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Il “blues” dei “brothers” – Falotico e Marzani nelle rispettive vesti di Dan Aykroyd e John Belushi, parte terza


30 Sep

 

Mattina “tribolata”, “lentamente” prossima a darcele di sventolone, prendendole anche in faccia

“Addentando” eppur “entriamo”, di “sottanecchi” da monachicchi che aman le “chicche” già a Mezzogiorno su “carbonara” affumicata fra una mensa dei ricchi e mani da “poveracci”, con sudata passione nel “metallaro” che strizza il “cuoio”, capelluto e di “lupi”, nella nostra Midnight Run, la migliore “tragicommedia” degli anni ’80, assieme alle “idiozie” di John Landis, il regista delle lande “mannare” a Londra sul cornicione e dell’Eddie Murphy “finto disabile” con propensione ai “festini” di tanto “care-oche”. Sì, dalla strada Inland a mendicare, non dico una villa a Mulholland Drive ma almeno una casupola col “riscaldamento”, fin su e sempre più “issato” al grattacielo dell’Empire ove è nero come un “carboncin'” di “tizzone” ardente fra du’ spaghi e un’altra da “appagare”. Sì, dopo circa tre ore da “galletti” in macchina su “pompato” stereo, “distrutti” nelle “annoiatissime” palle, ci fermiamo alla tavola “caldissima” di nome “Aperte sin a Notte da sfondare”. Faccio la mia “entrata” con le pattine da ambulatorio medico, e subito ordino dieci hamburgerine (sì, straniere di Amburgo, ove il burro è più “cioccolato” tedesco, dunque più “duro” delle “svizzere”) con “pompetta” della “maionese” che “le” fa impazzire. John Belushi, invece, chiede la cameriera che serve ai tavoli. E Lei “lo” riverisce con tanto di patata “al forno”. Poi, finito il gustoso pranzettin’, andiamo in bagno col “garzone” e gli diciamo che è l‘orgoglio a metterglielo nel culoMettilo nel culo alla lavapiatti ché, “sciacquando”, poi è tutto “lustrato”. Egli prende alla lettera la nostra “dritta” e “la” infila nel retto, salvo che, il suo yes man, viene subito licenziato dalla direttrice, una vecchiaccia maledetta che scopò solo con l’emigrato Calogero, proveniente da Hell’s Kitchen. Lasciamo sbrogliar la “sporchissima” faccendona e intaschiamo i soldi delle signorinelle che ci “rimpinguano” di mancia dopo essere state “rimpinzate”. Fra succhiotti, pizzicotti e “cottura” a combustione “montante”. Si prospetta il pomeriggio e poi una lunga, di altri “allunghi”, Notte. Resisteremo? Oh, c’è sempre il Viagra, al “minimo”.

Ma siamo musicanti e sempre più piccanti.

Voi avete visto la Luce? Siete “vispi” o andate in giro sui colli con la Vespetta, pisciando nei “vespasiani” di Bruno?
Macché. Diciamo ch’è già troppo se riuscite a “vederlo”.

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. The Blues Brothers (1980)
  2. Balle spaziali (1987)
  3. Pulp Fiction (1994)
  4. Balla coi lupi (1990)

Pulp – A Facebook preferisco la mia casa in pieno stile, ma sono iscritto per non apparire un “camino” snob di “fumo”


29 Jul

 

Al bar dello sport preferisco il moscone 

Sì, amo Mickey Rourke.
Invero, oggi non ci “frequentiamo” più. All’epoca, fra una puttana e l’altra, piangendo donne amarognole e un po’ tamarre, si consolava fra un Cimino e il mio “risotto” con l'”asparagone”.
Da tale conoscenza “malfamata”, affamatissimo dopo che, anche Lui mi tradì con Darren Aronofsky, nacque l’Uomo per cui ogni specchio non sa se ridere o piangere, cioè quello degli altri. M’incita al wrestling sociale delle “minchie” animalesche, per una Tomei che, di castorino “azzannarlo”, scoscerà per rendermi più Uomo di Joe Pesci. Ma il mio “squalo” è duro ad “ammollarglielo” da “cugino” Vincenzo. Sì, al largo, nell’Oceano vado a caccia di maree e del tomo autobiografico perduto in Atlantide: “La scialuppa è meglio d’una che galoppa e vuol trattarti da tonno”.
Il “mio” è liscio e ama la mia rasatura, di mento vicino alla mente e di “acqua e sapone” su sorriso a 33, avendone fregato uno di scorta agli anni di Cristo, estraendoglielo, con l’estorsione, a Giuda, uno senza fegato che gli spezzò il “pene”, mentre Lui divideva il pane, perché voleva addentargli la “vita” proprio quando, nella Cena, Gesù s’accorse che era l’unico figlio di una Vergine.
Il mistero è questo: se la Madonna non ebbe il “bastone” di Giuseppe, perché suo figlio non ebbe Maddalena? Perché Lui è Lui, e non dà il biscotto come il “Berluscone”.
Al massimo, ti ficca in bocca un Vangelo.

Su cui è scritta la profezia di Samuel L. Jackson.
Che tutti, come “Samuele”, conosciamo a memoria, essendoci sorbiti il Pulp Fiction un migliaio di volt.

I tempi, fratelli, son cambiati. Il Mondo s’è involgarito alquanto.
Ragazzi in cerca d’affetto scrivono alla prima che capita a “tiro” frasi molto orgogliose della propria autostima: “Sarò il tuo schiavo”.

Mah, mi ricordo che quando erano schiavi “negri”, erano solo frustate del Faraone. Altro che la “faraona”.
Adesso i neri vanno “forte” con le rosse.

Che li “comandano” dal Sinai, ma si fan leccar il seno da un asino “quanto quello”.

E “lo” ho detto tutto.
Ma solo mie elette posson “vederlo”.

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. The Social Network (2010)
    Facebook è stata la rovina dell’ultimo cristiano.
    Anche lui, seguendo l’andazzo dei “mignottoni”, si mostra, non in viso però, di petto scolpito e compiacenti “Mi piace” alla foto della gnoccona di gran “gommone”. Ecco cosa succede quando si supera Gibilterra.
    Che ti credi Alessandro Magno e ti “spingi” troppo.
  2. Alexander (2004)
    Oliver Stone è l’unico americano a cui hanno permesso di girare gli assassini nati.
    Da allora, lo abbiamo perso.
  3. Le iene. Cani da rapina (1992)
    Il Falotico rientrerebbe nei “colori?”. Sì, Mr. “Arcobaleno”. Bello come u’ Sol’! ù-ùùh!

“Django Unchained”, il Trailer italiano


13 Jun

 

Dalla Sony Pictures Italia, ecco il trailer italiano di Django…

Con l’aggiunta di nuove, esclusive immagini che, nell’originale, non avevamo visto.

 

 

Buona, gelida serata…

Mi piace come muori!

Signori, avevate la mia curiosità, ma ora avete la mia attenzione…

(Stefano Falotico)

 

“Django Unchained”, ecco il Teaser integrale


07 Jun

 

Ieri, ho postato l’anticipazione.

Oggi, possiamo ammirarlo in tutta la sua grandezza…

 

 

Dopo la mia “prima visione”, ero rimasto un po’ sconcertato, diciamo anche “scottato”.

L’ho, anzi, “apostrofato”, in zona “perplesso”.
Vedremo? Le immagini, a parte qualche squarcio, non mi hanno poi particolarmente colpito.
Bisognerebbe vederlo in HD.
Poi, dopo qualche ora, compare nel canale ufficiale della Fandango e qui per la Weinstein.
E  mi ricredo…, suscettibile d’altro “giudicarlo”.

Ecco, andiamo già molto, molto meglio in HD.
Poi, rivedendolo, si ha come l’impressione che Quentin, al solito, abbia “centrifugato” una miriade di pellicole “sudate & polverose”, fra omaggi sparsi anche in fotogrammmi “invisibili”, e una “vaga” aria perfino televisiva.

(Stefano Falotico)

 

 

“Django Unchained”, anticipazione del Teaser Trailer


06 Jun

 

Sì, anche “Cinerepublic” me ne dà i meriti esclusivi!

Django Unchained, in arrivo il Teaser

Il semplice fatto che sia contemplata l’anticipazione del Teaser, che a sua volta dovrebbe essere l’anticipazione del Trailer, già dà la dimensione del grado di attesa sviluppato su Django Unchained, ultima creatura di Quentin Tarantino. Ma bando alle chiacchiere, la verità è che queste sono le prime immagini in movimento del film…

 

 

Stasera dovrebbe debuttare il primo teaser di Django…

Intanto, vi mostro le prime “immagini in movimento”.

Ecco, chi pensava a una semplice “copia carbone” di Leone e “affini”, è già stato smentito.

Ci pare un Tarantino in tutti i suoi “crismi”, e possiamo adocchiare, eccome, già l’occhiataccia malefichella d’un DiCaprio ineditissimo, mai così “sardonico”.

 

(Stefano Falotico)

 

Quentin Tarantino & Leonardo DiCaprio presentano “Django…”


16 Apr

 

A Cancun, in Mexico, sotto il Sole, fra party-sombrero, Leo DiCaprio e Quentin Tarantino hanno presentato le prime, sensazionali immagini della pellicola più attesa dell’anno.

 

Non c’è bisogno di svelarla, già il titolo, “pleonasticamente”, l’ho ripetuto a intestazione, lo conoscete tutti, oramai…

 

Nelle foto sottostanti, possiamo ammirarli dentro e fuori il Ritz Carlton Hotel.

 

Ma possiamo sbirciare anche gli altri protagonisti, Christoph Waltz e Jamie Foxx.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Se molti dubitavano della scelta di Tarantino d’affidar un ruolo da super villain a Leo, le foto già li smentiscono.

Con la barba lunga, truce in viso, bastardo “a puntino”.

Appunto… affilato e perfido.

 

Dunque…

 

Nel sud degli Stati Uniti, mentre tutta la nazione continua ad essere attanagliata dalla guerra di secessione, dettata dalla diversa concezione che nordisti e sudisti hanno della schiavitù, lo schiavo nero Django (Jamie Foxx) è riuscito a riacquistare la sua libertà grazie a King Schultz (Christoph Waltz), un ex dentista tedesco trasformatosi in cacciatore di taglie, che gli fa da mentore e guida, con la speranza che Django lo conduca fino ai pericolosi fratelli Brittle. Dopo aver imparato a destreggiarsi tra pistole e duelli, Django diventa a sua volta un ottimo cacciatore di taglie ma in testa continua ad avere un solo obiettivo da concretizzare a qualunque costo: riuscire a rintracciare la moglie e liberarla dalla schiavitù a cui la costringe Calvin Candie (Leonardo DiCaprio), il diabolico proprietario di alcune piantagioni nel Mississippi, dove gli schiavi vengono allenati da Ace Woody (Kurt Russell) per combattere l’uno contro l’altro per il puro divertimento del loro padrone.

 

 

Le immagini del film, presentate però in gran segreto, non sono ancora disponibili.

Ma, a breve, dovrebbero già comparire sul Net.

 

Quindi, stiamo “all’erta”.

 

Western, Weinsteiniato, americanamente, anche così…

Set in the South two years before the Civil War, “Django Unchained” stars Academy Award®-winner Jamie Foxx as Django, a slave whose brutal history with his former owners lands him face-to-face with German-born bounty hunter Dr. King Schultz (Academy Award®-winner Christoph Waltz). Schultz is on the trail of the murderous Brittle brothers, and only Django can lead him to his bounty. The unorthodox Schultz acquires Django with a promise to free him upon the capture of the Brittles – dead or alive.

Success leads Schultz to free Django, though the two men choose not to go their separate ways. Instead, Schultz seeks out the South’s most wanted criminals with Django by his side. Honing vital hunting skills, Django remains focused on one goal: finding and rescuing Broomhilda (Kerry Washington), the wife he lost to the slave trade long ago.

Django and Schultz’s search ultimately leads them to Calvin Candie (Academy Award®-nominee Leonardo DiCaprio), the proprietor of “Candyland,” an infamous plantation where slaves are groomed by trainer Ace Woody (Kurt Russell) to battle each other for sport. Exploring the compound under false pretenses, Django and Schultz arouse the suspicion of Stephen (Academy Award®-nominee Samuel L. Jackson), Candie’s trusted house slave. Their moves are marked, and a treacherous organization closes in on them. If Django and Schultz are to escape with Broomhilda, they must choose between independence and solidarity, between sacrifice and survival…

Il salmo-ne


08 Apr

 

Salmasita!

Smaltii l’ultima disarcionata fiochezza, ancorando la mia sibillina pelle a un’invocante “Salma” da cui “abboccar” nel suo “Satanico” indemoniarci nei “pandemoni“, ah, il “pandoro”, purezza da Panda

Con i miei speroni speronerò sempre il tramonto, fin “su”, “soffiandola”, nella sua aurora rossa.
“Attillati”-tintinnanti in noi

Una Donna, dopo una Notte “tergicristallizzata” e “cocente”, ancor tortuosa e torturata nel parabrezza “nebbioso” dei miei pensieri “disarma(n)ti”, comparve da dietro l’abat-jour, nel piccante “lume di candela”, per “aggiornarci” d’aromi sempiterni all’avvolgente, mattutina alba di grappoli d’uva di Sesso graffiato nei baci “contundenti”, impalmati nei nostri “balsami” rinfrescanti ma brucianti d’afa “affannata” di “zanne” e “avoriocrocefisso e animato al ludico Piacere della Luna, “ermetica” o forse “dissanguata”.

Molto Tempo fa, quand’ero un camionista insonne, “capitombolai” per caso “in una” vamp con cui, d’avance (anche “dietro” sul divano…) fui “rombante”. Che topa, che Tombola!
Ah, anche fra le tombe, nello scrigno delle nostre “bare”, con la “barretta di cioccolato” dolcissimo appena Ella, “sgomenta”, desiderò, “sirenescamente adescandolo”, arpionar il mio… di “pitone“.
Sì, “la” pittai di “purissimo” amore, e costei “balzò in sella”, d’un calore montante da “cavaliere” di tante macchie ma senza paure.
Sì, “puzzavo” d’olio, ma Lei “appiccò” la benzina, “miciandola” per una mia miccia un po’ mocciosa, un po’ “rocciosa”.

Ci “deturpammo” nella panna, e ci “turbammo” col turbo, perché, di whisky “feticista”, siam bolidi (Arcimboldi, che “fruttamatta, vogliosa) umani e non “meccanici“.
E, poi, affettammo le nostre arance ancor di “limone”.

Salma Hayek.

Imbalsamati Salma…

Questo titolo, si può leggere in due modi:
“Imbàlsamati (in) Salma” oppure “imbalsàmati Salma”.

La “a(hhh)” accentata, già.

Ecco, io “accentuerei” per “accenderlo” di “salume” in questa “Salmona”.

Una delle attrici più “sanguinarie”, anzi, al sangue e “al dente” ardentissimo, di sempre.
Una “vampirona”.

No, anzi sì, “killing me softly“.

Una così, te “lo serpenteggia” calientissima.
Ah, uh, mio Dio, che “caldo…!”.

Una delle donne che ho avuto, tantissime volte, non solo nelle notti in cui “rosicavo” solo di fantasia e “fandonie”.
“La” rosicchiai, davvero. Dopo un miliardo di mie lettere d’amore, alla fine danzò solo per me.
E “dardeggiam(m)o” assieme. Perché, tra mille corteggiatori, adorò/a/erà solo-soletti il mio “oro”.

Salma, Salma, Salma, fortissimamente Hayek, “spingo” nell’aiuola anche quando gridi “Ahia!”.
Ti “volli“, ti “ebbi”, abbaiammo “canini”.

Evviva la “Pasqua!”.
“Risorge” tutto… proprio tutto!

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1.  Dal tramonto all’alba (1996)
  2. Pasqualino Settebellezze (1975)
  3.  Lo squalo (1975)
  4.  Chiedi alla polvere (2006)
  5. Before Sunset. Prima del tramonto (2004)
  6.  Arancia meccanica (1971)
  7. Le belve (2012)

 

Genius-Pop

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