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Brian De Palma è il mio regista preferito assieme ad altri cento, la mia Femme Fatale invece è più sexy di Michelle Pfeiffer di Scarface e di Rebecca Romijn


17 Jun

femme fatale banderas

Un tempo, Rebecca portò il cognome Stamos. Ma mise le corna al marito. Non so, forse tradendolo con Greg Kinnear di Godsend.

Di mio, da bambino fui considerato un “mostro” come Cameron Bright/Adam Duncan.

Sebbene tutti gli adulti cattivi provarono a incendiarmi, no, a far sì che, distrutto dal loro essermi incidentali, morissi morto ammazzato giammai resuscitato, io guardai precocemente il film Frankenstein di Mary Shelley del Branagh e compresi che la creatura mostruosa generata dallo scienziato pazzo De Niro… scusate, sto facendo confusione.

Guardate, optiamo per Gary Oldman del Dracula di Bram Stoker. Eh sì, grazie al mio incantesimo da Uomo Lupo risorto inaspettatamente, più che old man, cioè uomo vecchio, divenni magicamente più affascinante e stronzo di Steven Bauer.

Steven, nomen omen. Sì, per molto tempo fui accusato di non possedere una granitica sessualità marcata. Fui dunque guardato a vista, sì, malvisto. Siamo stracolmi di gente sospettosa che, (in)consapevole di non essere Al Pacino, pensa (in)credibilmente di essere più figa di Michelle Pfeiffer.

Sono persone più malsane e maniache di Michael Caine di Vestito per uccidere. Sono forse solo dei manigoldi.

Sì, la gente pensò che io fossi più ritardato di Sissy Spacek di Una storia vera, invece scoprì che, malgrado i loro scherzetti assai crudeli perpetratimi impunemente, non mi trasformai nella Sissy di Carrie – Lo sguardo di Satana, bensì in Eliot Ness/Kevin Costner de Gli intoccabili.

Queste persone malfidate sono più corrotte di Al Capone. Sono proprio dei testoni.

Mi urlarono: ridi, pagliaccio… sei sempre solo soletto, alone.

Di mio, adoro Jimmy Malone. Comunque, credo che Andy Garcia/George Stone/Giuseppe Petri, cioè io stesso in questo momento della mia vita, sia molto più ammaliante di Sean Connery dei tempi d’oro.

Prendiamo poi, per esempio, sempre lui, vale a dire Fabrizio Corona. Per anni dichiarò di sentirsi come Tony Montana. Tant’è che annunciò di aver firmato un contratto (mai visto, da lui solo immaginato), anzitempo in calce francobollato, per cui avrebbe dovuto essere il protagonista del remake di Scarface che sarà diretto da Luca Guadagnino.

Mah, secondo me, Dakota Johnson di Suspiria è meno strega delle bagasce d’avanspettacolo ed è molto più sexy di María Belén Rodríguez Cozzani. Detta semplicemente Belen. Alla sua celeberrima farfallina, preferisco quella di Jessica Rabbit.

Impara a conoscere il tuo coniglio…

Belen! Una che, a mio avviso, per essere arrivata a un cazzo, cioè a un successo effimero, deve essere comunque arrivata… più di Melanie Griffith di Omicidio a luci rosse.

Basta inoltre coi gossip da Novella 2000. Non frega niente a nessuno se Belen stia ancora con Stefano De Martino o se, segretamente, voglia girare un sex tape con un miliardario che non ha mai visto neppure una volta in vita sua Carlito’s Way, oppure se desideri nuovamente, accaloratamente amoreggiare volgarmente con Corona Fabrizio con tanto di berselo tutto in un bicchiere d’acqua o con un po’ di gin e vermouth su aggiunta di “olive” e lemon twist. Cioè limonarlo a Ibiza ove vanno forte i balli latinoamericani fra donne assai meno pure di Nancy Allen/Nancy di Blow Out.

Peraltro, dubito che Fabrizio sappia ballare come John Travolta de La febbre del sabato sera.

Non sa neppure chi sia Pino Donaggio. Questo Fabrizio pensa solo al “montaggio”.

Be’, devo esservi sincero. Reputo Sliver di Philip Noyce, eh già, un film alla De Palma.

Ma io non fui mai William Baldwin del suddetto film ove Sharon Stone fu molto sudata…

De Niro di Hi, Mom, sì, eccome. Ah ah.

Il Cinema di Brian è hitchcockiano, una reinvenzione ad libitum de La finestra sul cortile a ca… o duro da videoclip di Springsteen di Dancing in the Dark.

Ecco, penso fermamente di non essere mai stato di mente instabile. Sebbene, come appena sopra dettovi, spiai molte persone del mio antistante stabile. In verità, furono i guardoni a farsi i cazzi miei.

Dovevo pure mostrarmi qualche volta. Sì, per abbassare le tapparelle.

Costoro dovrebbero revisionarmi meglio come in Redacted.

Non mi piacciono le lesbiche da Passion e non possiedo una Doppia personalità, cari miei Cadaveri e compari.

Ah, voi pensate solo a campare per raggranellare du’ spiccioli e poter offrire alla vostra lei almeno un Campari. Ma che campate a fare?

Nella mia vita ne vidi tante. Insomma, qualcuna. A dire il vero, non tantissime. Non fui e non sono un puttaniere come Nic Cage di Omicidio in diretta. È un poliziotto? Sì, con più anelli al dito di Fabrizio Corona…

Fui indubbiamente fottuto a sangue e stuprato nell’animo, insomma, bullizzato a morte.

Alla vietnamita di Vittime di guerra andò peggio.

Non fu però affatto facile per il sottoscritto diventare più bello di Tom Cruise di Mission: Impossible.

Sparii e poi riapparvi come Il fantasma del palcoscenico. Che spettacolo!

Non usai poteri paranormali da Fury, non credo peraltro agli psichici, tantomeno agli psichiatri della minchia. Credo invece che Brian de Palma sia un genio.

Uno dei geni più grandi e spaventosi di sempre.

Scandalosamente, non è mai stato candidato all’Oscar.

D’altronde, uno così che se ne fa delle belle statuine, a differenza di Fabrizio?

In effetti, devo darvi ragione. Sono un uomo triste, addormentato, “pazzo” come Brian in tale foto.

Sì, se una persona incontrasse Brian De Palma a un bar, penserebbe:

– Povero tapino, quant’è scemino… dobbiamo aiutarlo.

 

Eh certo, da quando in qua s’è visto un genio che deve essere aiutato dai ritardati?

Ah ah ah. Diverrebbe più tonto di loro. A proposito infine di De Niro, scoperto da De Palma. Vi piace in Ti presento i miei, cari “sfigat(t)i?”. Siete su Candid Camera. Vi sentite Fotter? Mi spiace, perdonatemi. Avrei dovuto dirvi subito che ho i capezzoli. Volevate allattarmi?

Immortalo la vita e sono un fotografo delle emozioni. Scusate, non avevo citato Black Dahlia. Per forza, non esiste più. Io sì, invece. Ah ah.

briandepalma

 

di Stefano Falotico

I migliori film di De Palma, cioè tutti, tranne Mission: Impossible


23 Apr

passion de palma

Ora, voi penserete? Perché c’è Tom Cruise e a te non piace?

Mi sono già espresso su questo. Tom Cruise è sempre stato piacente. Io non soffro d’invidie.

Però sono oggettivo. Tom Cruise ha recitato solo in Intervista col vampiro, Eyes Wide Shut e il secondo Mission: Impossible. Che è un capolavoro. Sì, lo è. John Woo fa sfracelli.

E in Nato il quattro luglio, Rain Man, i film con Spielberg e Il colore dei soldi?

Mah, se mettevano uno del Grande Fratello sarebbe stata la stesa cosa.

Cioè, un bambagione vale l’altro.

Ah ah.

Sì, tutti i film di De Palma sono capolavori. Mi stupisco infatti che voi, cinefili odierni, citiate sempre Scorsese ma Brian non ve lo fumiate.

Sento anche dire che Mission to Mars non sia un grande film.

È meraviglioso. È solo concettualmente sbagliato il finale. Sostiene che l’uomo discenda da una razza aliena che avrebbe colonizzato la Terra.

Molti di voi sono convinti di questo.

È una stronzata cosmica.

Gli alieni sono molto più belli di noi. Perché mai avrebbero dovuto sputtanarsi, concimando di loro razza superiore la sfera terrestre?

Mah, potrebbe pure essere. Sì, se nei loro pianeti avessero al governo uno come Trump, ci starebbe l’inseminazione spaziale.

Sì, Trump, se fosse il Presidente degli Stati Uniti mega-stellari, sarebbe un secessionista. E, razzisticamente, spedirebbe gli alieni nati male qua da noi.

Io sono invece per la teoria di Jack Burton di Grosso guaio a Chinatown. Sino a sessant’anni fa, se uno si azzardava a dire che esistevano gli extraterrestri, finiva negli stessi manicomi de Il seme della follia e di The Ward. Oggi invece, se uno afferma che crede in Dio e dunque che siamo i suoi unici figli, lo sbattono in cura. Cioè, con tutte quelle boiate dell’Eros che scatenerebbe deliri religiosi per mancanza di voglie libidinose, ora mi spiego perché viviamo in un puttanaio.

Sì, non andate mai dai cosiddetti curatori dell’anima. Quelli vi renderanno dei pezzi di carne che ascoltano solo Fedez. Oltre che più pazzi. Sì, Martin Scorsese è l’unico regista, fra i grandi degli anni settanta, a non aver mai girato science fiction. Voi ora subito vorreste contraddirmi, vero?

Supernova di Walter Hill ha delle scene rimontate da Coppola, sapete? E poi Peggy Sue si è sposata è fantascienza sui generis. In verità, di De Palma mi manca Passion. Sì, Rachel McAdams che bacia Noomi Rapace è qualcosa che non si può vedere. Perché odio le lesbiche? No. Semplicemente perché l’interprete di Uomini che odiano le donne non può baciare l’attrice de Il caso Spotlight.

Su questa battuta da Il falò delle vanità, mi accuserete di Doppia personalità. Invero vi dico che dovete fare Redacted dei vostri cervelli.

Adesso, sparisco e al buio gigioneggio come Tony Montana.

 

di Stefano Falotico

missiontomars

Discorso di Pasqua di un uomo che non crede a quel “povero Cristo” di Sean Penn


01 Apr
SEAN PENN stars in Warner Bros. Pictures' and Village Roadshow Pictures' drama Mystic River, a Malpaso Production also starring Tim Robbins, Kevin Bacon and Laurence Fishburne. PHOTOGRAPHS TO BE USED SOLELY FOR ADVERTISING, PROMOTION, PUBLICITY OR REVIEWS OF THIS SPECIFIC MOTION PICTURE AND TO REMAIN THE PROPERTY OF THE STUDIO. NOT FOR SALE OR REDISTRIBUTION

SEAN PENN stars in Warner Bros. Pictures’ and Village Roadshow Pictures’ drama Mystic River, a Malpaso Production also starring Tim Robbins, Kevin Bacon and Laurence Fishburne.
PHOTOGRAPHS TO BE USED SOLELY FOR ADVERTISING, PROMOTION, PUBLICITY OR REVIEWS OF THIS SPECIFIC MOTION PICTURE AND TO REMAIN THE PROPERTY OF THE STUDIO. NOT FOR SALE OR REDISTRIBUTION

Sì, è arrivata oramai Pasqua e Cristo ascese al cielo, si era fatto uomo per soffrire e indignarsi, per adirarsi e combattere un mondo ingiusto, ma morì per mano di Ponzio Pilato che lo diede in pasto al popolino, quello che guardava L’isola dei famosi già in una Palestina infame, che non poteva comprendere il suo messaggio di pace e preferì rimanere fascista.

Cristo predicava l’elevazione delle anime, ma gli uomini vollero solo andare in palestra per diventare dei giocatori di Football.

Il terzo giorno è resuscitato, come dice il Vangelo, non so se quello di Matteo di Pasolini, di Marco, omonimo di due miei ex amici, uno con cui feci le elementari e le medie e poi l’abbandonai in una fase liceale in cui mi permisi di aver la licenza “superiore” di abbandonare con gratuita liceità le socialità adolescenziali da me reputate inferiori, e un certo Morigi, ragazzo morigerato con cui svolsi il servizio civile da obiettore di coscienza.

Sì, nella mia vita molte volte, con qualche giravolta, ho obiettato la mia coscienza, l’ho anche obnubilata, l’ho obliata, sì, la dimenticai e molte amicizie fatue mendicai, ma non son mai stato un mentecatto. Se abbisognavo di amici, che forse amici veri non furono, non rinnego quei miei moti dell’animo così generosamente ingenui. Eppur fui tradito e vilipeso, anchilosato e sedato proprio quando stavo per rinascere e, armonicamente, la mia mente già si era sganciata dal plebeo porcile di massa. Sì, la mia è oggi la vita di un poeta minimalista che fa discorsi massimalisti, anche animalisti, sì, in quanto non vegano, ma amante della carne cruda, e scrive massime dedicate al minimo storico di questa società di oggi, oramai inebetita da Instagram in cui tutte le persone in questo giorno pasquale son felici e scartano le uova, quando invece son solo marci, strapazzati e son imputriditi da cioccolatai delle loro emozioni zuccherose quando predicano il buonismo pedagogo e politicamente corretto e, se vengon toccate anche solo da Equitalia ecco che non più equi sono dopo essersi fatti un sonnellino ma, scalmanati, staccano la spina… lor dorsale della finta compostezza e bestemmiano! No, non siate blasfemi, siate giusti e pagate ciò che avete rubato. Sì, dovete pagare le multe, siete passati col rosso, e qui non si transige. Perché dovremmo transigere quando anche noi, per distrazione, trasgrediamo il codice stradale e veniamo multati ma paghiamo?

Io l’ho sempre pagata… ma nessuna Maria Maddalena ho mai pagato, e son anche pagano, perfino un partigiano, mangio le pennette col Parmigiano e, ripeto, non son vegetariano.

L’uomo, come tutti gli altri esseri viventi di questo mondo, è un animale. Un animale che s’imborghesisce perché così può campare e farsi rispettare con la balla della “dignità”, a meno che non sia Rocco Siffredi che per sua stessa ammissione dichiarò che si è sempre sentito una creatura di Tim Burton. Sì, non sto scherzando, ah ah, ha sempre detto che è un “diversamente abile”, mentre la maggioranza usa il cervello per usare qualche volta nelle donne l’uccello, lui ha optato per una soluzione facilissima. Ha sempre usato con enorme parsimonia solo ed esclusivamente l’uccello per dare “emozioni” agli uomini intellettuali che, frustrati da una vita troppo pensierosa, abbisognano talvolta di masturbarsi coi suoi film, sognando di essere al posto di Rocco, cioè lui e solo lui… Insomma, questo Giuda Iscariota del Siffredi è uno che si è “immolato” al “sacrificio carnale” per voi. È un Dio! Cristo! E si dà, si dà tutt’ora in maniera lodevole per la salvezza dei vostri autoerotismi “ascendenti” nella valle di lacrime di una vita sfigatissima ma a cui volete comunque bene. Ah ah, solo pene… per le donne di Rocco, “poverette”.

Sì, anni fa incontrai un “apostolo” di cognome Romano, che mi disse:

– Stefano, Rocco è un grande. Sì, è un uomo che per arrivare a una scelta di vita così radicale deve aver perso tutto.

– Siamo sicuri?

– Sì, è un coraggioso. Quando ha capito che non aveva nessuna qualità, si è dato alle più grandi fighe in quantità…

– Non poteva suicidarsi?

– No, si è “eretto” a uomo nudo, spogliato completamente… ed è “venuto” mille volte per noi.

– Capisco.

 

Ora, l’altro giorno Sean Penn era allo show di Stephen Colbert. Potete vedere qui la clip.

Pare che dopo aver scopato Amber Heard, e se non sapete che se la scopa siete dei farisei, perché so che non conoscete le buone novelle ma comprate sempre Novella 2000, ecco, dopo essersela serenamente inchiappettata, il suo viso, come potete constatare guardando il video, ne ha risentito ed è diventato Daniel Craig al suo peggio.

Sì, Sean Penn è uno che ha sostenuto i matrimoni gay, ha vinto l’Oscar per Milk, e un altro per Mystic River, è stato appunto un ebreo per Sorrentino, ma pare che non disdegni i soldi e le troione, nonostante continui a vestirsi come un habitué del Bar Jolly, locale limitrofo a casa mia ove i disoccupati che indossano ancora il bomber vanno a bere qualcosa che li tiri su.

 

Ho detto tutto.

 

Voi davvero credete che un miliardario come Sean Penn scriva libri contro Trump perché ci crede davvero? No, perché così si sente un comunista cazzuto, un liberale stimato e ha chance in più per piacere all’intellighenzia che può scrivergli belle critiche cinematografiche.

 

E ricordate: solo io vi dico la verità. Gli altri vi raccontano solo idiozie e, se proverete a ribellarvi all’idiozia di massa e vorrete cambiare il mondo, vi faran passare per dei poveri Cristi.

Fidatevi… l’ho provato sulla mia pelle e ancor ne porto le stigmate.

Ah ah.

Sì, c’è un mio cavallo di battaglia che rimane un pezzo imbattibile della mia personalità.

È questo:

– Ciao, sono una donna fascista, edonista, che ama i gioielli e ha mille amanti oltre ai diamanti, ma sta con un vecchio che mi mantiene così, quando sarà morto, erediterò da lui. Eredità, non sono erudita ma ne ho fatta di strada, tutti mi rispettano.

– Brava figliola, brava. Adesso, vai a lavarti. E poi pulisci.

– Mi hai preso per una sguattera?

– No, ma gli altri ti hanno preso per una zoccola. E puzzi.

– E tu… come mi hai preso?

– Io non ti presi né davanti né dietro. Ma ho voglia di prenderti per il culo.

– Lo dico a mio marito. Lui ti denuncerà per queste tue offese.

– Non vede l’ora.

– Di denunciarti? Ah sì sì, puoi starne certo.

– No, non vede l’ora che, dopo vent’anni che l’hai sposato, finalmente, oltre a dargliela per avere la pelliccia, gli parli di qualcosa. Si sarà stancato solo di quello/a, no? È un uomo oramai anziano, due chiacchiere non gli fanno male.

– Che vuoi dire?

– Quello che ho detto. Ora, via dal cazzo, mignotta!

– Certo che lei presenta una visione della vita repellente e tristissima.

– No, vede, la mia è una visione pura, purissima. Più pura di così si finisce in croce.

 

Ora, mie pecore nere, andate…, il mondo è formato da lupi? Be’, mangiateveli.

Hopkins Innocenti

 

di Stefano Falotico

“Passion”, il Trailer


23 Aug

 

Ritorno per Brian, atteso al Lido.

 

Elegante e disinvolta, Christine è affascinata dal denaro che le deriva dal suo ruolo di potere nel mondo degli affari internazionali. Spesso, pur di mettersi in mostra, non ha remore nel rubare le idee all’avanguardia e redditizie della giovane e innocente Isabelle: dopotutto, sono nello stesso team e Isabelle è la sua protetta. Esercitando pieno controllo su Isabelle, Christine la coinvolge in un gioco di seduzione e manipolazione, di dominio e umiliazione. Quando però Isabelle finisce a letto con uno degli amanti di Christine, tra le due donne scoppia la guerra.

 

(Stefano Falotico)

Genius-Pop

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