Ecco, oggi compie gli anni il mio attore preferito. Che se la batte con Al Pacino.
Ora, tanti anni fa, in una sperduta galassia mia mnemonica, mi trovavo/i a Matera a pochi chilometri da Pomarico, paese di appena cinquemila abitanti che diede i natali ai miei genitori.
Laggiù, da tempo immemorabile, non vi torno più. Sebbene, la casa di mia nonna materna, ahimè, deceduta qualche anno or sono, è adesso intestata a mia madre e a sua sorella, ovvero mia zia.
Che sono stupide, ah ah. Sì, perché lì vi torna soltanto la sorella di mia madre per le sue vacanze estive, peraltro per un soggiorno brevissimo. Qualche volta pure mio cugino. Che, se non vado errato, ospitò la sua girl in tal loco, ah ah, no, comunque non è un loculo, è una casa solamente poco arredata, visto che durante tutto il resto dell’anno è abitata dai fantasmi, ah ah, sì, mio cugino passò metà agosto con quella che è ora la sua attuale compagna. Mio cugino ha preferito non sposarsi. Ottima scelta. Sennò poi, nel caso che, col trascorrere del tempo, fra lui e la sua donna non scorresse più il feeling caliente d’una volta, quella prima volta in cui gli ormoni vicendevoli innescarono la miccia bollente della passione travolgente, saranno cazzi amari con le spese del divorzio. Non ne parliamo se avranno dei figli.
Immagino mio cugino in tribunale che, dinanzi alle richieste onerose dell’oramai Ex moglie, alla maniera di Vincenzo Salemme, malgrado mio cugino sia toscano e non come Vincenzo di Bacoli del napoletano, griderà:
– I figli so’ i tuoi, tu li hai fatti e tu te li tieni!
Grande battuta di Vincenzo, tipicamente partenopea in stile totoiano. Sì, i figli so’ pure suoi ma, come ogni vesuviano verace, Vincenzo scarica tutte le responsabilità alla consorte.
Un vero mariuolo.
Ecco, torniamo a mia madre e a mia zia. Sì, sono delle coglione perché, se fossi in loro, affitterei la casa a degli studenti universitari per fare soldi. Anche se poi a Matera, nonostante sia stata denominata capitale della cultura, di facoltà ne vedo assai poche.
Sì, a voi pare normale una stronzata del genere? Infatti, mia madre dovette trasferirsi a Prato per laurearsi in Biologia a Firenze.
Mamma mia che casino! E di chi era la casa di Prato? Sempre di mia nonna? Dunque ereditata da mia madre? No, perché quegli stronzi del comune pratese sfrattarono mia nonna, relegandola in un bugigattolo di una frazioncina limitrofa abitata da tre gatti.
Sì, successe tutto nel giro di pochi anni. Mio nonno e mia nonna furono costretti a lasciare la casa di Prato, dopo mille sacrifici, per essere deportati in un tugurio di pochi metri quadrati.
Matera… sì, quando ancora trascorrevo le vacanze a Pomarico, essendo io già appassionato di Cinema e non essendo questo misconosciuto paesino provvisto di videoteche, ero obbligato a recarmi nel capoluogo suddetto. Ove, anche ad Agosto inoltrato, in una zona nevralgica della città, si stagliava una videoteca piuttosto fornita.
Su due pareti distinte, nelle mensole apposite, prima dell’avvento delle VHS, campeggiavano tutti i film con De Niro in uno scaffale e nell’altro quelli “di” Pacino.
Una volta, partì una discussione fra me, il gestore e un altro cliente.
– Secondo voi è meglio De Niro o Pacino? – ci chiese il gestore.
– Ah, sai che a me sta venendo un forte dubbio, compare? Ho sempre creduto che De Niro fosse il più grande attore vivente ma, l’altra sera, ho visto L’avvocato del diavolo.
Pacino è un diavolo migliore rispetto al Louis Cyphre di De Niro in Angel Heart.
– Facciamo una cosa. Secondo me, è meglio Jack Nicholson de Le streghe di Eastwick – apostrofai, sentenziai, sacramentai e soprattutto ironizzai io.
– Ah, ma non c’è più religione. Hai sentito che ha detto questo scugnizzo? Fuori dal mio locale!
Ah ah, sì, sono un bugiardo e un provocatore conclamato. Sono il re della zizzania, sono colui che scatena alterchi e diatribe interminabili. Così, mentre gli altri si accapigliano, dandosele di brutto, leccando un gelato alla crema, me la tiro sul dondolo.
Ecco, questo sarà l’anno di Bob De Niro. M’ero quasi dimenticato di lui. L’avevo, come si suol dire, rimosso dalla memoria poiché ultimamente, diciamo, s’era lasciato molto andare.
Sputtanandosi con pellicole di bassa lega. Le uniche parzialmente decenti sono state quelle di David O. Russell e poche altre.
A proposito dello svendersi e del troiaio generale, sapete che secondo me l’attore pornografico Peter North è in verità David O. Russell? O. Russell inforca le lenti, Peter lo inforna, fornica e a voi serve l’oculista.
Sì, O. Russell ha la fissa per Jennifer Lawrence.
Il prossimo film che dirigerà con Jennifer, infatti, sarà un biopic su Marilyn Monroe, interpretata dalla Lawrence, intitolato My love for Johnny Favorite.
Johnny Favorite sono io, non l’avevate capito?
Ah ah, ne so una più del diavolo.
Ma che vuole questo De Niro da me? Mi chiede se io e lui ci siamo già visti e m’ha ingaggiato per trovare una persona scomparsa.
Che volete farci?
Tante cose assai spiacevoli accaddero alla mia vita ma non si può negare l’evidenza che, a dispetto delle sfighe enormi occorsemi, sono ancora il numero uno.
di Stefano Falotico