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La leggenda di KING KONG – Lettura integrale del cap. 13 e prefazione à la HERCULE POIROT, no, Falò!
Qui, onestamente e non lo dico da solo, mi pare abbastanza evidente, viaggiamo sulla nave? Ah ah, no, su Michelle, no, ad alti livelli. Son un topo, no, tipo alla Mad Dog. E ricordate: Glory al signore. Eh eh.
Che battutista! Che artista, che vista. Che acutezza, che bellezza! Potrei far anche il regista, ah ah. Ho fantasia e so coniugarla alla realtà. O accettate la verità oppure impazzite a scervellarvi, non ce la potete fare. Infatti, non (vi) arrivate, uh uh. Vi faccio una confidenza: non capite me e/o il prossimo perché adottate unicamente il vostro pensiero e non lo cambiate. Siete limitati. Al solito, avevo ragione io. Perché apro la mente a ogni prospettiva e vivo di empatie, di transfert emotivi, di sinapsi da condividere e di mille e più storie umane da am(mir)are. Voi, invece, eravate in un certo mo(n)do da adolescenti e, anche oramai senescenti, siete rimasti deficienti. Vedo infatti giovani che ragionano con schematismi tristi da vecchi, vedo vecchi più bambini, nel cervello, di quando loro furono Bambi, no, bimbi. Ed è per un gran divertimento assistere al lento ma progressivo, irreversibile e incurabile sfacelo delle piccole menti che, incapaci di viver(si) amabilmente e anche a livello corporale, godono solamente di frustrazioni tremende, gioendo nella bruttezza della joie de vivre, no, maligne, più infima e terribile. Mi (s)piace.
by Stefano Falotico, mia signoria
Il commissario Falò – Ultima (dis)avventura? Opus (s)terminata ma non rispecchierà quanto mostratovi
Dopo ogni divertissement qui mostratovi, ancora forse ve ne mostrerò, peraltro, il libro, in maniera identica intitolato, è stato da me ovviamente scritto oltre che terminato. Arriverà presto la sopraffina opera di recensione, no, di revisione? Più che altro di editing. Sì, ora va editato e poi sarà edito.
Il libro, naturalmente, non ritrarrà né rispecchierà, ripeto, ciò da me esibitovi qui, miei quaquaraquà, ah ah.
Nuova opus letteraria, del caso WILL SMITH ne state facendo un caso e la pettegola vicina di casa
Mentre gli haters impazzano e sarebbero da rehab, vale a dire, prosaicamente e onestamente, da internare quanto prima in quanto le loro limitatezze mentali si sposano e fanno il paio con demenze innate oramai incurabili, anzi, progressivamente, irreversibilmente, tristemente degenerative, vige ancora una vecchia generazione di persone nate, giustappunto, vetuste e bigotte. Da scalzare quanto prima. Pensiamo al nuovo, miei giovani gagliardi e combattenti (dan)nati! Ecco a voi invece il nuovo Bruno Giordano, grande centravanti che militò anche nel Bologna Football Club, come me, d’altronde, eh eh, no, scusate, lo (articolo determinativo tipicamente bolognese, usato come consuetudine popolare, davanti ai nomi propri maschili) Giordano Bruno del nuovo millennio? No, sono similarmente paragonabile a lui ma, a differenza del poeta-filosofo appena succitato, dalla cattiva coscienza degli ignoranti, eh eh, perseguitato, non sono esperto di occultismo, bensì niente occulto e ogni bugia smaschero da vero detective soprattutto della mia anima (s)mascherata. O no? Ringrazio tutti gli eletti che hanno i miei libri letto, i libri di un uomo libro, no, libero. Ringrazio altresì il mitico Octavian, sì, così si chiama, del Bar Renzo di Imola, per questa foto e spero di incontrare presto, cioè a Pasqua, un mio amico di Torino, chiamato Ottavio. Oltre a una persona importante. Buona vita a tutti. E ricordate, così come sostiene il leggendario Rocky Balboa, It Ain’t Over ‘Til It’s Over: E questo, eh già, ha ragione Paolo Mereghetti che gli assegna tre stellette come al primo, è il miglior film della saga:
Commovente e devastante lo sguardo della ragazza nella clip. Come dire, avete visto? Sono crollati tutti i bugiardi e i calunniatori. Un pugno disarmante. Lo stesso di Will Smith agli Oscar? No, di Smith/Muhammad Ali. Affrontate la realtà, avete perso! Mi spiace per i cattivi, sono più veloce, più scattante, più intuitivo, semplicemente più forte.
E soprattutto: non ci provate mai più, idioti. Ho ancora una vita davanti e debbo regalarvi altri sogni.
Un Falò al top, oserei dire al MAX (Cady), ah ah
Ehi, cari polli, vi ricordate Vitti PAUL? Ah ah. E come disse Sam Rothstein, eh eh, questo è quanto, falliti. Esseri privi di armonia, cinici, precocemente invecchiati, schiavi del sistema e delle vostre farisee regole da nani. Avete preso una bella cantonata, dicasi anche devastante cantonata. Nessuno più suggestionate, tantomeno schiavizzate e idiotizzate. Come tutti gli artisti e i grandi poeti, più mi rimproverate più io scrivo libri che non volete capire, in quanto siete ottusi nati. Molto, oserei dire, decerebrati.
Se non vi sta bene, siete confusi. Anche io, sapete, mi (con)fusi, miei esseri confusionari che fraintendete il prossimo e le cose. Per esempio, in questo video, sbaglio volontariamente (?) a dire vergogne quando dovrei dire vergogna e viceversa? Chissà. Chi sa sa, voi poco sapete, sapete? Ah ah. Ma non vi è verso. Voi, nemici analfabeti che volete, ah ah, presuntuosamente istruire il prossimo, adattandolo alle vostre direttive malsane da distorsivi e (d)istruttivi ominicchi qual siete irreversibilmente, non sapete nemmeno leggere dei capoversi. Ahuahuah!
di Stefano Falotico