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Robert De Niro e Robert Pattinson, inedito du(r)o di du(r)etti


28 May

 

di Stefano Falotico

Sino a qualche tempo fa, tale notizia ci sarebbe apparsa altamente improbabile. Vedere il divo dello scialbo, “teenageristico” Twilight in coppia con uno dei nomi più altisonanti del Cinema mondiale, sua eccellenza Robert De Niro.

Ma il Cinema è come una partita di calcio. Segue il gioco degli eventi, dei “calci d’angolo” delle sue strane, imprevedibili parabole e assurde traiettorie. Ed ecco che prodigiosamente si concretizza il colpo che fa gridare, allibiti, non so se all’applauso o all’incredulità. Dipende se siete fan di Pattinson o ancora credete nell’ultimamente “buttatosi via” Bob De Niro, del quale, ribadiamolo per dovere di “cronaca”, non abbiamo molto tollerato i suoi “outside” nel Cinema troppo commerciale. Da ammonizione e fischiare, eh eh.

“Variety”, in associazione con “Deadline”, riporta infatti la news, molto attendibile data l’importanza di queste due testate americane, specializzate in fatto di “primissime”, che De Niro avrebbe appena firmato il contratto che lo vedrà affiancare appunto Pattinson nella pellicola Idol’s Eye.
Ora, ciò che stupisce è il fatto che stavolta, a differenze di ciò che proprio succede negli ultimi tempi, in cui viene riportato che De Niro prenderà parte al solito “filmetto” d’immediato, “liquidabile” consumo, il film sarà diretto da un grande, Olivier Assayas, appena reduce da Cannes col suo Clouds of Sils Maria, che vede nel suo cast l’ex fidanzata di Pattinson, Kristen Stewart. Casuale coincidenza, semplice “ambaradan” del fato o c’è proprio lo zampino della nostra Kristen ad aver “favorito” la scelta di Pattinson? Chissà. Io non penso male. Credo piuttosto alla “verità dei fatti”. Molto più ovvia. Kristen lavora con Assayas, parla in termini positivi del suo ex compagno, Pattinson, Assayas vuole vederci giusto, lo adocchia nei recenti Cronenberg e pensa “ma sai che, in fin dei conti, Pattinson non è male e potrebbe tornarmi comodo come protagonista del mio Idol’s Eye? Sì, è giovane, di bell’aspetto, recita benino, almeno con Cronenberg è stato davvero efficace, è un bravo professionista, perché no?”.

Allora Assayas lo scrittura appunto per questo Idol’s Eye, che ci viene descritto come un “film di rapina sofisticato”.

Quindi, “trama alla mano”, Assayas si guarda attorno e, per questa storia “losca” d’imbroglioni con la mafia che “incombe”, pensa subito a Bob De Niro.

E io invece cosa penso? Ecco, penso che il Cinema si riveli sempre sorprendente. E do fiducia ai giovani.

Poi, Pattinson mi sta simpatico, con la dovuta “gelosia” non cattiva, però. Insomma, anche a me sarebbe piaciuto sodomizzare sia Juliette Binoche che Julianne Moore, rispettivamente in Cosmopolis e in Maps to the Stars, sebbene sia stata finzione (?), ma non nutro invidie per i talentuosi. A cui va la mia stima generosa e disarmata, anche amorevole.

Dunque, vederlo prossimamente in questo Idol’s Eye assieme proprio al mio sempiterno idolo, nonostante tutto, che fa nome(a) De Niro, è un’idea che m’attizza, m’alletta, mi dà gusto.

Inoltre, ripeto, il nome di Assayas è già garanzia di qualità. Potrebbe anche essere un capolavoro.

Adesso, De Niro, in una recentissima intervista, ha dichiarato che suo padre era gay. Dunque, nel codice genetico c’era già in qualche “seme” l’affiliazione per i giovani e belli alla Pattison.

Naturalmente, qui, sto scherzando. Ma i film sono alle volte di rapina e spesso ti rapiscono…

E non metterei ulteriore “bocca” sulla “relazione” fra De Niro e Pattinson.

Gatta ci cova. Il bel tenebroso è un rubacuori, per questo film sarà un ladro e basta. E ha intrappolato anche Bob nella cassaforte dei suoi occhi magnetici. Il vampirismo di Robert. Quale dei due?

Meditate gente, meditate. Succhiate dal Cinema e attingetene. Pittandovi gli occhi di rosso acceso…

From Cannes: De Niro to star in Bus 757


17 May

Una pioggia di notizie ci sta inondando dal Festival di Cannes.

Dopo il terzetto di progetti a cui Nicolas Cage è stato associato nel giro di una manciata di velocissime ore, ecco che arriva un altro annuncio bomba.

Robert De Niro sarà protagonista del film Bus 757, almeno questo è il titolo provvisorio.

A fornirci la notizia la nostra Deadline, in ogni senso, redazionale e forse lineamente mor(t)ale a una carriera deniriana sempre più sbandante, strana e non si sa se terrà la strada ancora per molto.

Dato che questo progetto suona come un bmovie stratosferico ma non so se stratosferico coincida con bello in modo enorme, non so proprio, sapete? Voi che dite? Sì, il mio è sarcasmo di tal aggettivo, un imbellettarlo perché, letto così, par un altro filmettino del nostro Bob De Niro a caccia di facili soldini, robaccia da cas(s)etta per comprarsi altre non casine ma villoni con tanto di ristoranti Nobu.

EXCLUSIVEEmmett/Furla/Oasis Films has set Robert De Niro to star in Bus 757, a Stephen Sepher-scripted action thriller that Scott Mann (The Tournament) will direct. The film, which shoots in September in Baton Rouge, will be distributed by Grindstone/Lionsgate Films with Hannibal Classics’ Richard Rionda Del Castro and Patricia Eberle handling international sales. EFOF principals Randall Emmett and George Furla are producing and financing, and international financing on the $15 million film is being provided by Hannibal Classics and Michael Mendelsohn’s Union Patriot Capital.

Bus 757 centers on a casino card dealer who puts together a crew to simultaneously rob a bank, and hijack a bus full of hostages to use as collateral. De Niro will play “The Pope”, a casino owner with illegitimate business practices, whose assets are the targets of the heist. Now that he’s in place, casting will begin in earnest. Emmett, Furla, Sepher and Alexander Tabrizi are producing. Barry Brooker and Stan Wertlieb will be executive producers along with Daniel Grodnik, del Castro and Eberle and Tim Sullivan is co-producer. De Niro is represented by CAA, EFOF by WME.

Che trama cattivona. Che stronzata annunciata.

I LOVE NY Summer Tourism: Robert De Niro


15 May

Il Morandini 2013/2014, alcuni voti inaspettati


21 Mar

Alcune delle sue votazioni più o meno discutibili.

Gli amanti passeggeri

Los amantes pasajeros

Sp. 2013

GENERE: Comm.  DURATA:90′  VISIONE CONSIGLIATA: T

CRITICA: 3 PUBBLICO: 3

REGIA: Pedro Almodóvar

ATTORI: Javier Cámara, Pepa Charro, Cecilia Roth, Antonio de la Torre, Antonio Banderas, Penélope Cruz, Paz Vega

 

Opus n. 20 di Almodóvar, prodotto dal fratello. Sul volo 2549 della Compagnia Península da Barajas a Città del Messico un guasto tecnico mette a rischio la vita dei passeggeri. Dopo 90′ quelli in Economy sono tutti addormentati (drogati con ansiolitici), mentre quelli in Business, molto tesi, intuiscono che sta succedendo qualcosa, ma l’equipaggio ha l’ordine di tacere. In questa commedia irrealista e metaforica, che è anche una commedia morale, succede di tutto. Almodóvar recupera il suo strambo umorismo degli ’80, aggiornandolo in vari modi con la Spagna del primo 2000. I personaggi non cambiano, rimangono uguali a loro stessi. Fotografia di José Luis Alcaine. Musica di Alberto Iglesias. Da non perdere i titoli di testa.

Gangster Squad

USA 2013

GENERE: Gang.  DURATA:113′  VISIONE CONSIGLIATA: G

CRITICA: 3,5 PUBBLICO: 3

REGIA: Ruben Fleischer

ATTORI: Josh Brolin, Ryan Gosling, Sean Penn, Nick Nolte, Emma Stone, Giovanni Ribisi

 

Prodotto e distribuito da Warner Bros, il film era già pronto all’inizio del 2012, ma ne fu rimandata l’uscita al 2013 (tagliando una scena di violenza in una sala cinematografica in seguito alla strage avvenuta alla prima di Il cavaliere oscuro – Il ritorno). Mickey Cohen – personaggio realmente esistito –, nato a Brooklyn nel 1913 con il nome di Meyer Harris Cohen, di famiglia ebrea ortodossa di Kiev, pugile in combattimenti illegali, fa carriera nei primi anni ’30 con i mafiosi italiani, a Chicago con Al Capone, infine a Las Vegas. Sfuggito a diversi attentati, a Los Angeles con la violenza e la corruzione trasforma la città nella metropoli più mafiosa e redditizia degli USA. 6 agenti del Los Angeles Police Department, al comando del sergente O’Mara, valoroso reduce di guerra con moglie “di carattere” e incinta, sono indotti ad agire come criminali per ristabilire la legge. Il film è basato sull’omonimo libro di Paul Lieberman, giornalista del Los Angeles Times, e abilmente sceneggiato dall’ex detective Will Beal: uno dei più dinamici e divertenti gangster/polizieschi dei 2000.

Red Lights

USA-Sp. 2012

GENERE: Thrill.  DURATA:113′  VISIONE CONSIGLIATA: G

CRITICA: 2,5 PUBBLICO: 2

REGIA: Rodrigo Cortés

ATTORI: Robert De Niro, Toby Jones, Cillian Murphy, Sigourney Weaver, Elizabeth Olsen

 

Le luci rosse del titolo sono gli indizi più o meno evidenti che possono razionalmente spiegare i cosiddetti eventi soprannaturali. Margaret Matheson e il suo aiuto Tom Buckley sono investigatori di questi fenomeni. Il loro lavoro consiste nello smascherare coloro che fingono di possederli. Tra questi ultimi c’è Simon Silver che da anni campa sulle sue finzioni. Scritto dal regista spagnolo che già si era distinto con Buried – Sepolto (2010), il film si affida esplicitamente alla dicotomia illusione/realtà che è, in fondo, uno dei princìpi fondatori degli audiovisivi, cinema e televisione. A livello tecnico-narrativo, il film è ingegnoso quanto e forse più di Buried. Manca però di spessore sociologico e perde di credibilità se si tiene conto in quale misura sia diffusa tra la popolazione degli USA la ricerca, o la speranza, di un nuovo messia. Distribuisce 01.



				
				

The Bag Man


12 Jan

Sull’argentata statua della stupenda Rebecca DaCosta, fascino esotico su gambe vertiginose in guaina letale da pantera dei sensi, ecco questo aka Motel, cioè The Bag Man definitivo.
Film che viene annunciato in uscita negli States il 28 Febbraio. E di cui presto, scommettiamoci, vedremo il primotrailer ufficiale.
Official, invece, sinossi… eh eh.

THE BAG MAN is a taut crime thriller that follows JACK (John Cusack), a tough guy with chronic bad luck but human touches, and legendary crime boss DRAGNA (Robert De Niro). DRAGNA has summoned JACK and a host of shady characters to a remote bayou motel for unknown reasons, and over the course of a long and violently eventful night, Jack’s path crosses with the stunningly beautiful RIVKA (Rebecca Da Costa). All of their fates intertwine, and when Dragna arrives on the scene there are sudden and extreme consequences for everyone involved.

Le prime foto mettono assai l’acquolina in bocca. Trucide inquadrature roventi, viranti spesso al rosso “paludoso”, alberi (s)morenti in verde horror, un film che profuma di noirmistery con salsa splatter e una gran figa, appunto, (in)delebile, non amputabile.
Puttana! Whore da perderci la valigetta, il sonno e il posto letto. Con un posteriore di quel “bagagliaio”.
Credo in qualcosa? Sì, a una legge basica. Alla capienza della credenza. Se dentro non ci son “risorse”, leggi pane, anche la “fame”, leggi pene, ne risente. E, più che penare, patirai prima di crepare, sempre che ti salvi, nonostante sputi, salmi, clima salmastro e poco “salume”.
Avete visto questa locandina? In una locanda ove affittano le stanze, detto anche Motel, infatti questo era il titolo originale, De Niro viene rubato del suo neo ma gliel’appioppano sull’altro lato.
Ora, m’immagino che la storia sia questa. Un demente trova una ragazza, vanno mano nella mano a passeggiare lungo il parco, ammirando le oche, compresa lei col cocco, nel lago. Lui si bagna prima d’inumidirla, lei “glielo” pulisce con un fazzoletto. Lui piange ma è vero “amore”.
Mah, a me sembra solo un pantano e una vita da due palle “così”. Tutta colpa dei pantaloni.
Sì, ho sempre deciso di farmi i cazzi miei. Star “al largo” da una che potesse innaffiarmelo, e soffiarci sopra quando, da soffice, lievitandolo sul duro di mano a(r)mata, come dico io, si allungasse.
Non ho mai tifato per i cantanti roman(t)ici.
Li ho sempre considerati dei poco di buono per strappamutande alle bone.
Dei troioni.
Di mio, m’arrangio.

Che c’entra col film? C’entra quanto io che bevo in centro.
Di mio, preferisco la periferia e anche la mia e sola camera da (l)etto.
Ah, maialetti, non c’è niente di meglio di un pisolino col mio pisellone.
Care principesse sui “piselli”, meglio la pasta coi ceci.

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. The Bag Man (2013)
  2. Il grande match (2013)
  3. Maps to the Stars (2014)

George Clooney attacca tutti, io glielo stacco, attaccando il bugiardo al muro con tanto di chiosa, senza buonismi da chiese ma di chiodo! Inchinati, cheto pietà chiedi!


13 Nov

Da Il Corriere della sega di George:

L’armonia nel massimo campionato degli attori a Hollywood è finita: a rompere la quiete del buon vicinato nell’industria cinematografica è stato George Clooney. Se finora l’attore si è sempre trattenuto dal criticare i colleghi divi, stavolta è stato un fiume in piena. Tanto da stupire gli osservatori più disincantati. Il colpo più duro lo ha sferrato a Russell Crowe.

«UN VENDUTO» – Sogghigna con Brad Pitt, passeggia mano nella mano con Julia Roberts o sottobraccio con Sandra Bullock: George Clooney – è cosa nota nella terra dei sogni cinematografici planetari – è «l’amico di tutti». Mai una parola fuori luogo, mai una critica esplicita, né davanti, né dietro la cinepresa. Cambia compagna una volta al mese, ma le sue amicizie restano ben salde, da anni. Tuttavia, il 52enne è pure capace di altro. Ha detto basta alle buone maniere e con un’intervista a “Esquire” ha buttato giù dalla torre alcuni colleghi superdivi del grande schermo. Ha raccontato dell’alterco col Gladiatore Russell Crowe. Ad iniziare sarebbe stato l’attore neozelandese naturalizzato australiano, sostiene Clooney. La lite tra i due era iniziata qualche anno fa da un commento poco lusinghiero di Crowe che, facendo riferimento ai diversi ingaggi pubblicitari del collega, lo aveva definito «sellout» («un venduto»). Da allora i due si sono dichiarati guerra.

GUERRA E PACE – «La verità è che Crowe mi ha spedito un libro di poesia in segno di pace, ma è stato lui ad attaccarmi per primo. Non so perché si sia accanito contro di me. Ha acceso la miccia affermando: “George Clooney, Harrison Ford e Robert De Niro sono dei venduti”», ha spiegato la star di Gravity alla rivista americana. Clooney si è inoltre preso gioco delle velleità musicali del collega che canta nella band 30 Odd Foot of Grunts. «E poi ho detto in una dichiarazione – ironizza Clooney – “Probabilmente ha ragione e sono contento che ci abbia detto questo, poiché Bob, Harrison ed io avevamo proprio l’intenzione di formare una band”». George Clooney, però, pare inarrestabile e affonda il coltello: «Ma chi pensa di essere quel ragazzo? È un aspirante Frank Sinatra. Mi ha davvero scocciato!». Ciò nonostante, sarebbe in atto un tentativo di riconciliazione: Russell Crowe avrebbe spedito al collega un Cd in segno di pace. «Ha detto che hanno travisato il suo discorso», ha spiegato Clooney.

QUEGLI AMICI DI DICAPRIO – Clooney ha poi confessato di non aver un buon rapporto nemmeno con Leonardo DiCaprio, benché i due non si conoscano molto bene. Clooney ha raccontato un aneddoto poco piacevole accaduto durante una partitella a pallacanestro: non ha per niente apprezzato il tifo da stadio e le urla screditanti degli amici di Leo seduti in tribuna. «La discrepanza che c’era tra la qualità del suo gioco e i commenti fieri dei suoi amici al riguardo mi hanno ricordato quanto è importante avere qualcuno nella vita che ti dice la verità», ha sentenziato Clooney. «E non sono sicuro che Leonardo abbia qualcuno così vicino a sé», ha aggiunto. Quella partita era stata vinta dalla squadra di Clooney per 11 a 0. Solo complimenti, invece, per l’amico Brad Pitt: è senza dubbio l’attore di maggior successo al mondo, anche se cerca sempre di essere la «versione più modesta di Brad Pitt. Ho una grande ammirazione per lui», dice Clooney. Frasi che sembrano riportare di nuovo un po’ di armonia nel mondo di Hollywood.
Finalmente, Clooney si è rivelato lo stronzo che ho sempre sospettato

Da anni, sostengo che sia un puttaniere. Per sua stessa ammissione, hai i testicoli rifatti col lifting di questo cazzo. A praticarglielo, fu un chirurgo plastico che apportò, inclusa la fattura del taglio detto riporto (sì, Clooney ha il parrucchino col ciuffo coprente nel brizzolato di alopecia soffusa alla tinta color nero pece ingrigito che fa più figo maturo simil feci), varie parti del culo. Da cui la sua faccia simpatica quanto un deretano.

La finisse questo bauscia da Lago di Como a far la vita comoda. Ha veramente rotto. Un ex da Elisabetta Canalis. Non scordiamocelo mai e poi mai. Elisabetta io affogherei nel Canal Grande in apertura del Festival di Venezia.
Così, sommersa, imparerà a non schizzare di troppe umidità da sventolata con risotto in gondola. Ecco la passerella!

La finisse questo culetto di far il bello e il cattivo Tempo. Prevedo precipitazioni alla sua testa, e non sarò variabile di nervi, compresa la neve di un effetto va(la)nga se non accetterà la mia ver(g)a. Sono lo Yeti, stai attento.
Sei cascato nella mia rete e non in quelle delle tue donnine che usi come paravento della tua omosessualità incipiente eppur celata. Te lo gelo io.

Ecco il salto di quaglia, mio George di qualità. Poi, te lo prendo nel popò e ti porgo un identico sorriso paternalistico. Sì, sei rassicurante come un buon papà, pappone.
Ma io non credo al Papa e dunque ti castro, ti rendo un bimbo da liofilizzato, te lo infil(z)o e magnati questa pappina.

Che zuppa eh?

Testa di zucca!

 

“American Hustle”, new Official Trailer


10 Oct

Rilasciato ieri a Notte inoltrata, ecco il trailer nuovo di zecca di American Hustle.

Un film di cui si parla già un gran bene e che senza ombra di dubbio farà sfracelli ai prossimi Oscar.

Già epico, a prescindere se piacerà o meno, per la capigliatura di Christian Bale.

Piccola chicca pressoché invisibile a prima visione. Eh eh.

Ora, se scorriamo fra i credits del film, compare anche il nome di Robert De Niro, a cui il regista ha affidato la piccolissima parte di Victor Tellegio. Poche lines, come si dice in gergo ma, a quanto pare, il nostro Bob interpreta un personaggio centrale attorno a cui ruoteranno vari eventi importanti della trama.

Nel teaser era assente, in questo invece appare di sfuggita. Se riuscite a individuarlo al primo colpo, complimenti. Vi ho già comunque fornito un piccolo aiuto. Colpo, in inglese, intenso in senso armato, si traduce con sho(o)t.

Dunque, attenti a chi spara.

 

 

“Last Vegas”, 4 clips with De Niro, Douglas, Freeman, Kline


01 Oct

“American Hustle”, Trailer italiano ufficiale


01 Oct

De Niro sostituisce Gandolfini nella serie “Criminal Justice”


26 Sep

 

From this:

By NELLIE ANDREEVA | Wednesday September 25, 2013 @ 1:45pm PDT

EXCLUSIVE: HBO is carrying on James Gandolfini’s legacy with Criminal Justice. Oscar winner Robert De Niro has stepped in to take over the role originally played by the beloved Sopranos star in the pilot. De Niro is attached to act in Criminal Justice,a seven-hour miniseries, with Gandolfini remaining an executive producer posthumously. (HBO previously greenlighted Criminal Justice with Gandolfini as a seven-part limited series in May). Steven Zaillian, who has been shepherding the project for over four years, is set to direct the first hour. Richard Price wrote Criminal Justice based on the BBC series created by Peter Moffat. On the mini, produced by HBO in association with BBC Worldwide Prods., Film Rites and Tribeca Films, De Niro joins originally cast Riz Ahmed, Bill Camp, Payman Maadi and Poorna Jagannathan. Production is eyed to begin in March.

It was unclear in the immediate aftermath of Gandolfini’s untimely June death in Rome whether HBO would proceed with Criminal Justice. But because Gandolfini had been so committed and passionate about the project, which he was getting ready to start filming upon his return from Rome, the network and Zaillian began exploring ways to do Criminal Justice in his honor. The New York crime story centers on an ambulance-chasing New York City attorney, the role originally played by Gandolfini, who gets in over-his-head when he takes on the case of a Pakistani (Ahmed) accused of murdering a girl on the Upper West Side. While the lawyer part is central to the overall story, in the pilot the character only appears in the final scene. That led to discussions between HBO and Zaillian about recasting the part, not an easy task as I hear the network and Zaillian were looking for a great actor whom Gandolfini would have wanted for the role and who would honor Gandolfini’s memory with his performance. I hear their list consisted of one name only, Robert De Niro, who responded and came on board.

Criminal Justice is executive produced by Gandolfini, Zaillian, Price, Moffat, BBC Worldwide’s Jane Tranter and Tribeca’s  Jane Rosenthal, with Film Rites’ Garrett Basch and Attaboy’s Mark Armstrong and Nancy Sanders serving as co-executive producers and Berry Welsh as co-producer.

 

Amico intimo di Gandolfini, De Niro subentra volentieri a sostituirlo dopo la sua improvvisa e scioccante morte, avvenuta pochi mesi fa. Prima che morisse, De Niro e Gandolfini anni fa dovevano interpretare assieme Scared Guys di Dean Parisot. Ma il progetto sfumò. Quindi, erano in trattative per Eating With the Enemy. Ma, sempre il decesso per infarto di Gandolfini, mise tutto naturalmente in discussione.

De Niro entra invece proprio in questo Criminal Justice.

Di Criminal Justice era già stato girata la puntata pilota, ma il progetto è saltato per evidenti circostanze tragiche.

Però l’HBO, confidando molto nelle potenzialità dello script soprattutto, non ha mollato affinché riparta tutto daccapo.

In cabina di regia Steve(n) Zaillian e la miniserie si avvarrà di sette episodi, incentrati sull’avvocato Jack Stone (De Niro), un accanito difensore delle ingiustizie che prenderà a Cuore la controversa causa di un giovane pakistano accusato di aver assassinato una ragazza dell’Upper West Side.

Le riprese inizieranno a Marzo e il nome di Gandolfini, secondo volere dei familiari e anche a quanto pare del suo testamento, comparirà in “veste” di produttore esecutivo.

Secondo me, De Niro è la persona giusta per celebrare come meglio non si poteva il grande James.

 

(Stefano Falotico)

Genius-Pop

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