Posts Tagged ‘Robert De Niro’
Lo stagista inaspettato, un film che non ti aspett(era)i e la colonna sonora spinge
Questa melodia cangevole, delicata, che non stimola la diuresi, no, non fa affatto cagare, non è musica escrementizia da tossici in(n)al(z)anti ogni becera canna, ma uno stimolante “digestivo” per sopperire alle carenze psico-emozionali della nostra vita imperitura, combattiva (in) ogni dì di albe ceree e poi miracolosamente giovanili nei tramonti rossi della ser(r)a.
De Niro, nella sua recitazione sobria, misurata al “labbro”, che mesce il cuore al sapere “duro”, alla sua senile baldanza moderata da saggio navigato, ci mostra cosa significa la “melassa” dei nonni senza eccedere in sentiment(alism)i dementi.
Egli pondera le sopracciglia, le inarca con gusto “aspirante” collegato al cervello che respira di “narici” riflessive su occhi a mandorla che sanno quanto un Sol levante non è ancor vi(t)a calante e già insaporisce l’anteprima con una performance da secondo a nessuno.
di Stefano Falotico
Un Fatto Quotidiano: Isabella Rossellini, al Cinema ritrovato, un peccato non poter baciare De Niro, una Joy alla Casablanca
Un Cinema Ritrovato e De Niro, nonostante fosse sposata a Scorsese
Bisogna guardarla da vicino e porsi ancora una volta la domanda fatidica: ma Isabella Rossellini quanti anni ha? Quaranta? Quarantacinque? Cinquanta non glieli riesci a dare. Figuriamoci i 63 che risultano all’anagrafe. Il viso di Isabella rifulge di luminosità e fascino come fosse ancora la ragazza impaurita sul set di Velluto Blu. Anche se nel tempo tutto è filtrato attraverso l’eleganza di mamma Ingrid e la lungimiranza intellettuale di papà Roberto. La signora Rossellini gestisce l’impeto di curiosità e domande su di lei con un savoir–faire invidiabile. “Sono molto felice del nuovo film che ho interpretato. S’intitola Joy ed è diretto da David O. Russell, che con sé ha portato il suo solito crew, tra cui Bradley Cooper e Jennifer Lawrence. E con loro ci siamo anche io e Robert De Niro”, spiega a FQMagazine la splendida 60enne in una delle più raffinate sale dell’Hotel Baglioni di Bologna. “Non posso dire granché della trama, perché il film uscirà in dicembre negli Stati Uniti. L’unico rammarico è che pur interpretando la parte della fidanzata di Bob, non me lo hanno fatto baciare. Dopo aver accettato il ruolo ho ringraziato David e poi gli ho chiesto: ‘Mannaggia a te, ma chi ha scritto questa scena in cui alla fine non ci si bacia?”.
L’ultimo dei romantici libertini, da oggi in libreria “cinematografica”
Ora, fratelli carissimi della congrega e fanatici delle mie mirabolanti (peripe)zie, donne che mi corteggiano di cor(o), forse “lungo” e forse “cortino”, da oggi è in vendita il mio ultimo capolavoro. Opera d’oro, d’un cuor maestoso, che s’immerse nei pleniluni ludici della sua sazietà spumosa per (ar)ender le lune insaziabili di voluttà, e ben, di pene, vi sta! Ah ah!
Il Falotico intrepido e cavalleggero, con mestizia vagabonda in mezzo agl’immondi, decreta un’altra sua aurea risorsa, risorgendo e non abbeverandosi, “allunghiamo” senz’abbreviarle, alle sorgenti “fiacche” dei vigliacchi carnali che mostran, che mostri, sol le chiappe chiare. Per me, per Lui, cioè me medesimo di persona(lità), la vita non è un p(i)atto di spaghetti né un (a)mar()o, ma un “piano” andante con mo(l)to di spade, poiché v’infilo e, infilzando, della mia nobile mente corazzata e scorrazzante, non come la vostra scoreggiante e scoraggiata, vado avanzando defilato eppur presente-immor(t)ale su caffè schiumosi e fori(eri) di ribalderia gagliarda. Siete desertificati, sfigati, mentre io gusto il dessert. Questa, non quieta, è cos(ci)a bona e g(i)usta. Cari ga(ll)i, mi servo il tè fai da me, auto-pubblicando dirimpetto ai vostri pub(i) e dunque sorseggiando la vostra malasorte, fregandomi le (s)o(r)che. Cari (s)por(ch)i, ecco la mia Excalibur innalzata d’osanna in mia san(t)ità dinanzi allo sfacelo, che gelo, dei vostri “uomini” col gel(ato) sui (ca)pel(l)i. Le donne, le s(c)o(po), vi attizzano e il mio è appunt(it)o… (cavalle)rizzo. Oh, issa(lo).
Esse ululano, che lupe, cari volponi di (v)u(l)ve, e voi, (s)freg(i)ati, “schizzate” e (non) scop(pi)an le risse, talvolta le rosse, anche le mor(t)e. La mortadella, la carne!
Al podio, un uomo senz’inibizioni, che fa buon viso a cattivo drago, essendo Lui stes(s)o un (dr)agone.
Io copulo, non copio, a me la copp(i)a, taglio e inculo.
Cucitevela!
Donna, vai a cuccia in cucina!
Uomo, è scucito, attacca(ti)!
Anal(yze) that. A fette, non abb(a)iate fretta.
di Stefano Falotico
Elegante De Niro Intoccabile che compare alla sfilata di Armani e conferma Madoff per la HBO
GOOD FRIENDS: Robert De Niro and Giorgio Armani go way back and the Oscar winner showed his support to the designer by attending his namesake show on Tuesday. “It feels right,” De Niro said simply and with a big smile about wearing Armani for so long. “There are a number of projects I am working on, but first I will play [Bernie] Madoff on HBO,” said the actor.
After the show, Armani once again cautioned against “the easy, excessive game of provocation” of a number of designers. “It’s counterproductive,” he said, touting fashion that “you want to see worn by your brother, your brother’s friend or a professional who doesn’t want to look old, and wear more contemporary clothes.” Armani said he was very pleased he had received an unexpected phone call from Italy’s president of the Chamber, Laura Boldrini. “She said she appreciated my work and how it represented Italy.” Asked by one reporter about Milan, Armani said he adored it, as it was a “small big city. The locales are all easily accessible, handy, but it’s also an important city where people work hard.”
Imagine all the people? No, forse Imagery con Giulio Verne/De Niro
(ANSA) – PINETO (TERAMO), 13 GIU – Danilo Mattei, manager di Robert De Niro, è in questi giorni in Abruzzo alla ricerca di diverse location riguardanti un film che sarà girato anche nella nostra regione e che dovrebbe vedere fra gli attori principali proprio De Niro, star hollywoodiana, originario, per tramite dei bisnonni, di Ferrazzano (Campobasso). “L’idea é nata dall’incontro – ha detto Mattei – con Cristian Nardi, lo sceneggiatore che ha scritto Imagery e che vorrebbe De Niro nel ruolo di Giulio Verne”.