che ti arde a fuoco lento.

Lei perse la faccia per colpa di gente bigotta. Di mio, dopo la prima volta, dopo essermi scottato col sesso, mi venne… la gastrite. Un’acidità di stomaco insopprimibile.

Sì, m’infiammai e, da allora, sono spento. Ebbi fegato a lanciarmi con tanta foga e avventatezza nella ventosa di quella donna aspiratrice, ah, ottima figa, dopo che le regalai delle dolci mimose e pure un aspirapolvere, ma lei succhiò tutto il sangue del mio vitale ardore malinconico, rubandomi perfino il posacenere. Voleva scoparmi a ogni ora e impazzii perché non gliela potevo fare nemmeno se avessi chiesto aiuto al diavolo più infernale.

Peraltro, tutte le donne, comprese le potenzialità del mio incendiante… (lei ha capito a cosa alluda, no, allupo quando sono ignudo), inaridirono ogni mia purezza, smembrando ogni incendiaria passione.

Che delusione cocente.

Sì, mi dissero robe immonde come… che te ne fai del Cinema e dei tuoi libri? Ci sono qua io, la donna dei tuoi sogni. E vorrei sognare con te. Semmai ci sveglieremo assieme il mattino dopo la nottata focosa.

Donne scassa-marroni. Mi pare ovvio, no?

Durante l’inferno, invero l’inverno, staremo abbracciati sul divano a guardare un film con Julia Roberts dopo il rosso di sera, bel tempo si sperava. Sì, non si spera più. Queste donne sono oggigiorno disperate.

Vogliono solo essere fornicate, bere il vinello e riscaldarsi anche davanti a un caminetto col fuocherello. Regalate loro un Acquario alla Paolo Fox e saranno contentissime. Queste vogliono pure i pesciolini rossi, mica solo il vostro oramai anemico.

E non desiderano nemmeno pulire il tinello e il gabinetto.

Sì, pensai che il sesso mi avrebbe reso felice. Invece è successo il contrario.

Ho capito che le donne ambiscono solo a quello oltre ai soldi.

Noi uomini siamo sfortunati. È davvero una realtà puttanesca e mortificante.

Oserei dire raggelante. Mette i brividi. Altro che i film di paura.

Almeno, se fatti bene, ti danno una scossa.

Queste donne invece non ti cagano se non te le fai bene, vogliono la limonata che costa dieci Euro a bottiglia, fanno tante mosse ma non m’incantano. Andassero ad ascoltare Incanto di Tiziano Ferro.

Non me le bevo…

Perciò, Robert, la ringrazio dall’altra parte dell’oceano per avermi presto donato quest’immenso mare dentro molto amaro ma incantevole.

All’amaro, ho sempre preferito comunque il whisky. Roba, questa sì, bollente. Forte. Che spinge.

 

Distinti saluti,

un uomo come il suo Freddy, ovvero pieno di bruciature.

Quando le persone pensano di avermi inculato, in realtà, se la stanno dormendo alla grande. Si son proprio fatti/e un film e un sogno.

Vogliono con me spuntarla ma io rispunto. Sì, dinanzi ai loro spauracchi pure in faccia sputo.

No, non vanno promossi.

 

Già, nella vita non ho mai avuto una bocciatura. Son stato io a bocciare tutti. Sì, non ho neanche mai ricevuto due di picche.

Le mandavo a fanculo ancor prima che potessero svelare le carte. Eh sì, da me volevano soltanto calore quando invece io volevo, appunto, spararmi Heat col Robert migliore.

Meglio il De Niro infatti ai buonismi e ai cuoricini di quell’altra che voleva le mie palle di Natale. Che stellina. La mettiamo sull’alberello di quel Cicciobello? Se lo scartasse. Non infiocchetterà me. No, non m’infinocchierà.

Pasqualina, Pasquetta e un’altra ochetta. Se voi di queste qui siete delle buone forchette, meglio il mio digiuno.

Mi pare ovvio. E mi pare anche molto da uomo.

Sì, ora ve la racconto… ah, splendida botta(na).

Ero in una grotta, in una di queste spelonche scavate nella roccia che si possono trovare vicino alle scogliere di Dover.

Lei, eburnea, bianca come l’alabastro, dalla pelle pallidamente abbronzata solo dalla pigmentazione dei suoi sensuali nei, in quella notte fosca come un buco nero, fuori dalla grotta, in riva al mare, stava pescando le cozze.

Cioè tutte quelle donne invidiose della sua bellezza madornale, non so se virginale. Anzi, considerando la sua bellezza pazzesca, credo che tale Pasquetta sia una pornoattrice.

Come no? Le donne bellissime hanno solo due possibilità nella vita. O fanno le attrici a Hollywood oppure la devono dare comunque in maniera sputtanante. Sì, Rose McGowan è dovuta andare con produttori importanti per girare con De Palma, ah, proprio una Black Dahlia, e ha dovuto farsi palpare da Harvey Weinstein per il Planet Terror delle sue ipocrisie da donna che prima ottenne appunto la parte, dandola, e poi volle passare per santa e sana poiché sostenette che Harvey le avesse tagliato le gambe.

Ah ah, questa non è bella, è magnifica. Ah ah.

Cosa voglio dire con ciò? Che le donne belle siano tutte delle messaline?

Macché. La messalina è donna spesso di bassa lega che la dà anche ai leghisti, esseri ovviamente inferiori, malati di folle maschilismo perversamente virile. Uomini che, più che avere le palle, son pallosi. Sessisti, pure omofobi e razzisti. Cazzo.

Donne di questi qui, orsù, ditemi la verità. Voi non siete delle donne vere, vero? Per stare con queste teste di minchia, siete delle transessuali. Eh sì, per forza, visto che non sono riusciti a operarvi giustamente per un cambio di sesso soddisfacente e la chirurgia ha partorito delle frigide devastanti, almeno vi eccitate, appagate, con tali coglioni impotenti che pensano di avere un potere devastante.

O no?

Sì, ho da mesi uno stalker su YouTube chiaramente omosessuale. Viene puntualmente a provocarmi, tirandosela da bastardo saputello molto cazzuto. Vuole perennemente mettermi a pecora.

Gli ho risposto che, secondo me, se la tira ma da tempo non gli tira. Questo, fra l’altro, non sa manco stirare.

Provoca. Chi pensa di essere? Sharon Stone? Sharon è provocante, questo al massimo è uno con la testa vacante.

Pensa di avere a che fare con uno da prendere a sventole, quelle che non prende lui, se non pagandole o circuendole alla stessa maniera con la quale vorrebbe fottermi. Purtroppo per lui invece ha scoperto che da me lo piglia eternamente in quel posto.

Questa è stata una delle mie risposte all’ennesimo suo attacco:

– Pronto? Sei tu?

– Sì, sono io.

– Ancora tu a scassare? Uff!

– Questo ti disturba? Lo so che ti disturba.

– No, non mi disturba, assolutamente. Soltanto che stai spendendo un patrimonio di ricariche per niente.

 

Dopo questa risposta, ha tolto pure l’abbonamento a Fibra.

Tanto usava Internet solamente per fare il cretino.

E dunque, ora che è finito con me ogni divertimento, come passerà la Pasquetta?

Con una passera come Pasquetta?

No, sembra che si sia alzato presto stamattina e sia andato al bar vestito da Freddy Krueger per spaventare una vecchietta di nome Pasqualina.

Dopo aver bevuto il cappuccino, però ha realizzato che Carnevale è finito da un pezzo.

 

di Stefano Falotico

Genius-Pop

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