Come scrissi un paio di giorni fa, quest’anno riapproderò al Lido in veste d’inviato specialissimo. E mi gusterò tutti i film della Mostra assieme agli accreditati. Nella sala riservata, ovviamente, ai personaggi più prestigiosi e di spicco della stampa.
Con quali credits mi presenterò? Semplicemente con la mia faccia nuda e cruda.
Io sono un forestiero della Settima Arte. Cioè svolgo il lavoro di critico cinematografico senza però essere vincolato a esigenze editoriali ideologicamente e politicamente schierate.
Dunque, se un film che vedrò non mi piacerà, potrò scrivere liberamente che fa schifo al cazzo, senza macchia e senza paura.
Probabilmente, vista l’alta boriosità di molti giornalisti, non solo della Foreign Press, persone indisponenti ed esaltate come Vittorio Sgarbi, scatterà fra me e loro qualche rissa che non si limiterà semplicemente a uno scambio di dure, intransigenti vedute esegetiche agli antipodi.
No, non saranno soltanto conversazioni accese, diciamo, bensì io e loro perderemo la testa, il nostro sangue al cervello andrà e partiranno testate reciproche…
Detto ciò, scusate ma intendevo chiarire la mia ferrea, oserei dire manesca presa di posizione alquanto irremovibile in merito all’incorreggibilità non di un testo con dei refusi ma del mio sballato, gasato, completamente fuso che non farà mai ammenda ed errata corrige dei suoi difetti caratteriali, ancora inesorabilmente impazzii, no, già impazzano furtivamente i cosiddetti rumors riguardo i probabili film che saranno proiettati al Lido.
Ah ah.
Innanzitutto, pare che Joker con Joaquin Phoenix verrà esposto alla vetrina veneziana. Chissà, se non sarà pronto The Irishman di Scorsese, Joker potrebbe essere addirittura selezionato come film di apertura.
Dunque, dovremmo vedere il nuovo film di Roman Polanski.
Sugli altri eventuali titoli, non si sa molto. Quindi è inutile fare previsioni.
È come quando uno s’innamora di una diva di Hollywood e pensa:
… assisterò alla proiezione privata, in una saletta intimamente delicata, della sua grande attrice che con me simulerà l’orgasmo con un’interpretazione da premio Oscar?
Già, la vita è come Hollywood, appunto, una fabbrica di sogni.
Il novanta per cento delle persone sogna dall’adolescenza di diventare un mito come Clint Eastwood ma quasi tutti, arrivati a una certa età, prendono coscienza finalmente, assai tardivamente, che la celeberrima battuta di Eastwood ne Il buono, il brutto, il cattivo fa al caso loro…
– Vedi, il mondo si divide in due categorie: chi ha la pistola carica e chi scava. Tu scavi…
Eh no, miei cari, non ve la caverete, facendo i fighi su Facebook. Perché, se continuerete così, la pensione d’invalidità vi aspetta.
Intanto, proprio il signor Eastwood ha cominciato in Georgia le riprese del suo nuovo film.
Cinquanta idioti di Hollywood stanno cercando di boicottarlo. Perché Eastwood, fottendosene al solito di tutti e delle leggi ipocrite, malgrado lo stato della Georgia abbia da poco approvato una legge stranissima sull’aborto, non vuole che il suo film abortisca.
Scusate, che c’entra infatti Eastwood, signore distinto, monumentale pezzo d’uomo e cineasta di classe immensa, con l’aborto e con le donnette che ascoltano Giorgia?
Il mondo si divide, sì, in due categorie:
chi va al Festival di Venezia come un clown Falotico dal carisma magnetico e chi non solo crede e appoggia leggi pazzesche, bensì non legge perfino le recensioni di un uomo autoironico che non ha bisogno di maschere e trucchi per essere un gigione.
Sì, sono un uomo che, ogni mattina, appena sveglio, va in bagno, si lava il viso col sapone e non usa profumi di Paco Rabanne.
Eh già, la vita è questa, fratelli, poche frottole…
– Ah, visto che grande attore? Un’interpretazione strepitosa. Bravo!
– Sì, ma tu che fai nella vita?
– Be’, io sono laureato alla Bocconi e sono un intellettuale. Io vado fiero di me.
– Siamo sicuri?
Insomma, frustrati, il vinello a tavola vi aspetta…
Ora, con spavalderia strafottente, vado in cucina a bere acqua Uliveto.
Ah, sono un Genius monstre.
di Stefano Falotico