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Oggi, o ieri, è morta Rita Levi Montalcini


31 Dec

Domani finirà l’anno, mi diedero del finito ma mi son affinato: la vita, back to the future, è un destino-delfino

Nonostante la stima alla sua scienza e alla sua senescenza, le preferisco Montalbano e Al Pacino: i migliori film del 2012, aspettando il 2013

Inizierei con l’infilzarmi. Basta rimpinzarsi. Poi scoppi e scopi male, perché lì in mezzo si rimpicciolisce d’adipe. Ah, il bolso che poi usa il “polsino” per “far da sé”. Chi fa da solo fa per tre?
No, meglio io e te. “Tieni qua, prendilo!”.

Sono trascorsi parecchi e-venti ma rimango immutabile. Non sono cambiato, infatti ho riguadagnato in capelli senza lozioni “accrescitive” e m’è cresciuto di nuovo inversamente proporzionale al mio conto in banca un po’ “in barca”.

Voglio narrarvi di tali trasformazioni, sono l’unico Uomo che fu tutti i premi Oscar di Million Dollar Baby. Eastwood, Freeman e la Swank. Altro che svastiche e “vacca”, qui vengo picchiato e devo combattere. Quali “chiavi!”. Quale avo. Qui sta colando a picco… la nave! Ah, abbattersi mi porterebbe solo a batter sui viali. No, non voglio affogare, per piacer resuscitatemi. No, in apnea sto in pena, voglio l’albero “di mezzana” del pene non “mozzo”.
Inseguirò un ideale ma m’inseguirà la “stradale” e lo venderò nelle “bieche” stradine.
Eroe populista spacc(i)ato da “equilibrista” del “cubismo” al mio culo.
Bisogna “indaffararsi”, qui voglion farmelo. Basta, fannulloni. Non sono uno da pannoloni.
E tu, pannolina nel sen(s)o di “montatina” un po’ mondina del “latte”, non avrai il pane se vorrai solo “infornarmi”. Il “lievito” mio s’evirerà finanche sui tuoi fianchi, ma virerò in un “microonde” per patate senza il tuo contorno di rosolarlo.

Sì, da calciatore “pensionato” che appese le scarpe al chiodo (infatti, indossavo un giubbotto di pelle su naso “borchiato” d’occhio “attaccapanni”), allenai ragazzi depressi per risollevarli.
Ne “pescai” una ma mi scalciò, reputandomi troppo “esperto in materia balistica”.
Sì, quante balle. Di fieno e “di fino”. Corremmo lungo il praterello fiorito dei sogni, ma mi praticò l’eutanasia perché caddi a pezzi, tranciato dal suo calcio, appunto, ove ogni uomo, anche il più “provetto”, colto in flagrante, sgrana gli occhi dopo tal “amputazione” con annesso urlo “frantumante” e traumatologico per riattaccare i testicoli d’un dolore schietto come il testacoda delle mie “anaconde” così “condite”.

Poi, imparai la saggezza che s’avvicina alle femmine con moderata “torta di mele”, da nero “dolce” alla Morgan. E, nella tavola “calda”, Lei adocchiò di cioccolata bollente.

Ma quest’avventura non mi letiziò. Anzi, peggiorai di depressione, e pulii il pavimento dopo quell’amplesso che m’atterrì. Così, dovetti ripartir dalle più terragne ragnatele del mio appartamento steso e messo “al tappeto”.
Rispolverai… l’antica grinta da proletario “castrato”, e m’effeminai, non solo in Hilary, ma pure in Jay Baruchel. Ecco, credo che a un Uomo, la peggiore offesa, con cui ferirgli l’uccell’, sia proprio paragonarlo a questo… Uno che saltella sognante e poco “favellerà” di “trivella”.

Comunque, a parte le puttan(at)e, ieri ho rivisto l’Oscar consegnato a Sean Penn in occasione della sua interpretazione in Mystic River. Dalla platea, s’alza Benicio Del Toro ma la sua ex moglie, Robin Wright, niente affatto. Perché?
Perché Tim Robbins sa che tradì il suo miglior amico, regalandogli solo una Susan Sarandon.

Come no? Tutto ciò è verissimo. Ed è per questo che l’ammazza. Gli rifilò la suora in Dead Man Walking. Questo film, di Tim, è falso come l’Italia.
Invero, Sean è uno schifoso che confessa la sua redenzione solo per le facili commozioni d’una come la Montalcini. E l’Academy ci cascò.

Comunque, a prescindere… ecco i migliori film del 2012, solo un terzetto.

Sì, non ci son capri espiatori, solo espiazione per DiCaprio. La deve smettere d’andar a donne.
Altrimenti, diverrà una donnola nelle capriole.

E, su questa stronzata, vi lascio a questi.
Obiettate finché vi pare, a me va(nno) e piace.

Sì, sono il commissario e voi, che celebrate la messa, sarete “emessi” dal deretan’ “emissario” del fissarvi nel buco.

Sì, per molto Tempo, Dio mio che orrore erroneo, m’affiliai a una famiglia di borghesacci, capeggiata da una madre frigidella matriarca del suo “archetto” di “trionfo”, diciamo una trota.
Quello che mi fa ridere è che, nonostante le abbiano escogitate tutte affinché diventassi barbone come Serpico, scoprii la loro corruzione. Mi ricattarono con frasi del tipo “Conosci solo noi e, se non t’attieni alle nostre illegalità a base d’umiliazioni e pestaggi, ti calpesteremo anche dignità, sbattendoti in manicomio quando reagirai”.

Sì, sfiorammo davvero gli ospedali psichiatrici giudiziari perché misi a soqquadro la loro casetta degli i-gnomi-niosi che mi sputaron tanti nomi.

Ora, denunciassero ancora e li friggeremo nel duro a morirli.
Scopro che, ah, teste toste, tanto munite di lauree semiotiche quanto più scemoniti d’aureo arricchimento di panza, hanno allestito perfino l’autoritratto delle loro colpe.
Infatti, stan portando nel teatrello dei piccoli “grandi”, “La purga di Bebé”.

Mah, secondo me quella donnaccia deve prendere solo “Il porco del papà”, emerito babb(i)one da bruciar proprio a Bologna come il vecchion’, genitore di due babbei.

Sì, sarò passibile per questo mio “babà?”.
No, vanno liquidati di codesto “liquore”.

Sì, sono come tutta la discendenza falotica.
Mio nonno, contadino, non scontò mai un Giorno infelice perché “scottava” i polli.
Mio padre, pur lavorando di calcolatrice, è uno che punisce le meretrici di calcoli renali, senza sconti di cassa(panca). E camperà più degli intellettuali, gentucola invero, loro sì, campagnoli.
Ah, le campane. Meglio la capanna e la mia caparra. Capra ma non aspra.

Tornando alla Montalcini…, studiò il cervello per salvare le cellule.
Ecco cosa riporta “Il Messaggero”: Nata a Torino il 22 aprile 1909, fin da bambina diceva di «non essere interessata dagli uomini né a un futuro di buona moglie o di buona madre».

Sì, studiò le cellule ma, essendo un cesso, rifiutò gli uccelli.

Sono irriverente? No, sono uno che sa quanto la “scienza” neuronale può scambiare un genio per malato di mente. Via dalle palle neonati! Evviva il rinato!

Evviva Al Pacino.

E tu, sarai fottuta a sangue!

Hugo Cabret
A Lei non piacque? Lei di Cinema non merita nulla!

 Safe House
Denzel ha un potere magnetico. Questo lo so, essendo stato suo amante virtuale in tempi in cui “omosessualizzai” la mia sessualità incerta se candidarmi a Washington o essere casa di “bianco”.

Red Lights
Ma che volete sottovalutare e ironizzare?
Questo è meglio del cinemino…
Vero, masturbatori nelle “rosse?”.

Perché concentrarsi su capolavori già epocali, storici e annunciati come il nuovo dittico di Malick?
Vi proporrò sette pellicole che potrebbero sorprendere. Naturalmente, ammicco eternamente a Bob De Niro perché, secondo me, solo chi s’infilava siringhe adolescenziali da drogato di sesso perverso durante le sue scolaresche, liceali e sferiche ottusità “classiche”, rinunciò al suo ne(r)o.
Gli idioti meritano il cinema con la c minuscola, come le loro teste di rapa, d’asfaltare senza mezzi termine, anzi, sterminandole.

Sparatevi ‘sto video e non scassate!

 

  1. Only God Forgives (2012)
    Clandestini, un cane rabbioso, Gosling con la solita faccia d’apparente minorato. Attenti, all’erta. Allarme “marziale”. Questo è uno come me. Se gli giran male, ti sfodera una raffica di calci ottovolanti, ficcando poi Eva Mendes nel suo embolo di minigonna su esotico “botto” dopo tante botte!
  2. Malavita (2013)
    Ci voleva Besson Luc per rigenerare il De Niro più amabile di mafioso esistenzialista?
    Mettici una Pfeiffer che è sempre “da vedere” e la titanica roccia vivente di Tommy Lee Jones… il filmone è servito di bang!
  3. Die Hard – Un buon giorno per morire (2013)
    Ora, il primo Trappola di cristallo è un supercult ancora cool. L’Uomo “normale”, defilato, dimesso, frustrato, sbrindellato di canottiera proletaria nel poliziotto perché semianalfabeta che non poteva trovar di meglio se non assoldarsi per sbarcar il lunario. Willis è figo, la moglie nel film pare una vecchia culona, il cattivo è uno stronzo cosmico, l’Alan Rickman più bastard di Christoph Waltz. ‘Sto qui però non ha fatto i conti con un pezzo di merda più figlio di puttana dei suoi giochetti. Ed ecco il conflitto, a fuoco combustibile che monta, e terrorizzerà proprio il terrorista
    Gatto col topo. Peccato che Bruce sia un lupo.Col secondo, i 58 minuti per morire, già perdiamo qualche colpo. Anche se guadagniamo ancor di più in claustrofobia. Mamma mia, siam passati dal grattacielo con uno simile a Steve McQueen all’aeroporto “congelato” di blackout. Ma Bruce, anche al buio, ha occhio e sette vite. E appunto sgattaiola fra la neve, incendiando il villain con tanto di Franco Nero “mortificato”.
  4. Mad Max: Fury Road (2013)
    Sono uguale a Tom Hardy. Come no? In casa mia, da anni ho allestito una palestra e sollevo i pesi, soppesando chi vorrebbe sospendermi e invece l’appendo.Se mi fai incazzare, ti stiro di macchina e ti sventolo, raschiandoti al suolo.
    Ora, chiarisciti chi sono. E fuori dalla macchina, altrimenti ti sbatto io di portiera senza portiere che ti parerà il culo.
  5. Gangster Squad (2013)
    Eh, qui si va di grandi. Nick Nolte, Sean Penn, ancora Ryan, Josh Brolin, altro volto che t’incula, mentre nel privato si fotte Diane Lane che “glielo” allena. Rallentando un po’ il troppo maschio ch’è.
    Se poi aggiugiamo Stone Emma, la figa(ta) è assicurata.
  6. Les Misérables (2012)
    Hugh Jackman è anche miserabile?
    Questa mi giunge nuova. Trasformista per eccellenza. Passa dalla serata degli Oscar da ballerino al Wolverinesenza i cazzi per la testa dei damerini, dal camerino al caminetto senza riscaldamento.
    Verrà perseguitato dal Russell Crowe più merdoso e “scassapalle”.
    Uno vuole redimersi ma l’altro non ci sta. Che Hugh Jackman afferri i bicipiti di Russell e gliele suoni.
    Senza legge che tenga. Questo Russell va imprigionato. Sconfina d’atroci ingiustizie.
    Va bene incastrare una volta, anche la seconda. Alla terza, Jackman ti spacca la faccia.
  7. Hitchcock (2012)
    Questo film fa cagare. Non l’ho visto ma Hopkins è troppo truccato.
    Va bene Nixon, va bene Picasso, ma non mi (ri)tocchi Hitchcock.
    Comunque, se Helen Mirren è una bacucca, la Johansson e la Biel varranno la finestra sul cortile.Quindi, di guardone crescerà di binocolo un po’ Pinocchio allungato. Sognando Grace Kelly a fianco che carezzi l’arnese…

Alla sforbiciata d’Ibrahimovic, preferisco la rovesciata ad accasciare-scosciante di Philippe Mèxes, detto l’Asterix della sua cresta da cedrata di “limone” al portiere “salame”


21 Nov

Avete visto la partita?

Ah sì? Due goal d’un duo durissimo dal taglio capelluto molto “arrapante” per la tamarra “plateale”, El Shaarawy, l’oriundo venuto dal nulla, anzi dal “vivaio” di Allegri che lo sta spronando, e Mèxes, quello della canzoncina di Giuliano Palma.

Vari idioti hanno “sbrodolato” per quella checca d’Ibrahimovic, un fallito sia come emulo di Van Damme, sia come “calciatore” per le sue mule, ora “francesine” in quel di Paris…

Ah, questo Philippe stasera ha inventato un capolavoro, stop di petto, finta invisibile da difensore prestato all’attacco nello spiazzare, sulla sua “spazzola”, il terzino spazzato via che lo marcava, volo libero in aria a coglier la sfera “fragrante” e pallonetto sotto l’incrocio dei pali a piazzarlo anche ai suoi compagni di squadra, i quali non avrebbero mai creduto che, colui che fu preso a pugni dal pupon’ Totti Francesco, fosse in grado di tal prodezza.

Al rallentatore, ne ho ammirato la vellutata traiettoria, infilata di classe “anomala” su pubblico pagante molto più che appagato.

Quindi, ho pensato a quali potrebbero essere i grandi film inaspettati nel rovesciare tutte le aspettative.
Film a cui non date, momentaneamente, credito, ma che movimenteranno l’applauso!

Fidatevi! Continuate a guardare le tribune elettorali.
Elevatevi invece da eletti, e “riempirete” nel lettone…
Ah, che tette!

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. Killing Season (2013)
    Secondo quale presupposto dovrebbe essere “cattivo?”.
    Perché è di Mark Steven Johnson?
    E allora? Ogni regista, anche il più pessimo, può evolvere e “violentare” la vostra ottusità.Comunque, sarà una stronzata.
  2. Malavita (2013)
    Michelle Pfeiffer sarà “malavitosa”. Speriamo che “la” spari nuda.
  3. The Big Wedding (2012)
    Gli attori sono dei bugiardi conclamati come il naso pinocchiesco del Bob, che s'”allunga”…Ho inserito un’immagine esempli-fica-tiva sopra.De Niro interpreta il padre di Katherine Heigl.
    Con tenerezza, gli porge la mano in segno d’affetto paternalista, appunto.

    Ah, che “finzione interpretativa”. Ingrandite la foto, noterete che, solo toccando una biondona così, gli è diventato grossissimo.

“IMDb” board: 2013 is De Niro’s year? Aprite le orecchie “profeti(ci)” e troll fessacchiotti perché…


01 Nov

… ogni anno, dai suoi esordi “sessantottini” in poi, dagli inizi depalmiani alle autoparodie odierne (sublimi), è segnato dall'”ombra” deniriana. Potrete stroncarlo, togliergli il neo e appiccicarvelo sul mento da dementi che siete, ma anche nel “bisestile” Lui è la sestina vincente. Che vi piaccia o no, questo è Simon Silver.

Chi non conosce l’enciclopedia online “IMDb” merita solo Paolo Mereghetti, a cui regalerò il pandoro Melegatti, con una “gatta” sotto l’albero di Natale a fargli gli auguri d’una vita che non ha ca(r)pito. Egli, il Paolo… mangiò sempre i canditi, “infarcendo” recensioncine scolastiche da chi guarda il film macchiandosi la patta dei pantaloni per colpa del caffè “bollente”, “versatogli” addosso da un'”emerita” collega “raffinata” a stimolar la diuresi delle sue stronzate.

Nel suo “dizionario”, egli il protervo, il cerbiatto, dilapida il De Niro degli ultimi vent’anni, abbondando di stellette misere.
Perché Paolo del Bob ha capito solo la malinconia peggiore da borghese col tè.
E non merita altro che un Paul Vitti che gli fa le smorfie, puntandogli il dito e sussurrandogli un “Lei non è bravodottore di ‘sta minchia!”.

Come codesto suo parente “alla lontana”. Sì, li avran s(e)parati alla nascita, mescendo le culle e cullandoli di latte coi biscotti della balia più (de)cadente di grembo “materno” da Edipo.

Uno che, non avendo un cazzo da fare, se non cazzeggiare appunto, stila le sue previsioni “meteorologiche” dei prossimi film col De Niro.

Leggiamo la sesquipedale “azzeccata” da “Nostradamus”:

Most of them will not succeed I think.

The Big Wedding – Bad director and doesn’t look to good from the trailer
Motel – First time director, so you never know.
Killing Season – Bad director and the movie is said to be pretty terrible.
Malavita – Besson’s last movies weren’t pretty good, but I think this is one of De Niro’s more promising projects.
Last Vegas – Bad director, so at best it will be a mediocre movie.
Hands of Stone – Pretty unknown director, but this project doesn’t sound to bad to me.
Grudge Match – Mediocre director and a horrible idea, will be a complete mess I think.

So as of now I think we will get to see a lot of bad stuff from De Niro next year, maybe except for Malavita and Hands of Stone. I really hope that he will do The Comedian with Sean Penn and The Irishman with Scorsese, those are truely promising projects.

Secondo tale “critico affermato”, richiesto dai “Cahiers du Cinéma” di mezzo Mondo (ecco, mezzo è meglio…), i seguenti “a venire” non riscuoteran successo.

Secondo me, assieme al Paolo potremo sbatterlo nella prigione: “Senz’arte né parte, di palate e non patate, tante ne riceverete. Guardando le stelline fuori dalla cella dei vostri gelidi giudizietti tanto giudiziosi e pregiudiziali”.

Per quanto mi concerne, in questo Ognissanti mi sbarberò e laverò a terra, gettando nella spazzatura gli “scopatori”.

Applauso!

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. The Big Wedding (2012)
    Non è mai troppo tardi per il “matrimonio con sorpresa”.
    E, dalla torta nuziale, spuntò il Falotico versione “ultimo bacio” di Muccino Gabriele. Urlandogli: “Tu e Stefano Accorsi, dovete imparare lezioni d’amore. Ecco, la candelina, cioè il candelotto!”.
  2. Killing Season (2013)
    Travolta contro il Bob, scontro epico fra gli Appalachi. Che non fa sconto, che gioca d’autoscontri, di corridoi fra le montagne, di gatto col topo, di Mark Steven Johnson che non capì niente fra le pallottole.
  3. Malavita (2013)
    Ronin più Besson.
    Scorsese alla francese.
    Tommy Lee Jones nella “pechinese” della Pfeiffer.
    E Parigi che spara!

Malavita Magazine


01 Nov

Eccoli qui riuniti, De Niro, Lee Jones, la Pfeiffer e Besson. Di “rima”.

 

“Malavita”, la prima foto “rubata”


05 Oct

 

Uno scatto “sinergico”, “penetrato” laddove Besson rigenererà se stesso e anche un “arrochito” De Niro che, discutendo concentratissimo sul set (assieme a un Tommy Lee di Jones di s-palla su giubbottissimo di pelle), di barba “darkly” ci ricorda i grandi polar francesi, da cui Ronin, appunto, è un (ri)assunto.

(Stefano Falotico)

Il mio casual look alla De Niro


29 Sep

Molti mi chiedono perché mi piace il Bob.

– Son cazzi miei. Meglio dei “vostri”, sempre a sputtanare.

E, dopo Ronin, ancora a Parigi è “inseguimento” in passerella.

De Niro, il fascino morbido de… La Cite du Cinema


23 Sep

 

Con questo taglio di capelli, il fascino non si discute. Chi obietta, è un Uomo che non merita queste “gambe divaricate”.

Cravatta di seta su Sguardo “scrutante”. Sì, ogni scrutinio è la sua lista elettorale.

Egli, come dicevamo… è il Besson che, “malavita-mente“, (non) t’aspetti.

Che spunta in mezzo alla festa, urlando di essere un “bravo“.

(Stefano Falotico)

Se Besson ha iniziato le riprese di “Malavita”, io ho ripreso tutte le belle “vite”


08 Aug

 

Quando De Niro è un gangster, non ce n’è per nessuno.
Tommy Lee Jones gli darà filo da torcere e il suo “neo” gli (s)torcerà il braccio, ingoiando le sue leguleie “leghe”, poi pappandoselo con i legumi, e regalando l’escremento “partorito” ai suoi figli, che lo “smonteranno” come il Lego

Relativity Media annuncia l’inizio della produzione del nuovo Luc Besson.

Principal photography begins today on EuropaCorp and Relativity’s action-comedy Malavita, directed by Luc Besson (TakenTransporterThe Fifth Element) and starring Robert De Niro, Michelle Pfeiffer, Tommy Lee Jones, Dianna Agron and John D’Leo.

Collaborating with Besson behind the scenes are director of photography Thierry Arbogast (BesThe Fifth Element), production designer Hugues Tissandier (Taken), sound editor Ken Yasumoto (The Transporter), costume designer Olivier Bériot (Taken) and editor Julien Rey (The Lady).

Malavita is the story of the Manzonis, a notorious mafia family who gets relocated to Normandy, France under the witness protection program. While they do their best to fit in, old habits die hard and they soon find themselves handling things the “family” way.

Filming commenced in Normandy and will continue in France at La Cité du Cinéma, where the brand new Studios de Paris are located. Additional shooting will take place in New York. The film will bow in 2013 with Relativity handling US distribution as well as working with its foreign output partners on the film’s release in the UK, Canada, Australia, South Africa, Spain, Greece, Thailand and CIS. EuropaCorp will take on distribution in France and handle international sales.

The script is adapted by Besson from the book “Badfellas” by author Tonino Benacquista. Virginie Besson-Silla (From Paris With Love) from EuropaCorp is producing. Relativity’s Ryan Kavanaugh (The Fighter) is producing, while the studio’s Tucker Tooley (Immortals) will executive produce. 

Stasera, dopo aver ingurgitato tremila caffè su zucchero “borbottante” di blasfemie a perdifiato, ho annotato tal notiziola.
Poi, “ingiubbottandomi” a mo’ di Tom Hardy, son sceso qua sotto, ove talvolta s’incontrano delle buone patonze che, per via dell’afa bollente, s'”imminigonnano” alquanto, allietando la digestione in zona “Più guardi e più si alza”.

Sì, me ne fotto. Oramai la mia fame è famosissima.
E spendo e spando, mentre gli altri espian le loro colpe spiando delle donne che sognano ma a cui non “lo” solidizzano.
Sì, la “solidità” con queste qua è il partito sindacalista del “Più sono e più si rafforza, di martello, falciando le aiuole”.

Al che, dopo essere stato “spettinato” da tutte le migliori del vicinato, mi si avvicina un vicino di casa, uno che è un cassiere.
Pochi soldi incassa, ma scassa.

– Stefano, ma non ti vergogni?
– Senta, essere un martire è un modo “pulito” per essere l’idolo della gente che va a messa. Io, invece, “(ido)latro” immetterlo.
Incroci le dita. Sua figlia, quanti anni ha?
– 17, perché?
– Ah, peccato. Dovrò aspettare ancora 365 giorni con un altro migliaio di altre ragazze. Mi avvisi quando raggiunge la maggiore età. Questo è il mio biglietto da visita: “Se siete fighe ma fragili e siete in cerca di un animale domestico che abbai quando l’umore va giù, io sono il bau bau che, tirandolo, vi porta su”.

Non capisco questi scemi.
Una è la vita e non se “le” godono.

Ah, mannaggia a Robert Zemeckis. Quello è uno iettatore-untore come pochi. Dopo Michael J. Fox, adesso pure Bob Hoskins col morbo di Parkinson.

E voi vi lamentate se vostro figlio, anziché pigliare 30, si dà al 69?

Siete ossessionati dall’essere grandi uomini.
Uomini di “valore”. Sì, e il sudore?

– Che lavoro fai tu, cretino?
– Sono un avvocato.
– Sì, della minchia.
– Ma come si permette?!
– Scusi, non l’ho mica offesa. Di solito gli avvocati parano il culo, dunque anche l’uccello. Non è il suo mestiere difendere l'”arnese?”.
– Ma io la denuncio!
– Ma levati, appunto, dalle palle, se non vuoi che ti rifili quest'”articolo” in bocca!

– Scusi, invece “lei” che cosa fa?
– Sono un banchiere.
– Non è male. Ci sono le videocamere nascoste. A fine giornata, ha il permesso per ritirare il “filmino” di tutte quelle che entrano scosciate, a cui cadono le monetine e mostrano, “indiscrete”, quel “peloso” che pensano nessuno veda?
– Certo. Ce l’ho.
– Ah sì? E come ha fatto a ottenerlo?
– Sono amico del Sindaco, è stato “lui” a trovarmi questo posto “fisso”.
– Bravo, figliolo, comunque la sua collega non è male. “Legate?”. Vi “vedete?”.

– Lei, invece, che mestiere svolge?
– Il deejay.
– Uhm, non è molto “sexy, sa?
– E potrei sapere per quale motivo?
– Lei cambia il ritmo, ma la “musica” no.
Gli altri “ballano” e lei “tasta” solo il “giradischi”.
Le piace tutto ciò?
– Mi permette di guadagnare.
– Sì, vedendo attorno a lei dei tamarri che scopano.
Mi dia retta. Metta su la filastrocca “Il radiocronista s’ingozza di pastiglie Chrono perché, sbavando, non va movimentandolo”.
– Ma io l’ammazzo!
– Sì, c’è una fila che arriva fino a Calcutta. Stia a cuccia e rispetti chi la precede.
Aspetterà un quarto di secolo se vorrà sfidarmi.
L’avverto, però. Sino ad ora, tutti sono finiti alla Certosa.

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. Quei bravi ragazzi (1990)
  2. This must be the place (2011)
  3. Per qualche dollaro in più (1965)
  4. Ritorno al futuro (1985)
  5. Chi ha incastrato Roger Rabbit (1988)

La “Malavita” di Luc Besson, storie di “fame” tra i malfamati un po’ mafiosi e un po’ Manzoni


14 Jul

 

Luc, lucky million dollar man la cui ex fu Milla, la Donna da “Mille e una Notte, con più d’una botta(na)”

Presto, subitaneamente, il redivivo Besson regista, girerà l’annunciato capolavoro Malavita. Film che s’avvale del “malleolo” di Robert De Niro e del suo ne(r)o polar in zona “corleoniana“, dunque coppoliana su scorsesiano “bravo ragazzo” della “borgata” in quel di Normandia con la depalmiana Michelle Pfeiffer e il “mccarthyano” Tommy Lee Jones.
Pellicola “alle porte” e da pugni in faccia, di pestaggi, non di vendemmia, ma di vendetta, per un … Ehi, faccia di culo, non sono Alessandro de “I promessi sposi” e neppure Rodrigo, ma un Don che ve lo fa a righe su “nomea”manzoniana, cari i miei “manzi”.
Film “romantico”, forse che romanzerà la novella del Benacquista, che fa Tonino ed è un bel volpino di vista lunga, perché Besson l’opzionò e “azionerà” il “Ciak, Bob sparale. Anche nelle palle, poi le tagliamo, ancor di più nel montaggio esplosivo, per pirotecnici morti ammazzati su castrati che volevano incastrarti. Fottili, Bob! Vai, mitraglia, prendi il duro Tommy e suonalo col suo bastone della vecchiaia. Prima lo smonti, vedi che assemblaggio d’immagini legate, poi un montante assestato sotto il mento. Così la finirà di scassa’ ‘sta minchiaIl signor tenente Faletti è oggi scrittore, altro che il suo Vito Catozzo. Pigliati ‘stu maritozz’ in pancia!”.

Sì, Besson & De Niro, che accoppiata coi fiocchi e coi fuochi d’artificio, senza artifizi, questi “lo” dicon tutto e ti “rimetton a nuovo”.
Sebbene Besson tradiva la Jovovich con Jean Reno, da cui la leggenda “metropolitana” della subway della “fermata” dal nome: “Besson è un busone. Scendere alla prossima, se non volete farmi inculare dai warriors, ragazzi che “lo” spaccano a tutti compreso Gary Oldman, che ne buscherà alla Léon dall'”agnellino”.

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. Léon (1994)
  2. Subway (1985)
  3. I guerrieri della notte (1979)
  4. Quei bravi ragazzi (1990)
  5. Il quinto elemento (1997)
  6. Il cattivo tenente (1992)
  7. Vito (2011)

Tommy Lee Jones nella “Malavita” di De Niro & Besson


29 Jun

 

Ho sempre sognato quest’accoppiata, e finalmente pare che Robert De Niro e Tommy Lee Jones si riuniranno, sul set, per il Malavita di Besson.

Stando, infatti, a quanto riportato da “Variety”, il grande, granitico Tommy interperetrà il ruolo di un agente dell’FBI, probabilmente il Man che vuole catturare il temibile Manzoni, alias il Bob…

Tommy Lee Jones is in talks to take on a role as an FBI Agent in Luc Besson’s Malavita, Variety reports. He’d join Robert De Niro and Michelle Pfeiffer as criminal husband and wife.

Announced last month, Malavita is the story of the Manzonis, a notorious mafia family who gets relocated to Normandy, France under the witness protection program. While they do their best to fit in, old habits die hard and they soon find themselves handling things the “family” way.

The screenplay is adapted by Besson from the book “Badfellas” by author Tonino Benacquista.

Pre-production is set to begin in July with filming planned for August at La Cité du Cinéma, where the brand new Studios de Paris are located. Additional shooting will take place in Normandy, France and New York, aiming for a 2013 release.

(Stefano Falotico)

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