Sì, figli miei molto tontarelli, “torreggiate” di trombettine, di tifo incitate ma mi schifate.
Finirete, infatti come Jonathan Pryce di Brazil, ballando i latini con le sudafricane da americani a Roma nel rincoglionimento “Amplifon” degli auricolari…
Più che cronisti, siete depressi cronici, più che Fabio Caressa siete Beppe Bergomi quando a vicenda scambian la “battuta” di monologo che non è ironico ma ridicolo, dei compagnoni nell’etere mentre voi, sempre ammiratori delle tette, fustigati dal “mezzobusto” nel retto non l’iniettate a una di Lei, bensì a novanta (minuti non nel senso del “cronometro” ma da piccolo di “centimetri”) anelate segnatissimi come Andrea Pirlo, volto da Lee Van Cleef sui trenta, dunque “segnate” precoci d’eiaculazione nello sperar la (ri)monta.
Che coglioni!
Altro che marcia, ci vuol la “matriciana” dell’abbuffata cinefila a queste spaghettate da “calcistici”. Il cinefilo di razza superiore, in quanto non ariano da “Spaccagli le gambe, falcialo, stiralo, massacralo, espellilo, radialo, arpionalo, stendilo…”, diventa anche misogino perché le donne, conclamate dell’altra sponda nel riscaldamento estivo dei menischi e basta col latte alle ginocchia delle mestruazioni, assumon il peggio del maschio alla Bobby Peru e spronano il cuore selvaggio per un Balotelli da “tartaruga” in spiagge selvatiche.
Sì, basta con questo nazional-popolare. Tutto l’anno v’affannate in dibattiti politici per “sindacare” da polemici contro la burocrazia “polenta”, poi scola(rizza)te birrette a pancia “prosciugata” nel riempir le frustrazioni con “poderoso” accanirvi per una Coppa che vi salvi il culo momentaneamente. La Coppa sgombra dalle preoccupazioni, è il passatempo d’antistress a cui prediligo la Playstaion in fronte a te.
Marmocchi, marmittoni, ecco a voi il “mattone”, miei mattocchi. Che tegola, vi prendo a tegame nello “strapazzare”. Pazzoidi, son colui che mescola il vostro (o)zio e s’azzima alla faccia seviziata vostra.
Viziosi, ecco il vispo, v’invischiate nella fiaschetta per bervela televisiva da “imbuto” catodico e quindi, sintonizzati, alzate le antenne allo sbraitar “Rete!”. Eppur Ilaria D’Amico è minigonna da viali… con Gianluca a “inquadrarla” direplay nella “moviola” del Costacurta. Che bravi ragazzi. Uno andava a puttane, Billy ha già la Colombari, una che la raccontò anche ad Alberto Tomba. Sì, da sposare salvo prima certificato della sifilide.
Ah, voi di Costa Azzurra e da crociere delle pancette ariose, sperate che Ilaria si segga per segarvi quando, dall’accavallato, mostrerà il pelo “sforbiciante” nella “rovesciata” del tricolore mammolette da Mameli e mammoni.
“Madonna, quant’è bona!”. Mah, porco Giuda! Ma che bestemmi se prima non (di)leggi? Non conosci la Bibbia e vuoi bombare le cosce?
Lo so, son nato così, uno che i pedestri usa ad abuso del “pederasta” lor sguainar la “spada”.
Io li sfido, infilzo Ilaria e dunque lo alzo sulla traversa da “colpo di testa” dell’innamorato nel fulmine di “fucilata” rasoterra, nell’angolino entra quatto quatto e imprendibile sgattaiolo col portiere… dell’albergo che prende nota del mio fendente. Sotto i riflettori, spenti riflettete e cala la malinconia, piagnucolosi mentre io son goccia sotto altre femminili docce.
Sì, meglio lo “stendino” del mio prato fiorito fra queste “erbette” in cattività “ecumenica” da curve inneggianti, “svolazzanti”, frivolezza sconfinata che combatte ad armi impari col mio arbitrio…
La stagione cinematografica sta chiudendo i battenti, devo vedere Killing Season, Depp e altri bell’.
Quindi, prima delle vacanze, voglio sognar vacante. Tu no? Con le vacche al mare? Finché ti va la “barca”…, affogherai in caffè in pausa degli ombrelloni.
Qui, cosa bolle…? In pentola? No, nel girarrosto del cinema con la condizionata delle mentalità stagn(ol)e.
Si suda già parecchio, la calura eccita gli ormoni per amplessi sul “gommone” ma lasciatemi prima masticare il Pop… in poltroncine, poi a Ponente sarò “levante” anche di “spumanti” allo scoppiettante bikini. “Deborda”, e il costumino lascia il bordo del mio “abbronzato”. Solo però dopo il Sol Leone, potrò “spaparanzartelo” sulla “sdraio”, adesso c’è ancor di celluloide da navigar ché in ferie e quindi il ferro non è “festino” d’anguilla marina, fra cozze, a mo’ di piovra, accalappiante al polipo, accelerante d’orgasmo al pedalò. Cazzo, la vecchia al mio fianco puzza d’aglio, quella adiacente “snocciola” il ghiacciolo… e dire che tutto l’anno la tien “ghiacciata”, infatti è ammuffita come la conserva… nel frigorifero, la bibita fresca è stata troppo fuori, quindi a temperatura ambiente, tendente al tiepido… che fai piedino? Meglio un pompino che, dall’arancia colorito cotto, passa allo sciolto “slacciarlo” da succhiar granita cocco(la). Non ho “liquidi” per mantenertela in ebollizione? Ah, vuoi uno coi soldi. E che cazzi… sei proprio una “evaporatrice”.
Più che Confederation sei da Coop e da CUP, sei d’accoppar’. Non concupirmi!Ah, esigi un po’ troppo sai? Ho da offrirti un “Cremino”, gelatello ricoperto di “morbidezza” bianca e tu badi invece alla ricchezza con tanti conti da filiale di varie banche e culatoni da leccare?
Va’ va’, sono lo squalo, spunto fra i banchi di nebbia, torna al banco della scuoletta. Pensi che per un grammo di culetto mi svenda? Non sono un fruttivendolo, il fornaio lo lieviterà nella tua mollica. Il mio piranha non attacca… molla la tonaca, tonna. Diciamocela, sei una puttana!
Non rifilarmi la patacca! Cala i pantaloni! Il maschio sono io!
Io son lupo fra i pini e non colada per te annacquata!
Lasciami gustare questi filmoni:
The Lone Ranger
Depp ha origini indiane, questo si sa. Perché mascherarlo da Batman nella Monument Valley acquerella su treni a vaporino?
Mi par colossale crollo attoriale fra le montuose valli nel rimpiangerne il Verbinski che fu.
Entrambi oramai son da tagliar di mrchetta. Voglio del gore! Che sono queste disneyate? Fichi, arbusto, piantagioni, piantatela con la disidratazione!
Prima Depp era figo, un topolone, adesso l’hanno (in)castrato nell’icona per le Minn(i)e delle spettatrici mielose con “voglie” avventurose.
Ah, Depp. Tu arrossir le “facevi”, adesso sei pellerossa. Prima eri manifesto rebel da bellissimo, ora sei grottesco come Jack Sparrow formato Pippo “seduto”. Già era rimbambito, e per i bambini, quel lunatico… “maledetto”, figuriamoci questo tuo ballar coi lupi buonista e non, nella “grotta” della rupe, con una lupa pelosa.
Killing Season
La nuova moda della “critica” è stroncare a (pre)scindere. Dato che il regista è Mark Steven Johnson, distruttore di Daredevil e del Ghost Rider, non “guardiamo” la sceneggiatura di Daugherty. Io non lo sottovaluterei…
Autore dello script di Biancaneve e il cacciatore… di Cimino? No, ma c’è De Niro sempre coi cervi…
La roulette russa è una sfida infernale da reduci della Serbia. Travolta pelato col “sebo”, De Niro “rilassato” da “naturalista”…. Già circola la versione pirata.
Questo Travolta, insomma parliamo di Tony Manero e non di un “minchione” da febbre del Sabato sera, mica un segaiolo ma uno che viene ucciso mentre caga pulp (molto fritto, da patatine fritte), non un cesso come “quelli” che volevan “entrare” in Nadia Cassini ma trombavan sol in casina da soli soletti senza neanche la matrona del casino (sì, degli uomini “palestrati” nella “sauna” fai date e da “culo sfondato”), ecco questo John è sempre stato un donnaiolo. Sì, ci fu la parentesi di Senti chi parla regressiva ma fu perché nessuno lo cagava. Tarantino rinvenne il “cialtrone” trash da “commediaccia” (italo)americana, l’erotico “magnetismo” che “penetra” lo schermo. Ingrassò assai e quasi sempre il cattivo ora fa, “aiutato” dal parrucchiere che lo rade su pizzetto-doppio mento più tintura del metterti in allarme per “carisma” misterioso dell’uomo “duro”. Un merlo, ma Kelly Preston indossa per codesto i merletti. Io gli darei un pizzicottino.
Qui, affronta De Niro. Uno che vuole starsene sugli Appalachi e sol la cena apparecchiare di Chianti.
Ah, non vola una mosca lassù. Travolta lo va a ripescar… e i salmoni delle cascate?
Che vuole quest’orso? Ah, non vuol dormire neanche nel sacco a pelo. Chiede ospitalità, mangia, piscia fuori dal vaso, dorme come un ghiro, scoreggia e anche mette su una guerra?
Poi, un po’ di rispetto per la gente più grande di lei, Travolta! Il Bob potrebbe essere suo padre. Non si vergogna ad attaccare un “vecchio?”.
Ah no? E allora il Bob tirerà fuori il fucile da Eastwood, spietato.
Allora, Travolta, sono Robert De Niro, Lei a parte l’amicizia reciproca con De Palma, che cos’ha da condividere con me? Neanche un Oscar? Ma che pusillanime senza medaglie al valore? E la pagano, alla sua età, venti milioni di dollari per farmi girar’ le pall(ottol)e?
Crepa, stronzo! Non vali il mio mignolo sinistro su neo pigmentato nel brizzolato dello stomaco nato con la camicia a quadri. Come da locandina…
Travolta, torna nella tua bettola! Ho degli abeti d’abbattere per la legna. Non farti infornare! Inespressivo e legnoso!
Machete Kills
Uscirà il 13 Settembre, il Giorno del mio compleanno. Voglio scoparmi Sofia Vergara, Amber Heard, Jessica Alba e anche fottere Mel Gibson. Credo sia possibile…, a meno che Charlie Sheen non le paghi di più.
Uno così, fra tanti “butterati” in questa società, ha ancora il suo sex appeal.
Sì, come Danny Trejo… di mio preferisco Daniela a Lady Diana. Le principesse sul pisello muoiono in “galleria”, Danny almeno morirà nella “cavità” di miele.
Ho detto tutto.
E mi son contraddetto.
Ma tu lo dai. Importante è partecipare.
Firmato il Genius
(Stefano Falotico)