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De Niro e Stallone dal set di “Grudge Match”


18 Feb

Immagine “inquietante” dal set di Grudge Match, incontro-scontro fra i pesi “massimi” Balboa e LaMotta. Profuma di stronzata?

Vedremo. I “propositi” ci sono, anche un po’ di prostrata.

 

Comunque, De Niro, a dispetto delle ultime “panze”, sembra “intutato” di fisico che tiene, su Stallone grandi elogi. Un settantenne in piena forma.

 

Ora, solo una domanda. Perché un film, ch’è incentrato su due pugili, propone questa foto da paracadutisti?

 

Non è che il “jet” sinistro sta precipitando ancor prima di “spiccar il volo?”.

 

Sì, i produttori son oramai in avaria, ma han già dato il via.

Pericolo imminente di collasso, speriamo che non muoiano d’infarto per mancanza d’ossigeno e cartucce al “carburante”.

 

Attori da Carbonio 14, ancor di “libbra”.

 

 

Il dubbio resta, e fa male come un pugno. Allo stomaco? No, a farci saltare le coronarie.

 

 

Il vincitore è lo sceneggiatore, a prescindere se perderà ai “punti”, per suture alla sua carriera poco, credo, presumo, ricucibile.

 

 

(Stefano Falotico)

Mezzanotte “sottovoce” dei pugili rancorosi: prima immagine da “Grudge Match”


27 Nov

Ecco, la Warner Bros sta tirando fuori dal cilindro dei film di “grossa” cilindrata. Da recinto, più che altro

L’ultima stronzata partorita dalle menti “geniali”, che lavorano di “capa-tosta” per questa major, sarà Grudge Match, pellicola che metterà assieme Rocky Balboa vs Jake LaMotta.

Stallone contro De Niro, per intenderci.

Le riprese son previste per Febbraio del prossimo anno.

Ma, a quanto pare, i due attori si son già incontrati.
Ed ecco che spunta la prima immagine ufficiosa.

Questo “capolavoro annunciato” ha “Oscar” che sbucan anche dalle orecchie.

Chi è quello sceneggiatore che ha concepito una roba simile?

Sanguina il Cinema “aureo” delle narici stanche.

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. Rocky (1976)
  2. Rocky Balboa (2006)
  3. Toro scatenato (1980)
  4. Match Point (2005)
  5. Cop Land (1997)
  6. Avventure sul tappeto volante (1995)
  7. Ultimo incontro (1951)

Il ritorno di Kim Basinger per il “Grudge Match” con Stallone e De Niro


03 Nov

No, in realtà non s’è ritirata la nostra Kim, anche se nessuno lo sa.

Gira film, infatti, che da noi neppure arrivano in home video.

 

Di stasera, una notizia “col botto” e “coi pugni”.

 

Kim Basinger, è di Lei che parliamo, è stata appena ingaggiata per il Grudge Match di Peter Segal con Stallone e De Niro. Assurdità “megastronzatona” che vedrà Rocky Balboa e il Toro scatenato darsele di santa ragione a distanza d’un trentennio, “vecchietti” ancora indomabili.

A riportar la news è “Variety“:

Kim Basinger joins ‘Grudge Match’

 

Thesp joins De Niro, Stallone in Warner Bros. pic

 

By Jeff Sneidero

Oscar-winner Kim Basinger has closed a deal to join Robert De Niro and Sylvester Stallone in Warner Bros.’ movie “Grudge Match.”

Peter Segal (“Get Smart”) is directing from a script by Tim Kelleher that was most recently rewritten by “Entourage” creator Doug Ellin. Billy Gerber is producing with Michael Ewing and Mark Steven Johnson.

De Niro and Stallone, who are no stranger to boxing pics between “Raging Bull” and the “Rocky” franchise, play retired fighters who decide to step into the ring one last time to settle an old score.

Basinger will play the woman caught in the middle, while Kevin Hart will co-star as the fight promoter.

Basinger, who was last seen alongside Zac Efron in “Charlie St. Cloud,” is currently filming Paul Haggis’ “Third Person.” The Oscar-winning “L.A. Confidential” star will next be seen opposite Richard Jenkins in the indie drama “One Square Mile.” She’s repped by Paradigm, manager Oren Segal of MPE and attorney John LaViolette.

 

 

Premio Oscar per L.A. Confidential, meritato tutto sommato…

 

 

Notizia ufficiale, Stallone e De Niro si “picchieranno” in “Grudge Match”


12 Oct

 

Questo è rancore? No, questa è la “nocca”, di mia nuca “dura”, contro le tue “gnocche”

Ancorati al Passato, rimestiamo e non ci vestiremo più. C’investirete di preconcetto per sposarvi a Concetta, col “confettino” del fiocchetto azzurognolo. Amarognolissimo. Ché rosa è il fiore, e la vostra anima, forata, non riaffiora.

Oggi, fratelli della Notte, sebbene sia Giorno dall’alba al tramonto, appunto, punteremo il dito proprio contro di voi. Segregandovi nelle vostre paure mai superate, di “dottrine” da “diottria” indotta, dunque erronea di “vederla” male. Ché puri non lo siete mai stati, e ora sarete arrestati. “Assetatevi” in questa “siesta” d'”isolamento”.
Perché vi siete sposati con una che, di cognome, “fa” Manservigi?
Non serve e non servì, ma voi “le” siete (tele)dipendenti, e questa qui, di labbra, “pendula”.
Appendete la giacca al chiodo, sì, un Tempo lo indossavate da ribelli mentre adesso vi siete ridotti come l’attaccapanni, e appiccicate solo la panna al suo “fondoschiena” afflosciato, appassendovi a vicenda e poi tifando per la squadra cadetta, il Vicenza.
Caduti, canditi o caduchi?
Dica ducaduca dica, io propendo sì per Bowietotoianamente “marionetta” di me, senza maccheroni e “matrone” d'”amatriciane” da “sugo in scatola” di vostre “sensualità” che, anziché, salire, scendono nella “scarpetta”. Succhia lo spaghetto… e l’esistenza s’aggroviglia nel “fegatino”.

A proposito di Vicenza, ho sempre preso “seriamente” mio cugino Vincenzo, un Joe Pesci da Oscar che manda a monte tutte le regole della “legge”, “soverchiando” Marisa Tomei con la sua colazione “al bacon“, anzi “al bacio”. Da Uomo che non deve chiedere mai, soprattutto di ripassare Giurisprudenza.
V’cinz‘” è un siculo sicuro di sé, si basa sull’istinto primordiale del suo giubbotto “di pelle”, afferra Marisa, la “giovine“, per quei suoi denti da castorina e “lo” incastra, ingiustizie (in)comprese, su esibizione pagliaccesca del suo “elegante” portamento “sputtanante”.

Egli indossa scarpe “di serpente” su pettinatura “cotonata”.
Vincenzo è mio cugino, e difende i figli unici.

Al che, leggo che la Warner Bros ha ufficializzato il “green light” per Grudge Match, ritorno sul ring(hio) di Sylvster Stallone, Balboa, e Bob De Niro, LaMotta, uno che smontò ogni avversario, prima di tutto se stesso in un “colar a picco”, dopo averli spiaccicati, d’autodistruzione “pedofila” alla sua autostima. Sì, prima Ercole, la “presa” e poi lo prese d’auto-(in)culo.

Sulla trama, ancor, non c’è dato sapere, ma pare una versione “senile” di The Wrestler fra il personaggio più popolare (dunque “populista”) di Sly e the greatest actor of all time.
Due interpreti, comunque, da Hall of Fame, “la stanza della fama”.
Infatti, chi è più famoso di loro? Stallone, fra l’altro, fu anche assai “formoso” (lo è anche adesso, “resistente” e “lo” mantiene “muscoloso”), specie (esemplare per un “quintale”, la libbra è quella sì, di “cazzi suoi” da schiacciassi) quando concupì donne “rambistiche“, De Niro è sempre stato un “delirio”, malinconico e fuori dagli schemi.

Codesta sfida “spinge” già.
Se vi perderete questi campioni, siete fuori come delle campane. Il gong.

Quindi, accendo l’autoradio, “sento” parlare una radiocronista che non capisce nulla di Sport (di Harvey Keitel di Taxi Driver, però, sì), “tiro” fuori il cellulare, compongo il numero della “diretta”, “intervengo” subito a fermarla:

– Pronto? Chi Parla?
– Sei una mignotta!
– Come, prego?
– Ecco, vai a pregare!
– Prendete carta e penna, rintracciate chi è l'”autore” di queste offese. Denunciamolo subito.
– State attenti che non vi segnali Io, Io, Io! Spargete solo porcatone nell’etere.
Ecco, io non sarò “tenero”. E ribadisco che la “conduttrice” è da “cattiva (con)dotta”.
Cioè, se qualche ascoltatore non “la” ha “auscultata” bene (già, tutti l’hanno “toccata” ma mentono “tappandosele”), sturi le orecchie.
Ripeto, è una mignotta!
E non intendo “tornarci sopra”. anche perché sta sempre “sotto”.

Ah-ah!


Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. Toro scatenato (1980)
  2. Rocky (1976)
  3. The Boxer (1997)
  4. The Wrestler (2009)
  5. The Fighter (2010)
  6. Lassù qualcuno mi ama (1956)
  7. Città amara. Fat City (1972)

“Grudge Match”: sfida “rancorosa” fra due lottatori di un’epoca “lontana”


10 Jun

Rocky Vs Jake, “riesumati” dalla ruggine “incenerente” del Tempo, di guantoni lividimanente “senili” che “borbotteranno”, si boicottano e ancor combatteranno

Incandescenza di qualche “geniaccio” scriteriato per una rimpatriata d’antichi miti, la leggenda “proletaria” del Sogno americano, agguantatissimo di guantoni, e i pugni dolenti dell’indole (auto)ditruttiva del LaMotta.

Un Uomo, disperatamente alla ricerca di se stesso e delle speranze “macerate”, che ritrova fiducia nei suoi “mezzi”, a mani nude polverizza tutti i pronostici sfavorevoli, lui, che riscuoteva i debiti e a cui nessuno dava credito.
Gangster di mezza tacca, come lo definisce il “vecchio”.
Perché sa che, in quel Bronx di Little Italy, non c’è niente di più triste del talento sprecato, e lo punzecchia per farlo rimontare in sella, lo Stallone italiano…

Dopo un po’, Apollo capisce che il “pollo” potrebbe anche “macellarlo”, ma continua a sbeffeggiarlo e lo tratta come una trottola. Si chiama farsela sotto e temere il peggio…, si chiama codardia mascherata da “buffoneria”.
Alludendo, non molto per il sottile, che è solo un poveraccio (dis)illuso, Apollo “smargiassa” e gigioneggia un po’ troppo sopra le righe.
Vincerà, mica tanto, però.
Tanto che ad Apollo proprio non va giù che un “tontarello” gli abbia fatto far la figura del gran coglione.
Lo sfiderà di nuovo. E rimedierà una figuraccia devastante, da spezzargli la carriera.

Rocky, per la “demenza” di Peter Segal, incontrerà Robert De Niro.
S’erano “spalleggiati” in Cop Land, il miglior ruolo “serio” di Sly.

Che dire di Bob?
Alt(r)a Scuola, altri registi, altra fama.

Pugilemedio, però, rispetto a Sylvester, ammettiamolo.
Come “culturista” non è mai stato credibile, fino in fondo, in Cape Fear. E anche quando fa il duro, ha l’occhiolino malinconico che picchia tanto per…, e pensa a non “sputtanarsi” troppo. Anche quando, cioè, “tamarreggia”, fa il “fine”.

Eccoli, dunque, riuniti per questa gustosa, galatticissima assurdità.

Old Henry “Razor” Sharp confronto/scontro con Old Billy “The Kid” McGuigan.

Impagabile “ghiottoneria”.

Il film che mai (non) avremmo voluto vedere.
E che credo, invece, vedremo.

Vedremo…

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1.  Rocky (1976)
    Sono figlio dei ’70 e dell’onda (s)cavalcante degli ’80. Do consigli alle ragazzette che mi alzano il dito medio e poi “tifano” per me, anche quando grido loro “Levati dalle palle!”.
  2.  Toro scatenato (1980)
    Sono insopportabile.
    Se avessi un fratello gli chiederei “Te la sei scopata mia moglie?”. E sapete perché? Perché Pesci è uno stronzo. Casinò “lo” dice tutto.
  3. Killing Season (2013)
    Ah, direte… voi.
    C’è Travolta. Sì, uno staying alive.

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