Ieri, sotto la mia splendida recensione di Joker, da me visto in anteprima mondiale allo scorso Festival di Venezia, un vile figuro, ovviamente camuffatosi sotto identità falsa, ha mandato un commento alquanto spregevole e non giustificato.
RECENSIONE ILLEGGIBILE!
Sarà incomprensibile per lui, essere poco intelligibile. Ché, non sapendo leggere fra le righe, è fermo alle scolastiche banalità e si prese, anzi prese, di totale licenza, la facoltà non universitaria bensì gratuita di sindacare sulla mia libertà d’espressione poetica, pregna del mio cuore innamoratosi di tale Joker amabilissimo. Un pagliaccio che spinge!
Una recensione, la mia, sofisticata ma non solipsistica, sono a volte un sofista ma, se volessi, potrei reinterpretare Point Break, immedesimandomi sia in Keanu Reeves che nel compianto Patrick Swayze. In quanto son oggi pure un surfista, domani al circo un clown e un simpatico battutista. Perciò, perché no, perfino un trapezista, un leone, poi ancora Elephant Man che ascolta Lucio Battisti.
Sì, diamoci al battistero, lasciate stare i monasteri.
Gesù fece sì che Lazzaro risorgesse. Io sono un lazzarone. Dunque, esigo che dinanzi a me si reincarni Giovanni Battista.
Miei giudeo-cristiani, non più obliatemi. Donne, oliatemi. Sì, in voi sarò benedetto rinascente, immergendomene risorgimentale come Cristo che, dopo i pianti della Madonna e di Maddalena, mangiò un risotto, no, fu risorto.
Sì, mi tuffo nel fiume più famoso della Giordania in quanto uomo libero come Bruno Giordano. No, quello fu un calciatore. Volevo dire, come Giordano Bruno.
Alessandria esulterà, no, Alessandra godrà, Letizia con me sarà letiziosa, voglio sia Tiziana che Giordana.
Ah ah.
Ora, un commento offensivo e denigratorio va sempre, a prescindere, giustificato.
Innanzitutto, sono uno scrittore e i miei testi sono in vendita presso le maggiori catene librarie online, tutti redatti con estremo puntiglio, depositati legalmente e dotati di giusto codice ISBN.
Ovviamente, da tempo, ogni mio libro è giustificato. Sapete che significhi… giustificato?
Cioè non allineato né a Destra né a Sinistra, bensì perfettamente bilanciato, centrato. Oggi appartenente allo schieramento democratico, domani semi-moderato, quindi pazzo scatenato. Ah ah.
Vengo da più parti accusato di essere auto-riferito. Dunque, quando scrivo un libro o recensisco un film, mi s’imputa di aver travisato il senso del film e d’averlo adattato alla mia visione del mondo.
Alcuni mi danno del disadattato. Ebbene, piuttosto che essere uniformato a questa società improntata alla falsità, preferisco perennemente, senza vergogna alcuna e gogne, dissociarmene.
Poiché all’uomo mediamente conforme prediligerò sempre un uomo semmai all’apparenza pure deforme ma magnificamente nell’anima, rispetto a tale omologato mondo di mostri, difforme.
Un freak, insomma. Un uomo malinconico che canta Domenico Modugno e la sua Vecchio Frack.
Sì, sono Fracchia, mie belve umane. Sì, sono un monello come Charles Chaplin in tali sbiaditi Tempi moderni.
Evviva i fricchettoni, mie castigate racchie.
Sì, tutti i film e le serie televisive sono la storia della mia vita, non lo sapevate? Ah ah.
Cosicché, The Night Of è la mia tragedia filmata da Steven Zaillian.
E nella prima stagione di True Detective quel predicatore nasconde molti scheletri nell’armadio.
Sì, ecco perché, essendo io Arthur Fleck, Bill Camp e Shea Whigham mi danno la caccia.
Ah ah, che burlone che sono.
Molti però mi danno del coglione. Sono soltanto dei poveri bambagioni.
Ora, io sono nato a Bologna.
A Bologna vi sono due licei classici, il Galvani e il Minghetti. Sono scuole classiste. Peraltro, il Galvani viene considerato di classe A mentre il Minghetti è da sempre declassato come istituto inferiore.
Smettiamola con le scremature! Tanto, il latte parzialmente scremato costa uguale anche per uno senza neppure la licenza elementare!
L’Aldini Valeriani non è vero che sia frequentato solamente da ragazzi già disperati che, nonostante siano riusciti a diplomarsi, finiranno emarginati e che, per consolarsi dalle inculate bestiali, passeranno le serate a bersi una valeriana.
So per certo, ad esempio, che un mio amico passa le sue sere con Valeria e lei, malgrado glielo beva tutto, non crede alla stronzata secondo cui Joker sarebbe una puttanata.
Questo lo afferma una certa intellighenzia di gente repubblicana senza molta intelligenza. Gente ricca sfondata che beve solo il tè. Queste persone hanno sfondato?
Sì, ma nessuna bella donna. Ah ah.
Da me, questa gentaglia avrà solo un tiè!
– Barista, mi serva un altro caffè.
Cameriera, mi serva quella serva lì. Sì, aveva ragione Totò, la serva serve…
Abbasso i fascisti come Donald Trump. Siamo sulla rampa di lancio.
E io amerò sempre quell’ex gran figa che di cognome fa ancora Prampolini, in quanto adorai le sue gambe, bellissime come quelle di Tania Cagnotto, quando a Riccione le esibì perfino a un malvagio ciccione sul trampolino.
Il quale, dopo un’accurata dieta al suo panzone e al suo cervello da troione, è migliorato parecchio sia esteticamente che eticamente, eppure è rimasto un cazzone.
Di mio, che posso dirvi?
Datemi una scala in DO maggiore e partirò in quinta a scendere le scale con far da buffone.
A proposito, lei sa che cos’è quella macchia sospetta sui miei pantaloni?
Lei lo sa, signora?
Come fa a saperlo?
E dire che non ha chiesto la risposta al dottor Balanzone.
Ah ah.
Ricordate: oggi sono una pulce, domani un pulcino, fra tre giorni Pulcinella.
Poi Arlecchino e, se mi va, non farò più il bravo bambino ma sarò nel culino di una bella bambolina.
Ah ah.
di Stefano Falotico