Posts Tagged ‘Samuel L. Jackson’

Falò, un man polanskiano e Mickey rourkiano, diciamo tarantiniano?


12 Jul

Rourke Polanski The PalaceAvrei dovuto scrivere, perdonatemi, di Roman Polański (con la n di perfetta dicitura, sì, nessun refuso) o di Martin Scorsese? Sì, ma nel titolo non si possono superare i 100 caratteri. Tu, invece, che carattere hai? Di solito, io, attenendomi a uno stile molto classico, utilizzo il Garamond 12. Ah ah. Inoltre, in soli 14 min. netti, secondo più secondo meno (invece, secondo te? Eh eh), non so se sono stato sempre perfetto nella mia doverosa esposizione. Avrei dovuto specificare meglio i singoli e rispettivi nomi degli sceneggiatori. Ma voi, in fin dei conti, non conoscete neanche le napoletane sceneggiate. Al massimo, siete da Un posto al sole, sì, un pessimo sceneggiato adatto ai mediocri. Me la tiro? Sì, mica solo una. Ah ah. Comunque, state sereni. Voi non scop… te mai. Al massimo, solo a terra. A meno che non vi siano rimaste nemmeno le brioche. No, scusate, le briciole. Di mio, in passato fui sbriciolato, oggi come oggi, sono accreditato. Comunque, la mia pronuncia di Folie à Deux vale il prezzo del biglietto, ah ah. La tinta ai capelli? Invece, la tintura? Sì, la mia vita è tutta una pittura, no, una fregatura. Ora, scusate, mangio della confettura. A te piace la confettura? Sono un Pulp Fiction vivente. Parafrasando Quentin:

– Non c’è bisogno che tu mi venga a dire che il mio caffè è buono, intesi? Sono io che lo compro e so quanto è buono. Quando è Bonnie a fare la spesa, compra delle cagate. Io compro sempre roba gustosa (oppure dice costosa, non si capisce bene, ca… o, ho detto che botta, caz… o, no, lo disse Uma Thurman) perché, quando la bevo, voglio gustarla.

P.S.: i miei haters pensarono di stanare un uomo debole, sprovveduto, inesperto e fragile. Cioè, una donna. Si trovarono di fronte Brad Pitt di C’era una volta a… Hollywood? No, di fronte a Macaulay Culkin di Mamma, ho perso l’aereo (Home Alone). Ah ah. Su questa freddura finale, al momento vi lascio. No, ancora no. Comunque, Chris Columbus non è lo stesso regista di Rent, prodotto da De Niro? Con Rosario Dawson. Una che sarebbe piaciuta a De Niro se lui, dopo Naomi Campbell, anziché impantanarsi in due cause di divorzio con Grace Hightower, ci avesse provato? Lei gli avrebbe risposto, però:

– Voglio farti una domanda. Quando sei arrivato qui, hai visto per caso scritto, davanti a casa mia, “deposito di negri morti?”. Sì, Bob. Con me, anche Lexington Steele & Sean Michaels crepano d’infarto. Sono tutti morti, sì, i miei amanti. Tutti, prima fottuti, poi schiattati. Anche Spike Lee, amico di Samuel L. Jackson, da quando è stato a letto con me, è rinco… Pare che soltanto un certo Falotico possa resistere con me, senza subire danni. Sì, credo che durerebbe molto di più di De Niro con Bridget Fonda in Jackie Brown.
E non ci vuole molto a superarlo…

Al che, interviene il mio hater à la Tim Roth:

– Ma che stai a di’! Quel povero caz… n’ non gliela fa manco col Viagra.

Gli controbatte la sua ragazza: – Forse, volevi dire Garçon means boy.

– Che vuoi dire? Sei stata col Falotico?

– Sì, non solo una volta.

 

Succede il finimondo. Lui, per gelosia incontenibile, salta alla gola della sua ragazza e la picchia brutalmente da “maschio siculo”. A simbolizzazione penosa del macho verace ferito nel suo orgoglio ridicolo. Ecco dunque che, finalmente, entro in scena io e sussurro da Clint Eastwood dei poveri eppur carismatico: – Sono Ierda e non è con le chiacchiere che ti salverai dalla me… a. E sono pure William Munny.

Finisce il “film” e il mio hater pensa, fra sé e sé: por… o dio, e io che pensavo fosse un demente come Tarantino di Dal tramonto all’alba.

Alla fine dei titoli di coda, la sorpresa rivelatoria su scritta: Sì, hater, non avevi torto. Falotico è un demente ma tu non sei George Clooney.

Sì, un collage di veloci immagini allineate al sottostante testo su cui, gentilmente, se vole(s)te, potete cliccare per leggerlo e visionarlo: https://www.geniuspop.com/blog/index.php/2022/07/falo-un-man-polanskiano-e-mickey-rourkiano-diciamo-tarantiniano/

Cioè, questo post, ah ah. Che testa, no, testo, peraltro già inserito integralmente in una precedente description, sì, italianizziamo in descrizione? Sono giocoso, verace, schietto. Ed evviva Eddie Murphy? Sì, ma soprattutto sir Eddie Cook, alias uno dei famosi epiteti affibbiati al Falò? No, lo gnomo, no, il nomignolo con Mickey si è autobattezzato varie volte. Lui, Heny Chinaski, a sua volta alter ego di Charles Bukowski in Barfly. Lui, motociclista come Valentino Rossi dei tempi dorati? No, amico di Don Johnson, cioè Mr. Miami Vice, in Harley Davidson & Marlboro Man. Specialmente Motorcycle Boy di Rusty il selvaggio (Rumble Fish). Doveva lavorare con Quentin Tarantino in Death Proof. Le vostre offese, cari haters, contro di me fanno sempre FLOP! Cari puff(i)!. Non fatemi la fine degli impotenti come BULLET. Eh eh. Anche perché, essendo sprovvisti di autoironia e dunque essendo incapaci in fatto di umorismo, non capite i miei meme? No, divertissement. Non hanno scopo didattico e/o istruttivo. Non sono una professorina, infatti, frustrata degli istituti tecnici commerciali, sono giustappunto un selvaggio. E così voglio rimanere. Senza se e senza ma. Sennò, ti spacco la chep! Forza, se non vi piaccio, picchiatemi e spaccatemi la faccia. Non sapevate che sono anche Johnny il bello? Vi rifaccio nuovi e ve la rifaccio. Ah ah. Sì, ho la faccia come il cu(cu)lo. Sono amante dello stream of consciousness. Anche delle cosc(ienz)e.

Avanti, saltatemi addosso e non fatevela sotto, damerini e coccolini…

 

di Stefano Falotico

Pulp Fiction

Amici, state sereni: se Spike Lee commise una gaffe micidiale al Festival di Cannes, lui, regista di Fa’ la cosa giusta, nella vita potete sbagliare quanto volete


18 Jul

spike lee

Eh sì, abbiamo assistito, anzi assistemmo (ormai è già passato remoto eppur questa cosa qui sarà eterna, ah ah, sempre nei cinefili presente) a una delle più clamorose papere di tutti i tempi.

In diretta mondiale, Spike Lee, mica il mio meccanico Leonardo di un’autofficina collocata nel quartiere Santa Viola di Bologna, dunque mica uno da cui ce lo si sarebbe potuto aspettare, a cui nessuno chiese, chiede e chiederà mai di presenziare a Cannes in veste di Presidente di Giuria, mica la mia vicina di casa Angela, la cui maggiore preoccupazione attuale nella vita è cucinare un pranzo domenicale non troppo salato, eh già, Spike Lee, primo nero, per dirla da suo attore ex feticcio Samuel L. Jackson, primo nigger nella storia della Settima Arte ad essere a capo del festival dei festival. Insomma, parliamo del regista di tanti capolavori. Ed è inutile che ve li elenchi. Presidente quest’anno, in quel della Costa Azzurra, del festival cinematografico più importante del mondo. Lui che inserì, in Inside Man, la lesbica Jodie Foster, Palma d’oro alla carriera, neanche a farlo apposta, donandole una minigonna che non poco attizzò Denzel Washington. Un Nerone che tutte brucia a mo’ di Ricky Johnson, Prince Yahshua, Isiah Maxwell e tanti bei neretti molto dotati. Uomini che s’incarnano bene nella parte, ah ah, dalla “classe” però lontana anni luce da Sidney Poitier. Comunque interprete storico, quest’ultimo, del primo amore interraziale, che ne so, non con Kagney Linn Karter, bensì con Katharine Houghton/Joanna Drayton di Indovina chi viene a cena?

Be’, pare anche con John Cena abbia cenato con molte attrici di Los Angeles. Quelle delle zone basse, non certamente Julianne Moore di Lontano dal paradiso. Ah ah.

Posso dirvi una cosa, Dennis Quaid è un playboy a tutt’oggi, nonostante sia più rifatto delle donne rifatte che si fa.

Eh già, il nostro Nanni Moretti lo prese in quel posto come Kendra Lust da John Cena. Ah ah.

Sì, io sono un cinefilo toutcourt, cioè a tutto tonto, no, a tutto tondo e non mi faccio… mancare mai nulla. Son uomo mai messo a novanta, bensì son uomo che la guarda a 360°.

Sì, non solo nel Cinema normale vanno ora di monta, no, di moda le panoramiche in 3D.

Ci mancano solo gli odori alla John Waters e abbiamo completato l’opera.

Ebbene, dopo la gaffe colossale di Warren Beatty & Faye Dunaway (rispettivamente l’ex uomo più sciupafemmine di un pornoattore americano e la donna più strafatta del suo personaggio di debosciata-bagascia di gran cuore di Barfly, ah ah) agli Oscar di qualche anno fa quando annunciarono, erroneamente, come vincitore La La Land al posto di Moonlight, edizione degli Academy Awards molto nera, Spike Lee annunciò il film winner a pochi minuti dall’inizio della cerimonia. Capisco, anche per lui è arrivata la sua La 25ª ora. Comunque, rimanga fra noi, Spike utilizza quegli occhiali da mezzo cieco dopo una notte trascorsa con Rosario Dawson. Sì, fu fuso da Rosario. Da cui la canzone The Fuse di Springsteen. Le so tutte, ah ah. Che posso dirvi? Nella mia vita, mi dissero tutti Fa’ la cosa giusta. Ma io feci sempre scelte sbagliate alla pari di De Niro che rifiutò questo film di Spike Lee. Comunque, stasera non so che film guardare. Potreste consigliarmene uno? No, scusate. Ho visto più film di voi. Ah ah. E, su questa freddura, scivolo nella notte, tenendo al guinzaglio il pipistrello. Sì, odio Batman, io sono Joker. Sì, sono uguale a Matt Damon di Rounders – Il giocatore. Se un vostro amico come Edward Norton ha dei problemi, non chiamate Mr. Wolf di Pulp Fiction.

"Rat mal, wer zum Essen kommt". Im Bild: Joey (Katharine Houghton) und John (Sidney Poitier) wollen heiraten - doch beider Eltern laufen gegen diese Verbindung Sturm. SENDUNG: ORF2, SA, 06.05.2006, 11:10 UHR. - Veroeffentlichung fuer Pressezwecke honorarfrei ausschliesslich im Zusammenhang mit oben genannter Sendung des ORF bei Urhebernennung. Foto:ORF/-. Andere Verwendung honorarpflichtig und nur nach schriftlicher Genehmigung der Abteilung ORF/GOEK-Photographie. Copyright:ORF-PHOTOGRAPHIE, Wuerzburggasse 30, A-1136 Wien, Tel. +43-(0)1-87878-14383.

“Rat mal, wer zum Essen kommt”. Im Bild: Joey (Katharine Houghton) und John (Sidney Poitier) wollen heiraten – doch beider Eltern laufen gegen diese Verbindung Sturm. SENDUNG: ORF2, SA, 06.05.2006, 11:10 UHR. – Veroeffentlichung fuer Pressezwecke honorarfrei ausschliesslich im Zusammenhang mit oben genannter Sendung des ORF bei Urhebernennung. Foto:ORF/-. Andere Verwendung honorarpflichtig und nur nach schriftlicher Genehmigung der Abteilung ORF/GOEK-Photographie. Copyright:ORF-PHOTOGRAPHIE, Wuerzburggasse 30, A-1136 Wien, Tel. +43-(0)1-87878-14383.

Vi piace, inoltre, Birdman?

Purtroppo, non sono alto come Ed Norton. Ma la mia faccia che vi dice?norton il giocatorestefano falotico

rosario dawson 25 ora

di Stefano Falotico

Il doppiatore par excellence è LUCA WARD?


03 Apr

luca ward

Glass, finalmente il trailer del sequel di Unbreakable e Split con Bruce Willis, Samuel L. Jackson e James McAvoy


21 Jul

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Gli ammiratori del suo regista, M. Night Shyamalan, lo aspettavano da una vita, si può dire. Ecco finalmente disponibile il nuovo, stupefacente, fascinosissimo trailer di Glass, il sequel di Unbreakable Split, atteso da milioni di fan in tutto il mondo. Con un trio di protagonisti eccezionale, Bruce Willis, Samuel L. Jackson e James McAvoy.

In occasione del Comic-Con di San Diego, sono state mostrare appunto le immagini che vediamo scorrere in questo filmato.

Questa la sinossi:

Dunn (Bruce Willis) sta dando la caccia alla Bestia, controparte sovrumana di Crumb (James McAvoy), scontrandosi con lui in maniera sempre più aspra. Intanto Price (Samuel L. Jackson) emerge dall’ombra, nascondendo dei segreti che si riveleranno pericolosi per entrambi.

Insomma, questo trailer vi ha soddisfatto o deluso?

L’atmosfera che si respira è quella del grande evento cinematografico ma, soltanto a Gennaio del prossimo anno, potremo sapere, una volta che il film uscirà nelle sale mondiali, se tanta nostra trepidante attesa sarà stata ripagata da una pellicola all’altezza delle aspettative.

Impressionante, comunque, possiamo già dirlo, il fisico taurino e palestrato che McAvoy esibisce in questo trailer. Che fosse fisicamente prestante lo sapevamo, ma non pensavamo sin a questo punto.

Glass potrebbe inoltre rilanciare la carriera di Bruce Willis che, a essere onesti, ultimamente è stata un po’ annacquata da tanti filmetti insignificanti e direct to video.

Il mondo si divide in 3 categorie: Ordell, Melanie e Louis


21 Jan

jackie brownOrdell è il classico mariuolo arricchito, giaculatorio e padre-padrone, molto coglione, esemplare “altissimo” di uno che crede di aver capito tutto della vita e della figa e non ha capito un cazzo, nemmeno il suo cazzone, uno che ha sfruttato il fenomeno dell’immigrazione, fregando Salvini, per trafficare anche con la sua “arma da fuoco” alla Donald Trump, tenuta ben “calda” dalla sua gattina Melanie, ragazza zotica californiana da Red Hot Chili Peppers che ama smaltarsi le unghie e scambia una tamarra col mitra per Demi Moore, che detto fra noi come attrice è pure peggio di quella indecente comparsa ch’eppur fa la sua porca… figurina. Louis è uno che non ha molto da dire, spento, strafumato, disilluso, appesantito, rincoglionito, che ama guardare Piero Angela su Quark nelle repliche tardo-domenicali e ascolta le canzoni “meravigliose” di Domenico Modugno. La sua compagna nella vita potrebbe essere la conduttrice più attempata e mielosa di R 101, la radio buonista per eccellenza e piccantina solo nelle scabrosità da gossip casareccio, a cui offrirebbe la sua “esperienza” in campo di rutti e petarelli, intervallando le melodie “musicali” con qualche stronzata liscia come un cocktail col ghiaccio.

Immagino un dialogo a tre…

Melanie: – Secondo te, Ordell, Gary Oldman quest’anno vince l’Oscar?

Ordell: – L’Oscar, piccola, è una cagata filoamericana di quei bianchi politicizzati e non ha niente ha che vedere con Curchill. Cuciti la bocca, altrimenti ti tratterò come Greta Gerwig in uno di quei film del fidanzato hipster Baumbach.

Melanie: – Secondo te, Ordell, Woody Allen merita queste violente accuse?

Ordell: – Sinceramente, domani devo pagare la rata del mutuo di questa villetta, mia stronzina. Di quello che ha combinato l’uomo di Manhattan, ci penserà il sindaco di New York. Tu che ne pensi, amico Louis?

Louis: – Può darsi.

Melanie: Meryl Streep è sempre la Streep.

Ordell: – Sì, con molte rughe in più e il lifting alla Lilli Gruber. Tu che dici, Louis?

Louis: – Mi piace Tom Hanks. In Forrest Gump mi è piaciuto.

Melanie: – Philadelphia vi piace?

Ordell: – Il Philadelphia Kraft va che è una bellezza quando te lo spalmo sulla “cosina”, vero? Ah ah. Louis, sei d’accordo?

Louis: – La maionese Calvé è buona sulle patatine…

Melanie: – Oggi, vado dalla parrucchiera.

Ordell: – Sì, vai pure a tagliarti i capelli. Dì alla parrucchiera di tagliarsi i baffi. Louis, perché non ti tagli quei baffoni? Fanno merda.

Louis: – Sì, sì, li taglio. Me le taglio…

 

Il resto è una laurea in qualche facoltà per diventare uomini “facoltosi” senza grillini per la testa.

 

di Stefano Falotico

The Hateful Eight, first look


08 May

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“The Hateful Eight”, Tarantino sospende il progetto, anzi glielo bloccano


22 Jan

Deadliniando:

EXCLUSIVE: Learning today that his script The Hateful Eight leaked after he gave it to a small circle of actors, Quentin Tarantino tells me that he’s so upset that he has decided that he will not direct that film next. So basically that means the conversation that will be circulating around town following this story with Tarantino goes from an ensemble Western to a whodunit. As in, which actor or their reps leaked the script that, as a result, is going on the shelf — literally a bookstore shelf, because Tarantino tells me he will publish it first and maybe revisit the prospect of a movie in the next five years.

“I’m very, very depressed,” Tarantino said. “I finished a script, a first draft, and I didn’t mean to shoot it until next winter, a year from now. I gave it to six people, and apparently it’s gotten out today.” He learned that when his longtime agent Mike Simpson began getting phone calls from agents looking to pitch their clients for roles in the ensemble Western.

EXCLUSIVE: Learning today that his script The Hateful Eight leaked after he gave it to a small circle of actors, Quentin Tarantino tells me that he’s so upset that he has decided that he will not direct that film next. So basically that means the conversation that will be circulating around town following this story with Tarantino goes from an ensemble Western to a whodunit. As in, which actor or their reps leaked the script that, as a result, is going on the shelf — literally a bookstore shelf, because Tarantino tells me he will publish it first and maybe revisit the prospect of a movie in the next five years.

“I’m very, very depressed,” Tarantino said. “I finished a script, a first draft, and I didn’t mean to shoot it until next winter, a year from now. I gave it to six people, and apparently it’s gotten out today.” He learned that when his longtime agent Mike Simpson began getting phone calls from agents looking to pitch their clients for roles in the ensemble Western.

Tarantino told me he suspects the dispersal came from CAA, which reps Dern. I spoke to someone inside CAA I trust, and they vehemently denied they could have been the source. They noted that a problem is that Tarantino possibly dispersed the script himself, without a watermark that usually prevents someone from secretly dispersing the screenplay. Because of that, this is an unsolvable breach. It would be difficult to prove anyway, because if an agent asked an assistant to copy a script, and that assistant shared it with peers at other agencies, and it suddenly found its way to a blogger, the agent would not even know they’d unwittingly put the screenplay into circulation.

“Robocop” reboot, il primo Trailer


06 Sep

Ecco il primo filmato ufficiale targato Columbia Pictures e Metro Goldwyn Mayer del reboot di Robocop.

Nonostante credo che la versione originale di Paul Verhoeven sia imbattibile (è uno dei miei personali capisaldi della fantascienza moderna), sono rimasto sorprendentemente stupito dalle immagini firmate Padilha.

Poi, un cast straordinario, fra cui citerei il ritrovato, grande Michael Keaton, rende la miscela molto esplosiva.

Non ci resta che attendere perché la buona prospettiva offerta, anche con inquadrature affascinanti, si riveli davvero migliori di quel che potevamo appunto preventivare in partenza.

(Stefano Falotico)

Tania Cagnotto è bona!


25 Jul

 

© Piergiorgio Pirrone - LaPresse 16-09-2014 Roma Ritratti esclusivi di Tania Cagnotto per Arena nella foto:  Tania Cagnotto

© Piergiorgio Pirrone – LaPresse
16-09-2014 Roma
Ritratti esclusivi di Tania Cagnotto per Arena
nella foto: Tania Cagnotto

 

Cari drughi pretendo sincerità e durezza di clockwork lemon. Tania Cagnotto è bona! Keanu Reeves lo fu!

La profetica rivelazione del “pasoliniano” Stanley Kubrick s’è avverata, e vivete nello scontento un tanto al “culo”. Ché io smaltisco chili e non m’appesantisco di vostra pedante etic(hett)a

Sì, per essere “accettati” da questa società di bestie, incominciamo a utilizzare la stessa strategia “carnale”, ché a viver carnascialeschi se le (s)passan tutte. Sì, uccidiamo ogni sen(s)o fiabesco e imbarbariamoci per le “barboncine”, utilizziamo la stessa p(r)osa volgare e otterremo una “fornace” senza “lavaggi mentali”. Andiam in giro a cantar come Biancaneve col “nano” più pornografico, viviamo “felici e contenti”, ché la vita è una e di fighe ce ne son a iosa. Non far lo sfigato e il permaloso, fai il lecchino e di smancerie sii maniaco.
Ché se non sei maniaco, ti sciacqueran con ammoniaca, prima l’ammonimento, poi l’espulsione con tanto di “rosso” a timbro della radiazione anche al PH puro per dissanguarti a viscere delle loro brame.
Puttanieri e zoccole, chi è fra voi il più bel “tipo” del reame? Quello che non sbaglia un “colpo”, va “dritto” e sa come farsi… valere. Se una donna toppa, la prendete per il popò, se un topolino “sba(di)glia” lo imbalsamate e lo tappate, appunto, di vostra bava imbavagliante.

Io son genio paperin e ti fotto sempre, mio strafottente. Stavolta, hai incontrato chi (te lo) sfonda. Dammi un’altra offesa e ti strappo la festa, quaquaraqua. Basta con Nonna Papera!

Sì, scriviamo come loro, (s)parliamo allo stesso finto “manierismo”. Di cerebrolesi saremo allegri nei muscoli aridi ma massaggianti all’olio.
Di “flessioni” non rifletteremo mai ma carnivori affetteremo chi è da “compatire” per le sue fitte.

Io ti servo la “frittata”, mio cervello impanato in pantalon da mascalzoni miei impantanati. Tu, Balanzone hai sposato una coi pantacollant ma sei sicuro che la tua vita non sia già andata nel viavai?
Di mio, posso dire con sfrontatezza che vollero punirmi di “frontale” perché ero, sono e sarò il Principe per (sua) ec-cellenza. Attentarono anche al mio uccello.
Ma come potete toccare… ah ah, continuo a tamponarli. E a (s)fregarmele.

Se vi disturbo, tu continua a stuprare e riceverai la bisc(i)a “clandestina” del mio Cobra. Sono nato serpente, non mi attengo ai “comandanti”, a sonagli ti appendo al “chiodo”.

Se vi fosse sfuggito, annotatelo sul taccuino, per il prossimo acquisto. Io son aquilotto e non m’adatterò mai a questa lattante società analfabeta di poppanti, in quanto bevo latte “galoppante” di mio stronzo in farneticazioni “offerte” a vostro stuprarmi, ché vi stiro e sturerò sempre le orecchie. Io sono l’elefante e, di fanfara, fenomeno per chi mi giudica minuscolo ma di muscolone t’entro nelle mutande

Io addento, vi sventro e mai bandiera bianca sventolo in quanto s’avventarono e io sventai tal “vanitosi” col mio ancor più schiumoso e carnoso ventaglio.
Se non stai buono, ti lego coi bavagli e ti spedisco a calci in culo tramite postale vaglia. Ogni sera, “fornico”, avvolgendola di “tagli” e macchio tutte le “tovaglie”. In quanto vettore contro i dottori, civetta sul comò formato gigolò per le figliole, ché bocca di rosa mette l’amore nei miei sudori.
Siete indietro, non capite ad oggi De André, come potete pretender di capir come vi penetro nel didietro?
Comprare e bevete tutti, questo è il mio nettare a segno di “pece”: http://www.amazon.it/Arancia-meccanica-ebook/dp/B00E3CZX9Y/ref=sr_1_1?s=digital-text&ie=UTF8&qid=1374755748&sr=1-1&keywords=arancia+meccanica

Ascoltate la voce del Signore, che vi guida funambolico per prati sereni, ove germogliar di nuovo e, dopo esservi di Cuore auscultati in me “ungulato”, osservate le unghie smaltate di Tania Cagnotto, campionessa non di nuoto come la Pellegrini ma abbiate fede… è una figa plurima per sesso nel piumino, per notti immerse d’arsure a bruciarglielo in sue acquoline.

Stenditi Tania, attingi alla mia sete, assatanata sei dietro quel visino d’angelicata, so che vergine non sei da tantissimi… e sfido chiunque eterosessuale a non volerti di “trampolino” a tuoi quadricipiti femorali e mio “fegato” così a te “lustrato” d’ossa “dorsali”.
Sì, sono l’orso, sono come Bud Spencer, pseudonimo di Carlo Pedersoli e appunto ex nuotatore “metrista” del suo merl(uzz)o.
Bud ne ha per tutti, non va fatto incazzar’. Altrimenti si arrabbia con Terence Hill e non saranno teneri di Trinità. Vale a diredi spaccarti in tre e “a spaccata” di Tania che, quatta quatta, desidera invero non il podio ma il mio… podismo ad acquattarsi nei sollazzanti “schizzi”.
Ah, equatoriale ha gambe equine, cavalla del mio in mezzo al cavallo, purosangue campionessa per “bastoncini” del Capitan Findus, spezzatino al mio “filetto” di Platessa, famoso “sottomarino” di manina che è di 50 cm ma, se stimolato da Tania, può “allungarsi” a doppie proporzioni per altra calda, ustionante razione.
Tania Cagnotto è la mia Uma Thurman, sono Carradine di Kill Bill.
Dio ti benedica e si tuffi da “povero” Cristo nel Giordano di Cagnotto Tania, atleta dalle pose plastiche con tanto di mie bollicine alla Pulp Fiction.
Sì Tania è tanta, e affogo in questa figona “scostumata”, ah che costumino, in slanciato fiondarmi di giravolte e capogiri(ni) sguazzanti, aderenti al suo bikini “water” nel senso “acquatico” del mio che sprizza gioia e del fazzoletto da “sciacquone”.
Tania asciuga le mie lagrime, le “confeziona” in questo misto di carta igienica, “finemente” ricucita per aprirla su densa cremosità. Quando il ralenti cadenza le sue imprese, salto dentro il (WC?) Net di tutti i suoi più attizzanti video scaricabili. E la imprimo, anche se arriva seconda. Vengo in tre secondi.
E son mondiale nell’Eurosport. Con tanto di “Yahoo” e soprattutto “Wow!” su urletti incontenibili nel divanetto a mio divaricato Sky di gran finale da meritarmi la medaglia d’oro. Ah, in quella piscina c’è il mio pesciolino come la piovra e Lei, prima di risalir in superficie, superfichissima, da me è “provata” sul delfino d’amplessi affannosi e d’apnea cardiaca per l’orgasmo del sommozzatore. Siamo sommergibili, e la vostra bile è da buo(n)i. Io sono l’anaconda, il serpente bo(i)a per un altro giro in vasca. Esca ed esce tutto.
Sì, Tania è per i cazzoni veri, come John Travolta, Samuel L. Jackson e Bruce Willis del Tarantino. Io tendo la tela, sfoglio il suo telaio e la ribalto con tanto di tirato e Lei aspirante ad attillata “dialogica” monster su uccello per la cura medioevale, e diventa una nerona alla mobster Wallace Marcellus. La palpeggio, non finge mai, gode davvero “appieno”. Con i suoi polpacci pienotti avvinghia a modo di conchiglie a tenaglia del salivar fra le cosciotte, queste caviglie ad abluzione d’altre instancabili erezioni. Volteggia in tutte le posizioni, mi provoca e io m’eccito dinanzi a questo bocconcino per salsa d’hamburger. Che ketchup, che sco(r)pa(ccia)ta!
Talvolta, mi ri-fiuta per farmi impazzire coma la maionese.
Al che, le urlo: “Volevi fottermi? Dì un’altra volta, cazzo, ti sfido. Cazzo!”.
La mia esplosione blaxploitation non gradisce ma stuzzica per altre furenti eccitazioni. Fa la puttanella biondina da spiaggia, appunto, come Bridget Fonda di Jackie Brown nel suo ammiccante “Vuoi scopare?”.
A “maestrale” entro in poppa nella sua pru(gn)a polposissima ma la ritenzione idrica causa l’eiaculazione precoce. Ah, colpa delle astinenze.
Da allora, è Lei che mi prende per il culo… sono il suo Gara Louisss… fa la “dottoressa” con la “r” moscia e fuma la mia “sigaretta”, tatuandomi la “s” minuscola poco da Superman.
Ma io son bastardo senza gloria e Stuntman Mike. Bono come Brad Pitt e misogino alla Kurt Russell Jena Plissken.
Tania è solo una pischella e ha bisogno d’una che la spinga di pistoni e pisellone, ché  acceleri di “pistola” e la schianti, tamponandola per il suo squirt da Tampax.
Insomma, Tania va messa a novanta e premiata d’orgoglio patriottico, come ogni italiano che (non) si rispetti.
Tania è tonica e io, senza bon ton, tuono. Quando gliele suono, Lei “stona” senza cellulite perché non sa da che parte sta arrivando la chitarrina a volume alto.
Ma melodiosa me la dà e io son radioso.
Sono il t(r)uffatore!

Tania, voglio tuffarmi e affumicarti! Tu Cagnotto, io al largo ad allargartele sul mio “pneumatico” canotto con tanto di canottiera e bagnino da Chinotto, in quanto sono il cane con la bava e tu, umida, sii amido di burro m(ed)usa.
Ah, senti questo mare in burrasca. Proteggiti dalla tempesta nella grotta della scrotale sacca.
Sii marsupiale, sii “buia” per mie palle (s)comparse.

Ah, la costellazione di Orione. Ah, ecco la “solare” protezione.
Ecco ove metto il “becco”.
Beccatelo, batti il ferro finché è rovente. Poi, t’ingravideranno e solo chiatta salterai senza il mio boato ma in baita come tutte le rimbambite sulle spiagge.

Sono di “bronzeo”, ripeto sono uno stronzo. Ma anche tu, col tuo sorrisetto, non scherzi.
E dunque, prima di divenir una cozza, liscia sii UVA di vulvetta a mio prepuzio violetto.
Basta con l’orgoglio da tricolore. La voglio olimpica di calore. Odoralo. Altro che iridato.
Dai, la tua a me va data. E subito. Prima che cali il tramonto.

Quest’anno comunque, Tania Cagnotto d’Argento a parte (e che posteriori), segnerà il ritorno “in grande stile” di Keanu Reeves, dopo anni trascorsi a gigioneggiare da scemo in vacanza sabbatica.
Promette “faville”. Non solo un film “sognato” da dieci anni, una tamarrata sesquipedale che “assume” il peggio del Cinema “chiappa” (sì, nessune cappe ma molto d’accopparlo di “fioretto”, altra specialità olimpionica su cui “sforbicerei” nella Vezzali) e spada, ma anche l’esordio come “regista”.

Mah. Ecco perché Wolverine viene considerato un capolavoro. In mancanza del Keanu bello e dannato che fu, accontentiamoci men-o (e ci va grassa) del grosso Hugh Jackman.
Secondo me, se James Mangold continuava a girare film intimisti ne avrebbe giovato il Cinema umanista.
Qui, abbiamo uno Hugh Jackman allupato e a cazzo duro.
Mah, il dubbio rimane.

Comunque, in memoria del Keanu oramai defunto, citerò per voi tre Reeves che, volenti o nolenti, son ottimi.
Indovinateli.

Sì, Keanu ha lavorato con Bertolucci prima di rendersi un ebetuccio. A quei tempi, era un adolescente cresciutello da Hermann Hesse, un Siddharta.
Poi, gli diedero i soldi e imbolsì. Da cui la recitazione da stallone della Florida de L’avvocato del diavolo. Altro pastrocchio da salvare solo per un Pacino mostruoso, letteralmente goethiano e non, e per le “gote” di Charlize Theron a cui comunque preferirò sempre la rossa Connie Nielsen.

Utah oggi è andato. Sarò cinico ma, se devi concludere in “bellezza”, meglio un ultimo mercoledì da leoni alla Swayze. Che ora è ghost dopo il Cancro. R.I.P.
E pace all’anima nostra. Il Keanu figo di questo film s’è fottuto, travolto dall’onda anomala della rottura alle nostre palle.
A Selvaggia Lucarelli continua a piacere. Sì, fra imputtaniti ci s’intende. Da me, solo che pugni. Sono il surfista ai porci con le tavole imbandite.

Ho sempre considerato questa saga una Sega. Meglio il Mega Drive. Ci vuole il “trattino” fra Alfa e Omega? E la regola del menga? Bonalè, come scrive un barista bolognese con tanto di cartello e “avviso”: “Non si fa credito ai comunisti, perché sono un nazista e da me bevon solo le troie di bicchierini, sbirri piedoni dei più fascisti, e ariane di buon vino nell’ano, la mia è osteria numero vincente a chi più tira di birra tremenda”.
Almeno, se devi giocare, gioca con Carrie anche alla De Palma. La tua prossima Moss qual è?
Che cosa? Annalisa? Ma quella è losca. Da me, solo una Xbox alla Kickboxer di Van Damme.

Fra l’altro, proprio di Vandamme, oltre a questo, è in lavorazione il remake di Bloodsport.

Già. I tempi son peggiorati. Un Tempo, appunto, avevamo Jean, oggi abbiamo Claudio Baglioni rifatto.
E su tale stronzata, v’inculo.
Si sa, il canarino sta nelle tane e salta addosso a Tania Cagnotto. Non c’è la rima ma attento alla gatta.
Ah ah!

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

Chocolat


12 Jan

Perché essere un cioccolatino da… maîtresse, uff che stress,

quando puoi gustar le palline del maître chocolatier?

 

 

Inno alla ribellione, perché amo il vino d’alcolico mio covo su labbra sbavate

Ove c’è un warrior, io sono Nolte nel Tom Hardy, in quanto dolore intercostale delle pentecosti e peste bubbonica ai babbi(oni)

Lo so, chiedo venia, celatemi ma non congelatemi. Ne andrebbe del mio calore e, fra l’altro, il termosifone mi sta raffreddando le pallette, peggio di quanto sei un fifon’. Sì, provo a tastarle, ma non vi trovo molto, disperse e “spappolate” nel castrato “a polpette” con cui rosolo la mia testa nell’acidità. Ah, dov’è l’insalatiera? Anch’essa m’è sfuggita di mano, devo accalappiarla prima che la vicina possa rubarmi i pomodori per spiaccicarli sul naso del marito sadomaso, uno che la tradisce con Beatrice l’insozzatrice. Beatrice…, la conobbi in quel di Trento molti an(n)i addietro. Ma nel suo didietro entrò Alighieri Dante che pescò dall’Inferno proprio Mario, il coniuge di colei a cui s’è ammogliato nell’appartamento a fianco. Anche se, ripeto, si fa i fianchi di un’altra che lo sfianca. Eh sì, fianco a fianco, siam franchi, a questa ciccina che ciuccia è meglio Ingrassia Ciccio.
Uno che col Franco faceva un’accoppiata demenziale di gran “Me lo dia”.

Rimedito nel mentre, col mio membro che so ove rimembrarlo, visto che non lo vedo più ma neppur lo ricordo, essendo svanito nella “vaniglia”, a come precipitai nel fosso delle depressioni. Ove c’è un depresso, vi son anche i cipressi. Alberi che “allietano” l’Autunno nella malinconia alla Sergio Cammariere. Costui, cantante lunatico, dovrebbe prendere lezioni da Nic Cage di Moonstruck, un mostro panettiere che, di pene “infornante”, fornicò Cher di Ronny Cammareri, con tanto di “peperon’” a “stregarla” di Strudel.

Eh già, Cher è sempre stata una super zoccola. Solo “lei” si presentò agli Oscar in abito da “monaca”, più che altro da “a portata di mano”.
Svestita di brillantine, pettinata da matrona del bordello, intascò la statuetta e poi se ne mise tanti nella “saccoccia”. Ritmando nelle sue musiche a “Pigliala così”.
Una a cui va tutto… il mio schiaffo, senz’infingimenti e senza fighetto.

Ho sempre rispettato il segnale stradale ma c’è gente che abusa della mia pazienza al controllo semaforico. Gli extracomunitari lavano i vetri e mi sciacquando d’offese del “topo” su tal rimprovero a lavarmi: “Brutto stronzo, ti smerdo se non ti farai il culettino come me. Comunque, il tuo Euro… dammelo. La nostra è una vita da cammelli”.

Ho sempre tenuto in auge questi attori.
E partirei proprio dal Nicola…

Cage Nicolas:

Uomo verace, ruspante, cazzeggiatore amante, non adamantino, di bicipiti “infarinati” nel muscolo tamarro per una pizza alle sue donne. Misogino che s’innamora di un’androgina,  anatroccolo che la coccola, testa di cocco che adocchia, spoglia con gli occhi e strabuzza nella “botta”.

Pacino Al:

Siculo, sicuro di sé, gesticola, ha due testicoli da toro, “diavoleggia”, è un animale da palcoscenico, è mostruosamente bravo in maniera oscena, non s’è mai sposato, appare spompato in viso ma le donne lo spolpano appena apre bocca, adulando questo genio che ulula.

Nolte Nick:

Sporco, si presenta alle prime in pigiama da Notte, ammicca, aggrotta la fronte, “naseggia”, “smanetta” di pipa, fuma come un turco e ha gli occhi turchesi un po’ sfumati nel disilluso, allude, è da lodare, soffre, soffia in mezzo alle cosce della sua signora, e poi sbuffa perché anche da “quella” disgustato. Eppur ha gusto. Gli giran sempre ma girerà ancora capolavori.

Me son sempre freg(i)ato. Ne parliamo delle donne? Da puberali leccan il biberon, d’adolescenti voglio crescere accrescendo uno “maturo” che possa istruirle, d’adulte ritornan a voler il bebè.

Si pigliassero un babbuino e mi lasciassero morder’ u’ babà. Tieni putten’, eccolo qua! Liquoroso!

Gli uomini poi son ancor peggio. Ancorati alla politica per impoltrirsi di più nel camoscio d’oro. Farneticano, polemizzano, stizziti s’incazzano, inveiscono, “forbiti” sforbiciano, eleggono i loro privilegi e tiramenti, ove la barca va non deve andare e io ne “affogherò” i galleggianti.
Son tutti dei galli. Alcuni si brucian le ali, altri son aleatori.
Meglio me, l’aviatore che guida il trattor’ e lancia il fango in testa a quelli coi funghi ai piedi. Li appiedo, li pedino, a un pedone faccio piedino…
Son d’appestare, il mio pesticida “naturale” semina il panico per le strade, e lo sventolo su autoradio che irradia le mie orecchiabili afasie in tutta questa vostra nevralgia.
Svengo, un po’ svacco, nevico quando son umoral di Tempo instabile e poi lievito di birra, borioso e arioso nel mio.

Torno a casa, ma prima son stato a “teatro”. Come Mezzacapa, sdraiato in prima fila a guardar la malafemmina prima figa. E, platealmente, con la tribuna “elevata” a tifare e “spronare”, smutandato d’applauso per il mio “varietà”. Lento-andante-annoiato poi irato e contrito, perché lo spettacolo voglio godermelo fino “in fondo”. Senza venire prima del “lieto fine”.

Rincaso, come già “dato” in pasto, mi ficco poi dentro le lenzuola e alliscio il pelo al mio cane, baciando un libro di Stephen King perché m’incupisca, dunque allupi, nei suoi incubi.

Il Giorno dopo m’aspettano altre prese per il culo. Non sempre ne son ispirato. Ma la voglia è tanta.

Dormo, sogno una che domino, e poi mi sveglio fra i dormienti, detti anche tonti.

Non mi credete? Domani, il mio video non lascerà adito. Io ho l’alito prelibato da prelato, e voi pelati, invece, vi coprite di pelle.

Salutatemi quella gran “signora” di vostra madre e regalatele, da parte “mio”, un fottuto Babbo Natale.
Perché il Babbo abbaia e scende dai camini con l’uccell’ nel tuo carbone.
Attizza la tua casa, se non lo rispetti.
Evviva i pazzi, che gironzolano a zonzo e son gonzi. Per esser pazzi, son stati respinti nonostante le “spinte” inutili, han di conseguenza respinto e spingono.
Pigiano e te l’appioppano.
Basta coi ricatti, con queste ricotte, con queste cottarelle da licealotti. Incendiamoli! Van cotti!

Zie schizzate, sciroccate “professoresse” tragicomiche, insegnaron religion per poi mieter nel dottor che “immetteva” e, soffrendo di meteorismo, incurante delle meteore stellate, di latte era suo stallon’, affannato nel petoman’ da mitomane.

Panzoni grassoni, calvi, concavi di cervello, impiegatine frustrate. Frustateli, tutti!

Io son ribelle dalla nascita. Chi s’oppone, riceverà solo dei ceffoni.

Provarono a fermarmi, li bloccai in casa, smontai di “soqquadro”, li scaraventai al vento e li “sbandierai” di baraonda. La polizia intervenne, furon cagionati degli incidenti, spaccai i loro incisivi, “alcuni” li recisi e, con t-u-ono deciso, altri ne uccisi.

Bang! Vedi di non rompere, alla prima soprassiedo, alla seconda sorvolo, alla terza volerai, alla quarta ti sederò. La quinta la vedrai appena. Voglio una di ultima.
Poi, ci sarà l’apnea del tuo oblio al cimitero.
Nelle bare non si respira tanto, non ti sigillerò morto ma, asfissiato, aspetterò il tuo ultimo rantolo d’esalazione.

E t’affosserò quelle fossette. Pure alle tue fessacchiotte.

Sì, la mia legge desidera la non violenza ma, se il “matto” vuol esser ammattito dai mattoni, ecco che accade la mattanza.

Gentucola borghesuccia con le sportine della spesa. Imparassero prima a esser sportivi, solo dopo aver appreso ciò, potranno “potere”.

– Io ti sbatto in manicomio!
– Stai prima attento che non ti sbatteremo al muro.
Bottanone!
– Devi stare buono e zitto.
– Sì, forza, prendete ‘sto vecchiaccio e menatelo, insomma “rabbonitelo”. Zittitelo a vita. E rendete zitella quella zotica della consorte. Se non basterà, c’accaniremo di malesorti sui figli.
Piazzate videocamere nascoste nei loro cessi ove s’accoppian con le prostitute che poi accoppano, recapitate il filmato alle loro “fidanzatine” e inviatelo al loro “direttore”.
Insomma, radiateli. Altro che capitali e caporali! Decapiteremo! W il Capitano!
– Stai calmo. L’amore d’una ragazza ti “normalizzerà”. E vedrai tutto in modo positivo.
– Sì, le racconterò questo. Incontrai una, s’intascò il cazzo mio ottimamente tenuto, voleva poi intascarmi in un lavoro per mantenerla. Quelle sui viali mi fanno schifo perché già “stirate” da maiali come “lei”, mio egregio.
Quindi, lo vedi questo?
L’hai colto?
– Non vedo niente.
– Però lo senti.
– Non sento nulla.
– Per forza. Ho usato l’anestetico. Ora, invece, morfina a parte, ti piace la mia “smorfiettina?”.
– No, che male! Aiuto!
– Come? Come prego? Vedi…, la mia preghiera non fu esaudita da te, esaurito assatanato di sesso mercificato, dunque dentro il tuo buchino, mia testa bucata, t’ho bucato di conficcato.
– Basta!
– Di bastone mai dire abbastanza. Caro bastardo, ecco il bestione!

Come dice il detto: tanto raggianti che, a raggio gamma, sgommammo dopo averli resi gomme da masticare.

Ah, non dovete prendermi seriamente quando mi arrabbio. Son ammalato di rabbia, di buio. Molti si sfogano scopando, io mi sfogo da foca. Fioco e fuochino.

Sì, voi siete pallosi… ssì-mi, meglio le pallone che avete notato?

“Annot-t-ate?”.

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