Optiamo per un combattimento mortale nel panorama di donnette
Prefazione “triste”, “melensa”, ma cha ha il suo perché. Leggetela e (non) capirete una mazza
No, non sono impazzito, sebbene io di pazzia possa narrarvi per filo, per segno e per ferite, di bukowskiane canzoni, di mosche da bar e di cene solitarie, di weekend senza quel “non so che di sfizioso che attizza”, potrei illustrarvi quando, mille lustri fa, ero qualcuno e oggi mi sento meno di niente, ma non importa, sto “renderizzando” il montaggio sincopato (attenti ai det-tagli, psicopatici…) delle mie sinapsiflashback nella scena di raccordo, di “Vado d’accordo col Mondo pur con molti disaccordi e pochi cuori
Jackie Brown è il miglior Tarantino, analisi “alla bona?”.
Pecco d’immodestia, sono il Peccato, tu non spicchi, sei un po’ spaccato, ama lo spacco femminile, sì, sculetta, muovi il “bacino”
Sono reduce da emozioni vere, e fan Male, lo so, il fegato non si rassoda. Un altro rifiuto d’intuito che mai va a puttane però ti sputa in faccia il troppo ardire per il “tuf(f)o”
Da Tempo a questa parte, “funziono”, nel senso che “spinge”. A volte da me, a volte nel “Fai con te”.
Molte ragazze mi palpano e ne odo gli odori a miglia di distanza, anche quando son ubriaco e non fradicio di sudori. “Ficco” lo zucchero in modo telepatico, e l’impatto avviene “orbitale” da lontan an(nu)ale. No, non sono un topo d’anulari, di nuziali e di quest’inezia chiamata matrimonio.
Ah, che pizza, che pinzimoni, che prezzemolina. Dappertutto e “subito”. Mescesse il sugo, il mio si “scalda” con “lievitazione sciolta” da polenta Valsugana, il mio “prosciutto” è per meloni Valfrutta, lo “conservo” di “natura di prima mano”. Sì, il maschio troppo attivo poi perde i capelli, un “pelato”. Son logorroico e tu una diarrea umana. Chi è meglio? La “PR”, pubbliche relazioni della dottorina per il “pernacchio?”. No, non la cago. Eh sì, ne vuole di “pennacchi”…, che gallina fra i mariuoli galeottissimi che si fan chiamare “professori”. Trombatevi! Da me riceverete solo dei peti, miei petti di polli(ne).
Meglio un pomodoro schiacciato sul naso del “tirarselo” da pagliacci. Ah, l’ago nel pagliaio, sei un uomo da paliativi e da du’ palle come al Palio di Siena, quando aspetti tre ore, se “va fatta bene”, prima che il “cavallo” tagli il traguardo.
Vincerà, alle prossime…, la contrada de “Il contadino”, nuovo rione del capoluogo toscano, un quartierino bazzicato da birraioli non da barzellettine e zingarate ma proprio zingari nel zigzagare fra le “zanzare”. Gli zoccoli “duri” fra le zoccole della rivale “Anatra”, “storico” posticino non raccomandabile di raccomandati da mandar a troie come Ugo Tognazzi, attore preparato quanto “culinario” nella golosità delle sue amanti e “didietro” nel suo “Avanti un’altra”.
Ho 33 anni, sono un giovincello ma non “uccello”, oramai più, come Bale del Tottenham, uno che “incorna” e all’Inter di Stramaccioni infilò le cornee di Moratti, un altro “prete” di cui so che se lo “fece” con Luisa Corna, quando “la scudettò” da petroliere su “martello pneumatico”.
Poi, c’è Batman, Christian Oscar, impero del Sole anche della sua adolescenza missing ora da “oscuro”.
Ieri sera, al telefono con un mio amico, si discusse se John Malkovich è davvero omosessuale. Come si pen(s)a… L’outing non lo ammise, ma “lo” metterà ancora. Fidati, la classe non è acqua, l’effeminato è “villain” di facciata. Qui, poca figa ma molta “filanda” a Prato da “stilista”.
In verità, vi dico che la vita è una stronzata.
Parlammo anche di Tarantino e andammo a “sfinirci” su Bridget Fonda di Jackie Brown. La più grande “surfista” del feticismo “fondoschiena” da “sciatori”. Con una così, rimanga fra me e Lei, fui “fascista”. Sì, la fasciai, me lo sfasciò.
Questo Mondo non è una gara, una garza sì, da Louis.
Louis non sa neanche più fumare ma non spipacchia come gli psichiatri.
Egli ammazza la cretina e s’ammazza di suicidio annunciato. Perché Sam Jackson ha il codino da nero Roberto Baggio. “Buddhista”, guarda quelle in bikini coi “cannoni”, contempla e, nel contempo, Pam Grier gli frega il bottino.
Sono in una fase transitoria del viaggio.
Spero nella Luna di traverso…
Quando sei incazzato, sei più lupo, meno “volpone”, più notturno, in bianco ma senza branchi, ah, son i banchi di nebbia. Scusate, fa caldo…, c’è la nebbia, non si vede un cazzo.
Il mio, sì, è mio. So dov’è. Basta “toccarlo”.
Va “carburato”, usa il burro, è raffreddato. Con “stima” personale, non sono Siffredi.
Sì, il Cinema di Tarantino è puro divertissement, giocoso, cazzeggio grandioso ma Russell lo batte, le sue sceneggiature sono più umane. Eh sì, è un umanistico, non un onomastico di santini
Costui, David O. Russell sta piazzando colpi di vario “genere”, il suo Cinema è variegato, si sa.
Ove Quentin la butta in vacca, memore del Bruce Willis motorizzato e pugile “suonato”, David ci ricorda che la vita non è solo una “bisca” fra coglioni che parlano “a fumetto” delle genialate.
Russell non è Kurt, è meno grindhouse, più dentro la strada…
Storie, le sue trame, di gente comune, e si profumano i dolori, le puttanate, le scommesse, il girare l’angolo e, anziché incontrare, un ladro della tua anima, uno sciacallo, una “stronza coi controcoglioni”, Lawrence Jennifer. Che stuzzica perché sa che, premendo, otterrà l’amor agognato e da Cooper re-spinto, non tanto di “ballerine”.
Non si dica in giro, preferisco David.
Lynch? Cronenberg? No. O. Russell.
Non delira, non è chirurgico, è più figo.
Ora, vi spiego la fig(ur)a retorica. “Sineddoche” che significa?
Sine che? Sì o no? La sinusite? No, sei un asino.
Ora, prendiamo Jennifer Lawrence e J. Lo. Sempre di Jennifer parliamo, ma non è sineddoche.
Jennifer Lawrence è bella e davvero brava, non scherzo, la Lopez è zoocolona più di Tiffany, ma non è finzione scenica. I “falli” suoi lo dimostrano.
Allora, “Sineddoche” per cosa sta? Ora, noi diciamo il Cinema americano per riferirci a quello degli Stati Uniti, e questa è sineddoche, ma il tuo non sta né nella Lawrence né nella Lopez.
Come “la” vedi?
Ora, ve la spiego io.
Secondo il nostro professore, molto ex, di Storia, Bradley Cooper, il termine “OK” o “Okay” (e tu, oca, da me non avrai né l’assenso né l’assegno) deriva da un Presidente USA…
Secondo “Wikipedia”, invece,questa “sola” sarebbe stata inventata, di sanapianta, da David O. Russell perché, nell’etimologia della parola (non della prole, nonostante l’happy end da “Auguri e figli maschi”), non risulta.
Quindi, la tua vita è un O.K. o un knock–out? Non noto “gnocche” attorno a te. Non è una beata minchia. Fidati.
Il “tuo vecchio” lo sa…
Accendo i miei ormoni e li sintonizzo su onde medie “allungate” di frequenza, libero da cattive compagnie di cattiveria e nella mia “aria fritta” di “frittura
Quando, placidamente, armeggio di “mio”, vengo invaso da offese perniciose, così vado a caccia della mia “pernice”, Araba Fenice ad ammirare le cosce delle fenicottere felliniane, e quindi “elicottero” a “smanubriarlo” in tutta “salsa” che “sale”, nell’alleviar giocondo, “arrossato” s’ingrossa, delicato si “diluisce” venoso, “caloroso”, senza dubbio personaggio “incorporato” nel mio “spizzicare” le armoni(ch)e con levar il “vino” del mio sangue.
Sì, premo il pulsante “red” del REC, e registro trasmissioni ove delle sceme si credon grandi femmine. Sì, da “femminilizzare” subito, di mimosa mia “mora” ché “sbando” e “arrostisco” la matassa.
Su Facebook, Giona Nazzaro è “imprigionato” dal reggipetto di Christina Hendricks e, dopo recensioni “moral guidance” a onorare Eastwood, “celebra” la sua “44 Magnum”, nel “Callaghan” destrorso su “slogature” sinistre nel guardone vispo per la tettona “barona”.
Sì, Christina è un’attrice con la “A”, a di “Ah, ancora, dai dai”, le basta mostrare il ballonzolare che le palle “virili” fermano il “vinile” malinconico di Frank Sinatra e si “spazientiscono” nel divano “rock”.
Non c’è da stupirsi che la società si sia imputtanita. Ecco a voi il sottoscritto, il “sottosopra” e sputtanator’, non solo di risma, ma senza rime baciate. Eh, lo so, barcollate, la crisi vi rende nevrotici e oggi vi date alle “filosofie” di Briatore, domani al trattore ché, trotterellando, va un po’, ecco, il “troieggiando”.
Abbiamo anche i troll, vengon fuori dal gioco di ruolo “Warcraft”, dei veri “signori” degli anelli.
Sì, nell’ano e nel baccano tanto la vita va “presa” come “viene”, brindando al Roxy Bar come la “semplicità” del Rossi Vasco, uno da “vasche” in una vacca e poi nel “gioviale”, eh come no, “Vaffanculo!” a Milano con l’Amaro Ramazzotti, sapore Eros.
Sì, il Ramazzotti “evolse” da ragazzi di oggi (appunto) all’Hunziker, grazie al “social network” arricchito da sfruttatore delle coscienze plagiabili, come Mark Zuckerberg, una zucca genialoide su nerd “integro” alla merda ch’è.
Chi è? Ah, sei tu? La baldracca. Che vuoi della “baldoria?”.
Da me, otterrai solo le cicorie ed escoriazioni, ecco i “coriandoli” dei ribelli in coro: “Ti corteggeremo damigella, strimpellandoti la pelle di sviolinata alla grancassa di fracasso in testolina, noi siamo i testicoli del testacoda che inverte le braccia rubate all’agricoltura, nostra acculturata di culi”.
Molta gente pensò che, “crescendo”, sarei cambiato. No, crebbe di più e non crepo.
Sono uno stronzo? No, dico la verità e non temo chicchesia. Neanche il “chicchirichì”.
Ne ho visti di lecchini azzimati licealotti con “licenza d’uccidere”, dietro una laureetta ottenuta sborsando soldi e intimando al suicidio i “deboli”. Sono gli stessi “teneri” che affiggono le loro foto da “San Valentino”, con la scritta “Sono innamorato, I love you”. Vivono “tranquilli”.
Sì, nell’idiozia del porcile. Tanto i “titoli” danno il “requisito” per perquisire il prossimo.
Sono nato così. Vero, le donne umiliate, di stalking e violazioni, è giusto che attuino le denunce a chi da punire severissimamente.
Ma tante, “detta” onestamente, mostrando le gambe, hanno ottenuto l’Italia di Barbara d’Urso.
Ho detto tutto?
No, non ho detto niente. Se Barbara vuol querelarmi, l’avviso: posseggo un video suo “privato” col Presidente del Con(s)iglio…
Ho detto tutto di nuovo?
E chi l’ha detto? Io firmo e basta…
Non vesto firmato.
Di “sua”, la filmai.
Tanto, l’hanno, di chiappe, “acchiappata” tutti di “popò”.
Vi faccio schifo?
No, non sono un ipocrita. Ed è per questo che sono uno non qualunque e tu un figlio di puttana.
Quindi, da me, solo pugni in faccia.
No, non voglio mettere la testa a posto.
Sono un genio, lo sono sempre stato e, chi vuol adattarmi allo “statuto”, sarà “ricostituito”.
Sì, lo “allatto”.
Con questo, “onorificenze” alle donne, anche di “mal affare”.
Sarà presto eletto il nuovo Papa, al che vado in cattedra(le):
– Lei è il cardinale Biffi di Bologna?
– Sì, sono io.
– Mi spieghi questo.
– Se posso, ma me lo chieda gentilmente.
– Non, “la” chiedo a nessuna di cortesie, quindi mi faccia il “piacere”…
– Soprassiedo, sono un sant’uomo.
– Lei non ha mai visto un film di Banfi Lino ma la suora baffuta è sempre più paffuta. Com’è possibile? Le dà… da mangiare e “bere?”.
– A che vorrebbe alludere?
– Insomma, dietro l’altare qualcosa accade. O no?
Nel “dietro le quinte”, come si suol dire.
– Lei è posseduto dal Demonio! Io l’ammonisco!
– Sì, prima si pulisca e si confessi.
– Il suo è un delirio di onnipotenza!
– No, è un De Niro Max Cady.
– Oh, signore mio!
– Che Dio ti fulmini e “saetti!”.
– Dio è la mia missione.
– La suora lo sa. Ama la missionaria.
Firmato il Genius
(Stefano Falotico)