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Ogni mela ha il suo “melò” – Sette film romantici che non sono una banalotta “romanticheria”, almeno “una” sì… “dai”


04 Oct

 

Sentimentale, per troppo “sentire” vicino alla “demenza”

Componendo poesie, “rinvenni” che ero “svenuto” in Lei.
Quindi, la sua “mossa” successiva fu “accalappiarmi”.
Ma non “resistetti” molto. Già… che “tette”… come fai a non “sbrodolare” nelle mutande? Forse le mie, forse “senza”.
Probabilmente non molto “lemme lemme” ma, di miele, “smidollato” nell’osso sacro. Che “botta” pazzesca.
Scricchiolo, la colonna vertebrale è “collassata” per quella lì, di vertiginose gambe e sorriso “a tracolla”, da vampireschi succhiotti “a collo”.
Chi ha quel culo?
Tu sì? Be(l)ato “Lui”. E chi è “Ella?”.
Una più dolce delle caramelle Elah. Che si “scioglie” in bocca al Dufour, “al forno” e nell’amour fou.
Detto anche “tresca con la bandana del pan Treccia“, famosa “specialità” del “Bianco” per momenti “deliziosi e nutrienti”.

Sì, ove la rock star è una “roccia”, prima o poi si “sgretola”.

E il “musicarello” è un orgasmo di “”leggera“.

  1. Un amore splendido (1957)
    Prima della vecchia volpe di nome e “di fatto”, George Clooney, c’era Cary Grant.

    Di movenze “acquatiche”, Grant “scivola” nel “bagnasciuga”.

  2. Heat La sfida (1995)
    Sotto il vestito del thriller, non c’è “niente?”. Per come “la” vedo io, quest’opera è “magni-fica”.. Qui, s’aggirano donne “adrenaliche” per la tregedia d’ogni Uomo che non riesce a prendere “il volo“.

    Natalie Portman tenta il suicidio, ma si farà. Io, come il Bob, mi sarei fatto Amy Brenneman, “tradendo” poi Val Kilmer con Ashley Judd.
    Come poi è avvenuto nella vita “reale”.

  3. A History of Violence (2005)
    Un film “tesissimo”.
    Capolavoro è, ma Viggo Mortensen sa che, ogni “statua” michelangiolesca che si rispetti, vuole la sua “Bello“.
  4. Amore 14 (2009)
    Vera troiata del Moccia, erede di quell’altro cioccolatino del Muccino.
  5. Innamorarsi (1984)
    Non molti sanno che la storia d’amore fra De Niro e la Streep, partì “tutta” nella libreria “Rizzoli”.
    Sì, all’epoca Meryl “rizzava”.
  6. Ritorno al futuro (1985)
    Non è un film di fantascienza.
    Ma un grande monumento al Cuore.

    Infatti, è un “delfino“.

  7. Colpo vincente (1987)
    Non è un film sportivo, ma un’inaspettata “imbucata” nel “canestrino”. Sempre lì van a par(l)ar gli uomini con le “palle”.

I miei film personali


27 Sep

Il vizio aleggiò in quella “rettitudine” di moralisti tanto da smembrarli d’ombelico onanistico

Un evento imprevisto, una reazione fortemente inaspettata, detonante. A scardinar ogni chiacchiera e a “infognar” le bugie nell’acquedotto di putrida “festa” da vermi.

Così, un Uomo, d’intrepido mai abbassar la guardia, fu “accecato” dalle suggestioni di gente “adulta” che non ne tollerò la “lasciva” dolcezza con la quale s’era protetto dalle violenze e dai turpi assalti frivoli del giornaliero, generalissimo “infangarvi” e infranger sempre le dignità altrui, con quella posa boriosa e “saccente” da “ammaestratori” vigili quanto, invero, vili. Poi, villicissimi se si toccan, “sciaguratamente” o apposta per mettervi la “testa” al solito posto, cioè sul collo di quelle tavole (im)bandite, gli stolti “militarismi forzuti”.

Stalking, diffamazioni, reati alle giovinezze del prossimo con quelle funeste urla da cornacchia d’una madre (di)sgraziata, penosa, “buffa” e impacciata, cronica di depressione latente che camuffò dietro sorrisi “accondiscenti” a leccar il mattino di solita “lezioncina” forse per calmar, “saggiamentissima”, le ire d’una sessualità sempre tanto “accavallata” quanto “pudica” per “rispetto” a vetusti codici d’una “religione” pagana davvero poco “appagante”, vero? Eppure, lo stipendietto si guadagnò di “tozzi di pane” d’una f(oc)accia “in bella vista”, ma nelle interiora già macerata da ferite incicatrizzabili, lì a mordere quando un attore di “presenza scenica” t'”adocchiava” dal grande schermo a stuzzicar le linguette d’un marito, invece, poco bollente, indaffarato con la “bolletta” e nella bolla di sapone dei suoi sogni ancorati a un “Non mai fu”… focoso, al massimo “arrostito” con piselli e “stufato di patate” per un contorno “azzimato” di rosmarino assieme alla sua prole “somarina(va)”.

La vendetta fu fredda ma caldissima, cauta e spietata, “congelata” in sale d’attesa ove ne blandiron l'”immobile lentezza”, tanto che appianò i torti, planando all’improvviso con altrettata potenza sferrata ed efferatissima, ferrea e “piombata”.

Meticolosamente studiata, identica ai ricatti maligni che ne “bruciaron” gli occhi dell’anima per macchiarli di calunnie e “raccontarci sopra” un delirio…

Ma, lezione importante, figlioli:
se si vuol sconfiggere i mostri, bisogna imparare a ragionare alla stessa “maniera(ta)” e, contro il loro manesco punire e “castigar'”, offrire la stessa “merce(ria)”, di macellerie, che blandiva per la “berlina”, la “carezzina” e la mercè.

No, non guidavano la Mercedes, ma usavano la stessa “marca” per “seminare” e impressionare…

Al che, Tom Stall placò irriguardoso tutta quella scelleratezza e quel raptus omicida, la loro pelle si strappò dal loro “assassinio” e, assunta forma umana, urlò del loro vomito.

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. Manhunter – Frammenti di un omicidio (1986)
  2. The Hunted – La preda (2003)
  3. Killer Joe (2011)
  4. A History of Violence (2005)

Genius-Pop

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