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La “Malavita” di Luc Besson, storie di “fame” tra i malfamati un po’ mafiosi e un po’ Manzoni


14 Jul

 

Luc, lucky million dollar man la cui ex fu Milla, la Donna da “Mille e una Notte, con più d’una botta(na)”

Presto, subitaneamente, il redivivo Besson regista, girerà l’annunciato capolavoro Malavita. Film che s’avvale del “malleolo” di Robert De Niro e del suo ne(r)o polar in zona “corleoniana“, dunque coppoliana su scorsesiano “bravo ragazzo” della “borgata” in quel di Normandia con la depalmiana Michelle Pfeiffer e il “mccarthyano” Tommy Lee Jones.
Pellicola “alle porte” e da pugni in faccia, di pestaggi, non di vendemmia, ma di vendetta, per un … Ehi, faccia di culo, non sono Alessandro de “I promessi sposi” e neppure Rodrigo, ma un Don che ve lo fa a righe su “nomea”manzoniana, cari i miei “manzi”.
Film “romantico”, forse che romanzerà la novella del Benacquista, che fa Tonino ed è un bel volpino di vista lunga, perché Besson l’opzionò e “azionerà” il “Ciak, Bob sparale. Anche nelle palle, poi le tagliamo, ancor di più nel montaggio esplosivo, per pirotecnici morti ammazzati su castrati che volevano incastrarti. Fottili, Bob! Vai, mitraglia, prendi il duro Tommy e suonalo col suo bastone della vecchiaia. Prima lo smonti, vedi che assemblaggio d’immagini legate, poi un montante assestato sotto il mento. Così la finirà di scassa’ ‘sta minchiaIl signor tenente Faletti è oggi scrittore, altro che il suo Vito Catozzo. Pigliati ‘stu maritozz’ in pancia!”.

Sì, Besson & De Niro, che accoppiata coi fiocchi e coi fuochi d’artificio, senza artifizi, questi “lo” dicon tutto e ti “rimetton a nuovo”.
Sebbene Besson tradiva la Jovovich con Jean Reno, da cui la leggenda “metropolitana” della subway della “fermata” dal nome: “Besson è un busone. Scendere alla prossima, se non volete farmi inculare dai warriors, ragazzi che “lo” spaccano a tutti compreso Gary Oldman, che ne buscherà alla Léon dall'”agnellino”.

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. Léon (1994)
  2. Subway (1985)
  3. I guerrieri della notte (1979)
  4. Quei bravi ragazzi (1990)
  5. Il quinto elemento (1997)
  6. Il cattivo tenente (1992)
  7. Vito (2011)

Tommy DeVito


21 Jun

Sono buffo? Ti faccio ridere?

Sì, più passa il Tempo e più me “lo” spasso, vagando da un’Interzona a un “marcamento” a me stesso, “dribblato” di veloci serpentine col “serpentello“, luciferino, che m’incita a non “indur(ir)mi” troppo, per fomentar l’ira savia che si rassereni nel cheto “trastullarlo” fra gli schiamazzi di chi vorrebbe che stramazzassi, afflitto dalle sue puntuali chirurgie ai punti già “suturati” del mio non usurarmi mai.

Il Mondo l’afferro per le corna e “la” scorno senza sconti, incoronandomi Re da me, fra chi m’accuserà di “reati” inventati per arrestare la mia Bellezza “scontata” di meraviglioso “traspirarlo” sofficissimo e un altro invidioso pronto a descrivermi come, di consueto, “matto” o “rimbambito” per circuir altre bambolette con porco approccio da bab(uin)o suinissimo.

Sì, certa gente andrebbe stesa come i panni d’un Sole mai “tergente”, e detersa per torcer quelle menti invertite.

Conosco la vita meglio di voi, che ci “girate sempre intorno” e, torturandovi, vi torchiate a vicenda, fra toccatine e “scaloppine”, fra sandalini e “saldi” alla dignità che avete già venduto e all’anima che vi siete bevuti, imbevendola del sesso “fruttivendolo”, a sventolarvi “vincenti” con le vostre cenette.
Allegria!“.

Sì, quando giocavo a Calcio, tutti erano proiettati verso ambizioni speranzose, le grandi speranze dickensiane, e platealmente, con la “follia” in giubilo a “impallinarli” uno dietro l’altra, nella rete del loro stesso irretirsi d’autogoal.
Che “ingollamento”.

Avete mai più sentito parlare di questi soliti ignoti?
Ortisi, figlio di siculi che volevan per lui una carriera da Schillaci.
Giglioli, che non ha più l’età per “calciare”, e con Gigliola spera nel “quadrifoglio” all’ultimo minuto.
Villa A., figlio del “mitico”, un “fenomeno” che sognava d’essere il Ronaldo di turno e, invece, mi sa che si sarà sposato con Orlanda “la tornitrice”, una che si fumava l’erba in Olanda ed è ora una “lavandaia” dei panni sporchi del marito un po’ fuori dal “nido”. Sull’imputtanito “andatissimo lento“.

L’unico che ve l’ha insaccato sono io, che presto uscirò con la quarta opera letteraria, e di cui vi consiglio di leggere il “Dizionario dei film 2011”.
Vediamo se cambierete direzione e vi darete al gandhismo, cari i miei “ganzetti”.

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1.  Quei bravi ragazzi (1990)
  2. Paradiso perduto (1997)
  3.  Ultimo minuto (1987)
  4.  The Fighter (2010)
  5.  I soliti ignoti (1958)

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