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Che batosta devastante, per tutti noi, persone normali, questa legge sul Copyright


20 Sep

Essi vivono Philadelphia Hanks
Sì, lo scorso, recentissimo 12 Settembre, il Parlamento Europeo ha approvato questa bacata, campatissima per aria legge sul Copyright.

E, stamattina, ho ricevuto una spiacevole sorpresa. Il caporedattore di uno dei siti di Cinema a cui stavo, con enorme energia e prodiga diligenza, collaborando, allestendo news sui film in lavorazione, è giunto alla conclusione che il sito chiuderà fra pochi giorni.

 

Buongiorno ragazzi,

intanto vorrei ringraziarvi per il lavoro svolto con JN, per l’impegno e l’entusiasmo con cui vi siete dedicati a questo progetto.

Purtroppo, nonostante tutta la nostra buona volontà non siamo riusciti a dare a JN quel tocco che ci permettesse di posizionarci in maniera competitiva sul mercato, sicuramente troppo saturo!

La recente legge sul copyright non aiuta di certo i progetti come JN, e credo che purtroppo in un futuro molto breve molti siti saranno costretti a chiudere.

Non è stato per niente facile giungere a questa decisione e mi dispiace molto comunicarvi che la nostra bella avventura con JN giunge al termine.

Tutti i pagamenti verranno effettuati a fine mese, momento in cui il sito verrà chiuso.

È stato un piacere per noi avere la vostra collaborazione e percorrere assieme a voi questo breve tragitto.
Auguro ad ognuno di voi un futuro colmo di bei progetti e che i vostri sogni possano diventare realtà
.

 

Questa dicasi, platealmente, mazzata. Innanzitutto, non guadagnavo tantissimo con le mie quotidiane collaborazioni, ma erano quei piccoli soldi in più che mi permettevano di sbarcare il lunario. Quel paio di centinaia di Euro che fanno la differenza fra vivere e morire.

Poi, m’inorgogliva prestare le mie conoscenze al servizio degli appassionati di Cinema. Che ne fruivano e potevano essere ogni giorno informati.

E infine mi faceva curriculum. Adesso che il sito chiuderà, l’intero archivio di notizie e post, in un nanosecondo scomparirà, come se non fosse mai esistito.

Sì, ho salvato tutto in un pregevole doc Word, ma non potrò mai attestare questo mio lavoro in termine visivo-pratici.

 

Articolo 13: il super filtro preventivo del cazzo

Se venisse approvata la nuova direttiva le piattaforme online sarebbero legalmente obbligate ad applicare un controllo preventivo su tutto il materiale pubblicato dagli utenti, in modo da bloccare tutti i contenuti coperti da diritto d’autore. Si tratta di un sistema molto simile al Content ID di YouTube, un algoritmo che consulta un enorme database contenente tutte le tracce audio e video protette da Copyright e blocca in modo preventivo il loro utilizzo senza autorizzazione.

YouTube e Google, ma anche Facebook e altre compagnie simili, possono permettersi i costi di una tale infrastruttura ma le piccole imprese ne uscirebbero estremante svantaggiate e, a seguito di un’inadempienza, potrebbero essere divorate dalle cause legali e dalle sanzioni che ogni stato dovrebbe applicare per ciascuna violazione della direttiva.

Tale sistema di filtri preventivi non è del tutto irrealizzabile ma va ad azzoppare qualsiasi piattaforma online che non abbia le risorse per implementarli, andando quindi a trasformare Internet in un mercato monopolizzato dai grandi player del mercato che hanno le potenzialità per ottemperare alle direttiva. Inoltre tale controllo andrebbe a violare i principi di libera circolazione delle informazioni o della satira, applicando una forma di censura anche ai semplici fotomontaggi a sfondo umoristico e meme.

 

Wikipedia e i grandi, aziendali siti d’informazioni non saranno scalfiti da questa legge ma i piccoli “imprenditori”, le persone normali, che si erano magnificamente illuse di diffondere cultura con passione sincera, hanno preso una tremenda botta alla testa.

D’ora in poi, bisognerà stare attentissimi a inserire immagini, anche di film, che non siano coperte da Copyright e a fare le giuste citazioni, senza estrapolare più del dovuto.

Al solito, noi ne paghiamo le conseguenze, per colpa di quegl’imbecilli, creatori di fake news, che hanno indotto il Parlamento Europeo a questa radicale decisione tremenda.

 

Comunque, io sono sempre attentissimo nei miei libri, come il mio ultimo su Carpenter a non incappare nel fottuto Copyright. Infatti, la copertina, dietro miei precisi suggerimenti, mi è stata realizzata da una grafica. Se avessi utilizzato i fotogrammi dei film esposti, mi sarebbe giunta un’immensa sanzione penale e avrei dovuto ripubblicare il libro, rifacendo la copertina.

 

Insomma, non siamo figli di Berlusconi.

Ah sì, tu sei un giovane regista. E nel tuo film vuoi inserire una canzone di Eric Clapton? Sì, allora il tuo film lo vedranno solo i tuoi parenti e i tuoi amici più stretti perché, se non hai pagato un fottio di dollaroni a Clapton, la canzone te la ficchi in culo.

E, se vuoi proprio inserire una canzone nel tuo film, devi affidarti al cantante-barbone di strada ché, se gli dai tre Euro, forse ti concederà l’utilizzo del suo “hit” meraviglioso. Col mandolino e la sua voce roca identica, ah ah, a quella di Tom Waits!

In realtà, il Copyright è sempre esistito. E l’esempio delle mie copertine e di Clapton è stata un’iperbole.

Ma con quest’altra legge sarà ancora peggio.

Morale dell’inculata: se non sei nessuno, la scalata sarà durissima. Irta e pericolosa.

Se invece sei figlio di Agnelli, non avrai bisogno di andare da uno psicologo.

Eh sì. Sei figlio di Agnelli? Sai quante “agnelline” che ti fanno ridere da mattina a sera.

 

Christopher Nolan è un genio? No, non lo è. E, anche se lo fosse, ha anche i soldi per esserlo.

 

Potremmo tutti godercela, questa vita. Ma la piccineria di molta gente, le regole assurde non ce lo permettono. Ma noi combattiamo.

 

 

di Stefano Falotico

La “cultura” moderna: l’accanimento nello scrivere “news” di Cinema “accattivanti” con titoli ad effetto


01 Apr

 

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Una nuova, “bieca” tendenza sta spopolando, ahinoi, nel web. Nuovi gruppi “facinorosi”, perché “violenti” nella fretta…, di “scrittori” son pronti a “elargirvi” notizie “a sbafo” da internettologi dell’ultima ora, creando spesso titoloni “spettacolari” come specchietto delle allodole. E ciò quantomeno mi turba, mi mette ansia, mi angoscia. E, “funestato” da questo “guazzabuglio” umano di “notizionisti” d’arte d’arrangiarsi, voglio fare delle considerazioni. Mi capita, sovente, di capitare in rubriche online di Cinema ove vi è la consueta sezione delle notizie, categoria per la quale oggi tutti pare si sentano “ferrati”. Più che altro sono “efferati” nella lor smania modaiola quasi di volersi sostituire al regista o all’attore del progetto “in questione”, per come si fanno belli di paroloni su film che ancora devono realizzarsi e sui quali riversano, sembra, le lor frustrazioni da falliti, sperando che i film diventino i capolavori “annunciati” di cui (stra)parlano, spesso senza cognizione di causa. Imbarazzante. Per star sul pezzo, in mezz’ora scrivono pezzi appunto improvvisati, colmi zeppi di banalità e sostituiscono l’informazione con la didattica, perfino demagogica, più allucinatamente conformista alla retorica. Ecco che “discutono” di serie televisive da “pane quotidiano” di una mediocrità aberrante, senza prese di posizione ideologiche, tanto per parere appunto aggiornati e “colti”. Anch’io scrivo, non solo qui su FilmTv.it, per riviste internet, ma cerco sempre di essere coerente con la mia etica innanzitutto di scrittore unico, indivisibile, incorruttibile e soprattutto fantasioso, tentando di essere almeno originale, mai ripetitivo, mai prevedibile, mai “carta stampata”. Forse questo non pagherà, ma vale davvero la pena “sbizzarrirsi” in news tanto per prendere quattro euro ad articolo, compromettendo la propria onestà intellettuale “a favore” del più ripugnante, odioso “merchandising” dell’anima?

 

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di Stefano Falotico

Tommy Lee Jones nella “Malavita” di De Niro & Besson


29 Jun

 

Ho sempre sognato quest’accoppiata, e finalmente pare che Robert De Niro e Tommy Lee Jones si riuniranno, sul set, per il Malavita di Besson.

Stando, infatti, a quanto riportato da “Variety”, il grande, granitico Tommy interperetrà il ruolo di un agente dell’FBI, probabilmente il Man che vuole catturare il temibile Manzoni, alias il Bob…

Tommy Lee Jones is in talks to take on a role as an FBI Agent in Luc Besson’s Malavita, Variety reports. He’d join Robert De Niro and Michelle Pfeiffer as criminal husband and wife.

Announced last month, Malavita is the story of the Manzonis, a notorious mafia family who gets relocated to Normandy, France under the witness protection program. While they do their best to fit in, old habits die hard and they soon find themselves handling things the “family” way.

The screenplay is adapted by Besson from the book “Badfellas” by author Tonino Benacquista.

Pre-production is set to begin in July with filming planned for August at La Cité du Cinéma, where the brand new Studios de Paris are located. Additional shooting will take place in Normandy, France and New York, aiming for a 2013 release.

(Stefano Falotico)

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