Purissima faloticata davvero ficcante! Il Falò spinge, eh eh. Ratso, alias Dustin Hoffman di Piccolo grande uomo (Little Big Man) o di Rain Man? No, quello del film citato, chiamato, nella versione italiana, Enrico.
0:01, inizio e son un cavallo pazzo, no, soltanto cavallerizzo. Oh oh.
5:00, chi è Monica Sweetheart? Lo dice il cognome, ah ah. 11:35! 13:57, Er Monnezza!
15:22.
17:31, ma quale Andrzej Żuławski. Meglio la sua ex, Sophie Marceau. Il tempo delle mele o delle pere? 18:38, Dan Peterson! Meglio Karla Kush o Kay Rush? Ah ah.
Un Falò (ri)esploso di rabbia pasoliniana delle più savie e vitalistiche per il Vangelo secondo San(t)o Stefano. Il Falò non è un vaticanista e neppur il sicario, no, vicario di Cristo e dei poveri cristi ma è soltanto uno squallido, no, squattrinato artista e temerario, metaforico equilibrista in un mondo ripieno di narcisisti e puttaneschi esibizionisti. Questa è la Veritas. Non ve ne sono altre. In Verbo, no, invero vi dico di andare in pece, sì, pace alla Lino Banfi e ricordate: salutatemi a sor(r)eta. Sì, tua sorella è una (finta) suora? Mah, ah ah. Il Falò sa. Non è il messia e, vivaddio, non crede a nessuna Chiesa. Così sia.
Un uomo che è lui stesso l’aldilà, cari baccalà!
di Stefano Falotico