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“Tarantino XX: 8 Film Collection”, il Trailer del Blu-ray monumentale


09 Oct

 

Mi raccomando, e sarò “bastardo“. Caciottari, dico a voi. E ve lo ordino perentoriamente. Se mancherete a quest’appuntamento, se vi lascerete sfuggire quest’opera omnia di “filmografia da Dvd deluxe“, saranno minuti coi controcazzi.

 

Compratelo! Assolutamente!

Always first shoot, e ce lo si deve sparare, le questions vengono, appunto, dopo.

 

Anche perché Eli Wallach lo sapeva. Quando, ecco… si spara, si spara, non si parla.

(Stefano Falotico)

Il “blues” dei “brothers” – Falotico e Marzani nelle rispettive vesti di Dan Aykroyd e John Belushi, parte terza


30 Sep

 

Mattina “tribolata”, “lentamente” prossima a darcele di sventolone, prendendole anche in faccia

“Addentando” eppur “entriamo”, di “sottanecchi” da monachicchi che aman le “chicche” già a Mezzogiorno su “carbonara” affumicata fra una mensa dei ricchi e mani da “poveracci”, con sudata passione nel “metallaro” che strizza il “cuoio”, capelluto e di “lupi”, nella nostra Midnight Run, la migliore “tragicommedia” degli anni ’80, assieme alle “idiozie” di John Landis, il regista delle lande “mannare” a Londra sul cornicione e dell’Eddie Murphy “finto disabile” con propensione ai “festini” di tanto “care-oche”. Sì, dalla strada Inland a mendicare, non dico una villa a Mulholland Drive ma almeno una casupola col “riscaldamento”, fin su e sempre più “issato” al grattacielo dell’Empire ove è nero come un “carboncin'” di “tizzone” ardente fra du’ spaghi e un’altra da “appagare”. Sì, dopo circa tre ore da “galletti” in macchina su “pompato” stereo, “distrutti” nelle “annoiatissime” palle, ci fermiamo alla tavola “caldissima” di nome “Aperte sin a Notte da sfondare”. Faccio la mia “entrata” con le pattine da ambulatorio medico, e subito ordino dieci hamburgerine (sì, straniere di Amburgo, ove il burro è più “cioccolato” tedesco, dunque più “duro” delle “svizzere”) con “pompetta” della “maionese” che “le” fa impazzire. John Belushi, invece, chiede la cameriera che serve ai tavoli. E Lei “lo” riverisce con tanto di patata “al forno”. Poi, finito il gustoso pranzettin’, andiamo in bagno col “garzone” e gli diciamo che è l‘orgoglio a metterglielo nel culoMettilo nel culo alla lavapiatti ché, “sciacquando”, poi è tutto “lustrato”. Egli prende alla lettera la nostra “dritta” e “la” infila nel retto, salvo che, il suo yes man, viene subito licenziato dalla direttrice, una vecchiaccia maledetta che scopò solo con l’emigrato Calogero, proveniente da Hell’s Kitchen. Lasciamo sbrogliar la “sporchissima” faccendona e intaschiamo i soldi delle signorinelle che ci “rimpinguano” di mancia dopo essere state “rimpinzate”. Fra succhiotti, pizzicotti e “cottura” a combustione “montante”. Si prospetta il pomeriggio e poi una lunga, di altri “allunghi”, Notte. Resisteremo? Oh, c’è sempre il Viagra, al “minimo”.

Ma siamo musicanti e sempre più piccanti.

Voi avete visto la Luce? Siete “vispi” o andate in giro sui colli con la Vespetta, pisciando nei “vespasiani” di Bruno?
Macché. Diciamo ch’è già troppo se riuscite a “vederlo”.

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. The Blues Brothers (1980)
  2. Balle spaziali (1987)
  3. Pulp Fiction (1994)
  4. Balla coi lupi (1990)

Amo le donne quando i loro tacchi son più sc(r)oscia(n)ti di me


27 Jun

 

Il “taste” della vita è un tasto rosso da “spingere”

Esibizione totale, “nudista” di un’anima denudata che non s’anniderà mai nel domani, ma riflette, introflessa nell’oggi che è sempre letizioso di “lezioni” da impartire alle donne, concupendole con voglie da lupo e “imbevendole” dei luppoli di birra sbronzissima quando, abbronzate, palpitano per il mio Bronzo “biondo” di pelo rosso che “se” le ingolla a collo, decollando la “purezza” per cui non sono nato ma, della quale, alcune quaglie m'”annacquarono”.
Sì, galleggiai “a mollo” e mollai… tutto, nei “lutti” per le condoglianze del cordoglio di chi si profittò, approfittatorissimo delle mie fitte e della mia “fritta(ta)” aria (e non “darmele”), per maciullar un mio orgoglio che invece, “sorseggiandolo”, gorgoglia, è bollore, e negli odori non è mai lurido ma cupido e poco “pio” ma “pino”.

– Sei una modella? Non mi piacciono le Amber Heard. Mi piaceva Amber Smith, sì, me ne sarei “inalberato”, anche se ero un imberbe. Avrebbe stimolato la “crescita” della mia “barba”.
Sì, mi sarei “sviluppato” in Lei che m’avviluppava e “sgaloppava”, ma dopo l’esperienza “lievitante” sarei riprecipitato nella depressione, “annoiandola” senza “notteggiandola”.

Adoro comunque le donne. Ogni Giorno, anche quando si assentano, io mi “assenno” nei loro seni, “insinuandolo” di proiezioni erotiche dall’alba al plenilunio, momento t(r)opico in cui ululo per il miglior culo.

Guardo molti film, sono Liam Neeson nel suo taken che se “lo” trova da solo, e scova le “scopate” più “marziali”, “accoppiandolo” anche con me stesso, in combattimenti all’ultimo sangue in cui, “detto” come va “sbattuto”, scoppia e accoppa le mie frustrazioni sadomasochistiche con la frustra. Anche se Marte è meglio di Venere…
Poi, divento un Actor’s Studio vivente, ed emulo Harvey Keitel quando andava con la mula Lorraine Bracco, che “lo” abbrancava sfiancandolo da Lorena Bobbitt.
Wolf? Mah, avrei dei seri dubbi da come Harvey ti guarda, l’occhio “penzola” sempre sul pianto, e “Lui” sa perché.
Pare che, da qualche an(n)o, lo (im)pianti con Daphna Kastner, parente lontana, al femminile, del Kevin che balla coi lupi.
Da cui il film Un uomo “chiavato” cavallo.

Di “mio” sono come Colin Farrell, me ne fotto.
Gli invidiosi stiano lontani dal mio “sellino”.
E rimpiangano di essere dei pingui(ni).

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1.  Pulp Fiction (1994)
  2.  Balla coi lupi (1990)
  3.  Un uomo chiamato cavallo (1970)
  4. Taken 2 (2012)
  5.  Ken il guerriero. La leggenda di Hokuto (2006)

 

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