Posts Tagged ‘Pasolini’

Basta col cinema m(in)uscolo dei fumetti, siamo nauseati


10 May

captain-america-civil-war-image-48

Ecco che esce il Captain America assieme ad Iron Man nella nuova “mirabolante” mega-cazzata “stramilionaria”, ove la spettacolarizzazione è un continuo “bombardamento” alla resistenza di chi guarda, che dovrebbe plaudire l’ennesima puttanata priva di anima.

Una nuova falange di spettatori oramai anestetizzati al gusto introspettivo si fa in massa avanti, arricchendo il botteghino di questi spari e botti/e. E tutti in scroscianti applausi a fine proiezione. Me l’immagino… perché io queste immonde stronzate non andrò mai a guardare, figuratevi se mi “debba” emozionare per questi fratelli Russo, ché non san cos’è la Russia e non sono rustici!

Sì, mentre il Cinema vero progressivamente, da questo “progresso” appunto regressivo, scompare, massacrato dalla plastificazione delle coscienze che paiono non avere più cuore, chi girerà più un film alla Bergman? Gente che non è più preoccupata dalla quotidianità e ha sostituito la realtà con questi “pirotecnici” fuochi artificiali a base di capriole, salti mortali, acrobazie del montatore “ginnico” su effetti speciali triti e ritriti, esplosivi quanto la mia insofferenza di pancia.

Vado a rilassarmi ancora, remoto da tal “frenesia moderna”, con un film orientale.

Pigliatevi questo mondo ma, se vi doveste svegliare a sessant’anni col “mar di mare”, non prendetevela con voi. È solo colpa vostra se alimenta(s)te questo sis(te)ma.

 

di Stefano Falotico

Batman V Superman, monumentale titania-litania del mio Credo che…


24 Mar

batman-v-superman_04

Perifrasi, paragrafo introduttivo, omaggio e poi via sorvolando il cielo, sguinzagliando il lupo ch’è in me nelle notti cupe e tempestose del mio insopprimibile pen(s)are

Qualcuno, e non starò a dirvi chi(cchesia), non uno da chiesa e casa, ha enfatizzato i pregi di quest’enorme, sesquipedale cagata, oggettivamente (in)guardabile.

E io, essendo empatico, condivido “appieno” questo suo “viaggio” mentale. Così incensandolo, incessantemente.

Il maggior pregio di Bruce Wayne è saper evadere dalla realtà odierna, che è un horror vivente, per vi(b)rare di sue emozioni solitarie esplosive, che a sua volta condivide con noi mortali moralistici a cui, onestamente, il cinema (volutamente in minuscolo, sebbene pieno di “muscoli”) di Snyder fa semplicemente cagare. Bruce, invece, se ne strafotte della Critica intelligente, in questi cas(ch)i, e pensa solo al suo piacere, puro, glabro, privo di ogni compromesso con la realtà giornaliera. Un uomo giovanile che nell’animo conserva la grandezza di saper esaltare un film che sarebbe da demolire, e che gli piace davvero. Non è una posa, vi crede davvero e noi, leggendolo, siam quasi persuasi che abbia ragione da vendere. E che dunque sia assolutamente da vedere. Signori, Superman. Signore, Batman, cioè battete le mani e “masturbatevi” con questi toyboys.


Adesso sarò serio, pasoliniano o forse di mio “pisellino” stanco eppur sempre (s)oggettivo, aprite gli occhi, cioè siate obiettivi e obiettate, c’è infatti da aborrire ma, donne, non abortite la “voglia”, Madonna!

Credo che la mia natura irrequieta non sia (vaglia)bile e che nessuno psichiatra di ieri, oggi e (dopo)domani potrà invero curarmi da un’inquietudine di fondo (mal)sana. La mia testa gira sempre, i miei testicoli non son sedabili. E non posso, (non) voglio appiattirmi nelle burocrazie odiose di una “odiernità” che mi castra o meglio mi vorrebbe a cazzo loro. I castrati, Cristo!

Vissi per anni da Principe, che sfondato ano, per poi veder crollare molti miei sogni per colpa di rigide mentalità bacate, ché mi diedero perfino di uno vizioso che si “bucava” e dalla mamma ancora si faceva lavare il bucato. Di questa gente me ne lavai le mani.

Sono fatto così, sono Jack Nicholson non Joker ma di Qualcosa è cambiato. Cioè nulla. E mi va a genio esserlo.

Per il resto, guardatevi attorno. La gente se la prende per nulla e scatena attacchi terroristici non solo dell’ISIS ma s’incazza “di brutti” per lo scontrino della COOP. Gelosie, ricatti, invidie, troppe donne coi gatti e troppi attori cani. E i topi? Chi darà da mangiare ai ratti?

I ratti a tratti mi spaventano, a tratti mi tratteggio nei loro “atti”.

E comunque vada… sarà un fanculo a molta imbecillità umana.

Aspettando Silence di Scorsese, meditate su tali mie parole (in)sensate e date un “seno” a vostra moglie, perché vi chiede di “rifarselo”. Sì, vi ha reso cornuti come Batman e voi che vi pensavate Superman.

 

di Stefano Falotico

Scritti corsari di Pasolini, letti da Joe Pesci ed evviva Stanlio & Ollio


07 Jun

di Stefano Falotico

Tempi moderni, solo volgarità e consumismo, evviva il ritorno infantile a Stanlio e Ollio, coppia funambolica di Joie de vivre

Sì, imitando Pesci che legge Pasolini, mi sento nostalgicamente bello, pulito, diverso da molti della mia generazione.
Non ritengo che mi appartenga molto. Tanti cinecomics, tanta noia, tanta assurda figaggine e poca anima. Android(e) umanità.

Al che, mi ricordo che nel cassetto conservo una copia originale, a colori, de I figli del deserto, interpretato dal duo delle meraviglie Stanlio e Ollio, italianamente così resi da Stan Laurel e Oliver Hardy, due giganti. E Ollio, doppiato da un giocondo Alberto Sordi, che volontariamente storpiava gli accenti, è ancora risata enorme che mi fa magnifica purezza strepitosa.
Navigando in un mondo che oggi però mi nausea, perché involgaritosi, tutto dedito a far il bellimbusto, mal celando sempre gli scheletri negli armadi da macellai, eh sì, uomini a due ante su donne emancipate quanto poco femminili, un mondo di culturisti, edonisti, ignoranti di (s)vista, di salive e pett(oral)i in f(u)ori, medito su come er(avam)o, su come siete, su come nonostante sempre a me stante sono. Non come gli altri, nel luogo comune stagnanti.

Su come questo Cinema è ancora, per me, spero anche per voi, suadente sogno.

E poi credo che i pagliacci siano le persone che, essendo auto-ironiche, possono permettersi il lusso di sapere cosa è la vita.
E giocarvi senza darsi pena, a differenza di chi, prendendosi troppo seriamente, fa il politicante da strapazz(at)o.
Chi parla di tristezza dinanzi a un comico, non ha capito nulla.

Teneteveli voi i bei ragionamenti, i divanetti, le poltroncine e i grandi discorsi(ni).

Di mio, faccio il gioco che mi fa ridere di più.

 

– Perché ridi?

– Perché sì.

– Suvvia, sii serio. Non si deve ridere di fronte a una tragedia.

– Ah no? E che si deve fare? Si deve piangere?

Pasolini di Ferrara, il Calcio


02 Apr

I migliori film sul Calcio: sono il moderno Pasolini, come lui ex ala destra e oggi intellettuale di sinistra, spero che, col potassio al cervello, mi salvi dall’omicidio al mio “uccello”…

Altrimenti, saran solo botte alle palle non in “buca”.

Sul Calcio e i suoi derivati, sì, è presente anche nel latte di Andrea Pirlo, potrei parlarvene da juventino a pois e, invece, ai figli di “Dio”, cioè la famiglia Agnelli, sputo solo un “Puah”, rosato sciolto con tanto di diarrea sciolta, perché mi fan cagare i “potenti” che pilotano le partite e imbrogliano pure gli operai della FIAT, ficcandoli nella rete… (a)sociale della cassaintegrazione.

Detto ciò, di “piazzato” con palombella alla “foglia morta” da Mariolino, vi racconterò quest’aneddoto da “Antica Gelateria del Corso”…

Sin dall’infanzia, sviluppai il gioco delle palle, per poi rinnegarlo arrivato all’età in cui bisogna infilarle a mo’ di “biliardino” in quelle femminili, perché ho sempre preferito masturbarmi sulle pallavoliste e sulle tenniste piuttosto che “docciarle” di “match point” reale, così come, “vincendo(le)”, versi lor(do) lo “spumante” con tanto di “st(r)apparlo”. Sì, il mio onanismo fu da guinness dei primati, cioè innumerevoli birrette, a tutta “sborra”, senza “b(i)on(d)a” ma tendente al bermelo in modo scimmiesco, oscillante in tanti miei divan(ett)i basculanti su fondoschiena registrati con zoomata e “moviola” incorporata di rewindforward su luce rossa accesa del metterlo in “pause” fra una pubblicità e un altro pube… de oro…

Tempi “mondiali”, “iridati” di spensieratezza iridescente, “incandescente”, prima di studiar il libro di scienze, sì, me lo “shampavo” bellamente, immaginandole belanti di tanto schiumoso al “cocco”.

Un vero “Invito alla biologia”, un’osmosi fra la scissione atomica del mio pol(l)o negativo, in quanto considerato “pervertito” e invece sano come il mio “pesciolino”, attratto dai miei opposti a farmele girare, vale a dire le donne “positive”, sì, quelle che cantavano Jovanotti e ora fan le “dure” dopo troppi “panettieri che le han infornate”. Pensa positivo…

Ma, torniamo a noi, non ci perdiamo, miei cari coglioni…

>

Verso i quattordici, attenti, non è Amore 14 di quel dolce “inculatore” del Moccia, mi trovai in una selva oscura… la dritta smarrita di quel naso lungo di Dante, un altro “poeta” che per avere quella di Beatrice s’inventò la puttanata del Purgatorio? Bastava una purga e una pugnetta, non “tremila” pagine auliche, mio Alighieri. Fra te e Leopardi, non saprei chi scegliere come più “elevato” perché, non “affondandolo”, rimasero bruciati… con Virgilio a consolar i vostri (ri)membri da Silvia bella… che fottuta da un altro. Da cui, se ci rimani, hai sempre il rimario per salvarti dalle somare che vengon sodomizzate dai buo(n)i. Comunque no, non è Dante e la selva oscura non è neanche la figa. “Trattavasi” di un campetto sterrato con varie buche e collinette da far un baffo alle “formose”, palindrome super troione delle spettatrici più “accalorate”. “Tifose” che, appena urlavano, emavan puzzo di merde a cui spaccar le gambe senza fair play e buttar in “corner”, cioè l’angolo di “rimessa laterale”, cioè il vomitar loro addosso. Donne in “fuorigioco” dalla nascita eppur sono adesso “integratissime”. Sì, ora, alcune fan le “guardalinee” mangiando “pene” integrale su strisce di coca del marito pusher.

Comunque, ci stiam perdendo in puttan(at)e…

Ora, dicevamo… verso i quattordici, stavo giocando la classica partita della “vita”. La nostra “armata” Brancaleone contro una squadra da Holly & Benji, cioè quelli “grandi” che però guardavano ancora i manga giapponesi, essendo dei mongoli. Io, pur essendo scambiato all’apparenza per “gaio”, non perdevo una puntata di Mila & Shiro, perché Mila era disegnata meglio di Jessica Rabbit.

Bene, stavamo perdendo uno a zero. E mancavano trenta secondi (d)alla fine… da non confondere col film omonimo con Jon Voight.

Avevamo scommesso di pagare i ghiaccioli agli avversari in caso di perdita.

Il mio amico, Davide Daltri, assomigliante però a Eric Roberts, se escludiamo il corpo rachitico e quasi da tisico, mi gridò “Siamo nella merda!”. Daltri però e d’altronde non era un tossico, e meritava la sua dose… di contentezza.

Al che, lo rassicurai e gli dissi che in 30 secondi netti avrei scartato tutti e infil(z)ato.

Avrebbero annusato il mio rombo di tuono e semmai qualche scoreggia in caso di (ec)cesso di velocità…

Lui rise, non mi credette. Fui costretto dunque a ricattarlo. Solo così, puoi essere preso sul serio.

Scommettemmo, a nostra volta, questo: se avessi segnato il goal impossibile, mi avrebbe sempre offerto gratis tutti i gelati che volevo, essendo il Daltri già gelataio presso “La Voglia Matta”. Sì, serviva anche yogurt alla frutta… da minorenne sfruttatissimo in quanto non molto voglioso come studente. Credo che nessuno lo voleva, detta come (non) gliele “davano”.

Successe l’impossibile e segnai, anche se poi dovettero farmi la respirazione bocca-bocca per tale corsa dribblante da centometrista.

Insomma, i pronostici eran dalla mia parte. Se a 14 anni seppi far una cosa del genere, ottenendo sempre gelati di “rendita”, non solo “al limone”, gratuitamente, figuratevi dopo…

Come l’avrei preso in culo.

Ma comunque non mi dispiace, anche se non sono né passivo né attivo. Di mio, mangio solo l’uva passa, meglio di te, passera ammuffita.

Di mio, dis(d)egno il sesso tutto, facendomelo… ancora da solo.

Eppure, mi consolo: molti miei amici mi considerano un mezzo genio della Letteratura abbinata al miglior Cinema. In verità vi dico che (non) è così, mi leccano. Ma mi piace che lecchino. Soprattutto se i complimenti leccanti arrivan dalle donne. Perché negarlo? Lo sono. Una merda. E quindi vado “pulito” di carta igienica… Tenderly…

E comunque ricordate: meglio la leccata di chi usa la lacca. Quella appiccica, la leccata invece succhia(cazzi). Fortunatamente, il mio è “inte(g)ro” anche se “disoccupato”.

 

Porcile alla Pasolini!


13 Aug

La Natura irreprimibile dei diversi, osanna nell’alto dei cieli a Pier Paolo Pasolini, come me, un diverso “assassinato”

Prefazione “supponente” e “allineata” all’imbecillità “moderna”: se non vi aggradan le prime righe, passate al grassetto, miei grassoni, numero due perché la Trinità è appunto tre di piedi caprini!

Sono un “triste” profeta in tal società d’idioti, che io soggiogo a dilapidar le loro pellacce malfamate, per via fortunosa di come mi diffamarono!
Per quanto, gente arrogante mi tempestò di offese pesanti, la lor “pressione” scaturì l’effetto contrario.
Dopo anni di preoccupazioni, causate da codesti vili esemplari di scimmie, posso asserire, inserendolo lor nel culo gorillesco, che persevero nell’imperterrita mia strada “dispettosa” e odiosa, spassandomela in questa cittadina giungla. Poiché io gravito nell’altrove degli immaginari in cui “incunearli” con smargiasso risvegliarli dal “Sogna sogna che poi ti metteran nella gogna e neanche una gonna nel metterlo”. Già, nel mentre che sogni, “lei” si sventra con un bue di “danza del ventre”. Attento ai bovari e alle avare. Ave Cesare! Io do a Cesare quel che è mio, cioè un pugno in faccia e una figa “imperiale” da “foro romano” nello spellarla in vesti da gladiatore.
Graffiante, le donnacce più “leonesse” si smaltan le unghie e alle leopardate offro il pessimismo cosmico diLeopardi, recitando a voce del Lato B nel “guardarla” da un’altra malinconica prospettiva.
Sì, Silvia stuzzicò il membro di Giacomo che, da “poeta” castrato a mo’ di Farinelli, scrisse liriche di metrica “sciolta” nella diarrea del fegato macerato nel chi rosica senza il pene nel “lievitar” per una sola(re) rosellina (evirazione e non “levitazione”), stilando cagate “scolastiche” a ricordarci la legge di Murphy traslata di poco uccello “al(le)ato”: se qualche coscia può andar male, ti farai da solo nel “rimembri” da pollo e depressione bipolare un po’ orso Yoghi e poca cremosità da yogurt per lei flessuosa di Yoga.
“Pezzo” contorto eppur  ginnasta contorsionista dell’addominale “bocca-bocca” senza “purè”  da ricordar appunto a (de)mente in memoria, simil Foscolo foschissimo, dei posteri(ori) privi del primitivo “bosco”. Che frutti appassiti! E la banana anche? C’è a consolazione il “tiramisù”.
Son pargoletto alla Pascoli di onomatopea alle topine. Addolorato per tali Madonnine che ogni giorno ne sverginano una cinquantina, salvo confessarsi per “Domani c’è-n’è un altro, la figa va avanti” nel darla via col vento alla Rossella.Ah ah! O’Hara che, “dorata”, d’orifizio è innamorata del tramontarlo nei solstizi e stanotte li faccio tutti rizzi. Chi è Jessica Rizzo? Che rossa arrapante! Che troia “virginale”. Che vagin’ molto bugiardella… Ah ah, cara Rossella.
Il rossetto è il marchio del tuo Peccato. Indossi pantaloni “eleganti” di marca, eppur sbava…
Diciamocelo, una stronza da “strozzapreti”. Ecco il “lebbroso” ai tuoi labbroni. Ecco la “lampada” di Ala(di)no!
Dormono, assopiti tutti dal buonismo formato famiglia su Station Wagon variabile a seconda del grado d’imborghesimento. Accalorati in pantofole sul “Varietà” abitudinario. Un Tempo a monopolio della Carrà Raffaella, poi la Cuccarini per la “casalingua” della cucina più amata dagli italiani da Fantozzi.
Io “strombazzo” nel traffico a clacson “luciferino” in tal vociferar vostro da nuovi mostri.
Sviando per la vi(t)a traversa che se ne frega delle pneumatiche e sgomma con tanto di spiaccicarti il bubble gum, mia ragazzina bombastica di tette rifatte. Guarda come discola sei ora sotto “orali” scoppi del motor “trombante”. Io credo nei dischi volanti. Ah ah! Alienandomi!
Sì, il tuo tamarro ti riverisce di partite domenicali con tanto di pranzo “rilassante” nel divano festivo da perdente-anale che tifa Ronaldo-insaccante!. Ha sfondato le calze a rete! D’anelli ti (se)vizia nell’esistenza sadomasochistica del sospirato… “Tredici” e intanto non tira neanche di “crocetta”. Sì, mastica quel “gommone” di vincita a Riccione, il materassino è gonfio di vasi dilatatori da torelli “balistici” e un fornicarti, previo aborto, nel “fornello” su fiammiferi per cannette di cenette con tanto d’orgetta. Sciacquetta, usa il detersivo se vuoi “(t)ergerlo”.
I panni-piatti sporchi vengon… meglio col “limone”. Acido! Ché tanto va così di tergicristallo spermatico nel televisoreHD al plasma, ove deve “andare” il  porcile del tutti “lieti” intonati al catodico delle liofilizzate schifezze e poi “dolci” come il latte dinanzi al direttore d’azienda, miei impiegati, a novanta di “spiegazione” sottomessa-segretaria-in gran segreto caporale sodomita, con la giacca delle cravatte frust(r)ate sull’ovatte dell’amplesso da fessacchiotti dopo le messe “sacre” al pentimento “Se così poche Maria mi scagioneranno, sarà un Rosario d’altro tradimento al marito”. Rosario, il mariuolo “affascinante” che buca con gli occhi languidi per lo “scioglimento” nascosto da laureato con lode e “aureola”. E le scugnizze fotte per “romanticismi” alla Daniele Pino… “Silvestre”. Si chiama “Me-lo-dia!”.
Ah, dopo il lavoretto, un bicchierino d’aperitivo, forse una troietta da mal adocchiare di sottecchi per la gonnella “traspirante” il sognarla in sfacciata “trasparenza” mascherata dalle cortesie alla “signora”, nel desiderarle che desini per orgasmi da asini.
Lei è più scema di te, potrebbe starci la coppia di “bastoni”.
Una scopa e una briscolina, una bevutina e una di poppe appunto in Tv se manca l’accoppiamento per svuotarloquando la moglie è in vacanza su Michelle Hunziker, la Marilyn Monroe del cazzo. Dai, ecco la bionda birra per la straniera 3 per 2 stronzate la rendon famosa nell’Italietta denudata. “Faccela vede’, faccela di faccina!!”, urla il medio “alzato” nel “Fuck you” gastrico e appunto nostrano. Poi, non la vede e si dà al veggente Nostradamus.
La voce della “Provvidenza” in caso d’oroscopi non scopanti al “gemellaggio” da stadio.
Ricorda che devi “imbiancare”. La casetta va lustrata in previsione meteorologica del Settembre più arrugginente.
D’acquaragia, coraggio, pulisci e spolvera, il parroco “verrà” a benedire e dev’esser tutto in ordine per la puttana(ta) del Paradiso.

Credo nell’Altissimo quando t’entra caldissimo, punendoti se non porgi l’altra guancia all’amico del giaguaro, un impostore Giuda come te, che se ne sbatte di Via Crucis. Con prima “inchiodarla” e poi sanguinante torturarsi diPassione!

Credo in Mario Brega che è comunista così e ti urla “Ah zoccoletta?! Fascio a me?!”.
Credo in Massimo Troisi e Benigni Roberto di Non ci resta che piangere. Su Massimo che fa il “buono” finto tonto ma, all’ennesimo “Sì… ma in quanti siete? Cosa portate? Un fiorino”,  ti manda a fanculo.

In questo Credo, credo che Apollo Creed non doveva sfidare la seconda volta Rocky Balboa perché lo fece nero.
Come il carbone.
Lo polverizzerò.
Credo in me, Stefanino che ti fa ano al cambiamento delle tue palle da fascista!
Ecco il mio daino. Come lo vedi… il danno!?
Dai, picchia più forte la prossima volta.
Ecco il Bambi che ti ha incornato! Fa male? No, non sparare ai cervi! Idiota!

Ecco la “corona di spine!”. Ahia. Ci ammazzerà? No, solo mazzate! Ma tante, panzone!

 
2) Introduzione indagatoria nelle menti criminose di poveri “Diabolik” al mio Lupin da Prova a prendermi alla DiCaprio…

nello Spielberg di Hook, quindi con finale carpe diem e “ca(r)pisci” adesso Uncino il senso della vita, tu che disdegnasti la setta dei poeti estinti per “svezzarli” al tuo mai(ale) attimo fuggente d’adulto bavoso, desideroso che presto “trombasse” per  (di)venir… trombone come te, nostro ribadiamolo panzone?

Stamattina, di “atimia” molto “affettiva” verso costoro che farò presto a fette (eh sì… quelle biscottate son da marmellata con tanto di “cereali” inzuppati ai cervellini della “colazione dei campioni”), di tutto “Cuore” come il libro diDe Amicis Edmondo “pedagogo” a tali immondi(zie), ho telefonato a un’agenzia investigativa di Bologna.
Risponde un gentile signore, e gli illustro pazientemente il “caso”.
Egli replica che può agire soltanto se esistono elementi giuridici per poter così procedere col rintraccio.

“Sì, eccome. Una causa dibattuta in tribunale. Fra l’altro, il contenzioso è tutt’ora leggerissimamente aperto”.

Mi domanda se gli atti dei verbali depongono, alla luce dei fatti (e di tal “falli”) a mio favore.

Di mio, confermo che, sulla base del processo giudiziario, dell’eclatante ingiustizia riconosciuta da psichiatri e medici affini, dopo un logorante “percorso riabilitativo” assolutamente inutile quanto altresì agghiacciante, sì, tutte le prove adesso “convergono” a mia ragione sfacciata, da risarcire in modo assai “lesivo” contro chi, per “scherzaccio”, combinò uno scandalo del quale ho già provveduto, con l’esposto del mio avvocato, a informare gli organi deputati affinché chi ha sbagliato, comprese “perizie” fatte con lo stampino e “all’acqua di rose”, paghi. E anche in maniera assai onerosa e altrettanto dannosa.
Certosina e non ci saran cerotti a tenerli.

Dopo una mezz’oretta di conversazione, mi “confida” il suo segreto indirizzo di posta elettronica, gli chiedo la cifra forfettaria a “titolo” informativo, e lui, sempre con molta signorilità egregia e distint(iv)o, mi rassicura che, se il “wanted” della sua “Ricerca” vive ancora nei miei dintorni, il prezzo da pagare… è abbastanza basso.
Ci salutiamo…

 

3) Chi la fa (s)porca, non può scopare tanto di bugie corte, e presto non l’allungherà… neanche di sue “bestiali” scopate… Ecco, il “brindisi”. “Allegria”, ci troviamo dinanzi a La Morte Rossa di Edgar Allan Poe, vossignorie di tante cene dei cretini…
Il cremisi!

Il criceto, come Max Cady, svelto si vendicherà supermonista. Sì, come Cady è passato in fretta dalle avventure del Leprotto alla “Giurisprudenza” contro gli imprudenti che s’accanirono “legulei” perché infastiditi da un “pruriginoso” che andava “obbligato” alla “legge” della “figa”

Ecco, annotate di carta e penna, miei lupacchiotti, codesti nomi “anonimi”.

Recandovi in Internet, troverete la tesi di “laurea” d’uno di ta(g)li “istruttivi”. Uno dei “distruttori” delle vite diverse. Sicuramente dalla sua faccia da “culo”.

Dopo un’adolescenza “brillante” da scolaro “classico”, dopo averlo “scolato”… di “olive ascolane” a tutte le ragazzine dei “professionali”, detti anche pompini della già scuola “superiore”, quindi ricattatoria per le ricotte, apprendiamo (sì, ancor le sue lo “apprendono”…) con “apprensione” che codesto “dottore” s’è “specializzato” in Scienze Politiche con un “trattato” intitolato “… Il buddhsimo attivo”…

Adesso, vive in Belgio, dopo tante vacanze estive ad Amsterdam, ove si drogava nel suo canale di “scolo”, appunto, con tutte le “reincarnate” Escort straniere, molto a lui “passive” di passerine scottate. E gliela diedero senza sconti.

Adesso, scorda quei momenti “acerbi” e quelle “uvette” passeggere. Passeggia “stimato” e di “amor raffinato”.

Davvero, un “educato”.

Con tanto ancor di reverenza e “inchino”. Il bifronte bisontino e unto(re) è forse oggi sposato con una “girasole” che ha strappato, di “fiore”, nei cavolfiori di Bruxelles?

Eh sì, quest’uccellino ha messo le radici. In “pianta” stabile, come si suol dire.

Ma gli porrei questo dubbio: “Criminale, tu la storia la sai… è uno degli esami più importanti per ottenere la lode… e come mai mentisti nel continuar a dar del demente a uno come me?”.

Rimane senza parole. Scioccato, forse “appiccicato?”. Sì, non s’è pulito il prepuzio. Che qualcuno gliel’abbia reciso?

Degli altri, già v’ho narrato. Sì, una violenza inenarrabile, dunque fate voi. Ah, sempre per la question della fata! Ma vaffanculo, a te, alla fava e alle fragoline! Mezze calzette! Ecco il cazzone!

Uccideteli!

Così sia scritto. Come si suol “dare”, “è andata così”.

Che ora la paura non vi fa dormir’…

Già… se qualcuno di voi avrà gli “attributi” per indagar in profondità… su tale orribile vicenda, scoprirà che il cognome, di cui ho parlato, fa assonanza proprio con OPG.

Ma in fondo non è lui il colpevole. Solo un altro stronzo, edonista sacco di merda.

Perché è sul vero criminale che l’investigatore deve puntare…
Ecco il dito…

Lui ancor ridacchia e sbeffeggia con un “L’hai preso in culo, troppo tardi pensare alle vendette”.

E io, con enorme calma, a sangue freddo “annuisco” un tremendo, glaciale: “Non credo in  Dio. L’Inferno non punisce i mostri perché non esiste l’aldilà… delle atrocità in questa nostra aberrantissima società. Come si può pretendere che esista una giustizia divina? Però, toglimi una curiosità mio quaquaraqua. Quando ti guardi allo specchio e la prendi per il collo, qualche volta vedi me nel riflesso a tua ugola nel timor che ti decolli?”.

E ci rimane secco. Quasi quasi da “orgasmo”.

Già, è “venuto”… tutto a galla.

Insomma, porci da galera.

Sono cattivo? No, ho imparato a ragionare come i deficienti.
Adesso non sono contenti?
Che pensavano? Che mi sarei adattato a una vita da ragioniere su cui ancora accanirsi?

No, scrittore son artista. E agli affaristi, che falsifica(ro)no, falcio di questa calcolatrice. Si chiama truce oppure attricetta che raccomandi? Non lo so, mi raccomando, attento a spingerla bene.
Potrebbe denunciarti e mostrare le tue vergogne.

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

    1. Porcile (1969)

  1. Non ci resta che piangere (1984)
  2. Rocky II (1979)

Pasolini di Abel Ferrara


30 Apr

Sono il nuovo Pasolini di Abel Ferrara: a Freud ho sempre preferito Fred Astaire di ballo isterico e alle puttane borghesi una cagnolina “a garrese”, vai a denunciarmi e sarò l’Annunciazione “Mary

La rabbia, PasoliniFerrara Abel e Caino, il Male, il profumo del mare, Carmelo Bene, i fratelli cattivi, Abele e Apelle figlio di Apollo con tutti i pesci che vennero a galla, detti stronzoni, la mia “anormalità” sanissima e il mio tormento viscerale in volto non carnascialesco da immenso Willem Dafoe, uno che lo squadri e ti distrugge a soqquadro

No, dico? Li avete visti? Cambian solo le facce, le anime sono identiche.
Si chiama principio d’omologazione. Trascorrono gli anni e anali “vengono”… per mantenersi a gall(on)i di temperatura stagna.
Hanno occhi diversi, perlomeno d’aspetto ma, dentro, la simbiosi con la marcescenza è già avvenuta.

Lo profetizzò John Carpenter col messianico Essi vivono, ne “discusse” incazzato Bruce Springsteen con “Murder Incorporated”, fu annunciato nella Bibbia a profezia d’Apocalisse.

Ma la catastrofe è già qui. Siete ingialliti. No, non sei un muso giallo, un marmo di “Carrara” (s)paventi ma omertoso d’ipocrisia a te non sarò “tribù”. Portami in tribunale! Che altra sedazion ti darò.

Inutile che ti nascondi dietro pose da “falsario”, in filigrana sei dollaro di contrabbando anche quando “fai”… il donnaiolo “dorato”.

Te ne “acce(r)chi” e balli in piste da ballo, come il direttore del circo sei “trapezista” su “diplomazia” ma io t’ho avvistato.

Nessuna rete a salvarti! Dategli un fazzolettino! La saliva è molta.
La paura di più.

Una volta centrato il bersaglio, mai più mi “sederai” di bavaglio.
Son io che entro nel tuo sedere, e starai solo seduto con un bel tovagliolo a sbavare, mio dolce da figliuole.

Antifona? No, tifone!

Dai tuoi occhietti “perspicaci” intuisco il volubile tuo essere cianfrusaglia.
Ammassi altri “macigni” a chi non nero cigno “evolve” nella tua sessualità “matura”. “Dirigenziale” in abiti tint(ur)a unita e “Unità” sol quando il vento “tira” a opportunismo dello spacciarti “giornalista imp(r)egnato”. Ventre molle!

Ma io conosco te e la tua razza. D’anni immemorabili oramai vi celate nel “raggelarci” con la vostra “calura” estiva, evasiva a base di freddure e soprattutto spietata freddezza. Che danno! Ma siam dannati!

Evasione!

Uno sta morendo e voi lo incitate al suicidio, ridendovela alle (s)pall(ucc)e allegramente con la vostra “signora” di pelliccia. “Eutanasia” bianca del taciuto “avvelenarlo”. Porco Giuda!

Il tuo Dio si vergogni!

Poi, da samaritani, alleviate la ferita con la penicillina d’un sorrisino ancor più letale e un “Buona vita” alle vostre sol stronze sacche scrotali.

E vi lavate le mani dopo aver (ri)pulito.

No, non sto “a posto”. Lo faccio apposta. Perché quando mi “normalizzo”, sono un idiota come voi, con la differenza, non trascurabile, che menzognero divento sol fa(l)ce per falsi obblighi “morali”.

Ho la tendenza a dirle tutte. Noto un merdoso che fa la corte a una per ficcarglielo e, prima che possa azzannare, azzardo io di spago cortissimo!

Il lavoro. Ossessionati dal pane e dalla focaccia per procacciar figacce e poi dar dello sfigato a chi d’un recondito mal di vivere è dissanguato e non “affamato”. Gli dite “Non me la racconti giusta, togliti la maschera, chi sei?”.

Ma strappatela tu, piuttosto! E spaccati il “fondoschiena” se proprio ci “sta(i)”. Questa è Giustizia!

Ecco, mio spiccato come ti spappolo!

Pacchiano pavone di pacchi da spaccone!

Sommaria! Somari!

Il lavoro? E voi davvero pensate che il lavoro “sistemerà”… le cose?
A voi, forse. “Badanti”… delle cosce da “polli”. Una da far fritta con le vostre frottole da “arrivati”. Piene le tasche, svuotati i coglioni, miei tesorini rinsecchiti di teschio.

Testolone? Ecco la testata!

Io arrivo al dunque, siete solo dei delinquenti bravi nello “scioglilingua”.

Lavorar, in tal animalesca società, a mio più rabbuiare è boato delle personali intestina arrotate dai vostri arrosti e carne allo spiedo. Piedini, occhiolini, un macchinone e la figlia del dottore per “laurea” e “lode”, detto anche il brodo dei lordi col camice “intonso” in quanto sempre, di facciata, “tosti” a (s)macchiarla!

Meglio i piedi caprini del Diavolo!

E altri test per diagnosi, per blandir spericolato, per insultare,  miei “sultani”.
Sono suddito e però addito. “Sotto sotto” sei solo un puttaniere da sottana!

Dai, dillo! Che vuoi dare?!

Si sa.

Amori fedifraghi dei compromessi, a messa si confessano solo i peccatucci e non il Capitale di reddito pro capite da caporali per teste di “capra” nel decapitare.

Meglio il carpaccio al sanguinaccio!

Parabola del figliol prodigio e, in quanto “diverso”, non prodigo e non a porgere…, anzi a romperti il cazzo, mio pazzo ti concio a pezzi per le fest(in)e!


Piaciuta la tua orgetta!? Questione di orologio e toc toc busserà alla porta!

Nacque un figlio speciale ma l’uomo bestiale desiderò che si “adattasse” al porcile.
Intimandolo a “cambiare” per “crescere” nella merda d’ogni porcata e schifezza.

Ché sguazzasse!

Ma Lui, per dinastia sangue blu, preferì sanguinare, appunto. Che “spuntino”, vero?

Lo “tamponarono”… di “depositare” in culo ma il Signore non fu spossato, spostato né si riposo come gli altri a tavole (im)bandite con forchette, forconi e “dolcini” più posate “buongustaie”

Scomposto, alter(at)o, insistette e anche starnutì di sputo. Fu colui che è Ercole e Sansone a sputtanarli e sborsarono dopo tanto impuntarsi e puntarlo.

Distrutti!
Disgusto!

Certezze crollate, capelli presi per le orecchie!

Occhio per occhio, Taglione!

Al che, lo legarono alla sedia per fermarne la rivoltante (s)gradevolezza. E gli vomitarono addosso ingiurie e una “giuria” venduta.

Grida vendetta!

“Ammanettato”, le sue prigioni ascesero a riflessioni trascendenti per non scendere ancora fra le “comunità”.

Liberato, aizzò nuovamente il suo Cuore azzannato. E azzardò più di allora e della prima (s)volta da lor “tovaglioli” lerci!

Premura adesso addosso ai mostri che tesero la trappola così quanto “eressero” le metriche di giudizio di “trigonometria” per ogni “anarchico uccello” non da meretrice!

Ambizioni per (s)fregi, cosa vuoi che me ne freghi del tuo urlarmi “Fregato?”. Prega! Ecco, io ho fegato, tu solo fighette e sughetti di scarpe(tte).

Inchinati! Supplica e non sarai perdonato!

Io amo navigar di fregata, di mare in montarvi tutti.

Confessati, fesso!

Altro che varichine, sono la Cavalcata delle Valchirie!

E dovete star solo che zitti, pecoroni!

Morale: se pretendi di modificare la Natura dell’essenza a se s(t)essi, teso ti (s)tenderà parimenti trappola, demente!

Fine della più grande Storia mai raccontata.

 
Willem Dafoe, ambiguità, Peccato, Santità, Cristo, Satana. Insomma il Man.

Il resto se lo può prendere tua madre.

Tale padre, tale (con)sorte.

Tali porcellini.

Non ho ancor capito come si sta al Mondo.

Anzi, li sbatterò tutti in prigione, poi getterò le chiavi e cagherò in testa al direttore di questo paio di palle.

Telefono a uno che continua a ricattare di presunto abuso di potere.

– Pronto? Vuole che la segnali?
– Non può?
– Perché?
– Sto parlando con un morto. Questo lo sa, lo percepisce?

Animale, alza le mani.

Lo senti!? Questo pugno ti è normale?

O anomalo ti è sacrale?

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. Porcile (1969)
  2. La rabbia di Pasolini (2008)
  3. The Addiction (1995)
  4. Mary (2005)
  5. Il cattivo tenente (1992)
  6. Aguirre furore di Dio (1972)
  7. Per qualche dollaro in più (1965)

Abel Ferrara, Pasolini e Willem Dafoe


29 Apr

Da “Sentieri Selvaggi”

La notizia viene dal canale franco tedesco ARTE, cofinanziatore del progetto: Abel Ferrara inizierà a giugno le riprese di Pasolini, sugli ultimi suoi giorni di vita. Si dedicherà al progetto dopo aver terminato DSK, film sullo scandalo Dominique Strauss-Kahn con Gérard Depardieu e Isabelle Adjani

La notizia viene dal canale franco tedesco ARTE, cofinanziatore del progetto: Abel Ferrara inizierà a giugno in Italia le riprese di Pasolinifilm sugli ultimi giorni di vita di Pier Paolo Pasolini, assassinato il 2 novembre 1975. Il regista aveva espresso già da molti anni il desiderio di raccontare la fine di “un anarchico, uno spirito libero” del quale ha sempre ammirato “la libertà, il  coraggio e l’indipendenza“.

La sinossi: Quel giorno, Pasolini ha 53 anni. Si trova a Roma, appena tornato dalla Svezia, in cerca del suo amante, una giovane marchetta con la quale si impegna a un incontro con altri ragazzi per la sera successiva. Gli amici lo avvertono che si deve smettere di scrivere i suoi articoli incendiari contro la Democrazia Cristiana, che prima o poi qualcuno gli farà la pelle, che è già accaduto a un altro giornalista. Ma Pasolini vuole denunciare “questo governo di marionette”, costi quel che costi…

Sarà una specie di Rashomon incontra All That Jazz” diceva Ferrara all’inizio del 2011, intervistato da Filmmaker: “Non so chi sia stato a ucciderlo, ma di certo si è trattato di un’esecuzione. Il film conterrà varie ipotesi: l’omicidio politico, l’ipotesi dell’assassinio da parte del ragazzo di vita, la versione del duro che gioca con il fuoco e si brucia“.

Nei panni di Pasolini dovrebbe esserci Willem Dafoe (Nymphomaniac, Out of the FurnaceA Most Wanted Man, The Grand Budapest HotelWhiskey Bar) già diretto in Go Go Tales e nell’ultimo 4:44 Last Day on Earth.

Durante il 64° Festival di Locarno, che gli ha assegnato il Pardo d’Onore, Ferrara dichiarava che si sarebbe battuto per avere un protagonista italiano che potesse parlare correttamente la nostra lingua; la scelta di Dafoe è comunque un buon compromesso, visto che l’attore americano è sposato da anni con la regista Giada Colagrande, e probabilmente in grado di recitare in italiano.

Il desiderio che Ferrara covava fin dai tempi di King of New YorkPasolini, sarà realizzato grazie a Capricci Films, società di produzione francese particolarmente coraggiosa.

 

Abel Ferrara inizierà le riprese dopo aver completato DSK, l’annunciato film “sul mondo dei ricchi e dei potenti” con Gérard Depardieu e Isabelle Adjani, ispirato allo scandalo Dominique Strauss-Kahn, ma anche alle vicende di altri personaggi (tra cui Berlusconi, Clinton, Anthony Weiner e Herman Caine) riconoscibili anche con i nomi cambiati. Il progetto,  dopo una serie di rallentamenti a causa di problemi di finanziamento, ha trovato finalmente fondi ed è pronto a partire, con la produzione di Wild Bunch.

 


Com’è cambiata la società – “Evoluzione”, da James Dean a James Deen, il pornoattore


13 Oct

Eh sì, inutile fare delle “dietrologie”, il Mondo “progredisce”, abominevolmente indietro, in una corsa all'”oro” (spermatico) che disgusta, di seme virtuale “sente” ed è sempre meno senziente. Gli scemi…
Dal “bruciato“, vividissimo James Dean, “icona” innanzitutto dei pugnaci valori puri giovanili, a tutti i scardinati “tabù” di un “Net” al WC

Oramai siamo “sovrappopolati” d’immagini davvero “soffici”, di “cum” e videocamerine piazzate nelle zone “proibite”, poi “mandate in onda” nella diretta del web.

Impazza, come dico io, la follia, e ti “sbattono” in faccia un’immondizia di carne “macellata”, nell’esibizionismo ove anche il più primitivo omuncolo può vantare il suo spazio di “celebrità”, Perché “accontentarsi” di 15 minutes alla Andy Warhol, quando può “dilatarli” e “soddisfarla” a “30” in versione hard?

Come siamo arrivati a tutto ciò?
Grazie al conformismo dell’idiozia di massa.
A un certo punto, (c’)inventano questo “bel” strumento e la “connessione” del “Tube” catodico e scatologico.

Così, da “semplice” mezzo informativo, il “sistema” si propaga “capillarmente” di capillari “venosi”, di pene eretto, di donne denudate… che basta un “click” su “Enter” per confermare che hai la maggiore età, senza neppure “accedere” con la credit card. Quindi, “puoi guardare ma (non) toccare” (versione avvocato del diavolo di monologo pacinesco da “diabolico” delirio “onanista”) quel “croccante”. La patata di Siffredi va “salata”. Perché le sue “donne” sono “modelle” da “insalate”.
Sì, oltre il “piccante”, oltre i limiti dell'”umanità”. Anche Rocco ha la sua età, e ha ancor più “gatte da pelare”…
Fino a una ventina d’an(n)i fa, questo c’appariva improponibile, tanto che le pellicole “normali” venivano censurate solo perché mostravano un ardito “semiculo” nel “semi(nar)duro”.

Bertolucci fu “ritirato” solo per il “burro”, nell’ipocrisia terribile di un’Italia tremenda, che “arse” i suoi ultimi tanghi.

Che “fango” sulla pelle. Che “ritocco” a ringiovanire…, che vecchiume!

Oggi, c’è davvero di che ridere.

Killer Joe viene al solito sforbiciato per un “pompino” effettuato col “pollo”, quando poi tutti han il “permesso” di “sbizzarrirlo” nell’youporn e più porky’s.
In quest’Italietta ove tutti van ad “amare” e ad “acclamare” il “capolavoro”, così da me “nominato” (“ispirandomi ai “glandi fratelli delle “sorelle” alla Marcuzzi di “orgasmi” alla “Moto Guzzi”), L’Innominato benedì Lucia col “martelletto (opera imprescindibile d’ogni moralista cristiano), in quelle poltroncine il “poltrone” mangia il suo “sandwich” con le “salsine”, detto “famoso” (underhot dog, “paninaro” farcito con quella “crauta” della sua cruda “fidanzata”, tamarra alla “maionese” nei suoi fast food di “sveltine” con un altro durante la “pausa pubblicitaria” fra un Tempo e “chi più ne ha, più ne metta!”.

Così, senza neppure accorgercene, siam “arrivati” dal grande James Dean “venendo” a Deen James, magrolino d’occhio strabico e strabuzzato, sempre “accompagnato” da Escort che “caldeggiano” la sua “gioventù” bella che “fottuta”. Bellissima, una “gnocca della Madonna”.
Praticamente una “segretaria” che va con l’avvocato degli appalti edili, ove l’avvocato “ribalterà” l'”appartamento” con “lei” di “lento”, mentre l’operaio da tarantella “stuccherà” d'”imbiancatura” coi “pennelli”, uno a “dipingere” e l’altro a (s)tingere.
Dai la “cera” e togli la cer(nier)a…

In edicola, ripropongono Gran Torino a soli 9 Euro.
Compratelo!

E non “scass(in)ate” la minchia!

Ché Vito Catozzo, al secolo Faletti Giorgio, sapeva già tutto di Harvey Keitel e del suo cattivo tenente…

Ho detto tutto…

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. Gioventù bruciata (1955)
  2. La meglio gioventù (2003)
  3. Redacted (2007)
  4. Porky College: un duro per amico (2002)
  5. Scent of a Woman – Profumo di donna (1992)
    Visto che “sparata?“.
    “Tale e quale” all’eiaculazione dei mignottoni!

Genius-Pop

Just another WordPress site (il mio sito cinematograficamente geniale)