In realtà, Kathy Bates vinse il suo Oscar nel 1991, Al Pacino nello stesso anno in cui gareggiò contro Eastwood. Ma Kathy Bates applaudì quando vinse Al.
Voglio veramente scusarmi con tutti se, in passato, in preda a forti turbolenze emotive, vi arrecai danno. Mi successe qualcosa che la scienza non è capace di spiegare. Dovevate comprendermi.
Al che, avvenne qualcosa di molto brutto alla mia vita.
Sono enormemente costernato che abbiate sofferto voi e che abbia sofferto anche io.
Il 2019, per me, fu un anno straordinario. Grazie ai miei saggi monografici e alle mie collaborazioni giornalistiche per Daruma View Cinema, sedetti nella stessa sala ove, al Festival di Venezia, furono presenti i maggiori critici del mondo.
Trascorsi una nottata insonne. Mi sentii come Rocky Balboa alla vigilia del match con Apollo Creed.
E chiamai alcuni amici al telefono. Mi rincuorarono. Mi dissero che, sì, mi sarei trovato nella stessa sala assieme a uno, che ne so, del New York Times. Roba da farsela nelle mutande, ragazzi, credetemi. Mi disse anche:
– Sono molto bravi ma anche tu lo sei, non scordarlo. Anzi, tu scrivi con il cuore. Loro invece scrivono, spesso, solo perché pagati molto più di te.
Un anno meraviglioso. A Venezia, vidi in anteprima mondiale Joker.
Alla fine della proiezione, tutti i maggiori critici si alzarono in piedi. Dunque, se lo ritenete un film infantile, del Cinema e della vita non avete capito un cazzo.
Nella notte di San Silvestro, fui a Monaco di Baviera. Altra emozione grandissima. Marienplatz era stracolma di gente.
Perdonatemi se ancora, qualche volta, assalito dalla rabbia, vi gridi in faccia.
Ma che movide che ci sono in certi locali, fratelli e sorelle. Ce la vogliamo dire? Ci sono delle ottime fighe. Secondo me, sì.
E mi spiace, però, qui deludervi. Sono ancora molto giovane.
Secondo alcuni studiosi, io sono un genio. Una persona che arrivò laddove neppure Freud si avvicinò. Poiché lui teorizzò, io confutai ogni sua regola e la abbattei totalmente.
Non voglio dare retta a stronzate e magnificazioni di me. Io, al massimo, fumo le sigarette, neppure il sigaro.
Ma, come dice David Carradine di Kill Bill, io sono io.
Balliamo la macarena?
di Stefano Falotico