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Robert De Niro a 70


10 Aug

 

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Ora, essendo io il portavoce ufficioso del Bob, in vesti di cerimoniere della sua biografia più vera, oso augurargli tal “anniversario” ancor prima che scocchi la Mezzanotte del 17.

Non so se sarà un Venerdì, non credo, leggendo nell’agenda. Mi risulta il giorno successivo.

Comunque sia, sarà lietezza. Noi del De Niro ammiratori estremi, strenui anche quando ultimamente ha vacillato, imbolsito s’è mercificato, di paghe alimentari ha sostenuto il Tribeca Film Festival, non badando sempre alla qualità.

Eppure, infaticabile e stacanovista inguaribile, frenetico monstre del palcoscenico cinematografico, sfodererà altre cartucce. Fors’alcun spuntate, altri grandi film in cui spiccherà come grandioso ce lo ricordavamo?

Il Tempo passa per tutti, scalfisce e rende noi fan avviliti nel triste tramontar dei miti, un po’ sgonfiati, un po’ “decrepiti” eppur forse di nuovi ardori e carisma crepitanti!

Come possiamo osannarlo di Happy Birthday a una settimana di distanza da tal epocal data? A capotavola, soffierà sulle 70 candeline, baciando la moglie Grace Hightower per poi spartir le fette alla combriccola dei suoi, come noi, amici e sostenitori.

Già me lo vedo a Beverly Hills nel “gozzovigliare” di brindisi e panna montata assieme a Sean Penn, non solo friend ma nato anch’egli il diciassette di Agosto, “rimpatriare” con Joe Pesci nel discutere poi, sul divanetto scamosciato, del tanto sospirato e sempre rimandato The Irishman.

Capolavoro annunciato della coppia riunita con Scorsese che però lo Zio fa slittare a “priorità” di più facili commerciabilità. Pacino aspetta da una vita questo Jimmy Hoffa con Marty. Dai dai, affrettatevi. Non c’è alcun minuto da perder o smarriremo un terzetto attoriale da far impallidire ogni fuoco pirotecnico di balli e festa.

Eh sì, scorgo già il Bob dalle frasche di Mulholland Drive a tracannare le medaglie monografiche al valore di un’intera filmografia celeberrima. A bere e danzare per immortal(at)i brii.

Ma, in termini meno “spendaccioni” dei soldi nella sua villa, dei tanti appartamenti (co)sparsi per il Mondo e anche a Como, a New York e ubicarsi così stabile, intoccabile a Los Angeles, Mecca e altissima vetta di nostro adorarlo, come “costellerà” la prossima stagione alle porte?

Con una raffica di pellicole da lasciar secchi. Forse, rimarremo a bocca asciutta perché, almeno dalle previsioni, scarsa roba qualitativa inonderà le nostre sale nonostante la moltitudine di altri suoi camaleontismi in quantità esuberante! Quasi oscena!

Vedremo mai anche da noi Being Flynn? Chissà mai che qualche distributore perlomeno ce lo mostri, ah il mostro sacro qui “barbone”, in straight.

The Big Wedding è andato malissimo in America. Stroncato a iosa sì negli USA, subito gettato e liquidato come trash che neanche fa ridere.

Ma io diffido dalla “Critica” oltre oceano, già quella nostrana mi lascia (a) desiderare… eh eh. Quindi, da vedere, a prescindere!

“Sconvolge” la sua capigliatura cotonata, elettrizzata di Motel, ma mi affascinano le storie di “valigette” misteriose, incentrate sui fuori orario.

E quest’inedita, stramba accoppiata con Cusack m’interessa. Non fosse che sarà una Notte non pallosa, molte pallottole “scorrazzeranno”, e qualche ganza appiccherà il “fuoco”.

Consideriamo pure, e ci mancherebbe American Hustle, persino se comparirà solo per una manciata di minuti, in cameo prestigioso di reminiscenza e omaggio a Casinò. Vedi?

Coincidenze speculari di un David O. Russell appaiabile appunto a Scorsese.

Io scommetto però tutto su Malavita. E la mia convinzione che sarà un ottimo Luc Besson è rinvigorita dopo aver dato più di un’occhiata al trailer italiano.

Un De Niro ancor memore di goodfellas, per un faccia a faccia scarface con Michelle Pfeiffer e un tosto scontro col duro per eccellenza, Tommy Lee Jones il granitico. Si spezzerà. Stavolta ha incontrato un osso marmoreo.

Besson gira una black comedy su tant’azione, umorismo “a puntino” e sparatorie mitraglianti con bazooka ed esplosioni.

Last Vegas appare patetico ma Dan Fogelman è una corrosiva penna. Vedremo se le aspettative minime s’accresceranno di dialoghi ficcanti e “piccanti”.

E poi, last but not leastGrudge Match, di cui sbarcherà prestissimo il primo filmato della Warner.

Esiste già il “provino” in Internet, e questo De Niro appare, di primo “petto” appetitosissimo, in formissima. Da urlo e pugni tonanti.

Da non crederci.

Dunque, tutti in coro “Buon Compleanno Bob!”.

(Stefano Falotico)

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