Kill virtuoso di rette vie “senili” spezzate
Prima (re)visione…
Risulta abbastanza scandaloso che FilmTv.it abbassi i voti ai film dopo che scartapella quelli degli utenti. Dov’è finita l’autorevolezza della redazione?
Addirittura declassato a “una stelletta”. Pessimo, insomma.
Ora, chiariamoci, il film di Avnet non è niente di memorabile e la reunion De Niro-Pacino non sortisce gli effetti magici di Heat.
Ma non è certo colpa loro, e poi stupisce la sfrontatezza con cui si affrontano certe critiche, critiche distratte e buttate lì tanto per riempire la carta e la pagina online.
I protagonisti sono “anziani” come esige il copione, che c’è di strano?
Non si può raccontare una storia di poliziotti che abbiano superato i sessant’anni?
Cose da matti, e poi ci si accanisce contro il Cinema giovanilistico.
Un po’ di coerenza, per la miseria.
Il film si avvale di una forte sceneggiatura di Russell Gewirtz e si affida alla fotografia di Denis Lenoir, già due cose non trascurabili che eleverebbero il film da un normale b–movie come invece viene classificato.
La produzione è “alta” insomma, e anche il budget.
Film senza “aperture diegetiche”, be’, roba da stropicciarsi i capelli, quasi non si potesse girare un film senza orpelli ornamentali e “stile”.
Avnet sa di essere un medio professionista, il suo è un film come tanti sui serial killer, né più né meno, con l’originalità del plot, un assassino che colpisce la “feccia” lasciando una poesiola in rima sul corpo delle vittime.
Due sbirri che non si conoscono, ognuno coi suoi guai, la tristezza e la malinconia delle loro palpebre, un solido e taurino De Niro, e un “arzillo” Pacino, con la solita chioma scarmigliata e senile, impreziosiscono di recitazione asciutta, funzionale un film che non entrerà nella Storia, ma che è stato volgarmente e ingiustamente linciato da chi s’aspettava un capodopera.
Peccato mortale del cinefilo con la bava alla bocca, che certo rimase deluso.
Cosa pretendete? Vedete di pulirvi le mutande prima di starnazzare mentre guardate un film.
Firmato il Genius, che con tale “recensione” si farà altri nemici, i quali con spietato rigore “etico” glielo adopereranno come carta igienica.
P.S.: che coraggio mostrarsi invecchiati, con le rughe e un po’ di pancetta, come essere miti nonostante il Tempo.
Grandi Bob e Al.
Non meritano questi attacchi. Vergogna.
E si fanno anche chiamare giornalisti.
Il Bar dello Sport vi aspetta, ve lo dico io…
Ecco, così “cesellavo” la mia rabbia alcuni anni fa.
L’ho rivisto… e righteously recensito.
Molti rispettano il distintivo. Tutti rispettano la pistola
Sfida “eterna”, (s)tirata fra gli zigomi raggrinziti d’un grigio Pacino, in giubbotto di pelle nel consueto cappuccino che gli “smalta” le labbra d’ieratica saggezza roca, e un De Niro “sovrappeso”, stanco, disilluso com’esige la tradizione del “genere di appartenenza”, il poliziesco americano dei segugi a caccia dell’assassino seriale che semina il panico. I carnefici indiziati hanno volti coperti dietro le movenze indecifrabili e “feline” di tracce di rosso che “dipingono” le pareti delle case, “rallegrando” le Lune licantropiche d’una scia che non lascia… apparentemente, traccia.
Chi si sta macchiando di questi “divertenti”, macabri omicidi e perché, sul corpo dei cadaveri, “sbiancati” di buchi in testa “cerulei”.Compare sempre accanto una “filastrocca” che “giustifica” il reato?
Questo killer sembra un “punitore“, e si accanisce soprattutto sulla “feccia”, ripeto, sulle sgualdrine che battono, sui pusher (eh già), su chi “contratta” la carne nelle prostituzioni, sugli stupratori, quasi un “angelo” dalla vendetta “suprema” e “intoccabile”.
Che imbroglia un po’ le carte e “mischia” le pericolose indagini, in un gioco d’equivoci, pedinamenti, sospetti come una scacchiera ove lo “scacco matto” è proprio la mossa d’un pazzo, fino ad ora “geniale”.
Che non ha sbagliato un “colpo”.
Turk, un “cagnaccio” che ha le fattezze “sfattissime” d’un Bob “grassoccio”, di solita linguetta che asciuga l’aridità del suo fiuto “salivare”, quasi a sputar, di “fumo” corroso nelle palpebre da Mitchum “bastardo”, la bava delle putredini d’un laido “teatrino” ingiusto.
Tenendo tutto dentro, misurato fin alle esplosioni arrabbiate, incontenibili d’umori “balzan(t)i” da un'”ombra” a un’altra lucida intuizione.
Ancora una volta “attardata” e appannata dal velo (in)visibile di chi seppellisce scrupolosamente le prove e nasconde la “faccia”.
“Avvinghiato” alle gambe “decollanti” della solita fighissima Carla Gugino, troppo “giovane” per uno stronzo marcissimo come Lui. O “innamorata” di “tradimenti” compiacenti e ammiccanti?
Turk, “viscido”, “porco”, magrissimo e cadaverico che forse fu, e ora è pinguissimo, più di quei vermi che combatte ogni “santo” Giorno maledetto ove neanche la Domenica si può stare in pace d’un Signore che ha tradito il patto di “lealtà” col suo Inferno in Terra.
Rooster, che mastica amaro… che sentenzia un “You will regret it“, sì, le scelte affrettate si rimpiangono “caro” Brian Dennehy, tenente e già sceriffo “losco” d’un Rambo che ti torse il braccio, ritorcendoti la tua violenza “sbrigativa”, indisponente e crudele di troppo (pre)giudizio a un “pregiudicato”, appunto.
Tutto torna, vedi? Eppure i conti… quasi mai, se non fai “mente locale” subito, prestissimo. Qui, il mostro se la sta sghignazzando parecchio, e la città, di Notte, è sotto assedio. Fa paura, chi lo fermerà?
Il “discotecaro” 50 Cent, “puttaniere” dei suoi balli da cocaina?
Perez? Un altro che, “freddissimo”, ammazzò i sogni di Carlito da Benny Blanco senza Paradiso dell’anima sognatrice? Ti sei venduto. A chi, merda?
In questo dedalo ingarbugliato, a quale prezzo si arriverà alla verità?
Chi è il tuo amico, “in fondo”… alla detection? Con questo qui legate, andate d’accordo, vi confrontate e vi “stressate” a vicenda, annotate sul taccuino le “psichiatrie” d’emozioni che voglion appiattirmi, perché siete esageratamente “piedipiatti” e non sopportate le “piattole”. Quindi, agite di testa vostra, scavalcando anche la legalità, la burocrazia che sarebbe lentissima a frenare un’altra schifezza.
Dovete salvare questa giungla da un leone inferocito e proteggere la sua innocenza prima che s’imbestialiscano tutti.
Voi, “animali” lo siete già. Forse per DNA, forse diventati. Forse sventrati a contatto quotidiano con questa società, tutta fottutamente sbagliata. Chi la ripulirà? Ne ha il “permesso? Il “mandato” di “perquisirla” senz’autorizzazione’
Vi leggete negli occhi, vi spiate, siete “guardia e ladro” di voi stessi, ma poi vi stringete la mano in un altro drink “scacciapensieri”.
Eh sì…
Qui… si erge un Uomo retto… in questo Mondo infetto…
(Stefano Falotico)