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Al “pubblico ludibrio”: sette donnone-“mammone” con cui Mickey Rourke si “sganascia”


27 Jul

 

Ricordate: se tua madre frequenta delle amiche bagasce, tale lo è pure la “suora”, “sua”.

Sì, son tal e quale a Mickey Rourke, amo “griffar” il mio addominale, dominandole e “sgraffignandole” di “bilanciere” graffiatissimo che “soppesa” e calibra i colpi, su flessioni da ginnasta coi bicipiti “lipidici”.
Sì, mi “scarmiglio” in loro, scalpitando di alcol da innalzare di tutto tronfio, pettoral in fuori e in Lei “dentro”, di denti, “sbiancante”.

Voi, e le vostre famiglie litigiose, che han “imbottigliato” il Sesso nelle fiaschette flaccide del “bersela” tutta, da ingenui ubriaconi della valle “lieta” di lagrime.

Io amo l'”arma”, con cui stilerò questa “clessidra”, “erosiva”, del Tempo “temprato” in Lei.

Amo la Donna quando “sboccia”, anche sboccata o da “imboccar”, amo la sua maturità quando è “durevolezza”.

Sette sui quaranta che “lo” allungano sui trenta.

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. Mimi Rogers
    Da non confondere con un’altra formosa, Jessie Rogers, gioia di tutti i pornoattori.Qui, Tom Cruise ebbe il suo “avere”, il sederone e il “bel da farsela”, e s’abbeverò nel seno materno immenso, scoppiando in un “lattiginoso” aspetto da infante “etereo”.Da allora, non “lo” abbiamo più recuperato.
  2. Uma Thurman
    Adesso, è incinta.
    Vera mamma per il festicismo migliore alla Tarantino.
  3. Rachel Weisz
    Al Cinema, appena appare, tutti gridano “Quanto sei carina!”.Bugiardi, io “apparecchio” un “Ah, bona!”.Hai dei bellissimi occhi. Ma, più in basso, è ancor di più..
  4. Halle Berry
    Quando la mulatta rende la vita un “caramello”.Da cui la famosa Alpenliebe.
  5. Patricia Arquette
    Oggi non gira più quasi nulla.Non si può avere un grande culo per sempre.
  6. Shannon Tweed
    Anni fa, questa qui mi faceva “schizzare” dalla scrivania, ogni volta che m'”infilavo” nei suoi “sporchi” Dvd.
  7. Luisa Ranieri
    Non sa recitare, non sa parlare, non sa cucinare, non sa neanche vestirsi.Eppure, ogni Uomo, dinanzi a queste tette “sa(le)” come una “saetta”. 

Nicolas Cage, una “disturbante ossessione”


21 May

 

 

Lo troviamo dappertutto, ci perseguita.

Un attore che, immarcescibile, tra film sempre più osceni, impresentabilissimi, continua la sua “scalata”, nonostante i guai finanziari.

 

 

Il mercenario multiplo.

 

 

Nic, identico anche a se stesso.

 

 

Ah, non dovete volergli del “male”, cari detrattori.

Lui si vendicherà!

 

 

Non prendetevi “gioco” di Lui. Lui, ci balla in tondo…

Ed ecco a voi, il poster più imbarazzante, ridicolo e assurdo, già definito vaguely disturbing, della Storia del Cinema.

 

 

Eh sì, incredibile ma verissimo, a differenza degli altri, visibilissimamente ritoccati e fake.

Rimaniamo senza parole.

Una bufala?

No, leggiamo meglio, fra il cast.

Mickey Rourke, Melissa George, Tom Waits e Bill Pullman.

La trama è la seguente:

 

Rune enters Marble City after serving ten years for armed robbery; with an eye patch covering his scarred and mangled eye, he’s full of hate and vengeance.

Even though on parole, Rune immediately steals a car, picks up two nickel-plated .45′s and goes on a violent search for the man that wronged him. His investigation brings him into encounters with strippers, mob enforcers and the very worst that the underworld has to offer.

But Rune is also seeking personal redemption, praying for forgiveness from his sinful ways. His journey into darkness culminates in an epic gun battle with those who wronged him.

 

Sì, leggiamo questa sinossi “ufficiale”…, è la storia di Rune, criminale a Marble City, che ha scontato, “ingiustamente”, dieci anni di prigionia per furto d’armi.

E del suo “viaggio”, dopo il buio, che culminerà in un’epica battaglia contro il nemico che l’ha incastrato.

 

Mah, stronzata assicurata.

 

Comunque, proprio ieri sera, confermata ufficialmente:

 

Stealth Media Group announced today that Nicolas Cage and Mickey Rourke are in talks to star in director Ryuhei Kitamura’s Marble City. The announcement was made by Jason Piette, Managing Director of Stealth Media Group LA office. Polaris Pictures’ Producer Jeremy Wall will co-finance the film along with Premiere Pictures. Mike Nilon, Nicolas Cage’s manager, is also Producing.

 

“Ryuhei is the electric kind of filmmaker that Stealth Media is proud to be in business with,” said Piette. “His vision of action filmmaking is truly unique as seen in ‘Azumi’ and we look forward to bringing a high octane smart action picture to the market that targets the critical young male demographic.”

 

Marble City takes us on a journey of a newly released prisoner who seeks revenge on those that put him inside. It is the story of a man who finds his inner peace through vengeance.

 

Jeremy Wall said, “the film is a high action and close combat fighting picture. We will bring a dynamic flair to the screen with this director and story. We are delighted to be attracting the highest caliber of actor in the business to work with us in this venture, namely Oscar winning actor Nicolas Cage and Oscar nominated actor Mickey Rourke – let the battle begin.” (Editor’s Note: Rourke was nominated for an Oscar, but hasn’t won one yet).

 

Kitamura (The Midnight Meat Train) said, “This is ‘Kill Bill’ meets ‘Drive.’ The movie is a story of one man’s journey of vengeance on a road filled with rage, bullets and ultra-violence. He needs to go through the darkest places to reach the light in a classic story of revenge, redemption and salvation. I’m fully loaded with an incredible dream cast, great script and complete backing from my producers. Together we’ll take action noir to the next level!”

 

Marble City was written by Tom Sjolund. The film is scheduled to go into production in early August.

 

Credete che Nic si fermi qui? Ci piacerebbe…

Direttamente da Cannes, mercato vividissimo lì, siam stati stati invasi da un “impegnatissimo” Cage, in tutte le salse, fra annunci, cartelloni, accordi, immagini in anteprima, esclusive, video, anticipazioni di tutti i tipi, insomma.

Qui, il primo “look” di The Frozen Ground:

 

 

In Alaska, il detective Glenn Flothe (Nicolas Cage) è determinato a porre fine alla furia omicida di Robert Hansen (John Cusack), un serial killer che per ben 13 anni ha agito indisturbato e senza che nessuno riuscisse a risalire alle sua identità. Quando il terrore sopraggiunge anche nella piccola cittadina di Anchorage e i cadaveri di alcune giovani prostitute vengono ritrovati per la strada, Flothe ne fa una questione personale e si ripromette di catturare il serial killer prima che possa provocare una nuova vittima. Il caso vuole che una giovane diciassettenne riesca a sfuggire alla morte e fornisca alla polizia alcuni particolari dettagli sulle modalità di azione dell’assassino, dettagli che spingono Flothe a seguire una pista mai battuta prima.

 

(Stefano Falotico)

 

Un capolavoro…, “smemorato”, dimenticato, “demoniaco”


02 May

 

Dopo molte, o alcune, anche in laguna con qualche lacuna, recensioni “stilografiche”, nere, ridicoline, coi numeretti sovraimpressi o le cifrine, ho deciso d’inaugurare una nuova “categoria”, partendo con la recensione luciferina di Angel Heart.

Datata 23 Novembre del 2010
È passato un po’, ma son andato a cercarla.
Chissà com’ero all’epoca. Si cambia e mutan le opinioni, così come l’anima.
Stati d’animo, ipocondria, buongiorno o buonanotte.
Preferibilmente, me stesso.


La tua anima è mia

 

Film capolavoro di Alan Parker, sottovalutato dalla redazione di “FilmTv” che ha preso un enorme abbaglio.

Immerso in una New Orleans anni ’50, è un thriller per antonomasia da anni ’80. Un noir notturno, fra riti voodoo e immagini esoteriche, ventole che girano e “trucidi” omicidi con cadaveri squartati, in un’indagine detection in linea con l’ambientazione, lagrima sangue dalle pareti (tanto che la scena di sesso “sanguigna” fra Rourke e la Bonet viene puntualmente sforbiciata nei passaggi televisivi), per approdare allo “sconvolgente” finale in cui precipitiamo all’Inferno. In qualche modo, Parker anticipa il Cinema a venire, già magmatico nella languida pacatezza d’immagini contorte, già precursore della tendenza onirica che “ossigenerà” molte pellicole posteriori.
Chi è Johnny Favorite e chi è questo misterioso personaggio vestito di nero con la risata melliflua di un De Niro glaciale, sinuoso, pietrificato nella sua smorfia da gatto che coglierà la sua preda?
Un plauso a Mickey Rourke, perfetto per il ruolo, cast di facce giuste come si dice in questi casi, dalla luminosa presenza di quell’astro nascente mai nato di Lisa Bonet alla solita perturbante Donna senza Tempo di nome Charlotte Rampling.
De Niro, apparizione memorabile che rimane impressa nonostante il finale un po’ grottesco con tanto di occhi “iniettati” di “diavoleria”.

Ho svelato troppo? Guardatelo.

(Stefano Falotico)

 

Omaggio al geniale, “distrutto”, vivissimo Mickey Rourke


24 Apr

 

Al suo nome “tremavano” ma non l’hanno mai trattato, a Hollywood, col dovuto rispetto, se non quando era il “pollodalle uova d’oro.

 

Sempre “ribelle”, invidiato, quindi “infamato” dalle piccinerie e dalle tante fattucchiere, a partire da Kim Basinger, che, dopo averlo sbaciucchiato dappertutto, “lo” disprezzò paragonandolo a un posacenere.

Sì, Mickey ha sempre sofferto di troppa Bellezza. Nei suoi occhi, diabolici o d’angelo, c’è il mistero erotico della virilità, e delle ambigue “perversioni” ripudiate dal borghesismo sempre falso, imperante e “babbeotto”.

Ma è la gente che va per la “maggiore”.

 

Il termine “tamarro” mi ha sempre “insospettito” e irritato.

Un Uomo, nella sua autenticità, un po’, senza troppi fiocchettini da “bombonierella”, “lo” deve essere.

Nasce col diritto alla mascolina forza, se ne “a modo-ammorderna-modera” di civile educazione.

A mio avviso, spesso, se ne (in)castra…

“Cioccolatinizzando” la vera voce del Cuore, della pelle, delle sigarette “stronze” quel tanto che lo rendono amabile e carismatico.

 

No, che c’entrano gli omosessuali? Parlo dell’etero che non teme di “dircelo” tutto. E non si nasconde. Non gioca “coperto”, si scopre. È “nudo”.

 

Il “medio”, invece, sì, si rammollisce nel “tè”. Manca solo che “molli” tutto con una moglie “scassa..”, e l’opera “ambiziosa”, d’involontaria distruzione di se stesso, è bella che avvenuta.

Personalmente, poco avvenente.

 

Guardatelo Mickey, un testa di c… o che ha “scazzato” tutto.

Un mito e non un “idolo”, uno che lasciò il Cinema per “darle” e farsi massacrare il visino di pugni, per morire e poi rinascere.

 

Un Uomo sempre “al limite”.

 

Ho scelto alcune immagini “controverse” di Lui, del Lui adesso.

In forma smagliante anche con un po’ di pancia con le “ma(ni)glie”, con la sua bionda di grandi “appetiti”, con la sua “indiana” faccia da sberle.

Texano, forse il pistolero che “spara” anche solo nel suo leggendario “poteva”, invero “fu”, dunque, Egli “è”.

Nel “vuoto” della grandezza assoluta, dell’oltre.

 

Frammenti di due perle, che lo ritraggono per come Mickey s’incarna, senza maschere, in ruvidissimo, arrugginito “Rourkissimo”.

 

Un clown, uno sciupafemmine, un “fallito”, un genio, un puro perché sincero, “irrecuperabile”, già tramandato ai posteri, il pianto, la disperazione, quel gridarci in faccia “Certo, parlocchiate pure, me la rido, e ho ragione io”.

 

 

Cosa puoi dire a uno così?

Bravo…

 

(Stefano Falotico)

Rodriguez “imbizzarrito” fra due “sequel”: “Machete Kills” e “Sin City 2…”


17 Apr

 

È la notizia che tutti i fan, trepidanti, “inarrendibili”, “ostinati”, attendevano.

Ma, Robert Rodriguez li “smarcava”, eludendo il “Sì”, immancabilmente a ogni intervista.

“Fuorviando” furbescamente la domanda.

 

Adesso, però, è stato “messo alle strette”, e non può più mentire.

Perchè è proprio la Dimension Films, a darne l’annuncio ufficiale.

 

Sì, il seguito di Sin City si farà, e non dovremo aspettare molto.

Primo “ciak“, infatti, fissato già per quest’Estate.

 

E un “sottotitolo” molto ammaliante: A Dame to Kill, una dama da uccidere.

 

Non ancora svelato il cast, anche se ci saranno, certamente, molti ritorni, a partire da quello, credo, assodato di colui che certo non può mancare, Marv, il meraviglioso Mickey Rourke del primo “episodio”.

Ho sempre voluto tornare a collaborare con Frank Miller e fare ritorno in quell’universo creato nel 2005 fin dal giorno in cui abbiamo iniziato a girare il primo film, ma sentivamo la necessità di attendere il momento giusto, quello in cui avremmo avuto a disposizione un materiale eccezionale, per non deludere le aspettative dei fan. Il nostro nuovo film vale senza dubbio l’attesa.

 

Intanto, Rodriguez sta per entrare nel vivo delle riprese anche del seguito di Machete…

Già, quasi, assoldati Mel Gibson e Michelle Williams.

 

 

Hartigan… Bruce Willis.

 

 

Nancy… Jessica Alba. Wow!

 

 

Dwight & Jackie Boy…, Clive Owen e Benicio Del Toro.

 

 

Marv…, appunto, Mickey Rourke.

 

(Stefano Falotico)

Sono, anche se fossi, Mickey Rourke


23 Oct

 

Appurato che sono un Travis Bickle 1979, è giusto indagare sulla mia dimensione.
Inserirò il mio archivio di playlist (stavolta, useremo il corsivo, altre volte sì, altre no, altre “può darsi”), spero di non annoiarvi, ho bisogno d’annot(t)armi.

Ma dovete prima assaggiarmi, dunque mi par doveroso, in (dis)ordine alla cronologia, inserire qui un post “in tema” ai “tem(p)i”, grandi o piccoli, che leggerete.

Stasera, dopo il pomeriggio… a volte, la sera vien anche al mattino, mi sono “identificato” in Rourke. Rourke chi?

 

 

 

Mickey Rourke: il volto “liquefatto” delle sue mutabilità

Un colorito pallido, esangue che balza all’occhio, le vertebre perfette del suo gioco, divertente quanto rischioso, la sua mobilità nell’anima, aderente a una pelle camaleontica d’emozioni viscerali, uno specchio che cammina chiedendosi dove l’ha comprato, quale immagine domani gli rifletterà, per Lui, sempre un po’ “annebbiato” che medita nei ventricoli eccitati d’una Bellezza senza Tempo, immortale in se stesso, nel flusso che cammina abbagliato da sue nuove luci.
Poi, il volto, di prima ceruleo “livore”, s’accende in un sorriso che inietta gioia & vitalità, che brinda, anche laconico anche irrefrenabile, in un bar d’ubriaconi che non hanno mai voglia di dormire, o dormon troppo, ognuno nelle sue “brache”, coi neuroni “alla brioche“, ognuno senza il bicchiere che vorrebbero.
A scacciar i maligni, gli invidiosi, e le parole “sensate”, articolati ove s’evocan i sogni, mentre fuori qualcuno non c’è più, vittima della follia di massa che s’assiepa tanto urlante a “tracannarsi” altre sfide stupide.

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1.  Rusty il selvaggio (1983) Il Tempo scandisce altro Tempo, ma tu rimani identico, tutti cambiano, tu no, pesce colorato, sempre incompreso.
  2.  Angel Heart – Ascensore per l’inferno (1987) Sei davvero tu? Un patto faustiano non t’ha reso affatto festoso, ma più incupito di prima. Detective della tua isola della paura.
    In una Notte irrimediabilmente luccicante che t’ansimerà in un urlo roboante d’un piede “caprino”.
  3.  Barfly (1987) Si fa tardi, si fa presto, ma la tua vita mai s’affanna né s’affretta, t'”affettano” deridendoti, “patetico”, imbolsito perdente da strapazzo, giri a vuoto con la poesia, un amore maledetto che la dà in barba a tutti, anche alla tua, ispida ma sincera, “scorbutica” ma sempre fiera.
  4.  Johnny il Bello (1989) “Mostro” tradito, Bello rigenerato senza cure né “lobotomie”.
    La testa è sempre quella, non (s’)è messa a posto.
    Ma sì, fregatene, la vita è un folle viaggio che dura un attimo.
    Agli stolti, il “privilegio” di comandar le sorti di chi è se stesso.
  5.  La promessa (2001) Il dolore singhiozza, è un grido che lacererebbe il suo stesso impulso a spaccarsi in mille pezzi, piangi, trattieni, poi fa cenno ch’è meglio restar soli.
    Un altro po’.
  6.  The Wrestler (2009) Spunti dal nulla, che “bisonte”.
    Un Uomo che combatte per non abbattersi, che corteggia dolcissimo quasi per non farsi sfiorare.
    La vita è infingarda, è uno schiaffo al piacer quando pensavi d’aver(l)o vinto, è una continua lotta, anche fra vecchi “fenomeni da baraccone”.
  7.  I mercenari – The Expendables (2010) E arriva, “ultimo”, Tool, un Dracula tamarro che vaniloquia nella sua “cantina-officina”.
    Di cazzate, perché è tutta una cazzata.
    Un capo di Governo “rastrella” la città per liberarla dalle prostitute, poi telefona a un “magna-magna” e si fa portare tre donne “elegantissime”.

 

 

 

Siamo tutti dei Rourke, anche quando non beviamo…

 

 

 

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