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Incupendoli nella mia folgore!


09 Jul

 

“Odo” un lupo che s’è appostato sotto casa mia e sta apparecchiando la “cena”

A volte, lungo la strada, si ha a che fare con persone irrispettose che, dopo aver mangiato a sbafo nelle anime altrui, con impertinentissime ferocie t’assalgono per lederti nell’orgoglio più intimo nello “sventolarti” come bandiera sbiadita da tutti i tuoi variopinti valori.

Arroganti, “cresciuti” nell’egoismo più ruffiano, nel “baciamano” cortesissimo che s’ingrazia verginelle pubescenti per “ludibrii” che ne assaggian, sadisticamente, le loro grazie al fin di gustar la loro stessa insaziabile vita già morta, di macellazioni, abomini , ricatti con cui “indeboliscono” lo “spa(u)rito” debole per sfiancarne l’intrepido gemito che, ancor, focoso batte.

Un “debole” che riemerse , abissalmente, dalle profondità, e ora sguaina la sua sciabola imporporata nel sangue di chi ne “dilaniò” ogni metafisica, “scuoiandolo” di carnali brame.

Ah, non mi sbranarono con “cura”, e ora rintoccan i passi di un’ombra che, divampante, stritola il toro per le corna, e di diabolica furbizia ne “malizierà” ogni illecita irriverenza.

Perché c’è solo d’aspettare, pazienti, calmissimi, e una forza d’urto d’impatto terrificante deflagrerà nei corpi di chi “martoriò” l’aroma e ne “seviziò” gli amori, per indurli nei loro peccaminosi oltraggi impudici a un pudore che li “sverginerà” dalle crudeli mosse azzardate, e infliggerà una punizione indimenticabile a penetrarli dentro e ad attender, “pacato”, e poi di rabbia placatissima, che si placheranno in uno strazio dal “languor” al profumo mio di loro sangue aspirato mentre espireranno senza clemenza , pietosamente imploranti nell’urlante uccidersi dello stesso “supplizio” che tesero con “strategica”, ingenua presunzione.

E il calvario del loro Inferno piangerà le colpe inestirpabili del loro imperdonabile e sciagurato “delitto”.
Come un’esplosione eterna della loro buia Notte.

Buongiorno Luce!

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. Il Cavaliere Oscuro – Il ritorno (2012)
  2.  Nightmare – Dal profondo della notte (1984)
  3.  Ronin (1998)“Inquadrato” così:

Iron Man & il suo Braccio di ferro, la pip(p)a nel Popeye, cioè Sguardo warholiano voyeur, (rid)ondante sulle bionde


18 Jun

 

Aladino è birichino nel culino…

Sono il rivelatore dei misteri dell’umanità. Questa massa di scimmie “sapienti” che sbandano da un solipsismo all’altro in cerca di consolazione, che dimagriscono con l’insalata e son salati nel pruriginoso del “gradirla“, fra una grattata e brughiere assieme al “droghiere”, fra “erbe” da esacerbare e trebbiatrici da “mietere” fra una meteora e la notte di San Lorenzo.

Sì, me ne fotto di tutti, sono il prescelto in mezzo a questa putredine che vorrebbe incutermi timore affinché tremassi, e son “oscurantisti” con l’incudine e gli aculei, “dimenati” fra un cul e un altro “cavolo” per “fermarmi”, o peggio, rendermi “infermo”.

Stamattina ho assistito alla mia corsa in pigiama lungo i vicoli bolognesi, fra omosessuali che sculettavano, appunto, per me, e donne che “smadonnavano”, “smaialando” col burino e il burro.

Sì, in mezzo a loro, ballo, “occhieggiando” fra le oche, mentre mi coprono d’ortaggi, boccheggiano impotenti, e io, in segno di sfida, modulando un “figo” senza vergogne, ancheggio, nell’echeggiare i grandi poeti russi e le “spade” cavalleresche.

Sono un genio, il “mio” non è misurabile col righello, “alzandosi” spesso sopra le righe e la lettiga.

Prendo di mira uno che beve troppa birra, e gli massaggio il pancino perché “lo” svegli da Al Pacino, “addomesticando” il suo ombelico dilatato senza i vasi dilatatori da “allattatore” d’una Donna materna che, come tutti sappiamo, fiuta, poi “alletta”, e poi, di “liuto”, se lo” fischia fra una compera e un “tiriamolo” a campare.

Sì, sono il “terrore” un po’ terrone, ma, fra questi terragni, “sale” in alto, (e)levato al top fra le top(p)e.

E, in tutta esibizione di me, rammento agli stolti che furono intontiti, e rubo la torta a chi coltiva solo il suo or(t)o.

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

    1.  Ronin (1998)
      E tu cosa ne sai della vita degli altri?
      Ebetuccio d’un Sean Bean balbuziente?
    2.  Excalibur (1981)
      Colpo di scena, volevano “strapparmelo” ma “lo” estrassi.
      E, ora, stanno zitti, perché comando io, banchettando fra le rotondità dell'”intavolarle”.
    3.  1997: Fuga da New York (1981)
      Lo sapevo che eri una “merda”.
      Io l’ho sempre saputo.

 

Kowalski fotte


16 Jun

Sono Walt, incarnatissimo in Lui, e vivo nel mio “eremo” transilvanico, ove “arzigogolo” fra un tè alla pesca e bottiglie di vino stagionato con “deliziosa” annata, come il mio volto “rasato” negli zigomi ed “eccitato” dalla mia misantropia saggia da burrascoso iracondo dal “talento” manesco che “porge” i manigoldi e i maneschi nel guanciale del cimitero

Prima aizzano poi si “rizzano” per qualche ragazzina incolume e incolpevole da sverginare.
Li conosco questi qui. Si alza ancora, dopo la mia “cura” che li “guarnì” di “solarità alzabandiera?”.
Anni fa, un fuori di testa di tale “risma”, che si credeva un pensatore geniale, partorì la madornale, “crudelissima” idea di farmi del “danno”. Lo “insabbiai” bene…, l'”ombrellone” delle gioie altrui.
Sfruttò la mia gentilezza, credendo bene poi di umiliarmi, emarginarmi, indurmi al suicidio con telefonate minatorie in cui derideva la solitudine arrecatami, e potersi, poi, arricchire rubando le mie preziose intuizioni e “attestarle” al suo cervello. Gli spaccai il “grugno” delle sue vogliettine di “(s)premere” le “prugne”.
Da me, ha ricevuto una lezione indimenticabile, da triturargli il fegato a vita, anche quando un gastroenterologo rammenderà ogni filamento della sua demenza spappolata e da me mangiata. Pensava di torturarmi. Sono io che detengo diritto di vita e di morte su quel putrido pancreas di cancrena, e lo ammorberò al fine che s'”affini” tanto da “inghiandolarlo” all’apparato digerente “deretanico”, da cui, finalmente, evacuerà nel pluf che, “dolcissimo”, scivolerà nel luogo deputato all’escrezione sua “pertinente”, la fogna.

Ce ne sono molti di “topi” come lui, li sbatto tutti nell’acquedotto, e tiro lo sciacquone reiteratamente per sincerarmi che non tornino a galla, a “infestare” il profumo del mio corpo “al deodorante”.
Continueranno ad andare a zoccole, comunque, ma basta che non cazzeggino con me, e possono “sfogarsi” per quelle succhia…

Questo qui, già comunque annesso al “Purgatorio” del mio lavoretto spurgatore, se tornerà a tormentarmi, sarà “omaggiato” d’una sorpresa “coi fiocchi” e con un altro cappio al collo.
Ho già “salvato” tutte le sue foto nell’hard disk, ma sarò ancora più duro, di una semplice archiviazione e “prescrizione”, con questo discolo.
Quel “ritratto” da miniatura che è, sarà “ingigantito” in formato “largissimo“, e “appeso” su tutti i muri cittadini, con la scritta: telefonate al numero sottostante. Il possessore è “colui” che vedete (attenti a non vomitare dopo la visione) in questa foto.
Stupratore, calunniatore, “amatore” però d’un paletto ficcato bene.

Sono Walt Kowalski, e non tollero le ingiustizie.
E, se qualche abitante del “sottosuolo” verrà ancora a disturbarmi, una lupara da cane lo “appallottolerà” e non potrà più “rattopparsele”.

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

    1.  Gran Torino (2008)
    2.  Fantasia (1940)
    3. Quel pomeriggio di un giorno da cani (1975)
      Meglio dei ratti.

 

Sbarbato, ammiro un sicario barbuto, ch’è “cacciatore”


25 Oct

 

Molti sostengono che l’ultima maiuscola interpretazione di Robert De Niro “(co)incida” nel 1995, anno di due irripetibili capolavori, Heat & Casinò.
Niente di più erroneo. Possiamo, forse, tralasciare i suoi (non) protagonismi di Cop Land e Jackie Brown, il mellifluo Conrad Brean di Sesso & potere, e soprattutto il misterioso, laconico ma tagliente Sam del Ronin di Frankenheimer?
Per le strade d’una Nizza “parigina”, Bob “tremava” nel suo neon, tra folli inseguimenti automobilistici e una McElhone che inviterei nel mio “antro”, per “bestializzar” un po’ con Lei, “a lume di candela”. Anche di cannella, o di Cannes, eh eh.

 

Già approdato sugli schermi americani con ottimi favori al botteghino, anche se non esaltanti, va ammesso, Killer Elite è pronto a “esplodere” anche da noi, a breve, anche se non è stata ancor fissata una data italiana.

Questo, un promemoria che c’infuoca, ah, come c’info(rn)iamo con questo Bob/Hunter.
E tanto d’apertura con le “solite”, solidissime come quest’action, BMW.

 

 

 

 

 

 

 

 

Firmato il Genius

 

 

Venezia mon amour, “Al(fred)do” o, in me, Al(tero)


22 Oct

 

Sì, leggiamo di vite che poco aleggiano, di colonnelli trucidati per le loro ignobili malefatte, col corteo “funebre” di chi or godrà nel vederlo “arrostito” in una camera morturia che mette i brividi.
Dell’Italia “incallita” nel Rugby, ah, meglio Rocky, per gli amanti dello sport “alternativo” ma molto macho.
Di banche italiane gestite, forse, da altri “capimafia”, e d’una voce light di “nome” Giorgia che non demorde e non si lascia abbattere.

Ah, mi concupirono per anni, perché m'”incupissi” anch’io nella cupidigia carnascialesca che una ne scarta e un’altra “la” incarta.
Ah, c’è anche chi s’invaghisce di te, con circospetta “ammirazione” fa di tutto per schernirti e “ischeletrirti” tanto da desiderar che tu t'”impinguisca” e venga scacciato per viver da “non morto” nelle condutture fognarie, come un Danny DeVito dalla vita “bassa” e la pancetta “al pinguino“. Forse, solo Giancarlo Magalli, prima che sgallettasse nelle piazze grandi, per una Carfagna che scosciava per il pubblico mattutino, determinatissima a “scosciare” & scottarsi solo per Silvio.
Silvio, uno che “la” quagliò subito e in Lei “lo” squagliò da squalo…

 

Ma, bando alle “fandonie”, alle ciance, siam qui per le danze!

 

Potrei scegliere Roma, per un gladiatorio ringhio da Russell Crowe, o Milano per un Campari Soda da uno che ben “campa” e mai inciampa. O darmi a Jo Champa per uno “shampoo” migliore del suo marito produttore.

Ma non oso pensare, sebbene sia molto osé “alla Barcelona”, se non a una città migliore, la migliore di tutte, cioè Venezia.
Venezia, lagunare nelle sue alte maree waterworld, ah sì, la sommergeranno per un Futuro non tanto lontano da intelligenze artificiali spielberghiane d’una smemorata Atlantide meravigliosa come l’umanesimo di Stanley Kubrick.
Venezia, con le sue calli caliginose e un lentigginoso nel Canal Grande con una maschera da orge alla Eyes Wide Shut.

La prima volta che vi “navigai”, fu quand’ero ancor infante, la raggiunsi in treno, ascoltando Sabrina Salerno (che già sognavo di “pop-pizzare“) per un’evasione “discotecara” da vero Boy.

Non tutti lo sanno, bene, mi “rammendo” nei ricordi e la rammento, anche a chi s’è scordato di me.
Per la mia Prima Comunione, una delle ultime, i miei genitori pagarono degli artigiani di Murano affinché “intagliassero” delle bomboniere “pagliacce”. Son soprammobili davvero “spiritosi”, di Notte s’animano e suonan il violino, col direttore d’orchestra che fa la mano morta all’unica femmina della collezione, chiamata “La vetraia”.

Ma son legato a Venezia anche per amicizie frankenheimeriane… sì, gusto il caffè in Piazza San Marco con delle piccioncine che “beccano” al mio “mangime”, assieme a un Uomo roniniano dalla malinconia alla Bob De Niro.

Con Lui dissertai e mi dissetai d’Arte, Cinema & Cultura, e gustammo una retrospettiva “tarantiniana” su Un dollaro bucato, una gemma con Giuliano, e I quattro cavalieri dell’Apocalisse, con un Fabio Testi inkazzato col lercio Tomás Milián.

 

Sono un tipo da mostre festivaliere. In quel del Lido. Se nella vita “reale” mi sparano, in riva al mare mi “sparo” tantissime anteprime.

Anche codest’anno, fui pregiato spettatore del PalaBiennale.
Ove, “leccai” molte opere mondiali.

Questo, il mio dolce omaggio al grande Al(fredo) James Pacino…

 

 

Del quale, con preambolo tutto balboiano, recensii il suo capolavoro, Wilde Salome.

 

 

Perché lo schermo nero con mia voce calda? Perché lascio tutto all’immaginazione di chi mi penserà leggerla, o sol leggero… leggerò!

 

Ed è proprio con Al, ah però Lucila…, che inizieremo con calma il nostro excursus…

 


Ne vedrete delle belle, si spera anche donne magnifiche…

 

 

Firmato il Genius

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