Posts Tagged ‘Muscoli’

Ascesi rambistiche e idolatrie di Shannon Tweed


21 Sep

Stallone5175ZMG3S0L

La trama di Rambo 5 è sempre quella dei film precedenti.

John si è ritirato a vita privata nello chalet del padre, e indossa anche lo scialle. Sognando di morire a Venezia, suicidandosi in una calle.

Ha anche un padre, John? Non era orfano di madre?

Sì, io invece immagino questa trama.

Stallone, a torso nudo coi boxer, sta stravaccato sul divano, riguardando in dvd tutti i film softcore con quell’ex passerona di Shannon Tweed. E la sua ascesi va a farsi fottere.

Ora, se vi volete tirare il pisellino in totale comfort, liberi da sguardi indiscreti, quando la vostra ragazza è andata in Grecia a visitare i templi, non c’è bisogno di guardare tutti i film con Shannon. Nella maggior parte di essi non si vede ’na mazza. Ah sì, Valeria Mazza, altra biondona da bagnasciuga…

Ecco, vi chiederete voi? Perché cercare le scene “incriminate” con la Tweed, quando si può vedere un porno in streaming?

Perché la pornografia, in verità, è poco eccitante. L’erotismo, anche se poco raffinato e di bassa lega come nei film con Shannon, non quello della Juliette Binoche prima mano, no, maniera, è più stimolante.

Perciò, dopo un’accurata selezione, questi sono i titoli immancabili della filmografia tweediana.

Partiamo con moderatezza per salire su…

Innanzitutto, Trappola d’acciaio, semi-remake orribile di Trappola di cristallo. Ma che vale il prezzo del biglietto per una scenetta piccantina fra la Tweed e Michael Paré, un belloccio che m’immagino sia stato un bell’uccello ficcante come i suoi occhi azzurri penetranti…

Arriviamo subito al cul per antonomasia, no, allo scult imbattibile, ove Shannon fa la vera battona, vale a dire Vendetta fatale. In questo film, suo marito, pur di ottenere la promozione, lascia che il suo capo, un vecchiaccio bavoso, scopi sua moglie in cucina. Ma il vecchiaccio non mantiene i patti e promuove un altro al posto suo. Super-inculata bestiale. Il pover’uomo, cornuto e mazziato, come dicono in meridione, si ammazza.

La moglie, interpretata dalla Tweed, decide di vendicarsi. Ma, anziché farla pagare al Bill/Carradine di turno, se la prende con l’uomo che ha fottuto il posto di lavoro al suo defunto marito. Che cazzo c’entra questo qui? Non è mica colpa sua.

Però non va a ucciderlo. Seduce il figlio teenager, che ha un culo pazzesco a trombarsi una gnocca di questo livello, e poi si fa sodomizzare dal padre.

Per far impazzire la moglie dell’uomo che l’ha appena inculata. Insomma, una Terence Stamp di Teorema versione sexy.

Secondo voi, chi ha scritto una boiata del genere?

Ma il top della sua enorme topa la Tweed lo raggiunge in Body Chemistry 4: Full Exposure. Un Basic Instinct ancora più spinto e ridicolo. La Tweed interpreta la parte di un’assassina irredenta e bastarda che si lascia sbattere dal suo avvocato difensore. Un uomo tracagnotto e bruttino. Altro culone mai visto.

Qui la Tweed esagera. Nudi a godo, no, a gogo.

Sì, Stallone/Rambo, dopo aver “ripassato” i film con la Tweed, decide quindi di lasciar stare gli allenamenti e i suoi patetici video-selfie su Instagram, chiama la moglie, Jennifer Flavin, che sta in cucina a pulire il pavimento, e le urla: – Sono vecchio per Rambo, mia cara, ma per te no…!

E spinge, sì, pompa Sly.

Un vero duro col martellone!

 

 

di Stefano Falotico

Il cazzone dei folli, no, la bukowskiana canzone


25 Mar

iron_man_3_foto_HR_robert_downey_jr_1_

 

Società frenetica, che non balla però più con Fred Astaire, ebefrenica, schizzata, lobotomizzata nel Cinema di supereroi dove quattro fessi pendono dalle labbra delle affermazioni di questi registi “avengers”, che usano effetti speciali di CGI per far contente le pa(pi)lle “gustative” di occhi che, oramai stressati dalla vita quotidiana, trovano figate e sfoghi in quest’esplosione di colori, di Downey Jr. de ferro, che si prende pause per girare Dottor Dolittle, questa società io ripugno e la mia follia, contro questa folla, impugno. Sì, svolto altrove nel mio volo d’isolamento POP che cinguetta d’usignolo libero di sguinzagliarsi nella pace contemplativa dei suoi cazzi, perché ne posseggo molti, di ogni specie e dimensioni, di colori differenti e mai “condomizzabili” in preservativi di questo mondo buonista che ama tali fregnacce. E le fregne? Chi le frega se i giovani vecchi di oggi se ne fregano e a un “bel piatto” di sventola preferiscono la cultura morta di questi mascherati culatoni? I culatelli, i tortellini, il brodo e il Buddha che va fra palazzi alti e cattivi aliti, solfeggiando la sua melanconia che “eiacula” sincera e sfacciata repulsione verso questo mondo assorbito da questo cinemino di cazzate. Evviva Travis Bickle, vero iron man di mohawkiana solitudine ancestrale, “orgasmizzato” nelle sue ansie, nel suo co(r)vo, senza puttane che lo angoscino, che se lo vogliano ingollare.

Thor

Lo sguardo di una che conosce tutti i muscoli non minuscoli e sa che il toro spinge.

taxi18

 

Il leccaculo.

 

 

di Stefano Falotico

Genius-Pop

Just another WordPress site (il mio sito cinematograficamente geniale)