Sono da qualche giorno sotto shock.
Non posso davvero credere ai miei occhi. No, non sono mai stato un gran patito della serie X-Files.
I coetanei della mia generazione ne andavano matti poiché, a differenza di me, non avevano mai letto un libro di Isaac Asimov.
Quest’appena succitata, super sopravvalutata serie televisiva, della quale poco tempo fa girarono una sorta di reboot con gli stessi attori, all’epoca faceva sfracelli.
Ora, sono passati molti anni da allora. Ma, mentre David Duchovny, eh già, esibiva espressioni da pirla e tutt’ora le conserva perfettamente intatte, ah ah, Gillian Anderson sembrava una media laureanda in Biologia o Chimica, cioè una donna secchiona che, a forza di studiare gli atomi e le cellule, trascurava la sua cellulite e anche forse gli uc… i del sesso opposto.
A quei tempi era assolutamente insulta. Non stimolava niente, nessun gamete, sì. Se un uomo la guardava, preferiva mettere le sue palle su un abete addobbato a festa della nascita del Cristo, ovvero sull’albero di Natale. Gillian era quasi ebete. Era pudica al massimo, indossava tailleur castigatissimi da maschio e aveva sempre un’espressione da professoressa in gamba, a livello cerebrale, ma poco arrapante di cosce a livello ormonale. Era troppo mielosa a forza di studiare la mitosi. Sì, pareva asessuata. Era talmente pulita che sicuramente non poteva essere malata nelle mucose. Infatti, cambiavo canale e preferivo sintonizzarmi su Milena Miconi. Oh, ero veramente un minchione in piena adolescenziale afasia confusa e m’auto-inculavo. Da cui il termine anafase. Ah ah. Sì, mi sbagliavo di grosso. Grosso diventava per donne che oggi non valgono un cazzo. Ah ah. Ecco, credo di essere davvero schizofrenico, sapete?
Perché indubbiamente distorco la realtà. A me questa Gillian, oggi come oggi, sembra un figone di superba qualità. Ma molti miei amici sostengono che sia brutta. Siamo sicuri che questi miei amici conoscano la selezione naturale di Darwin? Secondo me, questi gorilla non meritano una donna così bella che potrebbe leccare mille banane in un sol boc… ne se solo li, no, lo volesse… È uguale a Sharon Stone di Basic Instinct in versione Jodie Foster non lesbica.
Ecco, esistono fenomeni indubbiamente al di là della comprensione umana, psichiatrica, geriatrica, pediatrica, scientifica e figa. Fenomeni come questo.
Uno che indossa tranquillamente il giubbotto di Drive con Ryan Gosling in un locale pieno di gente come se nulla fosse. Poi, torna a casa e riguarda Blade Runner 2049 ma soprattutto First Man.
Sì, il sottoscritto. Un uomo che, come Ryan, recita da autistico-autista e, come nel succitato film di Nicolas Winding Refn, dice una parola ogni tre minuti. Creando suspense irresistibile.
Non vive sulla luna ma non è neppure terragno come la maggior parte di questo Pianeta delle scimmie e delle sceme.
Un uomo carismatico, ipnotico anche se non si sa per quale motivo lo sia. Forse è Magneto di X-Men. Sì, poiché non ha bisogno del magnesio per smaltire quello che mangia.
Siamo attorniati da magnacci. Di mio, dinanzi a tali decerebrati, sussurro solo dio mio.
Fra l’altro, Gillian sembrava un’inglesina con le lentiggini. Invece, è statunitense naturalizzata britannica.
Insomma, chi crede a dio, alle dee ma soprattutto alla Regina Elisabetta, è un uomo che si merita un mondo monarchico, gerarchico, in una parola poco falotico.
di Stefano Falotico