E questo è quanto, amici.
Bentornato, Frank.
di Stefano Falotico
Ora, esiste un termine per definire questi “film” della Marvel, ed è baloccaggine, cioè l’oziosità puerile, come da definizione del dizionario.
Storie tenute su con l’Attack, sceneggiature copia-incollate di zozzerie pedestri di dialoghi brillanti quanto la coscia depilata di una pornoattrice “patinata”, inzuppati di effetti speciali e CGI per dar fumo negli occhi agli spettatori inebetiti. Ma questi fumettoni piacciono e incassano, tonitruanti come Thor, di cui salvo soltanto la versione di Branagh, poi sbragata in tanti pedissequi sequel ed epigoni da lasciarmi innocentemente denudato come la signorina Scarlett Johansson prima che ascendesse al successo e prima che Sean Penn la “istruisse” a un rude sesso. Sì, una mezza zoccola! Diciamocela senza infingimenti! Lei, falsa sorella, si infinge di non sapere che quella è solo una Black Widow che fa la Natasha molto bagascia. Ah ah.
Sì, sono un uomo che ha poco a spartire con l’odierna “modernità”, spesso nel tepore di sere crepuscolari fumo con estremo candore, accarezzando le statuine Thun di angeli che se la dormono beatamente in posizione fetale, sognando forse un Cinema più puro, un Cinema metafisico e astruso, ossessivo e maniacale di trascendenza. Sì, Cinema trascendentale, in ogni senso che ha questa parola spesso usata in maniera impropria, e anche Cinema trascendente, oltre l’umano concepibile, irrazionalmente folle, lisergico, cristallino come due corpi nudi e copulanti come Dio li ha creati di Twentynine Palms, un Cinema di uomini palmati ma per l’amor di Dio non fatemi rivedere Waterworld, un Cinema di donne palpate che ben “venga(no)”, un Cinema di palpitazioni esoterico e perché no anche elegantemente erotico, Un Cinema che io mi pappo in quanto sono il Papa.
Sì, ma quale russo, io russo solo di notte e riempio la stanza della musica polmonare di miei effluvi asmatici nel freddo di queste notti ancor gelide. E l’umanità bigotta io raggelo in quanto uomo che turba, poiché lecca i gelati anche quando le donne sono sessualmente sottozero. Io rendo pimpante ogni lingua e so parlare più linguacce, anche i dialetti più sboccati. Ah ah.
Sì, dalla mia terrazza di San Pietro benedico l’umanità di stolti, dalla verità distolta e nessuno può distogliermi dall’essere Hulk, irascibile quando la gente mi fa girare i coglioni, Ruffalo quando i miei ricci arruffo.
Uffa!
Io perdono tutti. Andate in pace, fratelli. E basta con le guerre.
Mi faranno santo o solo Iron Man?
di Stefano Falotico
“Marcio”. Marcissimo di marcia sul “pipistrello”, ch’è sempre meglio usar l’“attrezzo” della “carrozzeria” a(r)mata piuttosto che celarsi dietro una faccia di bronzo…
Nessuno si salva da solo? Forse sì, anche no, sicuramente non si salverà da Scamarci(o) con una che “Trinca”, bevendosi l’ennesima delusione di Castellitto, a cui preferirò sempre un castello con le streghe rispetto alla moglie Mazzantini, da prendere a mazzate, regalandole il “premio” Strega per averci ammorbato con un’altra storia di “peste” e corna da Lipton Ice Tea, la bevanda prediletta da chi adora i piccolo borghesi più noiosi degli inglesi all’ora del mio “Tiè!”.
La solitudine, invece, rende l’amarezza zuccherosa ed è meglio la mia cap(r)a da zucca rispetto alle zucchine e alle feste di Halloween, ché Berlusconi è stato assolto dalle concussioni e dalle prostituzioni minorili mentre io vengo “accusato” di essermi (pro)sciolto per una vita da non prostituito alla massa di “prosciutti”. Vita di fighetti, ricottine e cottarelle, meglio la “bruciatura” di scottarsi con chi non (s)conta la realtà di bolliti e “Cotto e mangiato”, ricette per “casalingue” ero(t)iche quanto una Parodi semi-“scocciata” di cosciotte al “pollo” tifoso della “Zebra”, Caressa, uomo “caro” a chi ama i telecronismi appunto da “Te” negli spogliatoi e non darsi, di fair play, il “Tu” in campo, perché i calciatori, di “palle” e (at)tributi con le tribune piene, si svuotan le “palle”, (s)calciando sui menischi ambidestri di “falli” in regola “piena”, compresa la punizione dell’area di “rigore” non tanto (im)morale quando (s)batton sotto l’incrocio dei “peli” una “velina” comprata durante l’intervallo pubblicitario, (s)vendente il “Pibe” di “modelli” in mutande per il pubblico pube(scente).
L’amore è stucchevole, lo sanno i “Coldplay”, il cui cantante ha chiesto il divorzio all’oziosa Gwyneth Paltrow perché troppo innamorato di Tiziano Ferro, una coppia da “(In)canto”.
Gelo lo stupore nella mia “psicopatia” da uomo di notte, passo le serate senza passere e non credo che mi passerà, miei passerotti solitari.
Robert Downey Jr. mi sta infatti, in “fallo”, sul cazz’. È un puttaniere “mascarato” a cui va sempre “dritto” tutto tutto…, mentre il bel Bale non se lo caga nessuno/a, tranne la gatta morta di Catwoman, una andata da un pezzo di manzo alla Incredibile Hulk, non è Balotelli ma il “vendicatore” di ogni donnetta alla Scarlett Johansson, dalia nera che te lo fa “venir” scarlatto, “scardinando” ogni difesa da “scudiere” alla Captain America.
Sì, sono cinico, dunque notturno, idolatrante la misantropia misogina e il fascino di chi non deve chiedere mai… alla Luna di esser fastidiosamente solare.
Meglio la solitudine alla Solaris a questo “lampadato” di Iron Man.
Meglio l’uomo “debole” che ama il suo “gentil sasso” scagliato alle finestre degli “estrosi”, quelli che si dichiaran creativi e poi s’indeboliscono soltanto se i lor capelli perdon il pelo e non il vizio della Cre(a)tina.
Con questo mio, “deposito” la mia ur(i)na, spero che i poster(i) mi sian amici da perenni teenager senza manifest(ant)i politici.
Meglio una vita fredda da Polo Nord rispetto all’“Isola dei Famosi” di Siffredi mai freddo “lì”, ficcante un po’ ad Est(e) e anche a “sud(ato)”, offrendo alle sue concubine una tazzolina di “macchiato” caldo.
Come si sta bene senza “pene” da uomini “vin(cen)ti”.
Come si sta da Dio nel dolce fa(r) niente.
A temperatura (in)stabile, zero gradi Fahrenheit, senza donne “in gamba” che si “scaldan” con la farina della tua sacca scrotale.
Prendiamo a pugni un “Saccottino”, questa vi(t)a non è da Mulino Bianco.
Io lavo i miei panni (s)porchi, il mio film preferito è Taxi Driver, tu guarda Porky’s.
“Cari” cafoni porcelloni pazzi da quelle di porcellana, meglio un “porcellino” alle par(ti)celle vostre, meglio un salvadanaio (s)carico rispetto ai pet(t)i delle vostre ai(uol)e.
Ahia!
Faccio male? Meglio che mangiar le marce mele.
Facciam Melin(d)a?
di Stefano Falotico
Ieri vi ho mostrato il teaser. In tempi da record, oggi è subito la volta del primo trailer integrale.
(Stefano Falotico)
Siete pronti allo sbarco di quest’ondata “superomistica”, e supereroistica?
Eccovi serviti, saremo invasi d’una piacevolissima ondata di fumettismo cinematografico.
Segno che i tempi della vetustà, son cambiati di volante rinnovamento.
Evviva, il funambolismo!
(Stefano Falotico)
Una lunga sfilza di trailer della Marvel, così come si presentarono “theatricalmente“.
Qui, vi mostro gli “ultimi”.
Oh, ma ci son attese “svolazzanti”, mantelli sventolanti e orecchie “volanti”.
Possono bastare?
Firmato il Genius
Just another WordPress site (il mio sito cinematograficamente geniale)