Posts Tagged ‘Madeleine Stowe’

Attrici bollite: Madeleine Stowe


17 May

attrici-bollite-madeleine-stowe-copertina-1050x525 attrici-bollite-madeleine-stowe-02

Ebbene, oggi voglio andare a parare su una donna che forse alle nuovissime generazioni dirà assai poco e probabilmente è perfino misconosciuta ai ventenni, l’ex bellissima Madeleine Stowe. Ex, perché oggi il suo viso è decisamente appassito e la florida venustà di un tempo è sdilinquita in un viso più volte ritoccato con la chirurgia facciale.

Madeleine Stowe nasce a Los Angeles il 18 Agosto 1958 e presto, alla sola età di dieci anni, comincia a studiare pianoforte, poi s’iscrive a dei corsi di recitazione e giornalismo all’università della California.

Subito viene notata e ottiene una parte abbastanza di rilievo in Sorveglianza… speciale di John Badham al fianco del navigato Richard Dreyfuss. Film da non confondere con due film, peraltro usciti proprio in quel periodo, dal titolo italiano abbastanza simile, ovvero Sorvegliato speciale con Sylvester Stallone e Sotto massima sorveglianza con Rutger Hauer e Mimi Rogers.

E immediatamente esplode con Revenge di Tony Scott con Kevin Costner ed Anthony Quinn in cui, oltre a mostrare tutta la sua avvenenza, si cimenta in torbide scene di sesso col bel Kevin. Sebbene le malelingue sostengano a tutt’oggi che nelle suddette scene sia doppiata da una controfigura.

La Stowe è una donna molto sexy ma quasi angelicata, onestamente assai fotogenica e brava, e fioccano le proposte lavorative.

 

Arrivano Abuso di potere di Jonathan Kaplan con Kurt Russell e Ray Liotta, nel quale ancora una volta si spoglia piacevolmente, ma soprattutto L’ultimo dei mohicani di Michael Mann con Daniel Day-Lewis.

L’anno dopo spicca in un altro grande film, America oggi di Robert Altman, ove esibisce addirittura il suo primo nudo integrale.

Quindi Occhi nelle tenebreChina Moon e un altro capolavoro, o giù di lì, il distopico e stupefacente L’esercito delle 12 scimmie di Terry Gilliam con Bruce Willis, e lei nei panni di una sensuale psichiatra.

Ma all’apice del suo successo, l’incantesimo si spezza e la sua fama s’incrina. Arrivano tanti film mediocri o solo pomposi, come La figlia del generale con John Travolta, Impostor e We Were Soldiers con Mel Gibson, oppure dimenticabilissimi come la sciocchezzuola Avenging Angelo con Stallone. Peraltro il suo penultimo film, considerando il successivo e da noi inedito Octane, film del 2003.

E da allora niente più Cinema. Solo robetta e insulsi tv movie molti dei quali da noi non sono mai arrivati.

Il 27 Maggio del 2014 Deadline dà la notizia che tornerà a lavorare in un lungometraggio, The Runner con Nicolas Cage. Il film, abbastanza inguardabile, da noi esce solo in home video ma la Stowe non c’è. No, la Stowe in verità non ha mai preso parte a questa pellicola.

Ma anche a nessun’altra. E dire che non ha novant’anni.

Che è successo? Stranito, rimango basito.

 

di Stefano Falotico

Le ore liete di un amante gattesco alla Tarantino


20 Apr
Pictured: Uma Thurman and David Carrdaine in Quentin Tarantino's KILL BILL VOLUME 2. Use is authorized for print publications only. Interhet use requires additional approval Distributed by Buena Vista Internatioal.

Pictured: Uma Thurman and David Carrdaine in Quentin Tarantino’s KILL BILL VOLUME 2.
Use is authorized for print publications only. Interhet use requires additional approval Distributed by Buena Vista Internatioal.

abuso21

Sì, da piccolo mangiavo sempre i biscotti Ore Liete.

Mia madre è sempre stata una che amava il francese, infatti pronunciava liete come leitmotiv, che invero è tedesco e la cui pronuncia corretta è ’’laitmoti:f.

Diffidate da chi pronuncia sempre in maniera sbagliata.

Biscotti “light”, da vero uomo right. Eppur dopo vennero le nights… plurale inglese di notti.

Sì, mi ricordo che stavo assistendo alla pubblicità prima del film We Were Soldiers e, dopo anni di buio ormonale, ricordai quando ero un vero combattente del mio ometto, senza elmetto ma mi arrapavo sempre per Madeleine Stowe. Per lei mai lo “omettevo”. Sì, scorsero immagini rallegranti di modelle discinte e il mio “membretto” qualcosa “sparò” fra le mutande di polluzione serale, sì, era la proiezione delle 21 e 30 eppur già venni “mitragliante” di notte in bianco…

Sulla signora Madeleine, adesso attempata e rifatta, va fatto un discorso a parte. Anche se andava, nei suoi glory days, solo strafatta.

Donna da abuso di potere del suo culo imperiale, e infatti nel film con Kurt Russell quelle natiche in primo piano sono state unlawful entry al mio puberale. Sì, entrarono in scena, più che altro uscì dalla cerniera, in maniera “illegittima”.

La Stowe adesso è appassita ma a quei tempi si mostrava in tutta la sua avvenenza, accalorandomi in modo blink. Sì, “lampeggiavo”, sbattevo gli occhi nelle tenebre nel volermela sbattere. Ed era “Neve tropicale” di un corpo mio esoticamente selvaggio.

Il top della sua topa la Stowe l’ha raggiunto in Revenge, pessimo film del compiano Tony Scott in cui forse il fondoschiena che mostra non è neppure il suo, ma di una controfigura.

Ecco, vidi quel film con Gibson a Rastignano, cittadina dell’entroterra bolognese e una volta andai lì a guardare un film con una terragna. Andammo a vedere Kill Bill vol. 1, io mi emozionavo per quella Thurman così sexy e androgina, mentre lei sbuffava, aspettando che rincasassimo, sognando già di esser la mia sposa.

Non successe niente. Aprì la porta di casa, abitava coi genitori, ma loro dormivano.

 

– Fai piano, ma ci siamo… Non ci sentiranno. Dai, cosa aspetti?

– Aspetto il caffè bollente. Ho sete.

 

Nonostante questo mio vile e spregevolmente “virile” affronto senza “affondo”, lei non desistette e qualche mese dopo andammo a vedere la seconda parte del film di Tarantino.

Anche quella volta io tranquillamente la snobbai, e lei a quel punto esplose, urlando: – Mio duro del cazzo, adesso ti faccio il culo!

Sì, mi aveva scambiato per David Carradine. Devo dirvi la verità, non fui un gran cavaliere, ma nella vita c’è di peggio. C’è chi, guardando I cavalieri dalle lunghe ombre, fa confusione con i tre Carradine, Keith, Robert e David, appunto.

 

 

di Stefano Falotico

I sette film dell’ultimo trentennio più “importanti”, dopo di me


10 Oct

Se Ed Norton patì eternamente nella venticinquesima ora, io “subisco” solo “Il Sole 24 Ore”, giornalaccio vecchio come il cucco dei vecchioni, “infarcito” di economie del mio wall street da una poltrona per due

Sì, Monty Brogan scopava Naturelle, cioè Rosario Dawson…
creek, serie televisiva al genitivo sassone. Infatti è il “fiume mistico” dei nativi americani che non tollerano “insediamenti” anomali dei britannici. I vari Anthony Hopkins e Daniel Day-Lewis sono avvertiti. Infatti, Daniel lavora con Spielberg, Tony, per colpa dei troppi rifiuti da parte del “puritanesimo” a stelle e strisce, “lo ha fatto” similarmente, di reazione cannibalistica (detta anche sopravvivenza per “magnare”), a tutti, soprattutto a se stesso, visto che l’hanno “imprigionato” sempre nel ruolo del “folle”.

Rimangono pur sempre dei camaleonti, e saranno presti sui nostri schermi con due personaggini niente male:Hitchcock che, mentre si grattava il gozzo, ordinava perentoriamente alle sue attrici di non “annuire” troppo alle vogliettine dei “gargarozzi” di quei rospi lì seduti nella loro “finestra sul cortile“, sempre a “psychotizzare” dei cazzi fuori dalle loro competenze. Virtuosi di virtualità “erotica”, dunque “paraplegici” mentali.
Eppure, siamo onesti, Grace Kelly era un “bel vedere”.
Speriamo che Nicole Kidman, “reinterpretandola”, “adattandola” ai giorni nostri, meno “pruriginosi”, sia ninfomane come ogni Von Trier “vuole ma non può”.

Sul Day-Lewis stenderei un velo pietoso. Ogni cinquemila anni, si decide a “tornare”. E viene candidato all’Oscar.
Detta, papal papal’ a pelle e “a palle”, ha scassato la “minchia”, appunto.

Date il premio anche a quel Cristo di Willem Dafoe. L’unico attore dalla cui faccia comprendi subito che subì.
Giada Colagrande prova tutt’ora a sviluppare l'”ercolino” di “glassa”, toccandogli il glande.
Ma Lui urla “Non me ne frega un cazzo! Che cosa sfreghi? Voglio essere solo il più…”.
Intanto, il rapporto “coniugale” s’ammoscia, e Willem “sviluppa” solo un volto scavatissimo ogni sofferenza che (non) passa.
Da cui il detto “Se non scopi, in un modo o nell’altro dovrai cavartela. Dunque, scavi”.

Dopo tale “panegirico” di pene nei miei giri(ni) di parole, “verrei” subito alla “dura” questione.
Chi sono i cineasti migliori? Anzi, le pellicole da ricordare? Alcune lo sono, altre no. Dimentichiamole e bruciamole. Un falò.
Senza dubbio, innanzitutto, alcuni di loro non giocano a canasta e neppure a canestro, anche se Spike Lee è un “nero” a parte.

Firmato il Genius
(Stefano Falotico)

  1. Jackie Brown (1997)
    A Tarantino tutto il bene possibile.
    Anche perché, fra gli altri meriti, è stato l’unico a mostrarci Bridget Fonda come mamma l’ha fatta.
  2. A Serious Man (2009)
    Per molti anni vissi da “serioso” e non mi presero per un Uomo.
    Adesso vivo da “morboso”, e mi prendono per il Morbillo.Cosa vogliono le donne? Il “morbidone?”.
    Ecco, allora si beccassero questo.
    Cos’è “questo?”. “Quello” che entra in culo.
  3. Le belve (1971)
    Oliver Stone è un regista di merda. Tutti i suoi film sono “americanate” che cazzeggiano polemiche. E non vengono mai al “sodo”.
    Anche i suoi assassini nati sono “psichiatrizzati” nella faccia di Woody Harrelson.
    Ecco,
    Come fai a prendere sul serio un Woody?
    Allen “lo” sa… Infatti, non ha mai lavorato con l’Harrelson, nonostante la sua “verve” comica “spontanea”.
  4. Sin City (2005)
    Rodriguez l’ho visto dal vivo.
    Capisci subito che gira per “tiramento”.
    Già, in più, “unisce” al “fascino” del “cappello”, la “cappella” a Jessica Alba.Un vero “pistolero”. E noi siamo dei “pistola” a dargli i soldi del biglietto. E dello “scontrino fiscale“.
  5. Lincoln (2012)
    Ah, un Tempo Steven era Spielberg.
    Poi, ha cominciato a voler far piangere di retorica.Adesso, quando vedo Indiana Jones, mi sembra “preistoria”.
  6. Revenge (1989)
    Tony Scott è morto e pace all’anima sua.
    Questa è però, indelebilmente, la più grossa porcata che ha girato (le nostre…).Il senso di tal puttanatona dov’è?
    Anthony Quinn è un “armatore” sposato a Madeleine Stowe.
    Una che te “lo” fa diventare come la “stone“. Anche Sharon di “granitico” nella “granita”.
    Costner vuole inchiappettarla (come tutti), ma vuole “inchiappettare” anche il marito.
    Che si vendica e lo “sbatte” nel convento dei “cappuccini”.

    Ha fatto bene. Non capisco ‘ste anziane che si commuovono.
    Dico, che pretendeva ‘sto Kevin? Che la “tensione” non “calasse?”.

  7. Ghost (2011)
    Ho sempre odiato questo “strappalacrime”.
    Sì, le ragazzine mie coetanee erano da “strappo” per lo Swayze.
    Si davan tante “arie”, sperando che Patrick si “reincarnasse” dentro il “vuoto romantico”, e mi disgustavano, trattandomi da “arido”.Ho fatto la scelta giusta. Quella del “fantasma“.
    Lei non “lo” vede, ma è entrato in “punta di piedi”, da “ballerino“.

    Anche adesso che ha “cinquant’anni”, come si fa?

Genius-Pop

Just another WordPress site (il mio sito cinematograficamente geniale)