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Test Falotico, scoprite se siete vecchi o vi tira ancora alla grande


05 Oct

mag20Un test forse testicolare.

Si capisce che tuo padre è invecchiato quando cerca su Google l’altezza degli attori del passato e le ragioni della loro morte.

Sì, mio padre fa così. Dopo aver fatto la spesa e imbottigliato il vino, si siede e “accende” Google.

Ha scoperto, con sua somma sorpresa, che Gene Hackman, il prossimo 30 Gennaio, compirà 89 anni e da circa quindici anni non fa più film. Che Stallone è del ’46, mentre Bruce Springsteen è nato dieci giorni dopo di lui, il 23 Settembre del 1949. Mio padre, allora, si guarda allo specchio e comprende che il Boss è più gagliardo perché alla sua età sa ancora reggere un concerto di tre ore e invece lui non sa tenere per più di quattro minuti in mano la sigaretta. Perché la fuma nervosamente in trenta secondi.

A mio padre è sempre piaciuto Sean Connery. Ma non solo come attore. Proprio come uomo. Sì, mio padre non è omosessuale, altrimenti io non sarei qui a scrivere ciò, ma è pelato come Sean. Dunque, per affinità “elettive”, considera Connery un grandissimo. Sapete quella leggenda metropolitana secondo la quale gli uomini più calvi sono sessualmente più dotati? Mio padre è sempre andato in giro a dire a tutti che lui è pelato perché fra le gambe ha una specie di albero di Natale. Con tanto di palline colorate, di luci fluorescenti a intermittenza sul rosso vulcanico. Ah ah.

Mio padre si consola quando guarda le foto di Jack Nicholson alle partite di basket dei Los Angeles Lakers.

– Guarda lì che panza. E anche la faccia oramai è in stato avanzato di putrefazione. Sì, Jack si sta decomponendo. E non è molto più vecchio di me. Dunque, sì, io mi porto benissimo i miei anni.

 

Da un po’ di tempo a questa parte, mio padre è anche diventato un mezzo maniaco. Sì, alle volte andiamo al cinema assieme. A vedere film che possono piacergli. E mi sono accorto che, quando fa il biglietto alla cassa, scruta con far un po’ perverso le ragazzine tutte “attillate” che vanno a vedere i film mielosi…

– Che guardi? I culi delle ragazze?

– Macché. Penso che hanno ancora una vita davanti. E rimpiango quando me la godevo, fottendo di brutto.

 

Sì, con la vecchiaia si diventa un po’ bavosi. Soprattutto quando si è ancora sposati. Mio padre, credo, che non abbia mai tradito mia madre. A tutt’oggi nemmeno. Quando rincasa tardi la sera, è solo perché ha trovato una zoccola… in cantina e ha perso due ore ad ammazzarla, scopando poi tutto il porcume…

Mio padre si è fissato con Clint Eastwood, ch’è alto più di un metro e novanta. E, secondo lui, vista l’altezza, ha avuto sempre una bella, notevole “oca”.

– Quel Clint lì, eh sì, fa sempre la parte del buono. Ma chissà a quante bonazze ha mostrato la sua Magnum da Callaghan. Sì, è per questo che ora sembra un teschio ambulante. L’hanno spompato. Comunque, sta morendo ma ci ha dato…

 

Mio padre non ha mai amato Nanni Moretti. Perché secondo lui, dietro quei modi raffinati e moderati da uomo di Sinistra, si nasconde un mezzo frocio persino fascista. Ma non capisco perché, allora, sia sempre stato fan di D’Alema.

 

– Chi? Moretti? Nanni uguale nano. La smettesse di prendere in giro Pacino di Heat. Non vale un cazzo. Si spaccia per un genio e invece il suo Cinema, a mio avviso, è bassissimo. Non mi emoziona, non trasmette nulla se non lo smog della sua Vespa in Caro diario.

– Ma è un omaggio sentito a Pasolini.

– Mah, Pasolini. Un altro… Indubbiamente gran pensatore ma anche un rotto in culo. Pasolini uguale pisellini. E quella scena di Nanni mi ha sempre fatto addormentare. Sì, ora vado a farmi un pisolino.

Poi, stasera mangerò pasta e piselli.

 

Da vent’anni a questa parte, e non è che abbia tutti i torti, non gli piace nemmeno De Niro.

– Ma perché De Niro, ultimamente, sembra sempre quello di Flawless? Fa le smorfie con la bocca storta. Non è che ha avuto un ictus?

 

Per quanto riguarda le attrici, mio padre è ancora più lapidario.

– Sophia Loren? Un cesso. Cioè, sì, per quei tempi, ove le donne poco si curavano e non andavano in palestra, aveva indubbiamente un seno che avrebbe allattato un plotone di marines. Ma ha sempre avuto una faccia da mezzo uomo, sembrava un lupo della steppa.

– Paola Cortellesi ti piace?

– Sì, credo che non abbia trovato però il lavoro adatto alle sue caratteristiche.

– Cioè?

. Andare a far la pasta sfoglia. Sì, cucinasse un paio di tortellini.

– Ambra Angiolini?

– Ma chi se l’incula? Solo quel fruttivendolo di Allegri e quel volpone di Gianni Boncompagni. Che le ha dato una bella spinta, la classica bottarella, per metterla lì. Io la vedrei bene a fare lo scontrino in un bordello di Salerno. La verità è che non vale niente né come donna né come attrice. E ti dirò di più, figliolo. Non serve a nulla neppure come puttanella.

– Luisa Ranieri?

– Meglio suo marito.

– Ma sei frocio?

– No, mi piace Montalbano…

– E degli attori italiani del passato… chi ti piace(va)?. Gassman?

– Un esaltato, er tigre… ma de che? Soffriva di balbuzie.

– Mastroianni?

– Per l’amor di dio. La faccia da prete bugiardo per antonomasia. E, tornando alla Loren, non ho mai creduto che fossero solo amici. Ogni volta che, tutt’ora, la Loren parla di Marcello, si allupa ancora di più…

 

Ho detto tutto… Quindi, giovani, non scoraggiatevi se scrivete un libro come Arthur Rimbaud e i vostri padri leggono invece le offerte della Conad.

Comunque, dovete sapere che mio padre a trent’anni era identico a questo qui.

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E ora invece? È uguale a questo.

 

 

Kyle+MacLachlan+Alfred+Dunhill+Links+Championship+aq106QvIuAjl

Morale: mio padre non cambierà mai.

Ma nemmeno voi.

Prima almeno eravate giustificabili perché puri. Adesso, siete solo dei rincoglioniti. E la vostra vita, fidatevi, è andata a farsi fottere.

 

 

di Stefano Falotico

Non fatevi ingannare dai film sentimentalmente cinici, siate cinici davvero e al posto del miele usate il male


13 Jul

Spring-steen in Chicago: il Boss, dopo un tour spos(s)ante, lascia Patti Scialfa e si trasferisce, da New York, a “Ci-cago di notte”, portandosi dietro, nel (tras)loc(ul)o, anche il water e le candeline dei suoi fan.

Seduto sul cesso, dopo aver lasciato la bionda cessissima, ispiratrice del suo “Tunnel of Love”, medita d’incontrare una “potta” scialba, malata incurabile delle sue canzoni. A Philadephia, s’imbatterà miracolosamente in lei, e se la sbatterà senza paura di contrarre alcun virus venereo. Saranno “focosi”, con lei sempre “I’m on Fire” per Nove settimane e il “mezzo” suo.

Finita la bott(an)a e via, Bruce piangerà l’inevitabile tragedia del suo s(ucc)esso, diluendo le lacrime nella fotografia primaverile d’un ispirato Robert Richardson che, giocando con l’ombra del mito che fu, trasforma policromaticamente il film in un esplosivo “Born to Run”. Dopo la fine, sarà “The Rising?”.

Paura d’amare

 

Paura d’odiare: un amabile cameriere, condannato ai servizi (a)sociali perché turlupinava le cas(s)e della salute mentale, parodiando i pazienti senza pazienza totoiani, viene castrato e non scatta la “chimica” con la donnaccia infermiera del reparto presso cui ora è in “culo”, no, scusate in cur(i)a. Timoroso della sua impotenza, perde a poco a porco, la sua voglia parca e va al parco a dar da mangiare docilmente gli “uccelli” altrui. Prendendolo in quel posto fra “viados” alberati e siringhe per “tirarlo” su.

Stanno tutti bene

Stanno tutti male: Dopo Tornatore rimbambito e Kirk Jones imbacuccato in De Niro “rattrappito”, un film onesto, crudo, senza miele che fa (d)an(n)i come un centravanti di sfondamento nel letto delle sue “tifose”. “Bomber” delle curve da ola, uno che dà in figa con foga senza fisico da foca, viene invidiato dai cornuti avversari battuti dai suoi colpi di testa e di “qualcos’altro” fra un corner e il pazzo sanissimo “piazzarlo” sotto l’incrocio dei peli delle calze a rete.

di Stefano Falotico, un uomo che non se lo piglia mai. E chi se lo piglierà?

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