Posts Tagged ‘Sexy’

Le ore liete di un amante gattesco alla Tarantino


20 Apr
Pictured: Uma Thurman and David Carrdaine in Quentin Tarantino's KILL BILL VOLUME 2. Use is authorized for print publications only. Interhet use requires additional approval Distributed by Buena Vista Internatioal.

Pictured: Uma Thurman and David Carrdaine in Quentin Tarantino’s KILL BILL VOLUME 2.
Use is authorized for print publications only. Interhet use requires additional approval Distributed by Buena Vista Internatioal.

abuso21

Sì, da piccolo mangiavo sempre i biscotti Ore Liete.

Mia madre è sempre stata una che amava il francese, infatti pronunciava liete come leitmotiv, che invero è tedesco e la cui pronuncia corretta è ’’laitmoti:f.

Diffidate da chi pronuncia sempre in maniera sbagliata.

Biscotti “light”, da vero uomo right. Eppur dopo vennero le nights… plurale inglese di notti.

Sì, mi ricordo che stavo assistendo alla pubblicità prima del film We Were Soldiers e, dopo anni di buio ormonale, ricordai quando ero un vero combattente del mio ometto, senza elmetto ma mi arrapavo sempre per Madeleine Stowe. Per lei mai lo “omettevo”. Sì, scorsero immagini rallegranti di modelle discinte e il mio “membretto” qualcosa “sparò” fra le mutande di polluzione serale, sì, era la proiezione delle 21 e 30 eppur già venni “mitragliante” di notte in bianco…

Sulla signora Madeleine, adesso attempata e rifatta, va fatto un discorso a parte. Anche se andava, nei suoi glory days, solo strafatta.

Donna da abuso di potere del suo culo imperiale, e infatti nel film con Kurt Russell quelle natiche in primo piano sono state unlawful entry al mio puberale. Sì, entrarono in scena, più che altro uscì dalla cerniera, in maniera “illegittima”.

La Stowe adesso è appassita ma a quei tempi si mostrava in tutta la sua avvenenza, accalorandomi in modo blink. Sì, “lampeggiavo”, sbattevo gli occhi nelle tenebre nel volermela sbattere. Ed era “Neve tropicale” di un corpo mio esoticamente selvaggio.

Il top della sua topa la Stowe l’ha raggiunto in Revenge, pessimo film del compiano Tony Scott in cui forse il fondoschiena che mostra non è neppure il suo, ma di una controfigura.

Ecco, vidi quel film con Gibson a Rastignano, cittadina dell’entroterra bolognese e una volta andai lì a guardare un film con una terragna. Andammo a vedere Kill Bill vol. 1, io mi emozionavo per quella Thurman così sexy e androgina, mentre lei sbuffava, aspettando che rincasassimo, sognando già di esser la mia sposa.

Non successe niente. Aprì la porta di casa, abitava coi genitori, ma loro dormivano.

 

– Fai piano, ma ci siamo… Non ci sentiranno. Dai, cosa aspetti?

– Aspetto il caffè bollente. Ho sete.

 

Nonostante questo mio vile e spregevolmente “virile” affronto senza “affondo”, lei non desistette e qualche mese dopo andammo a vedere la seconda parte del film di Tarantino.

Anche quella volta io tranquillamente la snobbai, e lei a quel punto esplose, urlando: – Mio duro del cazzo, adesso ti faccio il culo!

Sì, mi aveva scambiato per David Carradine. Devo dirvi la verità, non fui un gran cavaliere, ma nella vita c’è di peggio. C’è chi, guardando I cavalieri dalle lunghe ombre, fa confusione con i tre Carradine, Keith, Robert e David, appunto.

 

 

di Stefano Falotico

Halle Berry, magni-fica


18 Jan

Halle Berry

Ecco, uomini, siate sinceri e non nascondetevi dietro ipocrisie moralistiche da preti infingardi. Al di là delle teorie di Hegel, cosa rende l’uomo così reale e al contempo (ir)razionale? Certo, il lavoro forgia nella disciplina e nella “serietà”, ci copre di una maschera sociale che ci facilita nei rapporti sociali, perché l’abito fa sempre il mon(a)co, e le relazioni sono dominate dallo status…, anche se talvolta lo Stato facilita gli statali mentre gli operai, pur “operandosi” di appendicite e gastrite, non riscuotono soddisfazioni…

Ecco, a voi pongo questa domanda amletica, oserei dire. Specchiatevi quando, dopo una doccia, il vostro corpo ignudo vi ricorda che avete preso dei chili. Cosa vi comunica, istintivamente, la vostra bella o brutta nudità? Chiudete gli occhi e immaginate una landa fiorita in cui creature muliebri discinte giocano a far le amazzoni, inducendovi ad “acquistarle” su Amazon. Ah ah. Ecco, in questo eCommerce di anime sensuali, non sempre consensuali, e lo sa Harvey Weinstein, la donna stimola in noi pensieri ardimentosi, e l’ardore si fa calore? Se lei ve “la” concede, sì, e ascenderete a visioni paradisiache in cui vi sentirete (s)venuti.

Ecco, se poi questa donna ha le fattezze di Halle Berry, credo che dopo lo “svenimento” potrebbe esserci un ricovero di TSO, perché impazzirete e a questa mulatta vi allatterete di altri, anche se non “alti”, vogliosi capricci “immaginifici”, perché la Berry di pelle è colorata, e di vostre palle vi prosciuga in fantasie variopinte, “liquidamente” sciolte, tanto che l’espressione rimanerci secchi ha una derivazione “congenita”, molto genitale alla Berry, in quanto femmina di “bontà” assoluta, una donna che senza slip ci rende pipp’, e che avanza di sua passerona nelle passerelle rosse della vostra “scorrevolezza”.

Ciò che dico non è (im)pura sconcezza, ma presa di cosc(i)e(nza) immarcescibile, schietta e genuina quasi quanto il suo nudo pressoché integrale. Sì, dinanzi ad Halle la nostra moralità va a farsi fottere. Vidi uomini alla Billy Bob Thornton “impallidirsi” dinanzi nella Monster’s Ball del suo codice Sworfish, cari miei “pesci” e baccalà.

D’altronde, la Berry è Catwoman “abbronzata” che fa saltar i vostri pel’ nelle frasche… E il vostro “alberello” diventa fresco e tarzaniano di urlo della foresta… scimmiesco, al che non riuscite a contenere gli spasmi, la vostra virilità, fino a oggi “retta”, strabuzza gli occhi in direzioni di quel retto così scoperto, e “tutto” (di)vien rizzo nel “cespuglioso” vostro contorcervi e “torcerlo” di (auto)erotismo “per direttissima”. Voi, che avevate una visione giusta della vita, alla sua vista ecco che incominciate a distorcere ogni cos(ci)a, sì, davanti alla Berry anche l’uomo più morale prova un fisico “male”, ed è un (mal)sano pervertimento di ogni etica ero(t)ica dirimpetto a questa statuaria estetica molto gnocca. Non preoccupatevi, non vi è niente di aberrante nel vostro turbamento “degenerante”, non vi è nulla di nequitoso se vorrete viziarvi nel voyeurismo più sfacciato e impudico, sognando di esser in lei “rallistici”, se ambirete a voler esplorare le sue gallerie con “swing” di lingua molto jazzistica. Halle vi trascinerà negli unici tunnel da cui un uomo mai vorrebbe uscire, ma prima o poi tutti noi “schizziamo” e il piacere si disfa, però abbiamo “sgommato” e ci siamo “slegati” da quei grovigli psicologici che ci rendevano castrati.

Anche le persone più razziste, con una nera come la Berry diventano l’incarnazione esegetica dell’aver finalmente compreso la canzone The Wall. Ah ah, Halle è una che però ce l’ha pink come tutti/e, e rende “floridi”. Ah ah! Halle Alleluja!

Uomini, non siate casti, anche se appartenete alle più eleganti caste che nascondono alle persone in gamba, ah ah, la verità, basta che non siate pederasti, non vi è niente di male ad alzare il gomito… di “asta”.

Non è amarezza, solo ammazza…

 

 

di Stefano Falotico

Halle Berry mozzafiato


18 Jan

Halle Berry attends the 49th NAACP Image Awards at Pasadena Civic Auditorium on January 15, 2018 in Pasadena, California.

Alle prossime “erezioni”, no, elezioni, votate l’uomo della Notte degli Oscar, capolavoro a 5 stelle del movimento lunare del suo essere di Marte


29 Dec

ora01-1
Fratelli della congrega, cinti in raccoglimento, lo so, è stato un anno faticoso in cui molto avete penato e di soldi vi hanno spennato. Sì, sciacalli e arpie, che andrebbero depennati, si aggirano dappertutto e con le lor bugie ci raggirano, perché noi, lo dico di cuore, siamo ancor valorosi e non ci prostriamo e giammai ci castigheremo alle disillusioni che ci vollero indurre coi ricatti, con le macchinazioni psicologiche, con le bieche armi dei loro coltelli dalla parte del manico. Lo so, vi state infervorando ma deve vigere la calma affinché possiamo evolvere sanamente, vivaddio, come uomini atei, uniti in cor(o) per detronizzare questo potere religiosamente laico che ha soltanto distillato falso sapere sadico. E che ci prende per gente dabbene. No, non più ci beviamo i loro imbrogli e vinceremo di tutto broglio. In quanto siamo uomini che votano me, colui che è, senza infingimenti, disancorato da ogni maschera sociale e navigante nella perpetua serenità inquieta del suo essere lupo di mare navigato, che oramai conosce la realtà meglio delle sue tasche, che son squattrinate eppur non dalle iniquità inquinate. Sono un uomo ubiquo e garantisco a voi cittadini un futuro migliore, a base di amore libero. Sì, negli ultimi anni le donne, vuoi le moralistiche reprimende della piccola borghesia che ha assunto gli “scettri”, assurgendo a papale falsità del costume sincero, vuoi i predicozzi del PD, si sono represse in abiti da monache, punendo quella loro innata sensualità che è alla base della società, poiché solo dal piacere vitalistico del goderle da uomini veraci l’uomo procrea e si riproduce, forgiando di gustosa letizia l’avanzar monotono dei giorni. E combatte la sessuale avarizia con bella liquirizia! Sì, vogliamo più scosciate in tv, che espongano con ardore e slacciate… da ogni finto pudore, le loro grazie, perché questo nuovo atteggiamento ipocrita di troppa costumatezza ci rende uomini tristi, che non più giovano di quelle magnifiche viste che tanto turbavano la vista, rendendoci accecati di desideri (im)puri come sono le emozioni dell’uomo nato e creato per fruire dei lor “frutteti”. Ah ah.
Dobbiamo sganciarci dalle istituzioni buone solo a perpetuare i loro malvagi e cattivi privilegi, a danno, a discapito del reddito pro capite, in quanto non siamo capitalisti ma uomini che non prendono ordini neanche dai caporali comunisti. Noi apparteniamo alla nostra autarchica lista, e facciamo la spesa in santa pace di Cristo!
Donne, che volete laurearvi, non voglio rendervi arretrare, ma dovrete arretrare di ambizioni se ancor da noi uomini gradirete le suzioni da poveretti. Quelle, sì, che son giuste ripetizioni, finitela di leccare… il culo al padrone che fa l’uomo cattedratico con lo scibile della sua lingua forbita, quanto biforcuta e furba. Uomini, che siete ferrotranvieri, finitela di andare coi trans. Dovete nella sanità etica transitare e non da piaceri fatui farvi traviare.
Cinefili, smettetela di andate a vedere i film di Paul Thomas Anderson, quando invero non conoscete il filo nascosto di vostra moglie, un’Elena di Troia che si affilia alla canzone di Renzo Arbore con l’amante di duro… rock…

La cerco come la Titina questa bella chitarrina per far qualche swing,
mentre il clarinetto sping… così nasce un bel blues.
A-hum! A-hum! A-hum!… A-hum! A-hum! A-hum!
Senza la chitarrina non puoi far manco una canzoncina un po’ sveltina in do
e allora come fo per fare un po’ filù filù filù filà

Sono un uomo che non ha nessuno scandalo da nascondere, eppur indosso i sandali, odiando i peplum, e non sono uno della plebe.
Fra il 3 e il 4 Marzo, vincerò!

Sono un uomo equo, e voi, donne, accavallando, siate a noi equine.

di Stefano Falotico

Nella mia vita fui guardone, guardiano, guardingo, e non rinnego quest’eterno guardare i c… i altrui


05 Oct

720full-loryn-locklin

 

Cazzi o culi? Scegliete voi? Io opterei per la seconda, e se ha una quarta (sì, mi accontento, non esageriamo) va benissimo.

Vita da guardone

Durante la mia fase post-puberale, incominciai con “accanimento” a registrare VHS unicamente a un solo “scopo”, volerle scopare. Sì, tanto mi facevo di Cinema d’autore quanto, tradendo le ambizioni alte, “scendevo” laddove sognavo di farmele.

Ecco, non so se avete visto il trailer di Wonder Wheel con Jim Belushi. La prenderò “larga”, al suo “lardo”, per “penetrare” poi nell’argomento… ecco, James ha sviluppato un’indubbia panzona e sono lontani i tempi in cui in Filofax, per via del suo sguardo furbesco da lupacchiotto non di primo pelo, riusciva a concupire Loryn Locklin. Loryn, un nome che a voi dirà poco o niente, una perfetta sconosciuta, insomma. Eppure, io “la” conobbi perché in quel periodo così “produttivo” divenne, eccome se “venne”, una delle mie prugne preferite. Quando esce dalla piscina, in quel film, in bikini nero, mozza il fiato e induce inevitabilmente a un’erezione incontenibile. Oggi, Loryn è davvero appassita, il tempo passa e non è più quella gran passera. Ma vorrei ricordarla anche in 2013 con “Cristo Lambretta”, pellicola fra le più brutte della storia, d’altronde c’è il Lambert, che a parte Greystoke e Highlander, è specializzato nelle stronzate. In una scena di flashback onirico, però, il Lambert rimembra di “membro” che pare non patire la prigionia, o meglio se ne consola di dolci ricordi…, gli amplessi che aveva con colei che gli fu sposa, sempre appunto la Locklin. Una scena memorabile, che non ti fa dormir la notte.

Sì, rimpiango quegli “osceni”, ingenui onanismi. Oggi sono più “centrato”. Ma forse non è un bene. Si demonizza tanto la masturbazione, un momento invece “notevolissimo” in cui impariamo continuamente a prendere confidenza coi nostri pudori nascosti, con le nostre sessualità, con la parte più “delicata” e “lieve” del nostro poi avanzare nel reale “indurimento” della vita adulta… osate, dosate e con calma, nelle vostre indiscusse, inalienabili intimità, giovatene. Non abbiatene timore.

Parola di un peccatore che non ha più “cosce” da celare…

Vita da guardiano

Nella mia vita di “toccato”, svolsi anche per circa un anno, forse due, lavoro presso la Pinacoteca di Bologna. Ove, di guardiania museale, dovevo star attento che i turisti, soprattutto i ragazzini mai “fermi con le mani”, toccassero i seni di quei dipinti “cristologici”.

Parola di un santo…

Vita da guardingo

Eh sì, state sempre in guardia. C’è sempre qualcuno che vorrà mettervelo nel culo. La sa bene la Locklin, a cui “glielo” comunicai di fax che “filava”. Ah ah.

 

Insomma, ragazzi, non abbiate paura dei vostri desideri, enunciateli come meglio vi (con)viene, non reprimetevi, non c’è nulla di sbagliato nel sesso, sia esso virtuale, trasognato, masturbato oppure con una donna che vi spillerà tanti soldi da non farvelo più “inalberare”, se non di rabbie, ma solo il conto in banca “prosciugare”.

 

Oggi, tornando dal bar, dopo la mia lieta passeggiata per i cazzi miei, ho visto un padre elegantissimo che “ritirava” il suo figlio da scuola. Questo padre era contento. Ma non credo, posso anche sbagliarmi ma non penso, fosse felice di suo figlio in sé. Insomma, non credo voglia la sua felicità. Col suo sguardo già severo, questo padre pareva volesse prematuramente inculcare al figlio dei falsi valori per adattarlo a una vita che sogna per lui. Che non è una vita fatta di scoperte, del voler che il figlio nella vita faccia ciò che gli piace, mi “parse” piuttosto un padre che voleva che il figlio diventasse “qualcuno”. Un povero stronzo come lui, capace di andare a milf fra una ca(u)sa e l’altra.

Il classico tipo “vincente” che guadagna un sacco di Euro e poi va a mignotte, dicendo ai suoi amici che è felicemente sposato.

Insomma, siate falotici, non siate come questo qua.

Godetevela!

di Stefano Falotico

Loryn-Locklin-nude-butt-and-sex-Fortress-1993-HD-1080p-01-1024x576

La finta foto di Al Pacino sul set di The Irishman e le voglie della Nannini Gianna


23 Sep

00567011

Eh sì, anche siti seri (fra cui Best Movie) diffondono questa terribile immagine, in cui affermano che la persona ritratta sia Pacino sul set di The Irishman di Scorsese. Una bufala tremenda. Come diceva Johnny Stecchino, a proposito di falsi gangster, non ci assomiglia pe’ niente. Infatti, non è lui. Potrebbe trattarsi di Ray Romano invecchiato, ma ne dubito.

Intanto, mentre sale l’attesa per The Irishman, che non sappiamo se uscirà nelle sale ma solo su Netflix, qualcosa mi “turba”. La nuova canzone di Gianna Nanni, Fenomenale, questo il titolo, è decisamente una porcatella, eh eh. Ecco un estratto del testo:

 

se quando ci vediamo siamo due animali

non ci si prende per le mani

e la tua lingua taglia il cielo

per le mie gambe aeroplani

e dimmi com’è

 

Insomma, la Nannini ci dà ancora di gusto.21765024_10209657137648097_6582920781675463772_n

di Stefano Falotico

Buon (non) compleanno a me, una vita da “sogno” alla “Mulino Bianco”


13 Sep

Ho fatto un sogno terribile. Ho sognato che ero in discoteca e una m’invitava nel bagno per “bagnarlo”. Ma proprio sul più bello si rompeva in due, spalmandosi sul pavimento come marmellata scioltissima.
Insomma, da 30 cm diventava amputato e lei gridava: – Voglio Banderas!

Sì, la mia vita non è da Mulino Bianco.
Ma scherzo sempre da burlone e piazzo De Niro dappertutto, anche nella cornetta di te, cornuto.

bob-de-niro

00050003 hqdefault

Un “irresistibile” seduttore, forse solo un provocatore, ma che attore


09 May

00430808

Credo, a ragion veduta, che Jerry Lewis fosse un genio. E su questo non si discute, specie quando incarnò il suo Dr. Jerryll che di notte si trasformava in un “licantropo” dilettevole e “dovizioso” di “gelatina” verso il “gentil” sesso, sfog(gi)ando il suo machismo incontrastato…

Sì, ancora reminiscenti son certi miei discorsi “deficienti”, che porsi alle donne con inconsapevole “idiozia”. Ricevendo (mal)sani colpi alle palle e, quando mi andò meglio, dunque non “entrò”, delle “spallucce” irridenti il mio savoirfaire del cazzo.

Non me le ricordo tutte a memoria, molte, un’infinità corteggiai con incoscienza degna di un vero lupetto. E altrettante volte esse si “catapultarono” a me riempiendomi di “cioccolata calda”, così come furono (altret)tanti i capitomboli del mio “sciupa-maschio” molto nella “tomba” e poco tombeur. Evviva Tom Berenger, vero “duro” oramai andato a puttane.

Ma non perdiamoci nel mio “Platoon” seduttivo quanto la bomba atomica “sexy” della mia risata beffarda al caffè “nucleare” di esplosione ormonale non in “quelle” zuccherata…

 

– Donna, sono lontani i tempi in cui le mie tempie volevano appoggiarsi a te come in quella tua foto morbida col cuscino vellutato.

– Che vuoi dire, scemo?

– Straziami, accoccolandoti sciolta.

– Sei una merda. Basta!

– Succhia(mi), spossami ma non sposarmi.

– Maiale!

– Non è un male!

 

Ripen(s)o a tutte le mie conquiste oramai “scioltesi” nel cappuccino amaro di queste mie mattine già stanche.

Sì, “venni” molto di saccarosio ero(t)ico molti an(n)i fa, quando tutte mi si concedevano per via dei miei occhi neri e maculati nell’ambiguo tenebroso che sa il “fallo” suo. Esse capitombolavano nel mio cascamorto con facilità incredibile. Bastava che alzassi le sopracciglia e capivano al vol(t)o che ero un marpione di classe inestimabile. Mi spossai nei loro (di)letti ma giammai una, che fosse un(t)a, sposai. Perché, dopo averle accalappiate, le lasciavo soltanto in quel posto “acchiappate”. Ah, quante chiappe, mie (s)chiappone. Donne di ogni risma che “c(r)ol(l)avano” di fronte, anche “di dietro”, al mio carisma, tante care(zze) pronte a “slinguazzarmi” anche quando, invero, non molto curandomi, avevo i denti cariati. Sì, ero un pastore tedesco che se le faceva perfino, che “finezza”, “a garrese”, fra posizioni orizzontali e le vie decumane della città ai miei piedi, senza nessuna incinta. Ci “scopò”, no, scappò, miei scapoli, anche un incidente. Ma fu qualcosa d’accidentale, nonostante, dopo aver a lei sganciato la cintura…, sì, mi cinse e il “mio” non tanto si strinse, pur essendo di “pura” essenza fra le sue gambe cinto.
Dunque, mi sveglio e, dopo queste sveltine, so di essere Jim Carrey di Bugiardo bugiardo.

 

di Stefano Falotico

01470510

Colin Farrell, vero True Detective di ogni covo femminile


23 Sep

 di Stefano Falotico

Mi “smaschero”, adoro Colin Farrell, uno stronzo “maniaco sessuale” come me, un crazy heart fottuto…

Sì, mi vien un orgasmo quando il grande Colin spunta sul palco della pellicola di Scott Cooper e, assieme al mitico Jeff Bridges, decadenti cantano un “country” da far bagnar tutte le mutande, coi suoi occhi neri, languidi, “penetranti”, con questi suoi jeans attillatissimi, (s)tirati, avvolgenti in camicia slacciata su ugola “stonata” che mette pepe e dà calore alle tardone “là sotto” in brodo di giuggiole, che ambiscono al suo “cavallo” dondolante, in un Farrell dal “cameo” epico, come la tortina gustosa da papparsi in un bocconcino, da stronzo di classe con posa da “caramello”, cari miei lentissimi cammelli, voi ballate il liscio e lui invece lo fa… scudisciante, in mezzo a sudati cuscini, miei panzoni da cuscinetti e da donnette frustrate nel cucinotto delle patatine senza “salsina”, no, Colin è l’incarnazione del sale e sempre più al gentil sesso offre un “dolce tiramisù”, zuccherando di “cucchiaiate” leccanti con tanto di sputo per rifottersele (det)ergente, d’andamento “saliscendi” tutta notte e tutto in fondo(schiena), sin  danzar cantante dei po(ve)ri e iper-eccitante su ammiccamenti delle sue palpebre “basculanti”, servito alle “sciolte” come uno schiumoso cappuccino dal cappello freddo, cinico di codino e succhiante con occhiolino birichino già “stantuffante” tutti i buchini.

Sì, sono uguale a Colin Farrell.

Per molti an(n)i, gente invidiosa del mio cazzo tentò d’attentare alla mia erezione e da me l’ha solo invece, con più (im)potenza, preso in culo.

Questa è la lezione, miei borghesacci, questo è un tamarro d’eccezione che se le scopa da colazione a ce(r)n(ier)a su pisciarvi in faccia con (ig)nobile (s)fondato del suo lì in mezzo a dimezzarvi.

Io non son smielato, infatti sono solo nella mela.

 

Tiziana Panella, la giornalista in gamba a far gli sgambetti ai politici con poco garbo ma molta barba al pelo


17 Sep

Tiziana Panella, ogni anno, il suo sex appeal, raffinatamente, lievita in modo ragguardevole di mondovisione in sgabello sempre più simil Alba Parietti dei tempi doratissimi. E, accavallando domande ai politici miopi, il nostro (mal)occhio vien spronato, dalla sua sgambata cavalla indomabile, a seguire queste noiose tribune elettorali con più vogliosa affiliazione (s)tirata per voler scoprir gli altarini che stanno dietro gli sgambetti di tal vita italica, sempre più in crisi, ché ci rimarrà solo da guardar uno sfacelo inevitabile, scalzante, di (r)esistenza meno bella e in gamba di lei, Tiziana.

Genius-Pop

Just another WordPress site (il mio sito cinematograficamente geniale)