Vogliamo essere onesti? ‘Sta “locandina” fa schifo.
Mark, il fascino del duro di metropoli.
Crowe, il “fascino” dello stronzo di Tangentopoli.
Per gentile “concessione” della Paramount, ecco la prima immagine del Noè di Darren Aronofsky.
(Stefano Falotico)
Sì, quella civiltà fu “apocalyptica“, quasi quanto un Coppola leggendario, che impiegò degli anni per smaltire l’insormontabile fatica d’un capolavoro assoluto, ma “lavoraccio” durato interminabili mesi e un culo pazzesco di “riprese”, anche in senso lato.
Fidatevi, meglio la “caramellina” balsamica di “Lei”, piuttosto che l’eucalipto(lo).
Poiché, “salin” salendo, Lei va sempre più piluccando “captandolo” al Capitano…
La “famosa” capitaneria di “porco”
Nella mia libreria, scorro libri che l’umano medio, con alluce “di traverso”, non leggerà mai.
Da qui, la mia acuita genialità che spazia da un film dei Marx, dal Mars “scioglievolissimo” per amplessi al Twix, da un Wahlberg Mark a un “marcamento a zona”, senza “marchette”, a una Donna di nome “Marcantonia“, “composto” alla Marlon Brando di Marcella + Antonio, uomo “tutto d’un pezzo”:
Sì, “pezzato”.
La mia professione è di attraversare frontiere. Quelle strisce di terra di nessuno fra due posti di controllo sembrano sempre zone piene di promesse: la possibilità di nuove vite, nuovi profumi, nuovi affetti. Ma al tempo stesso scatenano in me un disagio che non riesco a reprimere. Mentre i doganieri rovistano fra le mie valigie, sento che tentato di aprire la mia mente, alla ricerca di un contrabbando di sogni e di memorie proibite. Però c’è anche uno strano piacere nell’essere messo a nudo, e questo è ciò che può aver fatto di me un turista di professione. Mi guadagno da vivere scrivendo dei miei viaggi, ma mi rendo conto che questo è poco più di un travestimento. In realtà i miei bagagli non sono quasi mai chiusi a chiave, come se non vedessero l’ora di essere aperti.
Questa è “musica” per le mie orecchie “visivo-emozionali”, un ballo per rinfrescar i neuroni, insomma un Ballard d’annata, meglio dell'”ottima” d’un Ridley Scott poco fantascientifico ma di Cotillard già da “sbaciucchiar” tutta.
Sì, nella “botte piccola” c’è il vino di “botta!”. Pienissima!
E Marion eccita i “maroni”.
Ecco cosa succede quando un Uomo, “pulcino” come me, scavalcò la linea d’ombra.
Che Lei ti chiarì il dubbio fra le mutande.
Sì, la mia casa è una biblioteca babilonese, trovate romanzi “inaspettati”, e il mio cervello, sconvolto da quest’ipertrofia, si sta “surriscaldando” in mezzo a “signore” che amano la mia “raffinatezza”.
Firmato il Genius
(Stefano Falotico)
Certo che quelli della Warner Bros sono dei campioni “pubblicitari”.
Appena uscito l'”ultimo” Batman di Nolan, ed ecco che ci piazzano, in “diretta satellite”, il supereroe per antonomasia, val a dire Superman, sotto l’egida produttiva proprio del nostro amatissimo Christopher.
La celeberrima versione, e secondo me inarrivabile, di Richard Donner col compianto Christopher Reeve, sarà ben “rimpiazzata” da questo Zack Snyder fuori dai soliti canoni?
Sì, più che un fumettone videogioco come sua “maniera”, dalle prime immagini ci sembra un film firmato Terrence Malick.
Che roba sarà questa?
(Stefano Falotico)
Ieri, ne ho postato il poster. Oggi, tramite l’esclusiva di IGN, arriva il red band trailer che ci mostra, come già preannunciato, un Russell Crowe assolutamente inedito, sempre in stile combattivo alla Gladiator, ma qui “tamarretto” con baffo ispidello.
Fin dal suo arrivo in uno sperduto villaggio feudale nella Cina del XIX secolo, un fabbro (RZA) è stato costretto dalle sette fazioni locali a creare elaborati strumenti di distruzione. Quando la guerra tra i diversi clan esplode con conseguenze inaspettate, lo stesso fabbro incanala un’antica energia che lo trasforma in un’arma umana. grazie a un potente braccio d’oro. Mentre combatte al fianco di iconici eroi contro gli spietati cattivi, decide di sfruttare questo potere per diventare il salvatore del popolo che lo ha adottato.
(Stefano Falotico)
Ecco a voi il poster ufficiale del primo film da regista di uno dei nuovi pupilli di Quentin Tarantino. Dopo Eli Roth, ecco infatti il “nigger” RZA.
Un film d’arti marziali, truculento, fuori da ogni epoca, pazzesco nel senso “letterario” del termine.
Con in prima linea, e ne siamo un po’ stupiti, proprio sorprendentemente un inaspettato Russell Crowe “picchiaduro” e non “serio”.
A breve dovrebbe anche debuttare il trailer, quindi, è il caso di dirlo, state in guardia!
(Stefano Falotico)
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