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Indosso ancora la mia giacchetta da Steve Burns/Pacino di Cruising e penetro… le vostre promiscuità, da uomo rigettato(si)… nella mischia, nei femminili muschi, anche in Mischa


18 Oct

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Sì, un giubbotto anche da Village People. Che occhieggia alla tua parte omosessuale da Boy George e da Miguel Bosé mentre sei ancora fermo a masturbarti su quella villana popolana di Maria Monsè.

Io, liberatomi dalla schiavitù dei faraoni, come Mosè ho avuto i comandamenti da me stesso, cioè Dio, e ora mi apro a ogni faraona, condendola con altre patate. Aprendo le acque… col mio “bastone” saggio che tutte assaggia e scaldando il forno a legna di mozzarella fumante. Che “formaggio!”.

E mi son rivisto, nel tepore delle mie notti da lupo solitario, quel capolavoro ch’è Cruising, mica roba per froci da A Star is Born. Ah ah. Svegliate quei fringuelli, lasciate che volino e, come dei violini, senza violar nessuna ma accortamente pizzicandole con delicatezza e quindi con grintosa irrequietezza, modulandovi violacei orgasmi un(i)ti e prelibati, fate sì che assieme a codeste, ignude, possiate involarvi in canti alati.

È in questo film che Pacino diventa davvero tamarro col chiodo e gli psicopatici inchioda.  Fottendoli! Ah ah!

In questo film c’è un altro attore magnifico. Che fa la macchietta fra macchioline di sperma, tunnel da drogati, pleniluni da licantropi, discoteche da Warriors, infatti c’è il grande James Remar. Per balli allupati, isterici, malati, perversi, sudati, voyeuristici, troioni. Con gli speroni da stalloni. Sì, Joe Spinell, amico di Stallone Sylvester.

Morto alla sola età di cinquantadue anni. Un attore, o meglio caratterista, che è comparso in alcuni dei miei film preferiti in assoluto, pur pronunciando in ciascuno di essi solo tre battute in croce.

Che meraviglioso cammeo in Taxi Driver. È il datore di “lavoro” di Travis. Che gli chiede che studi abbia fatto e Bob/Bickle, con faccia di merda da schiaffi, gli risponde… alla buona.

Ed è Gazzo nei primi Rocky. Fa il padrino al matrimonio di Balboa. E, nella vita reale, battezzò il vero figlio di Sly, Sage. Crepato.

Sì, Spinell, un uomo che mi ha sempre ricordato il padre di un ragazzo con cui giocavo a Calcio nei Pulcini, Ortisi. Un siculo ignorantissimo ma simpaticissimo, un uomo cazzuto ma dall’eloquio incomprensibile, un tipo da Pacino alla Donnie Brasco.

Un personaggio storico. Mica i puttanazzoni che siete voi.

Continuate a farvi le foto su Instagram con le vostre facce inculabili da paraculi incurabili.

Io invece mi accatto questa jacket. Modello imbattibile!

Ah ah!

Da uomo che profuma al naturale del suo carisma bestiale.

Un vero Genius.

Ricordate: il Genius naviga sott’acqua e t’incula. È schizzato! Ficcante!

Ah ah.

 

di Stefano Falotico

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Steve Cruising

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