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Quentin Tarantino o David O. Russell?


09 Mar

Optiamo per un combattimento mortale nel panorama di donnette

 

Prefazione “triste”, “melensa”, ma cha ha il suo perché. Leggetela e (non) capirete una mazza


No, non sono impazzito, sebbene io di pazzia possa narrarvi per filo, per segno e per ferite, di bukowskiane canzoni, di mosche da bar e di cene solitarie, di weekend senza quel “non so che di sfizioso che attizza”, potrei illustrarvi quando, mille lustri fa, ero qualcuno e oggi mi sento meno di niente, ma non importa, sto “renderizzando” il montaggio sincopato (attenti ai det-tagli, psicopatici…) delle mie sinapsiflashback nella scena di raccordo, di “Vado d’accordo col Mondo pur con molti disaccordi e pochi cuori

Jackie Brown è il miglior Tarantino, analisi “alla bona?”.

Pecco d’immodestia, sono il Peccato, tu non spicchi, sei un po’ spaccato, ama lo spacco femminile, sì, sculetta, muovi il “bacino”

Sono reduce da emozioni vere, e fan Male, lo so, il fegato non si rassoda. Un altro rifiuto d’intuito che mai va a puttane però ti sputa in faccia il troppo ardire per il “tuf(f)o”

Da Tempo a questa parte, “funziono”, nel senso che “spinge”. A volte da me, a volte nel “Fai con te”.
Molte ragazze mi palpano e ne odo gli odori a miglia di distanza, anche quando son ubriaco e non fradicio di sudori. “Ficco” lo zucchero in modo telepatico, e l’impatto avviene “orbitale” da lontan an(nu)ale. No, non sono un topo d’anulari, di nuziali e di quest’inezia chiamata matrimonio.
Ah, che pizza, che pinzimoni, che prezzemolina. Dappertutto e “subito”. Mescesse il sugo, il mio si “scalda” con “lievitazione sciolta” da polenta Valsugana, il mio “prosciutto” è per meloni Valfrutta, lo “conservo” di “natura di prima mano”. Sì, il maschio troppo attivo poi perde i capelli, un “pelato”. Son logorroico e tu una diarrea umana. Chi è meglio? La “PR”, pubbliche relazioni della dottorina per il “pernacchio?”. No, non la cago. Eh sì, ne vuole di “pennacchi”…, che gallina fra i mariuoli galeottissimi che si fan chiamare “professori”. Trombatevi! Da me riceverete solo dei peti, miei petti di polli(ne).
Meglio un pomodoro schiacciato sul naso del “tirarselo” da pagliacci. Ah, l’ago nel pagliaio, sei un uomo da paliativi e da du’ palle come al Palio di Siena, quando aspetti tre ore, se “va fatta bene”, prima che il “cavallo” tagli il traguardo.

Vincerà, alle prossime…, la contrada de “Il contadino”, nuovo rione del capoluogo toscano, un quartierino bazzicato da birraioli non da barzellettine e zingarate ma proprio zingari nel zigzagare fra le “zanzare”. Gli zoccoli “duri” fra le zoccole della rivale “Anatra”, “storico” posticino non raccomandabile di raccomandati da mandar a troie come Ugo Tognazzi, attore preparato quanto “culinario” nella golosità delle sue amanti e “didietro” nel suo “Avanti un’altra”.

Ho 33 anni, sono un giovincello ma non “uccello”, oramai più, come Bale del Tottenham, uno che “incorna” e all’Inter di Stramaccioni infilò le cornee di Moratti, un altro “prete” di cui so che se lo “fece” con Luisa Corna, quando “la scudettò” da petroliere su “martello pneumatico”.

Poi, c’è BatmanChristian Oscar, impero del Sole anche della sua adolescenza missing ora da “oscuro”.

Ieri sera, al telefono con un mio amico, si discusse se John Malkovich è davvero omosessuale. Come si pen(s)a… L’outing non lo ammise, ma “lo” metterà ancora. Fidati, la classe non è acqua, l’effeminato è “villain” di facciata. Qui, poca figa ma molta “filanda” a Prato da “stilista”.

In verità, vi dico che la vita è una stronzata.

Parlammo anche di Tarantino e andammo a “sfinirci” su Bridget Fonda di Jackie Brown. La più grande “surfista” del feticismo “fondoschiena” da “sciatori”. Con una così, rimanga fra me e Lei, fui “fascista”. Sì, la fasciai, me lo sfasciò.

Questo Mondo non è una gara, una garza sì, da Louis.

Louis non sa neanche più fumare ma non spipacchia come gli psichiatri.

Egli ammazza la cretina e s’ammazza di suicidio annunciato. Perché Sam Jackson ha il codino da nero Roberto Baggio. “Buddhista”, guarda quelle in bikini coi “cannoni”, contempla e, nel contempo, Pam Grier gli frega il bottino.

Sono in una fase transitoria del viaggio.
Spero nella Luna di traverso…

Quando sei incazzato, sei più lupo, meno “volpone”, più notturno, in bianco ma senza branchi, ah, son i banchi di nebbia. Scusate, fa caldo…, c’è la nebbia, non si vede un cazzo.

Il mio, sì, è mio. So dov’è. Basta “toccarlo”.

Va “carburato”, usa il burro, è raffreddato. Con “stima” personale, non sono Siffredi.

Sì, il Cinema di Tarantino è puro divertissement, giocoso, cazzeggio grandioso ma Russell lo batte, le sue sceneggiature sono più umane. Eh sì, è un umanistico, non un onomastico di santini

Costui, David O. Russell sta piazzando colpi di vario “genere”, il suo Cinema è variegato, si sa.

Ove Quentin la butta in vacca, memore del Bruce Willis motorizzato e pugile “suonato”, David ci ricorda che la vita non è solo una “bisca” fra coglioni che parlano “a fumetto” delle genialate.

Russell non è Kurt, è meno grindhouse, più dentro la strada…

Storie, le sue trame, di gente comune, e si profumano i dolori, le puttanate, le scommesse, il girare l’angolo e, anziché incontrare, un ladro della tua anima, uno sciacallo, una “stronza coi controcoglioni”, Lawrence Jennifer. Che stuzzica perché sa che, premendo, otterrà l’amor agognato e da Cooper re-spinto, non tanto di “ballerine”.

Non si dica in giro, preferisco David.

Lynch? Cronenberg? No. O. Russell.

Non delira, non è chirurgico, è più figo.

Ora, vi spiego la fig(ur)a retorica. “Sineddoche” che significa?
Sine che? Sì o no? La sinusite? No, sei un asino.

Ora, prendiamo Jennifer Lawrence e J. Lo. Sempre di Jennifer parliamo, ma non è sineddoche.
Jennifer Lawrence è bella e davvero brava, non scherzo, la Lopez è zoocolona più di Tiffany, ma non è finzione scenica. I “falli” suoi lo dimostrano.

Allora, “Sineddoche” per cosa sta? Ora, noi diciamo il Cinema americano per riferirci a quello degli Stati Uniti, e questa è sineddoche, ma il tuo non sta né nella Lawrence né nella Lopez.

Come “la” vedi?
Ora, ve la spiego io.

Secondo il nostro professore, molto ex, di Storia, Bradley Cooper, il termine “OK” o “Okay” (e tu, oca, da me non avrai né l’assenso né l’assegno) deriva da un Presidente USA…

Secondo “Wikipedia”, invece,questa “sola” sarebbe stata inventata, di sanapianta, da David O. Russell perché, nell’etimologia della parola (non della prole, nonostante l’happy end da “Auguri e figli maschi”), non risulta.

Quindi, la tua vita è un O.K. o un knockout? Non noto “gnocche” attorno a te. Non è una beata minchia. Fidati.

Il “tuo vecchio” lo sa…

Accendo i miei ormoni e li sintonizzo su onde medie “allungate” di frequenza, libero da cattive compagnie di cattiveria e nella mia “aria fritta” di “frittura

Quando, placidamente, armeggio di “mio”, vengo invaso da offese perniciose, così vado a caccia della mia “pernice”, Araba Fenice ad ammirare le cosce delle fenicottere felliniane, e quindi “elicottero” a “smanubriarlo” in tutta “salsa” che “sale”, nell’alleviar giocondo, “arrossato” s’ingrossa, delicato si “diluisce” venoso, “caloroso”, senza dubbio personaggio “incorporato” nel mio “spizzicare” le armoni(ch)e con levar il “vino” del mio sangue.

Sì, premo il pulsante “red” del REC, e registro trasmissioni ove delle sceme si credon grandi femmine. Sì, da “femminilizzare” subito, di mimosa mia “mora” ché “sbando” e “arrostisco” la matassa.

Su Facebook, Giona Nazzaro è “imprigionato” dal reggipetto di Christina Hendricks e, dopo recensioni “moral guidance” a onorare Eastwood, “celebra” la sua “44 Magnum”, nel “Callaghan” destrorso su “slogature” sinistre nel guardone vispo per la tettona barona”.

Sì, Christina è un’attrice con la “A”, a di “Ah, ancora, dai dai”, le basta mostrare il ballonzolare che le palle “virili” fermano il “vinile” malinconico di Frank Sinatra e si “spazientiscono” nel divano “rock”.

Non c’è da stupirsi che la società si sia imputtanita. Ecco a voi il sottoscritto, il “sottosopra” e sputtanator’, non solo di risma, ma senza rime baciate. Eh, lo so, barcollate, la crisi vi rende nevrotici e oggi vi date alle “filosofie” di Briatore, domani al trattore ché, trotterellando, va un po’, ecco, il “troieggiando”.

Abbiamo anche i troll, vengon fuori dal gioco di ruolo “Warcraft”, dei veri “signori” degli anelli.
Sì, nell’ano e nel baccano tanto la vita va “presa” come “viene”, brindando al Roxy Bar come la “semplicità” del Rossi Vasco, uno da “vasche” in una vacca e poi nel “gioviale”, eh come no, “Vaffanculo!” a Milano con l’Amaro Ramazzotti, sapore Eros.

Sì, il Ramazzotti “evolse” da ragazzi di oggi  (appunto) all’Hunziker, grazie al “social network” arricchito da sfruttatore delle coscienze plagiabili, come Mark Zuckerberg, una zucca genialoide su nerd “integro” alla merda ch’è.

Chi è? Ah, sei tu? La baldracca. Che vuoi della “baldoria?”.
Da me, otterrai solo le cicorie ed escoriazioni, ecco i “coriandoli” dei ribelli in coro: “Ti corteggeremo damigella, strimpellandoti la pelle di sviolinata alla grancassa di fracasso in testolina, noi siamo i testicoli del testacoda che inverte le braccia rubate all’agricoltura, nostra acculturata di culi”.

Molta gente pensò che, “crescendo”, sarei cambiato. No, crebbe di più e non crepo.

Sono uno stronzo? No, dico la verità e non temo chicchesia. Neanche il “chicchirichì”.

Ne ho visti di lecchini azzimati licealotti con “licenza d’uccidere”, dietro una laureetta ottenuta sborsando soldi e intimando al suicidio i “deboli”. Sono gli stessi “teneri” che affiggono le loro foto da “San Valentino”, con la scritta “Sono innamorato, I love you”. Vivono “tranquilli”.
Sì, nell’idiozia del porcile. Tanto i “titoli” danno il “requisito” per perquisire il prossimo.

Sono nato così. Vero, le donne umiliate, di stalking e violazioni, è giusto che attuino le denunce a chi da punire severissimamente.

Ma tante, “detta” onestamente, mostrando le gambe, hanno ottenuto l’Italia di Barbara d’Urso.

Ho detto tutto?

No, non ho detto niente. Se Barbara vuol querelarmi, l’avviso: posseggo un video suo “privato” col Presidente del Con(s)iglio…

Ho detto tutto di nuovo?

E chi l’ha detto? Io firmo e basta…
Non vesto firmato.

Di “sua”, la filmai.

Tanto, l’hanno, di chiappe, “acchiappata” tutti di “popò”.

Vi faccio schifo?

No, non sono un ipocrita. Ed è per questo che sono uno non qualunque e tu un figlio di puttana.

Quindi, da me, solo pugni in faccia.

No, non voglio mettere la testa a posto.

Sono un genio, lo sono sempre stato e, chi vuol adattarmi allo “statuto”, sarà “ricostituito”.

Sì, lo “allatto”.

Con questo, “onorificenze” alle donne, anche di “mal affare”.

Sarà presto eletto il nuovo Papa, al che vado in cattedra(le):

– Lei è il cardinale Biffi di Bologna?
– Sì, sono io.
– Mi spieghi questo.
– Se posso, ma me lo chieda gentilmente.
– Non, “la” chiedo a nessuna di cortesie, quindi mi faccia il “piacere”…
– Soprassiedo, sono un sant’uomo.
– Lei non ha mai visto un film di Banfi Lino ma la suora baffuta è sempre più paffuta. Com’è possibile? Le dà… da mangiare e “bere?”.
– A che vorrebbe alludere?
– Insomma, dietro l’altare qualcosa accade. O no?
Nel “dietro le quinte”, come si suol dire.
– Lei è posseduto dal Demonio! Io l’ammonisco!
– Sì, prima si pulisca e si confessi.
– Il suo è un delirio di onnipotenza!
– No, è un De Niro Max Cady.
– Oh, signore mio!
– Che Dio ti fulmini e “saetti!”.
– Dio è la mia missione.
– La suora lo sa. Ama la missionaria.

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. Django Unchained (2012)
  2. The Fighter (2010)
  3. Il lato positivo (2012)

Oscar 2012 Preview by The Weinstein Company


22 Jan

 

Ecco gli Oscar contenders, alcuni (mi sa…) che son stati scartati dalle candidature, o sbaglio?
Mah.

Alle origini di Tarantino


16 Jan

Saggio monografico su uno che non è diplomato in “Grafica pubblicitaria”, sebbene par che sia stato a letto con molte “figate”


Breve prefazione a carisma delle mie scelte inconfutabili di vita: mi giunge voce, come da predizione, mia e della famiglia, che ho ricevuto una certa segnalazione

Vengo chiamato per risponderne e platealmente riferisco senza battere ciglio, essendo combattivo, e cioè che, se nero su bianco, non verrà concessa piena libertà a una persona di poter vivere secondo ciò che sempre ha desiderato, godere di sé e non del piacere mercificando il mio Cuore, per nascita principesca e superiorità genetica, accostabile alla mia impareggiabile anima, saremo costretti a citare per danni la famigliola, responsabile di calunnie e di tutto quel che ne conseguì.
E riaprire tutto il caso chiedendo (e in tale atto giudiziario sono perfino appoggiato da chi ha toccato con mano le mie ragioni) a quel nucleo di nazifascisti un risarcimento che neppure tutta la generazione di Berlusconi potrebbe sostenere, causa immediata arresto per mancati pagamenti.

Come potete constatare sono qui, tranquillo, anzi, nei prossimi giorni, la persona da me, telefonicamente, interpellata, nel caso dovesse servire da testimone, sarà a sua volta contattato dalle istituzioni per un cosiddetto chiarimento secondo il quale Falotico persegue nella sua linea e, dopo averne appurato il genio che non si sottoporrà a nessuna regoluccia piccolo borghese, prediligendo la sua diligenza negletta alla prostituzione di massa, opterà per altre ingiunzioni penali.

Passiamo al Cinema.

Quentin. Sì, certo. Lo conosco. Anni fa, durante le presidenziali di Barack Obama, si trovava nel Maine con Stephen King, ove stavan “cespugliando” di picnic, meditando sulle “votazioni”. Più che politiche, non di clausura ma di “crocerossine” per la crocetta nella “casella”. Stephen, maritato di nuziale, elargì orrorifici lamenti ispirati dal bosco lì adiacente, alla “diaccio”, brividissimo, Quentin, fra una tartina e un tartaruga, ballò la tarantella con delle pischelle. A cui offrì pasta e fagioli, su pet(t)o anomalo, disturbante la quiete notturna, condito con dei “piselli”.

Spuntai dall’imboscata, offrendo ai due astanti un fiorellino lilla sapor “Adesso, in tre, ci succhiam le vaniglie. Si diedero ai monologhi della vagina, con Quentin capobanda di mafiette con delle smorfioncine. Dai Stephen, spingi di splatter, Quentin spiaccicale, io intanto mi berrò il tè del fai da te fra quest’arrosti di maialini”.

M’ingozzai, mentre le loro donne “strabuzzavano” e, fra un singhiozzo, i gozzi e tutti i “rospi sputati”, alla fine ci sdraiammo a contemplare la foresta.

Io, Uomo d’acqua dolce, e gli altri due da “duri” rudi.
Amarono con violenza, possedendo ogni lunatica tra una macedonia di fragoline e varie “montatine” di panna “deliziosa”. Ma poi, rilassati, “ammosciati” finalmente, dissertammo sul Cinema del nostro Tarantino:

Quentin: – Voglio delle recensioni coi controcazzi. Coglioni, merda, forza! Sparatele!
Stephen: – Durante le pause, invero pochine, fra un mio tomo letterario e l’altro, ogni sera scelgo un tuo film, a ripetizione, a raffica. Mi fornisce l’umore cazzeggiante per poi scrivere delirando.
Stefano: – Innanzitutto, signor Quentin mi stringa la mano. Sa, questa mano più volte s’è masturbata su Bridget Fonda di Jackie Brown. Grazie mille.
Quentin: – Non c’è di che. E l’altra invece, che fine ha fatto?
Stephen: – Gliel’ho amputata io. Sono un feticista come i miei mostri cannibali. Abusava dei piedi di Uma Thurman.
Quentin: – Stefano, non l’hai denunciato per questo Scevola?
Stefano: – No, io e Stephen abbiam pattuito quest’accordo. Lui mi concesse la sua “mansarda”, ove posso scrivere ispirato, a condizione che lui guardasse un film di Michael Mann.
Quentin: – Perché non ne ha mai visto uno?
Stefano: – Questo è nulla. Da molto Tempo, non vede neanche quella della moglie.
Pare che siano in causa nonostante la stessa “casina degli orrori”. Vengon poco, ma alle mani sì.
Quentin: – Ottimo “spuntino” per una sceneggiatura “dialogica” di liti coniugali per “fumettizzare” la crisi matrimoniale con un nuovo capolavoro intitolato Metti il dito nel Kill, ove lei mette su qualche chilo e lui è sanguigno di carne con chili nel mattatoio.

Ci demmo alla vendemmia, quindi al concime. Conciati per le feste di goliardiche “botte”.

Ricordate: amate Falotico, Uomo fantasia da tanga che va via.
Vi sembrerà un’idiozia, invece è un colpo di culo.
Anche di reni, infatti la Ferrarelle aiuta la mia diuresi…

Di mio, a parte tragicomiche avventure d’un “peperone” spericolato fra paperette e paperoni, posso solo regalarvi tale aneddoto, che va annotato:

di Notte, quando vengo invaso dalle paranoie altrui, ah gente dabbene sempre famelica d’aggressività “potente”, sogno, stiracchiandomi le gambe dello sgranchirle “appaiate”, un miraggio di tal “fatto”, cioè me sdraiato vicino a un albero di ulivi, con tante oche giulive che vogliono le mie “olive”, e Wilde Olivia che ambisce al mio Braccio di ferro, bicipite Popeye nello stiro con l’acciaio Inox al Minosse, il quale, nel labirinto del mio onirico labirinto, vien sempre scippato dalla sua Arianna, donna che fila come Berta di Rino Gaetano. E mi “scappa” dai pantaloni, acchiappandola d’inchiappettate. Un po’ dentro di lei, e un po’ “(ri)tirato” nel non averlo “spiccato” in costei da “sbeccare” ma che, di due di picche, chiamò il suo Bruto per picchiarmi.
Scattò la rissa, da orbi, e mi consolai spruzzando il mio “pomodoro” d’Adamo in Eva Green, verde come il frutteto dell’orto botanico e rossa dunque di “clorofilla” per la mia respirazione “bocca-bocca”, molto albicocche fra le sue trecce e il mio “biscotto” nel latte.

Sì, in campagna va la mugnaia e, mungendo, l’inguine (pre)tende il mio “salendo”.
Si chiama saliva, si chiama “salvia”, si chiama selvatico, forse anal-gesico.

Eh già, di genealogia son genitale. Fra the tree di Terrence Malick e “quello” di Alvaro Vitali, attore adorato, “in odore d’Oscar”, dal nostro Tarantino.

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. Le iene. Cani da rapina (1992)
    Film costruito su geniali stronzate. Come dev’essere. Madonna nella tavola “calda”, eh, più bollentona della Ciccone neppure Maria Annunziata detta “La lucana amara per la pummarola ‘en cop’ dato suo corpo”.
  2. Pulp Fiction (1994)
    Film antilineare, “goniometrista” delle analessi, del lessico. Con John Travolta pettinato come Lassie.
    Tutti “lessi”, tranne Willis.
  3. Jackie Brown (1997)
    De Niro spompato da “Che ti sei fumato se non sai fumare?”, una Pam Grier grintosa e un Michael Keaton versione Gordon del Batman di Nolan.
  4. Kill Bill. Vol. 2 (2004)
    Non c’è due senza mille morti ammazzati.
  5. Grindhouse. A prova di morte (2007)
    Lo stunt se ne incula. Ammacca, le prende, glielo spaccano ma è uno spaccone. Come me.
  6. Bastardi senza gloria (2009)
    Eli Roth dimostrò che, quando vuole, può essere stronzo.
    Waltz di più, Pitt nel però “Te lo ficco qui”.
  7. Django Unchained (2012)
    Ogni Sergio Leone ama le pennette all’arrabbiata.

“Django” sta arrivando


10 Dec

“Django Unchained”, Trailer finalissimo…


30 Nov

Oramai ci siamo. L’attesa, miei tarantiniani, è quasi terminata. Manca davvero pochissimo all’uscita nelle sale, perlomeno americane, del nuovo Quentin.

 

Ed ecco che sfodera l’ultima, appunto, cartuccia promozionale.

 

Di pelle nel trailerone superfinale.

 

Ne vedremo, ragazzi miei.

E credo che, stavolta, al signor Leo, l’Oscar non lo toglierà nessuno.

 

Intanto, arrivano le track della colonna sonora, con tanto di Morricone appaiaio a Elisa…

 

1. WINGED

2. DJANGO (MAIN THEME) — LUIS BACALOV, ROCKY ROBERTS

3. THE BRAYING MULE — ENNIO MORRICONE

4. IN THAT CASE, DJANGO, AFTER YOU…

5. LO CHIAMAVANO KING (HIS NAME IS KING) — LUIS BACALOV, EDDA DELL’ORSO

6. FREEDOM — ANTHONY HAMILTON & ELAYNA BOYNTON

7. FIVE-THOUSAND-DOLLAR NIGGA’S AND GUMMY MOUTH BITCHES

8. LA CORSA (2ND VERSION) — LUIS BACALOV

9. SNEAKY SCHULTZ AND THE DEMISE OF SHARP

10. I GOT A NAME — JIM CROCE

11. I GIORNI DELL’IRA — RIZ ORTOLANI

12. 100 BLACK COFFINS — RICK ROSS

13. NICARAGUA — JERRY GOLDSMITH FEATURING PAT METHENY

14. HILDI’S HOT BOX

15. SISTER SARA’S THEME — ENNIO MORRICONE

16. ANCORA QUI — ENNIO MORRICONE AND ELISA

17. UNCHAINED (THE PAYBACK/UNTOUCHABLE) — JAMES BROWN AND 2PAC

18. WHO DID THAT TO YOU? — JOHN LEGEND

19. TOO OLD TO DIE YOUNG — BROTHER DEGE

20. STEPHEN THE POKER PLAYER

21. UN MONUMENTO — ENNIO MORRICONE

22. SIX SHOTS TWO GUNS

23. TRINITY (TITOLI) — ANNIBALE E I CANTORI MODERNI

 

(Stefano Falotico)

Mezzanotte e 0,001 secondo


26 Nov

“primo negativo, guardiamo al positivo, il male vien per nuocere tutto”, una play al Giorno toglie il tuo psichiatra di “torchio?”: I film dell’anno saranno…

… sentenza dogmatica, “(a)stigmatica” del Falotico addolorato eppur adorato, prossimo alla Beatificazione, a forza d’aspettar Beatrice ché “levi” l’ascesi…, soprattutto l’ascesso, via dalle palle, cessi!


– Stefano, mi sei sceso. Sei diventato uno scemo.
– Ah sì? Basta che “salga”, che m’importa della “cattedra(le)?”

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. Django Unchained (2012)
    Tarantino realizza il sogno d’una intera esistenza. Unisce la sua antica passione per Sergio Leone, e la “rispolvera” fra le polveri del West a modo suo. Semi-Franconero, seminando gli avversari con un capolavoro che solleverà, appunto, un già classic polverone. Pistolettate, “saloonizzate”, gente appesa come salumi, stronzate, DiCaprio con la coda “caprina”. Ku Klux Klan, gente che si prende per il culo, vendette, tribalità, Clint Eastwood che, di cameo, spunterà e urlerà: – Che roba è? Ridatemi gli spaghetti! Manca il peperoncino a questa salsa!
  2. Zero Dark Thirty (2012)
    Kathryn Bigelow è innanzitutto una figa suprema. L’unica che ha superato la menopausa, riuscendo nellatitanic-a impresa d’essere una cinquantenne (60?) molto più sveglia di quel furbacchione dell’ex marito, Cameron James. Uno a cui va la mia stretta di mano per esserle stato “avatar”, “affogando” nel suo “point break”.
    La milf è più attizzabile di tante ochette dei college. Anche perché possiede una mente azionistica, che spara mitragliante con dei contundenti da “lupa”, dunque “condendo” su thrilleroni rosso cremisi come Jessica Chastain, una che “raderei” al suolo. Mi denuncerà per “terrorismo” da “integralista”, ma i suoi capezzoli son come le Torri Gemelle. Il kamikaze ci sta.
    Costi anche lo stalking.Joel Edgerton prenderà le sue difese, asserragliandomi in casa. Assieme ad altri marines, proverà ad abbattere il mio “bunker”. Sfonderanno la porta ma li “disarmerò” con la mia risata innocua “a salve”: – Volevo solo sfondarla, tutto questo bombardamento per una bombata?Joel riderà di gusto e anzi inciterà maggiormente da caporale:
    – Hai fatto bene Stefano. Comunque, non siamo qui per incriminarti di volerti fare Jessica. Anche perché noi ce la siam già fatta. Quindi, questo problema mi par ovvio. Noi maschi abbiam fatto due anni di militare a Cuneo, vero? Ogni fulva merita la volpe.
    Siamo qui perché c’è arrivata una segnalazione. Hai minacciato il suicidio. Dovevamo salvare il nostro soldato Ryan.
    Sicuro di sentirti bene?
    – No, voglio Jessica.
    – Ok, provvediamo subito. Componete il suo numero di cellulare (intanto, mi confida alle orecchie che ha messo però su un po’ di cellulite). C’è un uccello spompato. Va rimpolpato.- Pronto?
    – Sei tu, Jessica?
    – Sì, vuoi scoparmi?
    – No, non tocca a me. Vieni a casa del Dr. Falotico, quanto prima. La situazione è tragica.
    – Sì, agli ordini, Joel. Ma è carino?
    – A me pare un bell’Uomo. “Toccherà” a te “constatarlo” di persona. Una tastatina, nulla di che.
    Poi sarai libera per il prossimo film di Malick, La falsa metafisica d’una con un fisico da thin red line.

    Se avete letto, fin qui, e avete leggiucchiato la trama di questo film, dovreste aver capito tutto.

    Rappresento la legge di Murphy, “Se qualcosa può andar male, lo farà”. Appunto, mica tanto…

    Ma sono autoironico e beffardo alla De Niro da Oscar. E la butto a ridere, anche se vorrei sbatterla a letto, similTonino Accolla di risata inconfondibile alla Eddie…

    It’s Showtime!

  3. Being Flynn (2012)
    Storia vera
    ,sì anche un po’ lynchiana. Può Paul Weitz prendere una novella sui barboni e ricavarne un film?
    Sì, another bullshit night in suck city. Nick Flynn diventa, appunto il titolo alla essere-non essere.Il libro, praticamente introvabile (all’uscita del film, le librerie però, ci scommetto, se ne ripopoleranno), fu uno dei miei regalini di due anni fa. Lo trovai dopo girovagare per tutta Bologna. Spesi circa mille Euro di benzina, solo per un “deca” del prezzo. Lo rinvenni in una botteghella, ove il padrone era un simil cinese dei Gremlins. All’epoca, svolsi “servizio” sottopagato, ipersfruttato in Pinacoteca, ove stavo seduto per ricevere circa 20 Euro per quattro ore di lavoro. Roba da finire come De Niro di questo film.
    Le agenzie giustificarono, dicendomi che non avevano di meglio per un genio della letteratura senza credenziali:
    – Ora, i suoi romanzi sono dei capolavori, ma non ha la Laurea. Quindi, o la sbattiamo in magazzino o a far il manichino ai “Grandi magazzini”.
    Saltai alla gola di tal fetente “referente”, fui deferito “infernalmente” e, dopo i “forzati”, obbligato a sforzarmi per non suicidarmi.Sì, questo libro, che leggiucchiai appunto mentre da “guardiano” guardavo i quadri, con indole “guardona” per le migliori Botticelli del “turismo” straniero, mi fu illuminante.
    Mi riconobbi subito nel Bob.Un genio paragonabile a Mark Twain, le cui circumstances l’hanno bloccato nella stanzetta.
    Neppure il figlio crede all’incredibile viaggio psichico di uno che si scopò Julianne Moore e ora è “murato vivo” e vorrebbe solo appendere al muro chi gli ha fatto perdere tutto.

    Si rimbocca le maniche, fa due conti (in tasca no…), e ritorna a scrivere, incontrando il figlio che, come abbiamo visto, l’ha (s)fottuto. Il figlio è un assistente sociale per i senzatetto. Gli homeless, quelli a cui preparano solo leomelette. E vengon trattati da “ominetti” perché, sotto il caminetto, non hanno una da riscaldare di tette.
    Il figlio comincia a commuoversi, e lo provoca perché si dia una mossa.
    Padre e figlio litigano, Jonathan (De Niro) “spara” a freddo, ipercongelato, “ficcando” altri colpi (ficcanti sessualmente no…), altri libri che nessuno leggerà, perché li riterranno solo freddure d’uno che (non) si scalda tanto.
    Invero, De Niro vorrebbe solo esser di nuovo rosso nelle lentiggini di Julianne.
    Invece, beve l’amaro Giuliani. Per digerire il fatto evidente (per il lettore e anche per lo spettatore, vedrete…) che, in effetti, è davvero un genio. Ma gli altri personaggi del film, come avviene nella vita “reale”, non lo sanno e non gli danno retta. E lui finirà solo che più inculato da “coglione”.

    L’importante è che lo sappia Falotico…

    Stenderei un velo (im)pietoso su gente penosa che, leggendo la mia prima opera, mi trattò a pesci in faccia e mi urlò: – Ah, allora, sei doppiamente scemo. Un genio che finge di essere depresso.
    Vai a dar via il culo! Ti strappiamo le palle. E pure le pagine.

    Siamo entrati in causa con tal malfamati, ora si son rinchiusi in casa per la vergogna.

    Vedi, a fare gli idioti da circo? Finiscono poi nelle stanze della stalla della loro testolina da bimbetti.
    E dire che s’eran messi in mezzo pure i genitori, gente molto “colta” e “cresciuta”.

  4. Jimmy Bobo – Bullet to the Head (2012)
    Ecco, si ficcassero in testa questo: sono come Stallone, prima o poi torno grande.
    E sono botte! Da guerriero della Notte!
  5. Flight (2012)
    Anni fa, incontrai una grassona fanatica di Denzel Washington.
    Le ero affezionato, anche perché Denzel a me piace. Un’affinità “erettiva” che se ne frega del razzismo.
    Le donne sono false. Non si sposerebbero, almeno qui in Italia, mai con un “nigger” ma, quando vedono il Washington al cinema, perdono la testa e, a bassa voce, pronunciano: – Se fossi mio, ti perdonerei tutto. Bruciamela come Nerone! Sono la tua bomba atomica d’Hiroshima!Come andò a finire con la grassona? Il “mio” non volò, ma la feci nera.
  6. Cloud Atlas (2012)
    Dicesi superstronzatona colossale di cast stellare.
    Tom Hanks rappresenta il grande attore che fa spesso la parte del fesso.
    Halle Berry rasenta il massimo, vero maialini?
    Come dico io, la mulatta allatta.
    Per il resto, mi sembra un “filmone” per quelli da latte.
  7. Killing Season (2013)
    Travolta ce l’ha con De Niro, che se ne vorrebbe solo stare in mezzo ai monti, dopo aver quasi lasciato le penne in guerra. Travolta ha un conto in sospeso col Bob.
    Si spaccia per amico ma se lo inimica subito.Ora, ve lo vedete il Bob, a quasi settant’anni, correre per gli Appalachi col fucilone in mano?
    Io sì.
    Per questo mi distinguo. Sfodero la cartuccia quando tutti pensano che non li colpirò.
    E fanno le giravolte come John, non capendo un cazzo del “loro” trivellato.Travolta: – Signor Falotico, l’ho scoperto. Lei fa il tonto di “richiamo della foresta” per non andare in guerra.
    Falotico: – Guarda che la guerra è finita. Posso leggere in santa Pace di Cristo questo “tomo” (in testa) di Marx, adesso?
    Travolta: – Cosa vuoi fare, il Rambo di turno?
    Falotico: – No, pensavo a un altro mercenarioChuck Norris. Un rombo di tuono nel tuo culo, razza di panzone!

 

Al gentil “bacin'” d’utenza di FilmTv.it: imperdibile racconto al calembour, “Quando, per colpa delle carambole io carambolai, mi bollaron come un duro ma rimango caliente”


22 Nov

Ora, mentre sto componendo tale scritto che sarà propagato via etere a tutte le nazioni “disunite” per risollevare dall’economica recessione dopo le secessioni dovute alla scissione dei bombardamenti atomici, di mie pose, con le posate a spiluccare uno spuntino, son qui ascoltando Jim Morrison.

Jim, “rimembratelo” quando il Tempo non vi sarà grato, poco “grattato” in Lei, la “carina”, cari miei, è Uomo la cui musica stimola gli ebeti con la diuresi, che fingon d’indurirsi ma poi evacuan solo vacuità.
Jim era oltre la meschina società di balordi, eppur veniva scambiato per un lordo, solo perché si dava alle baldorie, dette anche “bagordi”. Sappiate che, se il genio non è immediatamente capito, vi capiteran i suoi trasgressivi genitali geniali a ribaltare le vostre ottuse regole. Usaste i contundenti, ma è l’inderdentale, filo sottile che s’infila nelle gengive, a “salivarvi” un “Io salgo” e voi v’assolate, soli e soletti, nell’arido sale dell’arsura senza calure. Ah, quanti calori, le donne ne van matte, dunque si toccano. A me toccò, in “sfiga”, una perniciosa, ad altri quelle pelose, quel che importa è l’esporto, tanto prima o poi ti chiederanno il rimborso e, di borse sotto agli occhi, di sportellate non chiuderanno un occhio ma il “cocco” sì.

Bene, fratelli scriteriati di questa congrega.
Perché gli attori porno van per la “maggiorata?”. Perché, senz’imbroglio e senza bavaglio, va il minorato di mentali seghe . Viviamo in un Mondo che parla solo di sesso, dalla mattina alla sera. E andrà sempre per la maggiore… Di Notte, non so. Posso bussare alla tua porta? Volevo chiederti se t’è rimasto dello zucchero. Dovrei miscelarlo al miele d’una cammella. M’ha detto che fa la cameriera, quindi dovrebbe essere fornita di mestolo. Se andrà male, rimesteremo nel torbido.

Digressione appunto “attoriale”, “nobilissima”:

un biondo, coi denti da latte ma di latte per la gnocca di lei, vi prenderà a ginocchiate se tutte non s’inginocchieranno.
Eh sì, è cocchiere del suo ele-fantino, e infila in buca, bocciando di boccione col suo “balocco” tutti coloro che non tollerano il suo schizzo color “cloro”.
Egli sgambetta e, di pipetta, non si spugnetta, tu sei una spugna, assorbi ogni cazzata, invece le sue donne sono il suo “assorbente”, a meno che non se ne sorbiscano uno più “sorbetto”.

Fine della storia…

Voi disprezzate il Cinema comico perché non è serio. Cos’è serio in questo Mondo?
Scrivi un poema e ti trattano come uno scemo con la “piuma“, corri come un puma e ti scambiano per Forrest Gump, diventi un sollevatore di pesi e ti prendon per frivolo, sei un operaio e ti danno del “pesante” perché ti lamenti, pretendono una grande mente ma poi mentono quando pensano di non meritarti, credendosi più “maturi”.
Ora, la mietitura so che va accordata alle intelaiature.
E, se non c’è la pasturazione, non c’è neanche il “pastore”.
Perché tutti si scoprono impostori.

Nel Mondo, alcuni leggono Hermann Hesse, secondo me era un fesso. Olmi Ermanno ci va vicino.
Meglio Tarantino. Ch’è come me. Egli acchiappa, non copia, ma nelle chiappone v’incula.

Non c’è la rima, ma l’inchiappettata sì.

Dunque, al galoppo. Senti che schioppo. Scalpito, ecco lo scalpo.
Chi chiami schiavi?

Io sono l’avo nella mia nave, e t’infilzo nell’ano.

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. Eyes Wide Shut (1999)
    Il biliardo provoca la bile…
  2. Jackie Brown (1997)
    Non tutti i neri con la “coda”, son dei cavalli per la neretta.
  3. Django Unchained (2012)
    Eh già.

Non mi stanno simpatici i fisici astronomici perché “patisco” le loro “gastroscopie” coi “telescopi”, eh sì, non scopano molto, se “lo” guard(i)ano con le lenti d’ingrandimento al microscopio


07 Nov

Già. Tra l’alfiere e la pedina, fra il Re e la “regina”, scelgo l'”arrocco” dello scacco(lo) “matto”, da (ele)fantino che infila in tutti buchini, anche nel pavimento di “piastrelle” senza bianco o nero che “(sos)tenga”

Rincaso, or ora cari uditori, da una “gita” al bar, ove ho mischiato il cappuccino nel caffè di Peppone, il gestore di camomille alle vecchiette da Don Camillo.
Al che, durante la “festa”, s’è avvicinato un tipo grigio, un mezzo nano alto 1 metro e 90 su scarpe col tacco da “ginnastica”, e anche da prima ginnasio.
Peppone, cacciando prima un peto “impepato”, gli pose tal questione, quindi, dopo “lauta” risposta “insufficiente”, lo prese a pedate, pestandolo assieme alle pensionate:

– Marco, sei soddisfatto della vittoria di Obama?
– Felicissimo. M’ha rallegrato la giornata. Ah, mattina faticosa. Ho penato su un libro d’astronomia per individuare il raggio gamma delle gomme da masticare d’una Venere in orbita su Saturno, con tanto d'”anello” aureo da stellari-stalloni di “pulviscolo” attorno alle sue rotondità molto sferiche.
– Ah sì? Come si chiama costei?
– Susanna.
– Ove va Susanna, montan le “panne”. E bisogna “sculacciarla” di “palle”. Vedi che “tutto” torna? Si chiama “equazione dell’equino”, il cavallo che “lungo” è “cioccolato” nel “cucchiaione”.
Osteria numero dieci, chi è la moglie del bidello? Tanti, tutti “dentro”, di strofinati uccelli nella “lavagnetta” con tanto di “bagnetto”.

Applauso!

Marco rimase scioccato da tal “briccone” Peppone che brindò di “bicchierini & spuma”.
E, ritenendosi superiore per “istruzione” d’altra “crema”, tornò nel suo appartamento, si spogliò da quel “cinismo” a “buttarla” via in “vacca”, s’immerse nella sua vasca idromassaggio, poi di shampoo canticchiò da creatura francescana che non tollera certe battute, di zolfo, dai piedi caprini:

Champagne
per brindare a un incontro 
con te 
che già eri di un altro 
ricordi 
c’era stato un invito 
stasera si va tutti a casa mia 
Così 
cominciava la festa 
e già 
ti girava la testa 
per me 
non contavano gli altri 
seguivo con lo sguardo solo te 

Se vuoi 
ti accompagno se vuoi 
la scusa più banale 
per rimanere soli io e te 
e poi gettare via i perché 
amarti come sei 
la prima volta 
l’ultima 

Champagne
per un dolce segreto 
per noi 
un amore proibito 
ormai 
resta solo un bicchiere 
e un ricordo da gettare via 

Lo so 
mi guardate, lo so 
mi sembra una pazzia 
brindare solo senza compagnia 
ma, ma io, io devo festeggiare 
la fine di un amore 
cameriere, champagne?!

A differenza di tal malinconico sognatore della sua “minchiona”, mi sintonizzai sulle “minchiate” della radio. Spesso, nell’etere, passan gran cazzate ma alle volte anche delle passerone che “involano” il tuo volante in zona Elvis “pelvica”.

E pensai: ho sbagliato tutto nella mia vita? Potevo sorbirmi il catechismo delle insegnanti “casa e chiesa”, ottenere una laurea rubando di raccomandazioni, “sistemarmi” con una bella cas(c)ina, e trombarmele così tutte nel “casino”.
No, ho fatto bene a “darlo” in barba, amo il mio “barbone”, il pelo personale è riccio solo alle mie dita e sono solo un casinaro.
Come dev’essere, come voglio che il mio cazzo “tirato di pelle e cuoio” sia.
Andando “a culo”.

Dunque, tornando a Obama, a voi cosa “viene” che sia stato eletto?
L’importante è che sia “eretto”. Fidatevi, “lo” sa anche Barack. Buon nero non può mentire…

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. Django Unchained (2012)
  2. Le iene. Cani da rapina (1992)
  3. Pulp Fiction (1994)
  4. Jackie Brown (1997)

“Django Unchained”, i Character Posters


19 Oct

 

Dopo il banner di Christoph Waltz, ecco dalla Weinstein, “sparati”, quattro nuovi poster sui nostri personaggioni del filmone.

 

 

 

 

 

(Stefano Falotico)

“Django Unchained”, il nuovo Trailer completo


12 Oct

 

Sparate(velo)!

 

Genius-Pop

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