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“Dellamorte dellamore”, recensione “ascensione”


28 Apr

Tutto l’amore “indagatore” per un incubo color Falchi… Anna

Ieri, ho comprato “Ciak”, “Best Movie” e il nuovo “Dylan Dog”, lettura fumettistica mia preferita in tempi adolescenziali già più in là dei miei coetanei.

Oggi, stan tornando di moda i Marvel movie, non tutti marvellous.

A cui preferirò sempre il magnifico culo svettante di quella figa immortale della Falchi.
Una che col “Max” fu calendario “massimo”. Il Conte alla De Sica? No, da render Dracula un “verginello”.

Lei è la vera “Madonna!” protagonista di questa incursione tenebrosa e non tanto soave di Michele Soavi, a incarnarsi nel “modello” omosessuale ambiguissimo di Rupert Everett, il maschio per antonomasia d’ogni bona alla Bonelli Editore. Il toro! Sì, 007 era uno sciupafemmine, questo li “batte” tutti.

Ho molto di Tiziano Sclavi, anche il suo “Le etichette delle camicie”.

Qui, il nostro Soavi “raggira” lo Spirito “nocturno” di Dylan e lo trascina in un cimitero di “Mort(acc)i”.

Zombi sbudellati come mortadelle, grasso che cola di digressioni banali, amplessi “domestici” con i capezzoli alla Emanuela Folliero che lo annunciò ne “I Bellissimi” di un’Anna dei “miracoli”.

Quando vedo “una” così, divento pulp, “puro” trash della virilità alla Bobby Peru e non capisco più niente di wild at heart erto, “imbavagliato”, sanguinolente-truculenza-sbavando in zona rigor mortis (e)rettile come i lombrichi del terriccio più terragno alla bufalo o alla Buffalòra, luogo della vicenda e del vinto (under)Dog…

Rupert se la scopa di brutto, di “burro(ne)” su una lapide, e la Falchi gli è “tombale” a smorirgli sopra in estasi “montanti”-armoniche non da monaca d’un corpo-cardiopalma fra cipressi e croci. Un orgasmo capitalissimo, al “capitombolo”.

Lo sbecca la tacchina, e il becchino se la gode in un sol boccone!

Il film è una schifezza, un tentativo maldestro e “pecoreccio” di portare al Cinema un personaggio geniale, adattandolo solo alle montate lattee di Anna. Molto più “stimolante”. Lei spinge, il film non tira.

Ecco, a parte questa Venere di Milo di “Oh mio Dio!”, il resto non è valido di “candelabro”.

Solo le sue “labbra”.

La pellicola vale per la sua pelle, scarnificando la Diavolessa del Piacere sballo, rimane una trombata che v’ha fottuto due ore.

Almeno, ci siam guadagnati una manciata d’inquadrature “platoniche” a planare sull’esorbitante statua di tal Donna che mette davvero i brividi.

“Da paura”.

Accappona!

Secondo me, avrebbero dovuto intitolarlo Am-mazza da morire, non è mora né amor’ ma una succhiante-succinta ninfomane che uccide “a sangue” il tuo Machete “discinto”.

(Stefano Falotico)

 

 

Selvaggia Lucarelli, blogger e il vedo-vedo ammiccantissimo-piccante


03 Mar

   “Dedicato” a Selvaggia Lucarelli:

Selvaggia, la tua Bellezza “teutonica”, fulva, furbissima ma madornale di forme, fonte “ansiogena” d’ormoni anche miei cervellotici, fa spavento. Ma questo spaventarmi si paventa nel nessuno che pavimenterà il “demente” mio!, come un vento “insinuato” senza le sinusiti ipocrite. Perché non ammirare il tuo seno dondolante, abbondante di accavallate “blog” su twitterate anche tettoniche alla nostra società “polenta?”. Sei polemica? Sexy nell’ardire, ardendo di vero color Donna senza peli sulla lingua. La rima è baciata in te di tête-à-tête.

Sono Stefano Falotico, poeta e romanziere. Ibs.it t’illustrerà il mio esser lustro m’anche “rupestre”, sì, i miei libri son corse campestri e campo d’intuizioni scorrazzanti nelle caverne dei miei neuroni neri. M’incoraggio, si sa. Salpiamo, giù le ancore, ancor di Cuore! Sono il Genius, www.geniuspop.com/blog, affiliato d’affinità elettiva, anche (e)rettile, a te Selvaggiona!

Ogni volta che ti guardo, “salgo”, quando ti leggo, “non scende mai la catena”. E la mia “candela” s’accende.

I migliori seni del mio “girovita”


12 Oct

Il reggicalze è nulla in confronto al “mio”.

Me “lo” reggo da me. Non me “la” menate!

Non ho mai capito e non capirò la gente sposata.
Amore, amoretto, amorucolo, amorino, bacini e bacetti, e la pelle è sempre quella, sempre le stesse lenzuola, all’accorrenza da “cambiare”, e il solito accoppiamento che “scopa” anche di “coppie” scambiste

Sì, credo che l’unico vero sesso dell’Uomo moderno, che non ha alcun timore di “darlo tutto”, è quello virtuale, ove puoi stravaccarti e “sudartelo” sul divano “scamosciato” e “allevare” il “camoscio” che, prima è “moscissimo” in seguito a chi inseguì la tua anima, poi si “distende” di vasi dilatatori e “spalanca le gambe” al piacere “ermetico” del Man a(r)mato di “mano”.

Il mio taglio di “capelli”, da infante, si recava a Prato, dal barbiere Cosimo, uno che “accomodava” anche le donne da “sciampista allo champagne” (sì, era come Maifredi, ex allenatore del Bologna Football Club, di “calcio in culo”, che retrocedeva sempre da “elegante juventino” con queste zebre che “tingeva” di nero sul “bianco”), poi “crebbi” con l'”imparruccato” Andrea, uno che “sbarbava” tutte quelle che eccitavano la “patta” della sua “bottega” sempre aperta.

Con questi “maestri” di “classe” ineludibile, discutevamo di molti “balconcini” e, da tali “egregi”, ho “imparato” che vale più una “rasatura” personale d’una “aiuola” che taglierà, di “lametta”, solo le “palle”.

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. Gretchen Mol
    Forever mine…
    “Mollissimo”. Infatti, appena “la” vedo, i miei ormoni (s)balzano e mi crescon le tette quanto Lei, da “ermafrodita”.
  2. Uma Thurman
    Cogli la “mela” quand’è matura.
    Ed Ethan Hawke “la” sapeva “lungo”.
  3. Monica Bellucci
    Il Vincent Cassel ogni Notte “la” scassina e “incasina”.
  4. Marion Cotillard
    Di faccia non va.
    Per il resto, eccome, “eccolo”.
  5. Heather Graham
    Qui, questa qui è esagerata. Non se ne può più.
    Esageratona!
  6. Julianne Moore
    Demi Moore non vale un “cazzo”, né come “donna” né come attrice.
    Questa è “validissima”.
  7. Jennifer Connelly
    Oggi è anoressica.
    Prima, si “spalmava” di burro vero.

Genius-Pop

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