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Gabriele Muccino, nefasta sciagura vivente, spara su Pasolini, io sparo sul suo pis… o, scritto pasoliniano, rambistico


22 Feb

Prefazione ironica, per modo di dire.

Nell'immagine distribuita dall'ufficio stampa il 14 aprile 2014 Pier Paolo Pasolini e Maria Callas in Grecia nel 1969. La foto Ë esposta all'interno della mostra 'Pasolini-Roma' a palazzo delle Esposizioni fino al 20 luglio 2014. ANSA/UFFICIO STAMPA PALAZZO DELLE ESPOSIZIONI +++DA UTILIZZARE SOLO IN RELAZIONE ALLA NOTIZIA DI QUESTA MOSTA - NO SALES - EDITORIAL USE ONLY+++

Nell’immagine distribuita dall’ufficio stampa il 14 aprile 2014 Pier Paolo Pasolini e Maria Callas in Grecia nel 1969. La foto Ë esposta all’interno della mostra ‘Pasolini-Roma’ a palazzo delle Esposizioni fino al 20 luglio 2014.
ANSA/UFFICIO STAMPA PALAZZO DELLE ESPOSIZIONI
+++DA UTILIZZARE SOLO IN RELAZIONE ALLA NOTIZIA DI QUESTA MOSTA – NO SALES – EDITORIAL USE ONLY+++

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Questa la seconda parte.

Muccino parte seconda, un piccino che uccella di cazzate

Sì, sociologi e intellettuali corrotti al sistema da Gabriele stesso magnificato, hanno già più e volte analizzato il “fenomeno” in questione.

Un uomo furbissimo.

Ora, domandiamoci: quando è saltato fuori questo qui?

A metà anni novanta. L’emblema finto-sinistroide della retorica italiana più abietta e falsa.

Il suo primo vero successo, dopo due amene idiozie qualunquiste, è stato Come te nessuno mai. Tripudio d’imbecillità adolescenziali, anzi liceali.

Già qui il suo Cinema relativistico, compiacente la borghesia popolanamente classista, era palese.

Storie di ragazzi che non sapevano prematuramente, ancor maturandi, che pesci pigliare. Tumefatti da una vita scolastica tanto ambiziosamente prodiga di elevatezze sognate e sognanti quanto già (con)chiusa. Sì, adolescenze putrefatte, imborghesite da genitori asfissianti, atrofizzate e becere, ripiegate in post-sessantottini ideali utopici fra un Castiglioni-Mariotti, celeberrimo vocabolario del latinorum da Don Abbondio, un amore all’acqua di rose con Mariella, ragazzina un po’ pienotta ma a cui desiderare di dar qualche botta, per ascendere poi oggi come oggi a tifare Juventus, patrocinata da Marotta. Ah no, quello è Agnelli, Marotta è dell’Inter.

Sì, comunque parliamo di dirigenti aziendali ai vertici del potere. L’inganno del potere!

Pasolini, come il sottoscritto, era una grande ala destra. Ma non avrebbe mai e poi mai abdicato a un business calcistico ove CR7, sì, il numero di maglia dell’ala destra è il 7 anche se Cristiano è un centravanti e dovrebbe andare il 9, ecco dicevo, un sistema di analfabeti che guadagnano miliardi con gli sponsor e via dicendo, non sanno coniugare un verbo ma son attorniati da modelle più decerebrate di loro per palle sotto l’incrocio dei peli. E ville con colonnati e traverse sbattute in faccia alle persone comuni, da loro trattate da traviati. Perché sì, loro, tirando a calci una palla, se la possono tirare…

Leggete un trattato, finitela di maltrattare!

Sì, oggi i giovani sono nella merda. Ed è colpa del sistema. Sento sempre parlare di lavoro.

Il lavoro è cosa nobile e giusta se valorizza l’uomo e gli dà dignità ma soprattutto stimoli vitali.

Invece, il capitalismo ha creato discrepanze e dislivelli economici aberranti.

E giovani laureati, con due coglioni così, o sono inseriti da qualcuno oppure devono mendicare quattro spiccioli, cercando gli annunci “freelancer” su bacheche “rinomate”; fiore all’occhiello del disagio moderno.

Abbiamo Indeed.com, bakeka.it e il “grandioso” Kijiji.

Siti ove troverete lavori per cui davvero vi sistemerete. Sì, all’assistenza sociale… ah ah.

Lavori senza contributi per siti, appunto, a cui offrite il vostro obolo quotidiano nella speranza che la vostra vita, fra un anno e forse meno, non finisca nell’oblio.

Sì, Muccino ha capito tutto.

Compiacendo il pubblico a cui il suo Cinema indignitoso, fasullo e retorico si rivolgeva e ancor si rivolge.
Tu a chi ti rivolgi? Ah, capisco…

Allora se voi, ragazzi realmente sognanti ma profondamente realistici, vorrete cambiare le cose e non accetterete il muro di gomma di quest’ipocriti con la panza piena, se vi azzarderete a ribellarvi e a spaccare tutto, arriverà la Municipale sotto casa vostra, suonerà violentemente al campanello, saliranno dei fascisti da Brazil e, una volta entrati col mandato da perquisitori-inquisitori per ordine del questore, vi deporteranno in un centro psichiatrico per una cura sedativa e repressiva a base di farmaci castranti non solo la libido mozzata ma soprattutto addolcenti la vostra lingua giustamente arrabbiata che rivendicava il sacrosanto diritto a una vita libera, democratica, equa e socialmente equilibrata. In cui essere tutti felici.

E, dopo essere stati resi muti e mutilati, sarete a posto…

Sì, totalmente deprivati del vostro amor proprio, sbattuti a svolgere un lavoro davvero glorificante. Soprattutto la gastrite provocatavi da farmaci che hanno distrutto il vostro metabolismo, vi hanno fatto ingrassare e vi hanno mummificati nell’ebetudine di massa.

E canterete, come tutti, assieme ai Negramaro che hanno stuprato Modugno…

Meraviglioso
Ma come non ti accorgi

Di quanto il mondo sia Meraviglioso 

Perfino il tuo dolore 

Potrà guarire poi 

Meraviglioso
Ma guarda intorno a te 


Che doni ti hanno fatto

Ti hanno inventato il mare 

Tu dici non ho niente 

Ti sembra niente il sole? 

La vita 

L’amore 

Eh sì, Muccino definisce comunque Pasolini un grande scrittore ma dubito che abbia mai letto qualche suo libro. Perché l’Italia è questa. Tutti conoscono Proust, Roth e Dostoevskij…

E allora il Cinema di Pasolini, dogmatico, giustamente scarno ed essenziale, brutale e sincero, spietato, diventa povero perché lui non aveva bisogno di emozionare, leccando, di spettacolarizzare la vita, usando dolly, piani-sequenza e monologhi imbonitori.

Eh sì.

 

Questa è una grande canzone!

 

E questa rimane una testa, appunto, di cazzo.10631091_10202382553668044_6121674787773137868_o

 

di Stefano Falotico

Il cuore rivelatore di un uomo che non mente mai, nemmeno quando dice le bugie


22 Dec

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Sì, amici, io non ho mai mentito a nessuno. Mai e poi mai. Credo di aver sconfessato però il mio caro uccello per molto tempo. Un uccello or libero e ancor felino in mezzo a quest’umanità maligna e ferina.

Per anni, fui denominato Stefanino. Perché la gente, poco conscia di quel che invero son sempre stato, e soprattutto del mio arnese assai vorace ancora tosto e attrezzato, si creò delle strane idee attorno alla mia persona, combinando danni immani. Rattrappendomi in una dimensione talvolta da infante in quanto non capiva perché non volessi attenermi a questa cosa assai insulsa chiamata realtà schiacciante.

E, a forza di voler dar a tutti gl’ignoranti spiegazioni inutili, mi sbriciolai nella malinconia più pura, perdendo l’aroma del mio erotismo purpureo, castigandomi in colpe mai commesse soltanto per compiacere una borghesia stagnante nelle sue certezze bacate da malmessi che, manomettendomi, volevano imprigionarmi in qualche stupida diagnosi strafottente.

Ma il mio core fu divelto all’improvviso e mai mi sarei dovuto azzardare a mostrarlo in tutto il suo inferocito urlo sovrano e scucito, tanto angelico quanto magnificamente luciferino. Poiché addosso altre infamie mi piovvero e, per discolparmene, non poco faticai, nello sbudellarmi, a chiarire e certificare ogni mia assoluta, indiscutibile normalità straordinaria da uomo che adora l’imene di qualità. Sì, sono He-Man. Ah ah! Non più dovete menarmela!

Sin da piccolo son stato dotato… troppo oltre per esser capito e accettato. E dunque fui precocemente equivocato, le persone varie malattie mentali invocarono per riuscire a spiegarsi tanto fenomeno così armonico e florido. Valgo oro, luridi!

Dovreste evocare voi stessi e non vociare di volgare sbracare. Fate cagare!

Perché, da esistenzialista romantico, io soventemente disdegno la vita ruffiana del puttanesimo quotidiano e mi rannicchio nel segreto, anche nelle segrete, delle mie ansie. Donna, accoglimi fra le tue cosce prelibate, angosciami come solo tu sai fare nello strazio e nello struscio di un amplesso soffice, avvolgente, avvinghiante, avviluppante, forse solo inculante. Ah, lo so, non son stato elegante ma, suvvia, sii a me salivante. Succhiami e salirà. Baciami e s’innalzerà. Fottiti!

Ma son uomo che sa unire a questa stupenda virtù sognante, come detto, qualcosa che ora fa rima con gigante. Da enorme amante. E batte, batte, delle vostre idiozie se ne sbatte. Sbattendomene, da imbattuto, vado cremoso, caloroso e perfino poderoso. Cammino alto tra i furfanti irosi dal cattivo alito che si consolano con le battone mentre io, con piccanti battutine, son sempre ficcante, me la tiro… con classe da intoccabile uomo galante, voi siete rimasti degli elefanti e io, fantino, in sella cavalco ancora col mio simpatico pisellino ottimamente penetrante. Ahia, ahia, ahia, ah ah, gatta ci cova anche in questo caso? No, è sol gattona da pelare perché, se Poe scrisse il Gatto nero, io posso accarezzarla, bagnarla e scaldarla, inumidirla e sbiancarla mentre, ingrossandolo, lucidamente e lucidissimo, soffia e (s)pompa colando, probabilmente ancor indurendosi con tanto piluccare e poi, eiaculante, sfiancante, morbidamente danzante nuovamente risplende indistruttibile come il più pregiato diamante.

Insomma, altro che bambino. Ho una voce da Al Pacino, nient’affatto possiedo un uccellino e so muovere bene il bacino. Se non mi credete, chiedete in giro. Le donne con me diventano la Gioconda.

Ma attenzione ai girini. Potrebbe scapparci un altro Stefanino e sarebbero per voi cazzi ancor più amari e piccini. Questa si chiama volgarità? No, è solo una delle mie imbattibili specialità. E io posso permettermelo! Donna, è permesso? Ah no? Allora, pigliati un cinepanettone e buona pensione!

Che stronza! Le ho rivelato il mio cuore, mi ha offeso a morte. Sapete che vi dico? Era solo un troione!

Solo i POE-ti non deludono mai. Fidatevi.

di Stefano Falotico

Lezione di nichilismo e religione: Asia Argento e Fabrizio Corona sono quelli che sono, ma anche voi non siete meglio, anzi


08 Nov

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PHOTOGRAPHS TO BE USED SOLELY FOR ADVERTISING, PROMOTION, PUBLICITY OR REVIEWS OF THIS SPECIFIC MOTION PICTURE AND TO REMAIN THE PROPERTY OF THE STUDIO. NOT FOR SALE OR REDISTRIBUTION

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Asia Argento e Fabrizio Corona pregano col COR-ano?

Sì, vicino a casa mia c’è una moschea. L’ho già detto e lo ridico. I musulmani, ogni venerdì, dopo l’ora di pranzo, dalle 13 e 30 alle 14 e 30, vanno a pregare Allah. Mentre io sono in quel momento in macchina e li osservo, con in bocca una caramella della Dufour, la Elah.

Ah sì, Nella valle di Elah. L’ultimo bel film di Paul Haggis. La storia di un padre, un grande Tommy Lee Jones, che cerca giustizia perché gli hanno massacrato il figlio. Ma, alla fine, accettata l’ingiustizia immane, alza la bandiera americana come in Salvate il soldato Ryan. Mah…

Fare una strage non servirebbe a niente e indietro non si può tornare.

Vicino a quella moschea, per gli occidentali che credono al potere salvifico della psichiatria, ci sono due vie, Via Basaglia e Via Freud. Non mento, controllate, sono vicine all’università d’ingegneria. Limitrofe a una bellissima gelateria ove la commessa, se le dai dieci Euro in più, ti lecca tutto il cono con tanto di “cremeria”. Sì, uomini depressi, non affidatevi alle cure mentali, ché impazzirete del tutto, strapazzate al bacio il vostro mascarpone con riscaldante “gelato alla fragolina”. Con tanto di cucchiaio e succhiatina.

Fabrizio Corona invece, dopo essere stato in carcere e venir sbattuto ai servizi sociali, ancora grida che ha subito delle sevizie. Mah, di mio so soltanto che praticava il suo “esercizio” con molto vizio. Era corrotto fino al midollo e si è permesso di entrare nella privacy altrui senza averne alcun diritto. Che tipo dritto!

Fabrizio è sempre stato un zacquaro. Ho già spiegato che significa zacquaro. In italiano diremmo tamarro, bifolco, un australopiteco di Neanderthal pieno di tatuaggi d’iguane oltre ai suoi passati guai da viscido serpente. I tatuaggi sono belli solo sulle donne, piazzati nelle attizzanti zone erogene, come le caviglie. Sui maschi sono un pugno nell’occhio.

Il zacquaro è un essere ignorantone, che parla per frasi fatte e si agghinda di crocefissi e anelloni manco fosse Tony Montana/Pacino di Scarface. Sì, Fabrizio infatti, del film di De Palma voleva farne un remake con lui protagonista.

Io ho sempre sperato che potesse realizzarlo. Nella parte di quello che lo trivella alle spalle con la mitragliatrice… il sottoscritto, con tanto di occhialoni a inchiappettarlo da negro.

E dire che, quando Fabrizio annunciò questa fake news, voi pensaste fosse vera.

Fabrizio ha sempre esercitato un enorme fascino nei confronti delle donne. Sì, le donne più sono sexy e più sono zoccole. Perché in un uomo guardano al portafogli. Fabrizio poi non è male come uomo, a parte la sua cultura medioevale. Sì, la Rodriguez sapeva che, dietro il suo gel, ci poteva essere un ottimo uccello con tanto di “piscina”. Uno con cui costruirsi un futuro, soprattutto tre ville in montagna. Ove si respira aria pulita…

Adesso è la volta di Asia Argento. Un’altra bagasciona che, pur di avere il suo ruolo in B. Monkey – Una donna da salvare, l’ha da data a quel gorilla di Weinstein, uno che scopava come una scimmia.

Poi l’ha denunciato perché Weinstein, secondo lei, è solo un porco pachidermico, un rinoceronte che deve finire nella giungla a mangiare le banane.

Asia è una delle suine più vendute nelle macellerie. Ma non è una figlia di puttana. La madre Daria Nicolodi forse non era argentea pura, ma era rispettabile. Ah, è vero, Dario è stato il regista de L’uccello dalle piume di cristallo…

Asia però non è nata virtuosamente cristallina. Asia ha definito sua madre una fallita. Invece lei è una donna “fallica”. Lo sa che quell’idiota di Morgan, uno che si è sempre creduto David Bowie e invece ha scritto le canzoni per Giovanni Veronesi. Manuale d’amore…

Questi qua però sono tutti ricchi e trombano come ricci. Qual è l’X Factor del vostro cervello di merda che permette tutto questo?

Quali bacati cromosomi down sono impiantati nella vostra genetica?

Non è colpa vostra. Miei poveri cristiani, sfruttati, umiliati e fottuti, lavorate come cani tutta la settimana per aspettare la domenica e il mercoledì di Champions, urlare in curva che Mourinho è stato partorito da una meretrice e vi esaltate dinanzi alla volée di Ronaldo Cristiano!

E poi piangete perché avete perso per autogoal.

Non vi siete mai ribellati al sistema perché, tutto sommato, il gioco valeva la candela. Sì, quella del candelabro delle vostre lagne da bruciati.

Il potere lo sa e vi piglia per i fondelli. In radio passa Ramazzotti, vita ce n’è, ancora… ripartiremo assieme.

Che non è neanche brutta. Figuratevi le sue altre degli ultimi vent’anni. Ah ah.

E figuratevi la vostra vita fra trent’anni se già a venti accettate ogni stronzata, ogni canzonetta, e riempite la panza delle mezze calzette.

Paolo Sorrentino ha sbagliato tutto con Loro. Già il titolo fa schifo. Doveva intitolarlo… Mi persi in un Silvio oscuro ché Veronica Lario retta era smarrita…

Vediamo se ci arrivate?

Davide contro Golia, contro il moloch…

Sì, è la paura di perdere già il vostro piccolo mondo nano. Paura che, se vi azzardate a combattere per la verità, chi sta a capo di tutto vi distruggerà. Paura di perdere i vostri amici che vi leccano e che compiacete per non turbarli, paura di perdere quella scema inaudita della vostra compagna perché, comunque, almeno due volte a settimana tenete caldo il pistolino… e poi ci ammorbate coi moralistici pistolotti!

Vi professate comunisti ma siete i primi capitalisti. Sfruttate da parassiti la cosiddetta cultura, parola della quale vi riempite la bocca, ché fa intellettuale figo, e poi aspettate al vostro video due visualizzazioni in più per sbarcare il lunario. Dunque, siete degli approfittatori, degli arrivisti come quelli che aspramente criticate.

È proprio vero. E lo diceva quel mafioso di Andreotti… il potere logora chi non ce l’ha.

E la retorica, aggiungo io, serve solo alla donnetta che legge Novella 2000 e assume cinquanta gocce di Valium al giorno perché è triste…

 

di Stefano Falotico

Genius-Pop

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